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Autore: Lui_LucyHP    25/11/2012    13 recensioni
Alla fine della Guerra contro Voldemort, le vittime sono molte.
Harry, nel tentativo di tornare a Grimmauld Place con una Passaporta, si troverà invece in un'altra dimensione, dove le cose sono andate diversamente.
James, Lily e gli altri sono tutti vivi, ma combattono una guerra che dura più di vent'anni, perché lì, Voldemort, non è mai caduto la notte del 31 Ottobre 1981, ed è più forte che mai.
Harry si troverà di nuovo ad essere l'unico in grado di sconfiggere il Mago Oscuro.
Ci riuscirà? Come sarà il suo rapporto con i genitori che non ha mai conosciuto?
E quello con tutti gli amici che aveva, ma che lì non l'hanno mai conosciuto?
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, James Potter, Lily Evans, Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily, Ron/Hermione
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo, Da Epilogo alternativo
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Harry si guardò intorno, ancora incredulo.
Poco lontano da lui, con gli occhi rossi spalancati a fissare il nulla, si trovava il corpo senza vita di Voldemort. La battaglia era stata lunga: per quasi un mese l'Ordine e i Mangiamorte avevano lottato all'interno dei confini di Hogwarts, ma alla fine il bene aveva vinto.
Il ragazzo non si sentiva proprio di essere felice, poiché con la mente continuava a ricordare tutte le vittime di quella inutile guerra. Troppe persone avevano perso la vita per garantire a lui di portare a termine il suo compito; molti suoi amici, purtroppo, non ce l'avevano fatta. Ron non era sopravvissuto al mese di prigionia a Villa Malfoy, Hermione era morta il terzo giorno di battaglia a Hogwarts dopo che, per la sesta volta, Harry aveva ignorato l'invito di Voldemort a consegnarsi. Non riuscì a trattenere le lacrime quando pensò a Ginny, la sua ragazza, che era morta solo poche ore prima, per mano di Bellatrix Lestrange.
Nel buio della notte che lo avvolgeva, non si preoccupò di nascondere le lacrime dato che non lo avrebbe visto nessuno.
All'interno del Castello distingueva dei lampi di luce, segno che i Mangiamorte e l'Ordine stavano ancora combattendo, ignari della morte di Voldemort.
A fatica si costrinse a camminare verso il Portone d'Ingresso, per annunciare la sconfitta del Mago che aveva rovinato la loro vita per molti anni. Superò molti cadaveri, alcuni visi erano familiari, ma si costrinse ad andare avanti. Dentro il castello c'era ancora qualcuno che combatteva, rischiando di morire per una Guerra che era appena finita; non poteva permettere che altri morissero a causa sua.
Aveva appena superato l'alto portone di quercia, quando un lampo verde passò proprio di fronte a lui e il corpo di Bellatrix Lestrange cadde con  un tonfo, a pochi passi da lui.
«Potter!» esclamò stupita la professoressa McGranitt quando lo vide. «Tutto bene?»
Harry annuì lentamente poi, senza nemmeno sapere come, trovò la forza per indirizzare all'anziana donna un leggero sorriso.
«Voldemort è morto, l'ho ucciso» disse semplicemente.
«Da-davvero? Quindi, è finita?» chiese la McGranitt, incredula.
Harry non era sorpreso; nonostante avesse visto con i suoi occhi la morte di Voldemort, stentava ancora a credere che fosse vero. Il Mago oscuro aveva tormentato per così tanti anni la sua vita, che ormai era abituato alla sua presenza. Non aveva la minima idea di cosa significasse vivere senza di Voldemort, anche se ci aveva pensato spesso, ma non così. Nei suoi pensieri, Ginny e i suoi amici erano vivi e felici, accanto a lui e alle rispettive famiglie. Invece erano tutti morti, e lui era di nuovo solo.
«Sì, è finita, finalmente» rispose.
«Minerva!» esclamò Lumacorno, correndo verso la donna, con i baffi che svolazzavano da tutte le parti. «Abbiamo catturato i Mangiamorte ancora vivi, non erano molti... Harry! Oh, caro ragazzo...»
«Horace» lo interruppe la McGranitt. «Tu-sai-chi è morto, Harry lo ha sconfitto»
Lumacorno si aprì in un sorriso, nonostante l'evidente incredulità.
«Ho sentito bene?» esordì una voce profonda poco lontano da loro. «È davvero finita?»
Dopo qualche istante, il terzetto fu raggiunto da Kingsley.
Harry annuì, di nuovo incapace di parlare, a causa di una lotta interiore; voleva sapere, ma allo stesso tempo aveva paura di chiedere. Infine, prese un bel respiro e fece la tanto temuta domanda.
«Quanti sono sopravvissuti?»
Kingsley e la McGranitt si scambiarono una breve occhiata, che non sfuggì a Harry.
La professoressa sospirò tristemente, prima di rispondere: «Pochi, molto pochi. Arthur Weasley e il figlio Percy stanno bene, mentre Bill è in Infermeria, ma si riprenderà. Poi ci sono Hestia Jones e Dedalus Lux, che si stanno prendendo cura egregiamente dei tuoi zii... Vediamo, sì ecco, escludendo i professori di Hogwarts, direi che è tutto».
Harry si sentì morire. Non era rimasto nessuno, praticamente, e lui si sentiva colpevole come non mai. Se solo si fosse consegnato a Voldemort, la Guerra sarebbe finita molto prima e molte vite sarebbero state risparmiate.
«Professoressa» disse Harry, interrompendo il discorso sulla ricostruzione della scuola che gli altri avevano cominciato. «Per lei va bene se vado a Grimmauld Place, per riposare un po'? Domani mattina, tornerò qui per dare una mano, qualsiasi cosa ci sia da fare, contate su di me».
La McGranitt lo osservò a lungo e Harry temette che non lo avrebbe lasciato andare. Sapeva che probabilmente altri Mangiamorte lo aspettavano ovunque, sicuramente qualcuno di loro era riuscito a scappare da Hogwarts, e che era pericoloso lasciare il castello, ma aveva davvero bisogno di stare solo.
«D'accordo, Harry, ma avvisa quando sei arrivato e anche quando partirai domani mattina. Così sapremo che tutto va bene» disse infine la donna.
Harry raccolse il moccolo di una candela da terra, poco lontano da loro.
«Va bene se uso una Passaporta?» chiese a Kingsley.
L'uomo annuì e fece per prendere la candela, ma Harry lo impedì.
«Hermione ha obbligato me e Ron a imparare come creare una Passaporta, lo riteneva utile» spiegò. Poteva farcela da solo.
I tre allora salutarono Harry e uscirono nel parco, per recuperare il corpo di Voldemort e di tutte le altre vittime. Il ragazzo recuperò il Mantello dell'Invisibilità, la Mappa del Malandrino e le poche cose che aveva portato con sé durante la ricerca degli Horcrux.
Riparò con la Bacchetta di Sambuco la sua, che tornò a posto. Si avvicinò alla tomba di Silente, ancora rotta e aperta da quando Voldemort l'aveva profanata. Depositò la Bacchetta di Sambuco al suo interno, poi risistemò il marmo bianco. Sembrava che non fosse mai successo niente.
Puntò la bacchetta sul pezzo di candela e mormorò: «Portus», pensando il più possibile al numero dodici di Grimmauld Place. Ma il suo ultimo pensiero,
poco prima di pronunciare la formula, corse ai suoi genitori, alla famiglia che non aveva potuto conoscere. Lo sguardo di Harry era perso tra le rovine di Hogwarts, così non si accorse che, nel momento in cui la Passaporta era stata creata, l'oggetto si era illuminato di una intensa luce rossa, invece che della consueta luce azzurra.
Capì che qualcosa non andava solo nel momento in cui la Passaporta si attivò. Lo strappo dietro all'ombelico fu più violento del solito e, invece di un veloce vorticare di colore, si trovò immerso nel buio più fitto, fino a quando non si ritrovò a posare i piedi su qualcosa di duro. Poco dopo, Harry era a terra, disteso su un freddo pavimento di pietra, molto vicino a dare di stomaco.
«E tu chi sei?» chiese una voce familiare, una voce che Harry non credeva di poter sentire di nuovo.
Lentamente si alzò in piedi, cercando di non dare di stomaco, e si guardò attorno. Si trovava in un ufficio molto familiare, di forma circolare con numerosi ritratti sulle pareti; su alcuni tavolini e mensole erano appoggiati numerosi strumenti in argento.
Il cuore di Harry mancò un battito quando, girandosi verso la grande scrivania dell'ufficio, si trovò a fissare un paio di occhi azzurri, dietro a delle lenti a mezzaluna.

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Ciao a tutti,

questa è la prima storia che pubblico, spero che possa piacere a qualcun altro, oltre che a me.              
Fatemi sapere se vi piace e se notate errori, o avete consigli, non fatevi alcuno scrupolo e ditelo! ^_^         
Al momento ho scritto solo qualche capitolo, quindi credo di aggiornare una volta alla settimana.     
Se poi vedo che scrivo abbastanza in fretta, penso di aumentare a due aggiornamenti alla settimana.

Baci Lucy

   
 
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