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Autore: Thunder_    25/11/2012    5 recensioni
'Cazzo, devi capire che non ce la faccio più. avrò bevuto, ma te l'ho detto.
quando mi succede qualcosa di brutto è colpa tua, quando mi succede qualcosa di bello è colpa tua, quando sogno, quando piango, quando bevo, quando mi sembra di volare, è colpa tua. Soltanto tua.'
lo guardai impietrita. Aveva decisamente bevuto troppo.
scossi la testa rassegnata al fatto che non valeva la pena di discutere, con Louis in quelle condizioni
'Lou..'
'No, Lou un cazzo quando lo capirai che come ho bisogno dell'aria io ho bisogno di te?'
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                    *Ho stato io a 'mmazzare lu banner con lu
                                    trattore*
                                 Zio Michele xxx



Mi svegliai in un bagno di sudore. Ansimavo e mi mancava l'aria.
Sono una calamita, per gli incubi.

 
*dopo un'ora*

 
Non riuscivo a dormire, troppi rumori, troppe preoccuapzioni, troppo poco sonno.
Mi alzai e mi recai a passo felpato verso la veranda. Attraversai il salotto notai che erano le 4:00 di mattino. Quando uscii una lieve brezza mi scompigliò i capelli.
il mio unico pensiero fu 'che freddo'
ma col passare di una decina di minuti circa mi ci abituai.
Le strade nel paesino vicino la campagna dove abitavo era piuttosto tranquillo, anche se ogni tanto qualche clackson mi distraeva dai miei pensieri.
Controllai l'orario sul cellulare: le 4:45
pensai che forse era meglio rientare, se mia madre mi avesse trovata qui, avrei fatto una brutta fine.
Scostai le tende per entrare ma sentii un urlo strascicato.
Mi girai di soprassalto e notai una figura alta e barcollante venire verso la mia direzione.
Spaventata, feci un passo indietro. Assottigliai gli occhi fino a ridurli ad una fessurina
la figura si avvicinava sempre più, e solo dopo un pò notai che era Louis..ubriaco?
Corsi verso di lui il più velocemente possibile, per quanto le mie infradito me lo permettessero.
'Ehi Lou, che ci fai qui?'
'Saaaalve' alzo in aria una bottiglia di Vodka. Sì, era decisamente ubriaco.
'Ma che cazzo fai ubriaco alle 4 di notte?'
'Un giretto..ma lo sai che sei bellissima?'
'Ma quanto hai bevuto?' si guardò intorno, per poi illuminarmi con la sua risposta.
'io? io non ho bevuto, ho soltanto fatto un pò di compagnia a Picachu.. niente di chè' incominciò a ridere. Appunto.
'Oddio vieni qui' lo presi sotto braccio e lo portai sull'amaca della veranda.
'E ora che facciamo? se mia madre mi trova qui mi uccide.. facciamo così, tu dormi un pò, smaltisci più che puoi la sbronza e poi prima dell'alba torni a casa okay?'
'Non mi abbracci?' intanto si era steso e continuava a dondolarsi come un bambino.
'Veramente dovrei and..oh, al diavolo! tanto non riesco a prendere sonno.' sorrise e ricambiai, Dio quel ragazzo mi mandava KO solo con uno sguardo.
Mi accoccolai al suo petto, inebriata dal dolce profumo della vodka mischiato alla menta.
'Sam'
'mmmmh' biascicai qualcosa incoprensibile anche a me.
'Ti ricordi quando eravamo piccoli, e ti ho fatto piangere al parco?' sorrisi, anche se non poteva vederemi sia per il buio, sia perchè il mio viso era schiaccaito contro il suo petto.
'certo, sempre per colpa tua' dubitavo fosse ancora ubriaco.
Ci eravamo conosciuti a 7 anni lui, 6 io. ero al parco e mi divertivo raccogliendo delle margherite, quando lui venne correndo vero di me e mi fece cadere il mazzetto appena raccolto. 
Cominciai a piangere e lui cercò di farmi ridere mettendosi dei fiori tra i capelli.
da quel giorno ci incontravamo sempre lì, al famoso parco.
'Però, forse è stato il più bel scherzo che io abbia mai fatto.' fece una pausa
'ed anche il più utile' alzai lo sguardo verso lui, gli brillavano gli occhi.
'può darsi..posso farti una domanda?'
'uhm..dipende..'
'perchè eri ubriaco?'
'eh, questo non posso dirtelo'
'fanculo Lou, dimmelo' ero troppo curiosa
'prometti di non ridere? Anzi, di non arrabbiarti..' abbozzai un sorriso incerto e annuii
'per te' sgranai gli occhi, incerta di aver sentito bene.
'che cosa?' 
'hai sentito bene, per te. ma non posso dirti altro'
'ormai hai parlato, non puoi tirarti indietro, bello'
'niente, diciamo solo che è colpa tua' il mio sorriso svanì.
Stavo rischiando si essere decapitata, l'avevo soccorso mentre era ubriaco marcio, avevo rinunciato ad una notte di sonno sfrenato.
si fa tutto per gli amici, ok. ma non per quelli ingrati.
'Che vuoi dire brutto coglione, eh?'
'niente, sei adorabile quando ti arrabbi'
'non mi addolcisci così, mi fai incazzare ancora di più.' dissi a denti stretti.
'avanti -sbuffò- c'è un significato in ogni frase!'
'non mi interessa, vattene da qui, torna a casa, ho già fatto troppo per te' 
forse ero esagerata, ma nessuno deve osare offendermi.
Mi alzai senza badare a lui e feci per aprire la porta quano mi sentii afferrata per il gomito e trattenuta.
'lasciami, Louis.' non allentò la presa, anzi la rafforzò
'ho detto lasciami' questa volta urlai, forse un pò troppo perchè in un balzo Louis si alzò e iniziò ad urlarmi contro.
'Che ti ho fatto di male? dimmelo.'
'Io..io ho sonno. buona notte' abbassai il capo incapace di reggere ancora il suo sguardo incandescente.
Non avevamo mai litigato, tranne una volta, quando uscii con un ragazzo più grande di me, e per quello successe il finimondo.
ogni volta che glielo rinfaccio cambia discorso. quel ragazzo è un mistero vivente.
'No, adesso parliamo e mi dici che ti ho fatto' il tono della sua voce aumentò ancora di più.
Ma anche io so arrabbiarmi.
'Mi stai solo rompendo le scatole, ecco. potevi startene benissimo a casa a fare quel che vuoi,
invece ti presenti ubriaco fradicio davanti casa mia, e pretendi che ti aiuti per poi essere presa a brutte parole? Puoi fare quello che vuoi, ma adesso vattene. vattene e basta.'
'No Sam, non sai nemmeno perchè sono qui, tu non capisci!' aveva gli occhi leggermente lucidi,
e sicuramente anch'io.
'cosa dovrei capire? e poi non vedi che sei ubriaco?non sai nemmeno cosa stai dicendo!'
'Cazzo, devi capire che non ce la faccio più. avrò bevuto, ma te l'ho detto. 
E' sempre colpa tua.
Quando mi succede qualcosa di brutto è colpa tua, 
Quando mi succede qualcosa di bello è colpa tua, 
Quando sogno, quando piango, quando bevo, quando mi sembra di volare, è colpa tua. Soltanto tua.'
lo guardai impietrita. Aveva decisamente bevuto troppo.
scossi la testa rassegnata al fatto che non valeva la pena di discutere, con Louis in quelle condizioni.
'Lou..'
'No, Lou un cazzo quando lo capirai che come ho bisogno dell'aria io ho bisogno di te?'
lui mi guardava con sguardo disperato, mentre io andavo letteralmente a fuoco.
mi avvcicinai lentamente cercando di cogliere qualche sensazione nei suoi occhi..ma non potevo dimenticare.
 
Quando avevo 16 anni mi tagliavo, perchè? perchè avevo una terribile cotta per il mio migliore amico..
Louis William Tomlinson.
dopo un pò di tempo ho smesso e ho comicato a frequentare altri ragazzi, convinta che avrei tirato avanti..
 
ma ecco una delle mie pochissime certezze infranta.
Pensavo e pensavo quando sentii un calore avolgermi e qualcosa di caldo sulle mie labbra.
Apri gli occhi velocemente e mi ritrovai Louis avvinghiato a me, che mi baciava.
Devo staccarmi, pensai, ma in un nanosecondo mandai tutto a fanculo e approfondii il bacio, 
sentendo lui sorridere a contatto con le mie labbra.
Dopo un pò ci staccammo, ma solamente perchè avevamo bisogno d'aria.
'Perchè l'hai fatto?'
'Perchè non mi hai respinto?'
Già, perchè non l'ho respinto?
forse perchè sei una cogliona, che crede di aver sepolto la tua cotta più comunemente chiamata amore.
forse?
'Forse perchè lo volevo' risposimo all'unisono,
Le nostre voci assieme erano qualcosa di magnifico..

direi perfetto.
  
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