Film > Lorax - Il guardiano della foresta
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Autore: Elelovett    26/11/2012    2 recensioni
E se oltre al rimorso di aver distrutto la Valle Once-ler avesse anche quello di aver perso la ragazza dei suoi sogni? Forse non ha raccontato proprio tutto a Ted...
Questa è la storia di come Once-ler ha incontrato Ellie e la sua vita è cambiata. Ma basterà l'amore della ragazza a farlo desistere dal tagliare gli alberi? E fino a che punto i protagonisti sono disposti a seguire i propri sogni? Amore, avventura, divertimento e lacrime, solo per chi ha voglia di addentrarsi in questa storia e conoscere un lato di Once-ler che il film non mostra. :)
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Once-ler, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Cap.4

Una visita inaspettata

Stupido, stupido stupido!
Once-ler non faceva che ripeterselo scendendo come una furia a valle. Come aveva potuto trascinare nell'infamia l'unica persona che aveva dimostrato vero interesse per la sua invenzione? Avrebbe dovuto saperlo che la folla si sarebbe accanita su chiunque si fosse mostrato di opinione discorde dalla loro. Probabilmente, nonostante il patto, avrebbe dovuto restituire alla ragazza i soldi per ripagarla della generosità e scusarsi della brutta avventura. Eppure era la sua prima vendita...Che tristezza perderla così!
Ma in fondo come aveva potuto anche lei pensare che tornare avrebbe cambiato le cose? E perché non era andata a pagargli il thneed in un momento più opportuno, magari lontano da sguardi indiscreti? Che cosa voleva dimostrare? Credeva davvero di dare il buon esempio?
Mille e altre domande infuriavano nella testa di Once-ler quando entrò sbattendo la porta di casa sua. Lorax era steso sul suo letto intento a schiacciare un pisolino.
« Ehi, dov'è il tuo thneed? L'hai venduto?»
« Sì!»rispose il ragazzo con rabbia mentre si toglieva i vestiti macchiati e li riponeva nella tinozza dei panni.
Il guardiano si mise a sedere incuriosito e commentò:
« Non sembri proprio al settimo cielo.»
Mentre si metteva dei vestiti puliti Once-ler rispose:
« Direi di no! Ho venduto il thneed al doppio del suo prezzo, ma la folla si è accanita su quella povera ragazza e ha cominciato a colpirci! È stato umiliante e ovviamente quella è stata la mia prima e ultima cliente!»
Lorax non sembrava triste:
« Molli tutto?»
« Sì, mollo»esclamò il ragazzo scocciato, uscendo per andare a lavare i panni « così sarai felice e potrai danzare e cantare coi tuoi Barbalotti perché il cattivo Once-ler non disturberà più le tue amate Truffule! Avevi ragione, o meglio...Non avevi ragione, un thneed l'ho venduto, però è stato un disastro comunque! Domani a quest'ora non sarò più qui! »
Uscì sbattendo la porta e Lorax continuò a fissare il punto dov'era sparito. Faceva sul serio?
Quando il guardiano si decise ad andarlo a cercare lo trovò intento a stendere gli ultimi panni.
« Comunque è meglio così, fidati.»
« Meglio, certo, come no.»
Once-ler fissò Lorax con severità.
« Era il mio sogno»disse marcando ogni parola « e hai idea di quanto mi costi tornarmene a casa con la coda tra le gambe adesso? Hai idea di cosa dirà mia madre, di come rideranno i miei fratelli? »
D'improvviso s'incupì e tacque. Lorax, nonostante fosse felice di vederlo desistere dal suo assurdo progetto, volle consolarlo:
« Senti, non volevo essere cattivo. Hai fatto del tuo meglio, ne hai venduto uno! Non tornerai con la coda tra le gambe, potrai sempre dire che solo pochi hanno saputo apprezzare la grandezza della tua invenzione.»
Once-ler sorrise e annuì.
« Già...Hai ragione Baffetto. Devo solo cercare di non pensarci più.»
Lorax si avviò verso la casa:
« Vedi di pensare al pranzo piuttosto: ho un certo languorino.»
Once-ler riacquistò il suo buonumore:
« Oggi niente pranzo, si mangia in grande stile: pancakes tripli per tutti! Ho bisogno di qualcosa di dolce!»
 
Dopo un'ora la casa era stata invasa da Citrigni, Pescetti e Barbalotti che attendevano il loro turno appollaiati sulle finestre, seduti sul letto o sistemati sui mobili. Lorax aspettava tranquillo sul tavolo, mentre Once-ler si lanciava in spericolate acrobazie con la padella piena di pancakes.
« Sai»disse il guardiano « se la tua impresa di thneed dovesse davvero fallire puoi sempre aprire un chiosco di pancakes! »
Il ragazzo fece piroettare i pancakes nel piatto che gli porgeva Quisquilia.
« Non è una cattiva idea Baffetto! A voi piacciono i miei pancakes no?»
I Barbalotti confermarono quanto detto con versetti gioiosi. Proprio mentre Once-ler serviva Lorax qualcuno bussò alla porta e per un attimo calò un silenzio glaciale. In men che non si dica i Citrigni volarono via, i Pescetti si nascosero nelle tazze e i Barbalotti vicini alle finestre scapparono. Persino Lorax mollò il suo pancake e sgusciò via prima che il ragazzo potesse rendersi conto di dove fosse finito. Once-ler aprì la porta titubante e potete immaginare quale fu la sua sorpresa quando si vide davanti la ragazza del paese. Se ne stava in piedi di fronte a lui sorridendo impacciata, il thneed legato al collo e un abito scollato che aveva indossato sopra una maglia aderente a maniche lunghe.
« Once-ler, giusto?»chiese ricontrollando rapidamente il nome sopra la porta.
Il ragazzo, ancora allibito e un po' spaventato rispose:
« Sì, sono io.»
Dato che non accennava a spostarsi e la fissava imbambolato la ragazza sbirciò all'interno ed esclamò:
« Spero di non averti disturbato! Posso entrare?»
Solo allora Once-ler realizzò che stava indossando il grembiule da cucina a fiorellini di sua madre, così arrossì e se lo strappò in fretta di dosso farfugliando:
« Certo, scusami...Stavo...Entra pure!»
Ellie osservò stupita l'interno di quella enorme tenda: era una stanza unica ma molto spaziosa, a sinistra un letto in ferro battuto e più avanti uno scrittoio con una lavagnetta, a destra un tavolo un po' rustico e dei fornelli, sulla parete opposta all'entrata invece un piccolo frigorifero e mensole piene di svariati utensili. Non notò subito i Barbalotti e le tazze occupate dai Pescetti. Once-ler non riusciva ancora a credere che la ragazza di quella mattina fosse ora piombata in casa sua, nella sua piccola realtà quotidiana.
« Co...Come mi hai trovato?»chiese guardando se da qualche parte intravedeva Lorax.
La ragazza si fermò al centro della stanza e intrecciò le mani:
« Beh, ho seguito le tracce del tuo mulo fin fuori città, poi ho supposto che ti fossi accampato nella Valle. Ho dovuto cercare un po', ma poi ho intravisto la casa e ho riconosciuto l'asino.»
Il ragazzo era alquanto imbarazzato:
« Senti, riguardo a stamattina...»
Ellie tagliò corto:
« È proprio per questo che sono qui. Ti devo delle spiegazioni! Solo che sei scappato e non sono riuscita a chiarirmi con te.»
Istintivamente il suo sguardo cadde sui pancakes fumanti.
Once-ler chiese:
« Vuoi fermarti a pranzo? Ho fatto i pancakes.»
« Adoro i pancakes. Grazie, sei gentile!»Ellie si sedette al tavolino.
Fu allora che notò Quisquilia nascosto sotto la sedia e lo prese in braccio.
« Ehi piccolino, che ci fai tu qui? Ma come sei carino!»
Al Barbalotto bastò una coccola per vincere la sua ritrosia e affezionarsi alla nuova arrivata. Mentre le si strusciava al petto Ellie chiese a Once-ler:
« È tuo?»
Il ragazzo si sedette a sua volta e sorrise:
« È adottato.»
La ragazza notò altri Babalotti che pian piano uscivano dai loro nascondigli.
« Oh mio Dio, hai adottato la foresta! Cosa sei, una specie di nuovo Orfeo? Ammali gli animali col tuo canto?»
Once-ler le porse un pancake:
« Credo di sì!»
Ellie prese un altro pancake che divise in tanti piccoli pezzi, e in un secondo li consegnò ad ogni Barbalotto. Quando le creaturine ebbero le mascelle occupate si mise a mangiare anche lei, sotto lo sguardo incuriosito di Once-ler.
« A proposito, mi chiamo Ellie Van Doo.»disse tra un boccone e l'altro.
« Piacere.»rispose Once-ler senza riuscire a smettere di fissarla.
Quella ragazza stava divorando il suo pancake come se non mangiasse da giorni, superando in ingordigia anche Lorax.
« Mi dispace per stamattina»iniziò Ellie «non dovevi scusarti tu ma io. »
« Ma che dici? Ho visto come ti hanno colpita! Hai comprato un thneed...Dallo sfigato.»
« Forse non sono stata completamente onesta con te. O meglio, lo sono stata, ma la mia idea è stata stupida e avrei dovuto saperlo.»
« Non capisco.»
« Non mi hanno colpita solo perché ho comprato il tuo thneed. Sono lo zimbello della città...Mi chiamano Ellie La Strana. Si divertono a prendermi in giro e a quanto pare mi hanno dimenticata solo quando sei arrivato tu. Avevo buone intenzioni proponendoti il patto, credimi! Volevo veramente comprare il tuo thneed, e speravo di dare il buon esempio...Qualcuno deve pur dare il via...Ma sono stata un'idiota a non pensare che ero io, Ellie La Strana, a comprare il thneed, e che nessuno mi avrebbe mai presa come esempio, anzi! Dovevo immaginare che avrebbero preso due piccioni con una fava e ci avrebbero bersagliati entrambi. Non è stata colpa tua: ho rovinto tutto e non potevo lasciarti andare via senza scusarmi.»
Once-ler, che aveva ascoltato con attenzione la spiegazione, rimase allibito nel sapere che quella ragazza tanto gentile e simpatica fosse lo zimbello del paese. Una cosa era certa: era in buona fede e aveva solo voluto aiutarlo.
« Ascolta»disse « quello che è successo sarebbe successo comunque. Invece ti devo ringraziare, perché hai comprato il mio thneed! Mi hai aiutato, ed era questo che volevi. Non devi rimproverarti nulla! »
Ellie lo guardò triste:
« Hai intenzione di mollare?»
Once-ler si dondolò sulle gambe posteriori della sedia:
« Beh, non mi rimane molto altro da fare. Pomodori non ne voglio più. Nessuno dei tuoi concittadini sembra interessato, non vedo perché dovrei insistere. Forse il thneed è troppo all'avanguardia!»
Ellie se lo sfilò dal collo.
« A me sembra geniale.»
Once-ler arrossì.
« Ti ringrazio.»
Ellie diede gli altri pancakes ai Barbalotti affamati, poi esclamò:
« Ero venuta qui anche perché speravo che tu mi mostrassi qualche uso del thneed! Insomma, ho la fortuna di incontrare l'inventore del prodotto, perché non usufruirne?»
Once-ler guardò fuori dalla finestra: il sole splendeva in un cielo senza nuvole, la giornata era meravigliosa. Non avrebbe mai più venduto il thneed, certo, ma non c'era niente di male a dire addio al suo sogno trascorrendo l'ultimo pomeriggio nella Valle di Truffula spiegando alla sua unica cliente i mille usi della sua invenzione.
« Ti mosterò con piacere i mille usi del mio thneed»propose « però per farlo è meglio uscire all'aperto! »
Ellie sorrise:
« Per me va bene. Non ho nessun impegno per il pomeriggio.»


Angolo dell'autrice
Once-ler ed Ellie sono finalmente entrati in confidenza, e questo è solo l'inizio...Ma chissà perché Lorax è scomparso! E Oncie cambierà idea sul thneed? Vedrete.
Ringrazio delle bellissime parole sia TheHeartIsALonelyHunter che Sylphs, mi rendete orgogliosissima della mia fic che non merita tanta considerazione! Grazie!
  
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