Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: Amy_Star    26/11/2012    3 recensioni
Ad occhi esterni, Blaine è un ragazzo calmo e ordinario. Peccato che nasconda il fatto di essere un lupo mannaro.
Quando Sebastian Smythe, leader di un branco di lupi, giunge in città, diventerà impossibile per Blaine mantenere il controllo della sua vecchia e ordinaria vita.
___
“Mi chiamo Sebastian,” il ragazzo si presentò.
“Blaine Anderson,” replicò Blaine per abitudine. Dovette soffocare l'istinto di non porgere la mano e stringere quella di Sebastian come gli era stato insegnato.
“Adesso, evitiamo il gioco delle negazioni tipico di un romanzo per adolescenti.” Sebastian si voltò per affrontare Blaine. “Io sono un lupo mannaro e tu sei un lupo mannaro.”
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: AU, Lime, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


 

Wolf Like Me

 

I lupi diventavano adulti la prima volta che si trasformavano con la luna piena.

Avveniva grossomodo nello stesso periodo in cui diventavano adulti gli umani, anche se i lupi sviluppavano più in fretta di gran parte degli esseri umani. Diventare adulto non voleva dire semplicemente ingrossare la voce, o diventare più alti, o trovarsi peli in posti strani, riguardava l’imparare a controllare il proprio lupo interiore, trovare il proprio posto nel Branco o, più precisamente, combattere per ottenerlo. In quasi tutti i Branchi, dopo essere diventato lupo si veniva considerato come un adulto, e in quanto tale, erano concessi quei piaceri tipici da adulti: il sesso era uno di quelli.

Per i lupi il sesso era diverso da come lo vedevano gli umani. Era considerato un importante bisogno per sostenere il proprio lupo, per la caccia o la continua trasformazione. Il sesso tra compagni di Branco era visto come un modo come gli altri di passare il tempo insieme o darsi conforto a vicenda. I membri più anziani pensavano fosse perfettamente accettabile che i giovani soddisfassero i propri bisogni prima di accoppiarsi in modo stabile e definitivo.

Ad ogni modo, avevano sempre sottolineato l’importanza di trovare un compagno per la vita.

Sebastian perse la verginità a quindici anni. Era stato con la sua sorella di Branco, Quinn. Era la sua migliore amica da quando erano due cuccioli; erano in confidenza e complici. Molti dei membri più anziani del Branco dicevano sempre che se non fossero stati entrambi Alfa sarebbero stati una coppia perfetta; Sebastian li ignorava, sapendo che nemmeno Quinn lo avrebbe convinto a prendere compagno.

Quinn era una partner di letto perfetta. Era flessibile, ma determinata, il che incitava Sebastian a instaurare una sfida su chi dei due avesse il controllo. Dopo la loro prima volta avevano continuato a dormire insieme, ma non in esclusiva, ovviamente. Di solito i gusti di Sebastian si dirigevano verso individui più mascolini e Quinn più femminili; ma si fidavano l’uno dell’altro, e si trovavano a loro agio.

Non avrebbero abbassato le loro difese per nessun altro.

Quando non era con Quinn, lui passava il tempo nei bar. Sgattaiolava in pub frequentati da umani accumulando una lunga lista di conquiste, umani o lupi che fossero. Sebastian presto guadagnò la reputazione di re del sesso e rubacuori e una notte con lui era una di quelle che non sarebbe mai stata dimenticata. Il sesso, per lui, era l’unico elemento della sua vita ad essere comodo e facile.

 

 

Sebastian cominciò ad andare a letto con Jeff a quindici anni. Era una relazione basata sulla convenienza e sulla simpatia.

Jeff era abbastanza alto e slanciato, con dei lucidi capelli biondi che ricadevano sensualmente sopra i suoi occhi marroni. Sebastian spesso era rimasto incantato dalle sue gambe lunghe o dal suo sedere sodo, e quel ragazzo era più che disposto a soddisfarlo in camera da letto. Il fatto che Jeff non avesse mai opposto resistenza era un punto extra che apprezzava molto. Semplicemente, era molto più semplice stare con lui e saziare i suoi desideri, piuttosto che fare il giro dei pub con Puck. Gli bastava rivolgergli un piccolo cenno della testa e i due si trovavano in camera da letto a scopare selvaggiamente per qualche ora.

La loro dipendenza reciproca durò per quasi un anno, fino a quando Sebastian non un cambiamento da parte di Jeff. Era come un libro aperto per lui: riusciva a capire tutto ciò che gli passava dalla mente tramite le sue espressioni facciali, o i suoi movimenti del corpo, perfino quelle che magari non voleva rivelare al resto del mondo. Insomma, non notare la sua cotta per Nick voleva dire essere ciechi.

Ogni volta che entrava nella stanza, automaticamente si voltava verso di lui; si irrigidiva completamente quando lo fissava, come sperando che prima o poi si sarebbe fatto avanti per presentarsi. Sebastian era quasi certo che Jeff si sarebbe inginocchiato per corteggiarlo. In effetti, lo aveva fatto molte volte, ma finiva sempre allo stesso modo: Nick non gli rivolgeva nessuna attenzione e rifiutava la sua compagnia.

Il suo cambiamento sarebbe molto difficile da spiegare: dopo aver ricevuto l’ennesimo due di picche, Jeff tornava da Sebastian. La cosa più strana, però, era notare lo sguardo disperato e desideroso di Nick ogni volta che il lupo se ne andava. Quegli occhioni da cucciolo bastonato avrebbero quasi divertito l’Alfa, se non fosse stato che Jeff avesse la stessa espressione quando era convinto di non essere osservato da nessuno.

Sebastian decise di affrontare la situazione subito dopo un altro soddisfacente round sessuale con lui.

Era appena tornato dal bagno, dove si era ripulito e lavato; Jeff giaceva nudo sul suo letto, sdraiato su un fianco. La sua espressione triste era adorabile e deprimente allo stesso tempo.

Che sta succedendo tra te e Nick?” Gli chiese senza mezzi termini, andando a stendersi sul letto. Jeff sgranò gli occhi preoccupato, abbassando immediatamente la testa.

N-niente di niente”, mormorò.

Non ci credo mica tanto sai”, ribattè allora l’altro; Jeff sussurrò flebile: “Non devi preoccuparti.”

Ti sembro preoccupato?” Gli chiese, inarcando un sopracciglio. Esattamente, preoccupato di che cosa?

Jeff gli rivolse un’occhiata veloce, osservando la sua espressione rilassata. Questo aiutò a togliere un po’ della tensione che sentiva sulle spalle, ma continuò a mordicchiarsi il labbro nervosamente.

E’ solo che”, sospirò, “Nick ha detto che ti arrabbieresti se ci mettessimo insieme.”

Sebastian si fermò, confuso. Era vero che gli sarebbe dispiaciuto se Nick intervenisse nei loro momenti privati, ma non gli interessava affatto che Jeff andasse a letto con qualcun altro. Sebastian non aveva certo l’esclusiva su di lui, e nemmeno voleva averla: ci andava a letto come rimedio per lo stress, o un divertente passatempo durante delle sere noiose. Certamente si era affezionato a lui, ma non aveva certo intenzione di discutere con chi potesse o non potesse andare a letto.

Se volete andare a letto insieme fatelo”, dichiarò. Jeff lo fissò incredulo per un minuto, cercando di capire se stesse mentendo o meno.

Dico sul serio. Mi piace passare del tempo con te, e hai un culo fantastico, ma non siamo certo una coppia.”

Alla parola “coppia” Jeff trasalì, sviando un’occhiata disperata verso il basso. Quel comportamento fece chiedere a Sebastian se il ragazzo avesse frainteso la loro relazione con qualcosa di più serio. Se così fosse, doveva chiarire con lui in modo da evitare problemi futuri.

Vuoi essere il mio compagno?” Chiese, con quanto più tatto possibile, “Perchè io non penso a te in quel modo.”

Nemmeno io”, chiarificò subito Jeff, poi le sue guance diventarono rosse per l’imbarazzo. “Voglio dire, sei fantastico ma io- c’è qualcun altro.”

E quel qualcun altro è Nick.”

L’espressione attonita sul viso del beta lo fece ridacchiare. La situazione stava diventando davvero ridicola.

Come fai a saperlo?” Borbottò cauto.

Senza offesa, ma non serve saper leggere la mente per capire cosa ti passa per la testa.” Sebastian si avvicinò a lui, scostando un ciuffo biondo dalla fronte, con fare amichevole, “Gliel’hai detto?”

Sì”, Jeff si rilassò a quel contatto, “Ma ha detto che non sarebbe giusto.”

Perchè ci sono io?”

Immagino di sì”, rispose, stringendosi nelle spalle, “Ma credo pensi anche che non sia il compagno adatto a lui. La sua famiglia è così potente e io... beh, non lo sono.”

Sebastian metabolizzò le sue parole in silenzio. La famiglia Larson era davvero una famiglia importante nel Branco, anche se non era paragonabile agli Smythe. Era anche vero che Jeff non avesse un passato molto impressionante. Lui e Brittany erano di un Branco famoso per i loro sotterfugi e il totale menefreghismo verso le responsabilità. Per esempio, decidevano di trasformarsi in lupi in zone dove gli umani andavano a campeggiare e di solito, questi ultimi decidevano di cacciare quel Branco di lupi comparso all’improvviso. Gli Anziani avevano mandato il padre di Sebastian a impartir loro una lezione, ma nel momento in cui li aveva raggiunti il Branco aveva già deciso di passare alla città successiva, senza affrontare le conseguenze delle loro azioni. Sfortunatamente, gli Alfa abbandonarono chiunque non riuscisse a tenere il passo, quindi, vecchi e giovani. Fu allora che il padre di Sebastian trovò Brittany e Jeff, i due cuccioli sopravvissuti. Li portò a casa, con l’intenzione di farli integrare con il suo Branco.

Per Sebastian, il passato di Jeff non era affatto imbarazzante. Non era colpa sua se gli Alfa del suo vecchio Branco fossero dei coglioni. Se quella era la vera ragione per cui Nick rifiutava il corteggiamento di Jeff, allora loro due dovevano fare una bella chiacchierata. Non avrebbe tollerato un comportamento simile, da nessuno del suo Branco.

Parlerò con Nick per te”, decise allora.

Ti prego, no”, Jeff afferrò il suo braccio come se stesse per scomparire, “Non voglio farlo arrabbiare.”

Non si arrabbierà”, lo rassicurò lui, chinandosi per dargli un bacio, “Voglio soltanto farlo ragionare.”

Sebastian incontrò Nick la mattina dopo, in una cucina che con sua grande gioia era occupata soltanto da loro due.

Cosa non ti piace di Jeff?” Quella domanda fece quasi soffocare Nick con i suoi cereali. Ruotò la mano come sorpreso, mentre il riso soffiato volava dovunque. Ignorò tutto il disastro causato e decise di concentrarsi unicamente su Sebastian.

Come hai detto?”

Cosa non ti piace di Jeff?” L'Alfa incrociò le braccia al petto, fissandolo dritto negli occhi. “Pensi che non sia abbastanza per te?”

Certo che no.”

E ti dà fastidio il fatto che non sia nato nel tuo stesso Branco?”

Per niente.”

Pensi che non potrebbe soddisfarti sessualmente? Perchè se vuoi il mio parere secondo me è più di quanto tu riesca a sopportare.”

Nick non sapeva se essere più confuso o imbarazzato.

Queste cose non c’entrano”, riuscì finalmente a dire.

E allora qual è il tuo problema? Cos’è che non ti va giù di lui?”

Pensavo solo che lo avresti corteggiato tu”, ammise Nick, “E non sarebbe giusto da parte mia andare dietro a un beta già impegnato.”

E perchè diavolo hai pensato una cosa simile?” Sebastian abbandonò il suo tono inquisitorio, ma Nick continuava a essere un fascio di nervi.

Voi due passate così tanto tempo insieme”, abbassò la testa, come per difendersi, “Sembrava che fosse più di una tua tipica conquista.”

Sebastian sapeva che quel giorno sarebbe arrivato. Lo sapeva sin da quando era un bambino che il Branco sarebbe stato molto attento alla persona che si sarebbe accoppiata con lui. Qualsiasi lupo passato dal suo letto era stato considerato come un potenziale candidato. Qualsiasi umano, invece, era stato visto come uno spreco di tempo. La teoria di Nick aveva un senso logico, ma Sebastian odiava l’insinuazione nascosta sotto. Avrebbe dovuto arrendersi alla consapevolezza che avrebbe avuto a che fare con questioni del genere, fino a quando non avrebbe piazzato il suo naso sul collo di qualcuno.

Non è questa la natura della nostra relazione”, chiarì, “Invece so che tu vuoi stare con lui.”

Sei sicuro?” Chiese Nick, speranzoso.

Certo che sono sicuro”, Sebastian gli rivolse uno dei suoi classici sorrisetti, “Non sono un tipo da storie serie.”

 

 

Sebastian non aveva mai deciso razionalmente di spassarsela con Brittany.

Non aveva mai flirtato con lei veramente, nè le aveva mai chiesto di venire in camera da letto con lui. Non la considerava brutta, solo che non era il suo tipo. Aveva quell’aria innocente e selvaggia che, di solito, lui si divertiva molto a togliere del tutto. Per lui era come una sorella più piccola, costantemente bisognosa di essere guidata o protetta. Comunque restava un giovane lupo, e quando gli veniva offerto del sesso, lo accettava senza pensarci due volte.

Uno dei suoi tanti talenti era capire quando Sebastian fosse da solo. Magari stava guardando la televisione, o facendo i compiti, e lei tutto ad un tratto sbucava da dietro di lui. Non veniva mai esplicitamente per fare sesso, ma si accoccolava al suo fianco parlando di sè, o dei problemi di droga del suo gatto, ma alla fine Sebastian sapeva sempre che lo avrebbero fatto; detto così sembrava esagerato o perfino falso, ma era la verità. Semplicemente, succedeva, e gli piaceva anche, ma ogni volta prometteva a se stesso che sarebbe stata l’ultima.

Santana, però, la pensava diversamente.

Dobbiamo parlare di Brittany”, annunciò, spalancando la porta di camera sua.

Non manderemo il suo gatto in riabilitazione”, mormorò Sebastian, senza nemmeno preoccuparsi di sviare la sua attenzione dal libro che stava leggendo.

Non riguarda il suo stupido gatto”, sentenziò seccata, ma c’era una vibrazione strana nel suo tono di voce. Sebastian alzò lo sguardo verso di lei, fissando le sue braccia incrociate e i suoi grandi occhi pieni di diffidenza. Capì solo allora che sembrasse pronta a difendersi da qualche attacco, il che, conoscendola, era alquanto strano. Di solito l’avrebbe ignorata fino a quando non si decideva a lasciarlo in pace, ma quella volta aveva l’impressione che non sarebbe stata una tattica vincente.

Riguarda Brittany, quindi?” Spostò il libro da un lato, dedicandole piena attenzione.

Voglio che tu smetta di andare a letto con lei.”

A Sebastian piaceva che quella frase fosse uscita più come un ordine che come una domanda. Santana non aveva mai chiesto niente a nessuno in vita sua. Era molto più un tipo da manipolare qualcuno per ottenere ciò che voleva, oppure, semplicemente, prenderla.

Oh, davvero?” Sebastian intrecciò le mani dietro la testa, appoggiandosi completamente allo schienale del letto. A giudicare dal suo ringhiare, dedusse che non fosse rimasta affatto soddisfatta dalla risposta.

Sì, davvero”, sbraitò, “Sono sicura che non sarà un problema trovare qualcun altro da aggiungere alla tua lista di scopate.”

Un commento divertente, considerando il numero di persone con cui aveva scopato lei, la sua lista in confronto aveva la lunghezza e lo spessore di uno spazzolino. Comunque, non era divertente quanto vederla incavolata perchè Brittany a volte era stata a letto con lui. Poteva anche dirle che la loro storia non fosse affatto seria, ma poi sarebbe finita la pacchia.

Penso che voi due abbiate qualcosa di speciale”, disse Sebastian con tono serio, “Non credo che rinuncerei mai a lei.”

Si aspettava che Santana cominciasse a strillargli contro. A minacciarlo e a urlargli di stare lontano da Brittany; magari avrebbe perfino lanciato una lampada contro il muro, giusto per dare un effetto più drammatico alla scena. Il temperamento aggressivo di Santana non era di certo un segreto; molti stavano a debita distanza da lei per quel motivo, ma Sebastian invece trovava una malsana gioia nel provocarla spontaneamente.

Ma Santana non fece niente di tutto ciò.

Lo guardò incredula. I suoi occhi scuri si abbassarono al suolo, abbandonando le braccia lungo i fianchi, aprì la bocca diverse volte per parlare, ma la richiuse prima di far uscire qualsiasi tipo di suono. Sembrava debole e insicura, e stava spaventando a morte Sebastian.

Senti, so che noi due non andiamo molto d’accordo,” esordì lei, con una voce stranamente dolce, “Ma ti chiedo di farti da parte.”

Il gioco non era più divertente. Che senso aveva punzecchiare un orso se quello si limitava a raggomitolarsi su se stesso in segno di resa?

Dal momento che lo chiedi così gentilmente”, rispose lui, fingendosi cordiale e risoluto, “Direi che posso fare questo sacrificio.”

Santana emise un palese sospiro di sollievo, il chè lasciò Sebatian piuttosto incuriosito. In realtà la faccenda cominciava a farsi interessante.

Come mai ti interessa così tanto con chi va a letto Brittany?” La domanda irrigidì di nuovo la ragazza, “Come sua migliore amica, dovresti sapere che non sono l’unico con cui passa del tempo di qualità.”

Una volta era così”, ammise Santana, “Ma due mesi fa le ho chiesto di mettersi insieme a me.”

Sebastian fu preso in contropiede. Non lo avrebbe mai immaginato ma, in effetti, erano due mesi che non andava a letto con Brittany. E Santana ultimamente era particolarmente di buon umore.

Comunque le ho chiesto di diventare la mia compagna e lei ha detto...” si interruppe nel bel mezzo della frase, esitante.

Lei ha detto cosa?” Incalzò lui, godendosi il suo disagio.

Ha detto che ho bisogno del tuo permesso”, mormorò, sperando di non essere sentita da lui.

Interessante.” Sebastian fece un ampio ghigno, “Beh, allora ti conviene chiedermelo.”

Ma tu hai detto-“

Ho detto che smetterò di andare a letto con lei”, levò una mano a mezz’aria, interrompendola, “Ma non che potesse essere la tua compagna.”

Santana ringhiò frustrata, come se potesse trafiggerlo con lo sguardo; Sebastian, invece, si limitò a un semplice e affascinante sorriso.

Va bene!” Strillò, “Posso avere il tuo permesso per accoppiarmi con lei?”

Uhmmmm”, fece lui, accarezzandosi il mento pensieroso, “Devo pensarci.”

Santana sembrava un vulcano pronto ad esplodere. La guardò silenzioso, osservando la sua battaglia interiore per rimanere calma; inarcò un sopracciglio non sapendo bene se prepararsi alla lotta oppure no. Alla fine, la ragazza riuscì a rimettersi in sesto quanto bastava per non mettergli le mani addosso.

Lo sai”, sibilò, “Quando sei stato scelto come capo Alfa non ho mai creduto che tu avessi le palle per farcela. Immagino di essermi sbagliata.”

Poi girò sui tacchi e sbattè sonoramente la porta.

Due settimane dopo, Sebastian diede finalmente il suo permesso, con il patto che si sarebbero accoppiate ufficialmente una volta compiuti i diciotto anni. Sebastian lo trovava assolutamente esilarante e così anche Quinn, una volta che glielo raccontò.

I due erano completamente nudi su delle coperte aggrovigliate. Quinn era appoggiata al petto di Sebastian, quando qualche minuto prima lo stava cavalcando scopandolo contro il materasso. Sebastian non era il tipo da stare sotto, ma per Quinn faceva un’eccezione.

La prossima volta mi ricorderò di invitarti”, ridacchiò in risposta. Con la mano, stava accarezzando il braccio, godendosi la sua pelle setosa. Aveva sempre ammirato la sua carnagione chiara, nivea, che era sempre molto morbida. Nessuno si sarebbe mai immaginato un’anima così fredda con un corpo così bello.

Probabilmente ci sarà una prossima volta”, Quinn si stiracchiò assomigliando quasi ad un gatto, “Ultimamente sei stato Mister Popolarità.”

Gelosa?” Le rivolse un sorriso sghembo.

Non direi proprio”, rispose, roteando gli occhi, “Più che altro ti compatisco. Hai già perso due potenziali compagni.”

Eh già, povero me”, mugugnò.

Se non stai attento finirai da solo.”

Proprio come te?”

Stai zitto”, Quinn gli diede una spallata amichevole, “Io sono soltanto fuori portata, mentre tu non riesci a tenerti stretto un potenziale compagno.”

Nessuno di loro era un potenziale compagno”, Sebastian appoggiò la mano sulla sua vita sottile, “Non voglio legarmi a nessuno.”

Sono d’accordo”, Quinn fece un piccolo sorriso, “Nessuno è stato mai degno del mio tempo.”

E nessuno lo sarà mai”, annuì Sebastian, “Immagino che saremo io, tu e Puck.”

Non sarebbe male vivere con voi due che fate le mie puttanelle”, emise un sonoro sospiro, come rassegnata.

Sebastian decise di vendicarsi cambiando le loro posizioni, così da avere Quinn stesa sulla schiena. La sua risata improvvisa si trasformò in un gemito; era il suo turno di stare sopra.

 

 

Ogni lupo doveva prendere un compagno.

Specialmente quelli che appartenevano a un Branco. L’accoppiamento era importante: manteneva l’equilibrio e la struttura del Branco per diversi motivi.

Ma ancora più importante, senza l’accoppiamento non ci sarebbero i cuccioli, e senza cuccioli il Branco non poteva crescere. La grandezza di un Branco era caratterizzata dal suo numero, era responsabilità di tutti i beta e gli Alfa di contribuire alla futura generazione; inoltre, accoppiarsi insediava ancora di più i lupi nel Branco.

Come seconda cosa, in molti Branchi non era concesso avere un Alfa senza compagno. Ogni Branco gestiva la faccenda diversamente, ma era generalmente considerata una clausola necessaria; in natura, i branchi di lupi erano sempre guidati da una coppia. Un lupo solitario non riusciva ad assumersi tutte le responsabilità sulle proprie spalle; se un lupo era importante per il Branco, oppure era un Alfa, veniva sempre incitato a trovarsi un compagno.

Infine, un lupo non aveva una vita molto lunga senza un compagno; il compagno era la sua metà, la persona che lo rendeva di nuovo completo. Un beta senza un Alfa si sarebbe sentito sempre perso e insicuro, perfino dentro a un Branco. Un Alfa senza un beta si sarebbe sentito senza scopo, più propenso a smarrire la retta via. Un lupo si accoppiava per garantire la propria felicità.

 

 

Dobbiamo smetterla.”

Sebastian si destò dal suo dormiveglia post-sesso con quelle parole. Si trovavano nel suo letto, illuminati dal sole di un tardo pomeriggio. I capelli biondi di Quinn erano sparsi sul suo petto; Sebastian stava giocando con le sue ciocche, intrecciandole. Aggrottò la fronte confuso, non era sicuro di aver capito cosa volesse dire. Non era che facessero molte cose insieme loro due: non stavano nemmeno parlando, quindi Sebastian si chiese quale fosse il problema.

Smettere cosa, esattamente?”

Quinn sospirò, scostandosi da lui per mettersi a sedere. Lui avvertì immediatamente la mancanza della pelle calda contro la sua; si guardarono negli occhi. Quinn aveva le iridi più affascinanti che avesse mai visto. Erano di un marrone particolare, contornato da bronzo; in altre occasioni Sebastian avrebbe amato restare lì a fissarle, ma non ora. Adesso, quegli occhi erano pieni di amarezza e rimorsi.

Non possiamo stare più insieme”, indicò i loro corpi, “Non posso più passare del tempo con te, non in questo modo.”

Sebastian era senza parole. Non aveva idea da dove venisse fuori quella storia, o del perchè Quinn fosse improvvisamente insoddisfatta della loro situazione. Erano stati insieme per anni, sia fisicamente, sia in cerca di supporto psicologico. Sebastian non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce, ma una parte di lui dipendeva da Quinn.

Posso chiedere perchè?”

Quinn fece una piccola smorfia, come se fossero svanite tutte le sue speranze di lui che accettava la cosa senza fare domande. La sua espressione fu ammorbidita da un senso di colpevolezza.

Ho deciso di prendere compagno”, dichiarò.

Chi?”

Non avrebbe mai creduto di fare quella conversazione con Quinn, visto che avevano sempre parlato del comune totale disinteresse nel trovare un compagno.

Rachel.”

Se c’era una cosa che disarmò Sebastian, più di apprendere che stava per accoppiarsi, fu scoprire che lo avrebbe fatto con Rachel. Rachel era piuttosto famosa nel Branco per essere assolutamente insopportabile.

Non puoi dire sul serio.”

Invece sì”, lo guardò con fermezza, “Hai intenzione di opporti?”

Sebastian sapeva che la prossima mossa avrebbe definito la sua relazione con Quinn per il resto della sua vita.

Sapeva che la scelta migliore sarebbe stata quella di dire a Quinn che si sarebbe messo da parte; avrebbe dovuto dirle che era felice, che faceva bene ad accoppiarsi, anche se si trattava di Rachel. Non avrebbe dovuto sentirsi tradito, o abbandonato, ma una parte di sè si sentì così. Ed era ridicolo, perchè Quinn non era mai stata un’opzione, visto che era un’Alfa. Il fatto che fossero compatibili non sarebbe stato comunque un problema; Sebastian ci teneva alla sua libertà, alla sua indipendenza. Non voleva appartenere a nessuno, nè avere qualcuno che appartenesse a lui.

Però, anni di vicinanza fisica e psicologica con Quinn lo facevano sentire come se avesse una sorta di esclusiva su di lei. Un’esclusiva guadagnata dal tempo e dalle attenzioni. Era l’unica persona con cui andava a letto regolarmente. Nel momento in cui si sarebbe accoppiata, sarebbe cambiato tutto: Quinn poteva essere fedele solo alla sua compagna.

Il rapporto che avevano era così importante, per Sebastian, che per un attimo considerò l’idea di opporsi; voleva ricordarle di avere la facoltà di impedire il suo accoppiamento con Rachel, visto che era stato nominato Alfa Leader di recente. Ma sapeva che sarebbe stato tutto inutile. Aveva già perso Quinn, e qualsiasi tentativo di trattenerla non avrebbe mai riportato indietro quello che avevano condiviso insieme.

No, non lo farò.” Allungò la mano, così da accarezzarle una guancia, “Non se tu sei felice.”

Il sorriso comparso sul volto di Quinn fece contorcere dolorosamente il petto di Sebastian. Quinn non era il tipo da mostrare apertamente le sue emozioni; il suo sguardo sollevato gli fece capire che anche lei aveva avuto paura di perderlo.

Ovviamente in quanto tuo amico devo farti notare il fatto che sarai legata a Rachel per il resto della vita.”

Quinn scoppiò in una piccola risata, stringendosi nelle spalle. “Piantala”, gli diede una piccola spallata, “Non è così male.”

Certo che no”, ghignò divertito, “Dev’essere un fenomeno a letto, altrimenti non e lo spiego proprio.”

Lo è davvero.”

Meglio di me?”

Gli rivolse uno sguardo curioso, cercando di capire se la domanda fosse scherzosa oppure seria. A dire il vero nemmeno Sebastian lo sapeva, ma nemmeno voleva saperlo.

E’ diverso”, rispose dopo un po’, “E’ difficile da spiegare. Una volta che avrai il tuo compagno capirai.”

Immagino che non lo saprò mai allora”, rispose risoluto, “Perchè non avrò mai un compagno.”

Quinn non rispose; si limitò a stendersi accanto a lui. Rimasero nel loro silenzio confortevole, abbracciati, consapevoli che sarebbe stata l’ultima volta in quel modo.

Il mese dopo Sebastian scelse Quinn come la sua seconda in comando. Gli Anziani approvarono, consci della sua intelligenza e della sua capacità di contrastarlo quando era necessario farlo. Quello che Sebastian non disse mai, fu che la sua scelta derivava da ragioni puramente egoistiche: voleva averla in un modo che non era di nessun altro. Poteva essere stato meschino da parte sua, ma poi immaginò che sarebbe stata la cosa più simile a quel compagno che non avrebbe mai avuto.

 

 

La Riserva era una delle più vaste proprietà del Branco, ma Sebastian cominciava a sentirsi incredibilmente claustrofobico. Mancava una settimana alla stagione dell’accoppiamento ed era completamente circondato da coppiette; non ce la faceva più a vedere Santana e Brittany pomiciare, oppure Nick che giocava alla lotta con Jeff. La cosa peggiore di tutte fu quando entrò in cucina trovando Rachel che imboccava Quinn con delle fragole. Quell’immagine mentale gli chiuse lo stomaco. Frustrato e seccato da quella situazione, Sebastian aveva chiamato Blaine per vedere se avesse voglia di uscire, e lui, con grande sorpresa, aveva accettato.

La sua crescente amicizia con Blaine era strana da spiegare. Era iniziata con Sebastian che sospettava di lui, credendolo un pazzo omicida. Poi, era cambiata a Sebastian che era diventato il suo mentore, per aiutarlo a fargli capire cosa volesse dire essere un lupo. Blaine passava tutto il tempo a riempirlo di domande; per un periodo aveva temuto che la sua curiosità non si sarebbe mai saziata. Anche se una parte di sè ci sperava, perchè voleva dire che avrebbero continuato a vedersi. Era stato piacevolmente sorpreso di trovarsi ancora insieme a Blaine, anche quando i suoi compiti da mentore erano ormai terminati.

Adesso erano amici, più o meno. Anche se ultimamente Sebastian si era ritrovato a preferire il tempo passato con Blaine piuttosto che con chiunque altro. Non lo avrebbe ammesso a nessuno e, soprattutto, non a lui, ma quando erano insieme si sentiva in pace con se stesso. Con Blaine poteva essere se stesso.

Insomma perchè volevi uscire?” Domandò Blaine, sedendosi sul tronco dove si incontravano di solito. I suoi occhi ambrati lo guardarono con curiosità, e in quel momento qualcosa dentro di lui trasalì, mossa da un desiderio sconosciuto.

Avevo bisogno di fare due passi”, disse, cercando di risultare vago, “Non è divertente essere in una casa piena di lupi arrapati, se non puoi unirti a loro.”

Poveretto”, rispose lui, sarcastico.

E’ vero,” Sebastian si sedette accanto a Blaine, “Non vedo l’ora che finisca la stagione dell’accoppiamento.”

Blaine gli rivolse un sorriso rassicurante che, stranamente, Sebastian trovò di conforto. Non riusciva a capire perchè stare insieme a Blaine lo mettesse più a suo agio che con qualunque altro membro del Branco.

Magari dopo posso passare un po’ con loro,” propose Blaine, un po’ insicuro, “Mi è piaciuto stare insieme al Branco, alla Riserva. E anche con te, ovviamente.”

Sebastian gli rivolse un piccolo cenno della testa, ma non aggiunse altro.

Dentro di sè sapeva che avrebbe dovuto introdurre Blaine al Branco sin dal primo giorno; sarebbe stato meglio per lui, si sarebbe integrato più facilmente con quelli della sua specie, ma Sebastian aveva continuato a tirarsi indietro perchè voleva prolungare il più possibile il suo tempo da solo con Blaine; il desiderio di aiutarlo era bilanciato dalla paura che, forse, lo avrebbe perso per qualcuno. E per qualche ragione a lui ignota, non riusciva ad accettare l’idea di perdere Blaine per qualche altro lupo. Perdere Jeff aveva avuto senso, perchè avrebbe reso Nick più felice. Brittany non era mai stata veramente sua. Lasciare Quinn era stata la scelta più difficile, ma lo aveva fatto perchè ci teneva troppo a lei.

Sebastian?” Blaine gli diede una piccola gomitata, per attirare la sua attenzione, “Terra chiama Sebastian?”

Ci sono”, l’Alfa scosse la testa, per allontanare i suoi stessi pensieri, “Ero sovrappensiero.”

Resta con me”, scherzò lui.

Quelle parole gli fecero mancare un battito. Sapeva che Blaine stesse scherzando, ma lo colpirono più di quanto avrebbe immaginato. Gli fece venire voglia di raccontargli tutti i sogni avuti di recente: di come strappava ogni singolo strato dei suoi vestiti, fino a raggiungere la sua pelle, di come lentamente si prendeva tutto il tempo per venerare il suo corpo, di come succhiava e mordicchiava ogni centimetro di pelle, così che tutti sapessero che era suo, per chiarire il fatto che lui fosse l’unico che poteva dargli piacere. In quei sogni, Blaine si lasciava sempre andare in preda a urla di desiderio.

Al culmine del sogno, Sebastian si chinava su di lui, sussurrando: “Voglio che tu sia mio. Voglio che resti con me.”

E in quei sogni, Blaine rispondeva sempre “Sì” con entusiasmo. Lo pregava di non fermarsi, di non lasciarlo mai andare.

E poi, finalmente, inclinava il collo, lasciando esposta la lunga linea della sua gola.

Sebastian non sapeva mai cosa succedeva dopo, perchè si svegliava sempre in quel punto.

E se i sogni fossero stati specificatamente incentrati sul sesso, allora, gli poteva stare anche bene. Tuttavia, delle volte prendevano una direzione diversa.

Su come sarebbe stato svegliarsi accanto a Blaine, o esplorare la notte insieme a lui, o essere quello in grado di farlo ridere. Erano quelli, i sogni che lo preoccupavano di più, perchè gli ricordavano qualcosa che gli aveva detto una volta Quinn: era tutto diverso, quando si trattava del tuo compagno.

Quello voleva dire che Blaine era destinato a esserlo?

Andiamo via, Killer.” Sebastian si alzò in piedi di scatto, sorprendendo il Beta. “Facciamo una passeggiata, o qualcos’altro.”

Sicuro di sentirti bene?” Chiese Blaine, visibilmente preoccupato.

Come ho già detto, ero sovrappensiero.” Gli porse una mano, aiutandolo ad alzarsi, “Niente di cui preoccuparsi.”

Blaine non sembrò molto convinto, ma lo seguì durante la passeggiata. Sebastian cercò di concentrarsi unicamente sulla natura circostante, e non su quanto si sentisse bene con Blaine al suo fianco. Sarebbe tornato tutto alla normalità, passata la luna nuova. Nel frattempo, doveva soltanto incatenare i suoi sentimenti per Blaine, fino a quando non sarebbero scomparsi.

 

 

 


Come dice l'autrice, non scompariranno. Seb è troppo cotto e questa cosa è asdfghjkl. Ecco. Questo capitolo è stato messo dall'autrice come "spin off", o capitolo di passaggio, o chiamatelo come volete. Abbiamo deciso di tradurlo non solo per correttezza, ma anche perchè secondo noi contiene delle informazioni comunque utili sulla storia e sullo sviluppo dei sentimenti di Sebastian per Blaine. E qui si ritorna al asdfghjkl.Come al solito vi ringraziamo per i complimenti sulla traduzione, siamo felicissime che vi piaccia! :)

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Amy_Star