Capitolo I

Jasper.

1861. In seguito alla tentata secessione degli stati del sud degli Stati Uniti, scoppiò un conflitto in America settententrionale. Seicentomila morti e quattrocentomila feriti solo nel sud, ridotto ad un campo di cenere. Nel corso della guerra civile, precisamente due anni dopo l’inizio di questa, Maria, donna di cui si conosce solo il nome, trovò un giovane moribondo presso i campi di battaglia. Questi era senza alcun dubbio un soldato della Confederazione, riconoscibile dalla divisa, che faceva intuire anche il grado che egli ricopriva nell’esercito, quello di maggiore. La donna sfiorò con le sue mani candide, forse anche più del dovuto, il viso del soldato. Era freddo, gelato, quasi fosse morto, e lo sarebbe stato presto se ella non fosse intervenuta subito. La situazione era grave: il sole era al centro del cielo e Maria non poteva uscire, giustamente, allo scoperto. Le rimaneva un’unica possibilità per salvare la vita al ragazzo, una possibilità che però avrebbe segnato per sempre il destino di questo. Lo morse.

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Jasper aprì gli occhi lentamente. Gli facevano male, la vista era sfocata, ma tutto ciò non era paragonabile al dolore che provava nella sua mente. Nel tentativo di ricordare una fitta attraversò violentemente la sua testa ed egli crollò nuovamente a terra.

Il risveglio fu meno doloroso del precedente, aiutandosi con la spinta delle braccia si alzò e cercò di concentrarsi sull’accaduto. Prima di tutto era solo ed in un luogo buio. Il silenzio della notte venne rotto in quel momento da alcuni passi. Jasper trasalì. Istintivamente iniziò a correre, impaurito. In pochi secondi aveva percorso diversi metri, era come se le sue gambe si fossero mosse da sole, velocissime. Troppo veloci per un essere umano. La corsa ebbe fine quando Jasper trovò rifugio presso una radura, dove decise di passare la notte, ma non sentiva il bisogno di dormire, era pervaso da un sentimento di benessere, quasi fosse rinato. Quando fu totalmente avvolto dalle tenebre iniziò a riflettere, finalmente la testa non gli faceva più male. Cercò di ricordare, ma immagini vuote passarono davanti ai suoi occhi. Gli tornarono in mente solamente alcuni episodi della sua vita. Il suo nome completo era Jasper Withlock Hale, aveva vent’anni ed era originario del Texas. Poi il nulla. Come era finito in quel luogo? Notò il suo abbigliamento e dedusse che era in corso una guerra, a cui , sicuramente, egli aveva preso parte. Rifletté a lungo finché l’alba sopraggiunse ed il sole illuminava il suo volto. Il giovane, dunque, si alzò attratto da un fiume nei pressi del luogo dove aveva soggiornato. Si bagnò le mani per rinfrescarsi, aspettò che l’acqua si calmasse dopo l’immersione delle sue braccia e non poté fare a meno di vedere la sua immagine riflessa, notando quanto il suo viso, ma anche il resto del suo corpo, fossero mutati. La pelle bianca, pallida, aveva sostituito il suo colorito olivastro, i lineamenti del volto erano più marcati e prefetti, la sua corporatura era cambiata notevolmente, aveva mantenuto il suo fisico magro ed asciutto, ma si notavano ad occhio nudo i muscoli sulle braccia e sulle gambe. Davanti quella visione Jasper rimase incredulo. Cos’era successo negli ultimi anni della sua vita?

Spaventato e sbalordito dal suo nuovo aspetto si allontanò dal fiume ed uscì definitivamente dalla radura. Ebbe un’altra incredibile sorpresa quando si espose completamente al sole. Brillava. Tutto il suo corpo emetteva una strana luce, che lo faceva sentire estremamente perfetto. Fu in quel momento che capì che qualcosa era cambiato, qualcosa di veramente importante. Non era più un semplice uomo.