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Autore: loveangel    26/11/2012    14 recensioni
La vita, a volte il destino, ti porta in un luogo, ti accompagna, ti prende per mano e ti avvicina all'amore. A volte quando meno te lo aspetti ti trovi dinanzi ad una realtà che nemmeno immaginavi. Due vite completamente diverse, lontane ma così vicine. Sissy e Alexander una ragazza ed un ragazzo distanti anni luce ma vicini nel cuore. Alexander entra nella vita di Sissy come un tornado, una folata d'aria fresca. Un'aria che diventa calda, quasi bollente. Insieme non riescono a stare più di cinque minuti, sono irascibili e impauriti da qualcosa che li colpirà fin da subito. Il tempo è ciò che li aiuta ma il tempo è a volte tiranno e quando si è agli sgoccioli si fa il possibile per realizzare i propri sogni.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Non sentire la sua voce per tutto il giorno non è stato un bene. Sono stanca e triste. Mi manca è questa la sola verità. L'unica che il mio cuore conosce.
Cammino lenta verso casa. Non ho voglia della solita routine ma mio padre mi aspetta con ansia. Siamo stati lontani solo tre giorni e mi ha detto che non sa stare senza me. Come potrei pensare di prendermi qualche giorno? Come potrei andare da Alexander e lasciare mio padre e mia sorella da soli? Certo per il lavoro non ho molti problemi, Josh è un ottimo collaboratore in più ama il lavoro almeno quanto me....
Però potrei provare a parlarne con mio padre. Lui potrebbe capirmi...
Dio Sissy stai così male da voler abbandonare la tua vita per raggiungerlo.
Oddio sì, è così perché lo amo.
Fisso per qualche istante casa sua, mi sembra quasi di sentire la sua presenza. I suoi occhi bellissimi mi stanno guardando dentro.

Non essere triste, io sono con te...

Oh santo cielo, sto proprio male se sento la sua voce!
Scuoto il capo e velocemente mi avvio verso casa mia. È mio padre ad aprirmi la porta. Mi stringe forte a sé e quasi mi sento bene. Ormai la verità è una sola, Alex ha un pezzo del mio cuore ed è per questo che in qualsiasi momento sentirò sempre tristezza e dolore.
"Mi sei mancata bambina mia"
"Anche tu papà" 
Mi allontano dal suo petto per guardarlo negli occhi, i miei stessi occhi. 
"Sei bellissima piccola mia, vieni ho preso un pollo allo spiedo così stasera non dovrai stancarti tanto"
"Lo sai che non mi stanco. Comunque grazie. Samira?"
"Eh tua sorella ha insistito per andare da Joice. Mi avrà ripetuto duecento volte che doveva vedere la sua migliore amica... Lo sai quando dice una cosa è impossibile farla smettere."
"Capisco"
Ci sediamo a tavola. Papà ha preparato tutto, addirittura ha acceso le candele profumate che amo tanto.
"Allora come va al lavoro?" Chiede portandomi il piatto con il pollo. Questa cosa mi puzza un po'. Non che mio padre sia cattivo chiariamo, ma non è abituato a fare queste cose.
"Benissimo anche se in questo periodo non c'è molto lavoro"
"Hai sentito la notizia bomba? Il seacquarium è stato acquistato"
Oh sì che lo so...
"E indovina un po' chi è il nuovo proprietario?"
Santo cielo mica sa di noi?"
"Alexander Climb il nostro nuovo vicino. Ma non è sensazionale?"
"Uhm sì, bello"
"Sissy che hai? Hai sempre sognato di fare la veterinaria in quel posto ora ne potresti avere la possibilità. Insomma è il nostro vicino, l'hai conosciuto... Che male ci sarebbe nel fargli la proposta? Magari la cercano sul serio una nuova veterinaria"
Papà... 
Diglielo Elisabeth.... Diglielo.
"Papà senti so tutto. Già sapevo di Alex."
"Alex? Lo chiami così? Siete in confidenza?"
"Me ne sono innamorata."
"Oh santo cielo! Ma è una cosa stupenda! Aspetta." Si ferma e mi guarda negli occhi. "Hai lo sguardo troppo triste. Ti ha rifiutato? Non ti vuole?"
Ora sono io che sorrido. Il mio papà...
"Papà no, niente di quello che hai immaginato. Io è Alexander stiamo insieme. Lo conosco da pochissimo lo so ma lui ha tutte le qualità che una donna sogna. È un gentiluomo prima di tutto. Mi rispetta e mi da quell'affetto che ho sempre desiderato."
"Ma... c'è un ma vero?"
"Nessun ma sul nostro rapporto. Io credo di amarlo. Aspetta... io lo amo, credo sia questo l'amore ma lui adesso è partito. È una storia lunga ma doveva aiutare sua madre e allenarsi per le olimpiadi. Tornerà... tra un mese, forse meno"
"Ti manca?"
"Da impazzire e non è passato ancora un giorno."
"Oh la mia bambina..." Sussurra alzandosi. Mi viene incontro e mi fa sollevare. Vuole confortarmi, vuole provare a strapparmi un sorriso. Sa che può riuscirci, sa bene che lui è l'unico uomo in grado di capire il mio stato d'animo anche senza parlare.
"Lo sai vero che il tuo papà è sempre pronto per una bella chiacchierata?"
"Sì lo so ma adesso non ce la faccio."
"Ti capisco. Perché non lo chiami magari sentirlo ti risolleva un po' il morale"
"Papà non vorrei disturbarlo."
"Sono certo che ne sarà felicissimo."
"Tu dici? E se fosse..."
"Sh nulla, è stato talmente impegnato da non rendersi conto dell'ora, ne sono certo. Ora mangiamo e poi te ne vai in camera tua e ti rilassi. Oggi faccio tutto io."
"Ma no..."
"Non si discute su questo!"
"Va bene... grazie papi"

****

Sono distesa sul mio letto al buio. Le luci della notte filtrano dalla finestra illuminando la mia stanza quel tanto che basta per comporre un sms. Non voglio disturbare Alex. Sono sicura che è stato impegnato per tutto il giorno perciò non mi ha chiamato.
E cosa gli scrivo? 
-ciao Alex sono Sissy come stai?- no, troppo formale.
- Alex mi manchi- mm no troppo istintivo.
Santo cielo ma può essere così difficile mandare un sms? 
Pensieri... Pensieri... Non ci riesco porca miseria. Poi il cellulare vibra. Il suo nome accende il mio cuore che batte all'impazzata. Chiudo gli occhi e rispondo.
"Alex ciao."
"Ciao piccola, scusa se non ti ho chiamato prima ma oggi ho lavorato il triplo."
"Non ti preoccupare, dove sei adesso?"
"Sono appena uscito dalla doccia."
Oh...
"Tu che fai?"
"Io ti stavo scrivendo un messaggio. Sono in camera mia."
"Sei sola?" 
"Sì" 
Non so perché abbiamo abbassato entrambi il tono di voce.
"Vorrei essere lì con te Sissy."
"Sul-sul letto?"
"Disteso al tuo fianco, con solo questo asciugamano addosso."
"Alex..."
"Credi che lo terrei per molto intorno ai fianchi?"
"Alex"
"Dio Sissy mi manchi. Mi mancano i tuoi occhi, mi manca la tua bocca. Voglio un bacio adesso. Un bacio dolce, languido..."
"Alex ti prego."
"Sissy non faccio altro che pensarti. Fare l'amore con te è stato speciale. Io... ho bisogno di parlarti, di vederti, di toccarti, di baciarti. Sissy ho bisogno di te"
"Alex" ti amo "Alex mi manchi anche tu. Tanto. Cosa farai domani?" 
Su Sissy cambia argomento. Non puoi dirglielo in questo modo. 
Non posso, non adesso. Ma cosa diamine mi sta succedendo? Insomma lo conosco da troppo poco per stare così. 
"Domattina alle 5:00 ho gli allenamenti. Farò quattro ore di nuoto poi farò una doccia e scapperò in ufficio. Ci sono una marea di pratiche da sbrigare."
"Mi dispiace non ci capisco nulla altrimenti..."
"Mi avresti aiutato?"
"Sì, certo!"
"Non credo che avremmo lavorato tanto insieme"
Sorride. Meno male che non può vedermi sono diventata rossa come un pomodoro. Ancora non mi sono abituata all'intimità con lui. In effetti questa è la nostra prima telefonata e anche se abbiamo fatto l'amore mi sento in difficoltà.
"Io sono molto seria sul lavoro. Non mi sarei lasciata abbindolare da te..."
"Ti avrei sedotto senza sosta... Ti avrei fatto impazzire"
Oddio mio mi sono eccitata. La sua voce è decisamente tre toni sotto a pochi istanti fa.
"Ti avrei corteggiato fino a farti cedere. Saresti ceduta tesoro?"
"Lo sai che cosa sarebbe accaduto. Sbruffone. Lo pensavo il primo giorno quando ti ho incontrato lo penso ancora adesso."
Ridiamo, scherziamo e ci rilassiamo. Passa il tempo ed io mi rendo conto quanto ho bisogno del suo sorriso, delle sue labbra.
"Alex forse è meglio chiudere ora, domani devi alzarti presto."
"Sì, però promettimi che mi chiamerai domani."
"Quando?"
"Appena ti svegli, mentre sei ancora a letto, con gli occhi chiusi. Voglio darti il bacio del buongiorno."
"Va bene, a domani."
"Notte stellina a domani"
Chiudo la chiamata e porto il cellulare sul mio cuore. Così mi voglio addormentare, con la sua voce ancora nella testa e il calore nel cuore.

*****

La solitudine mi sta spezzando in due. Da quando Alex è partito non sono più la stessa. Forse anche le mura se ne sono rese conto. Lavoro sempre con voglia ma il mio animo, il mio cuore, io... non sono più la stessa.
Sono passati quattro giorni. Giorni in cui i messaggi sono continui, le chiamate sono corte ma tante. 
Giorni in cui non ho più fatto un tuffo ma sono andata in spiaggia con il cuore in gola. Ogni mattina lo faccio. Mi siedo sulla sabbia e guardo il mare. Lo rivedo ogni volta. I suoi occhi magnetici, la sua pelle abbronzata, bagnata come i suoi capelli che dolcemente ricadevano sul suo volto. Mi sono innamorata di lui in quel preciso istante. È stato quello il giorno in cui il mio cuore ha deciso di battere diversamente.

*****

"Buongiorno Josh" ennesimo giorno di lavoro, ennesimo giorno di solitudine.
"Ciao capa come stai oggi?"
"Bene" male, molto male.
"Non si direbbe hai una cera che può fare concorrenza ad un vampiro! Hai fatto colazione?"
"No, non ho molta fame. Cosa abbiamo oggi?"
"Nulla. Ho appena chiamato i Winter per dire loro che il coniglietto sta bene e possono passare a prenderlo. Ho dato l'antibiotico al pappagallo e sistemato le cartelle cliniche"
"Ecco io cosa faccio?"
"Mangia qualcosa"
"No, non ho fame e ti prego di non insistere."
"Okay allora vado al bar. Caffè? Cappuccino?"
"Un caffè andrà benissimo." È il resto che non va. Se non ho lavoro penso, se penso sto male. Se sto male non riesco ad andare avanti. Cosa devo fare? Perché non riesco a decidere cosa è meglio per me in questo momento? Se andassi da Alexander gli intralcerei il lavoro, gli allenamenti e non posso, non devo. Lui ha il diritto di inseguire il suo sogno e di realizzarlo.
"Bene bene la principessa è scesa dal piedistallo" una voce femminile mi fa voltare di scatto. Lei, ancora lei. Meggy.
"Che cosa vuoi?"
"Sono qui per salutarti, raggiungo Alex, ha bisogno di me"
No, non è possibile.
"Poi sai sua madre è molto importante e ha organizzato un compleanno con i fiocchi. Ci sarà tanta di quella gente che quella sera avrà occhi solo per me: la sua accompagnatrice."
"Tu non sei niente per lui" dico sollevandomi dalla sedia. La spostò con tanta di quell'ora che cade a terra facendo un fracasso enorme.
"Beh io sarò lì con lui se pi tu che stai qui, mia cara. Ciao e... buon proseguimento."
Sono bloccata e scioccata. Brutta oca giuliva dei miei stivali. Vuole Alexander e credo che farà di tutto per mettermi contro lui. Io però cosa faccio? Nulla. Mi fido, mi voglio fidare di lui. Devo farlo altrimenti non riuscirò ad andare avanti. Ho bisogno che il mio cuore senta meno dolore. Ho bisogno che la mia mente si rilassi.
"Ecco il caffè Sissy. Chi era quella che è appena uscita? Abbiamo qualche piccolo da curare?"
"No, devo andare. Josh scusami ma ho bisogno di smaltire la rabbia. Poi ti spiego tutto, promesso."
"Prenditi qualche giorno okay?"
"Ti chiamo. Abbia cura dei miei cuccioli."
"Lo farò."

*****

Sono ore che cammino senza trovare una soluzione. Non ho risposto a tre chiamate di Alexander, sono troppo tesa, troppo nervosa. Che cosa glia avrei detto? Cosa?
Mi siedo su una panchina di fronte al mare, oggi tutto va a rilento. Il vento soffia forte, le nuvole sono scure. Sembra quasi stia per piovere. Sta per arrivare una tempesta come quella che c'è nel mio cuore adesso.
Prendo il cellulare e digito il numero di Alexander. Ho bisogno di sentirlo.
Al quinto squillo senza risposta chiudo la chiamata. È impegnato. Ma non m'importa ho bisogno di sentirlo da lui che Meggy sarà la sua allenatrice ancora. Deve dirmelo, deve essere sincero.
Lo richiamo ma questa volta il cellulare è spento. Fanculo.
Le ore passano, il vento si è placato ma la pioggia scivola incessantemente su di me. Cammino sotto l'acqua, piangendo. Lui è troppo per me e non è un bene. Non è decisamente un bene stare così male per lui. Non credevo potesse esistere un sentimento così forte ora capisco le parole di mia madre. 
Lo so mamma, lo so adesso, avevi ragione tu.
Arrivo a casa inzuppata dalla testa ai piedi. Fortunatamente non è ancora ora di cena e quindi sono sola. Salgo su con lentezza esasperante, faccio una doccia veloce cercando di placare il tremore del mio corpo. Mi metto a letto e lascio che Morfeo mi catturi totalmente.

"Stellina" 
È bello sognarti qui con me.
"Stavo impazzendo senza te Sissy. Cosa mi hai fatto? Dì la verità sei una strega o una fata. Mi hai fatto un incantesimo"
No, lo hai fatto tu a me. Dio Alex toccami il viso.
"Ma mi piace questa magia. Insomma è strano sentirsi così persi ma ho capito cosa provo"
Anch'io Alexander giuro che appena saremo insieme, dopo averti baciato ti dirò che ti amo.
"Io ti amo Elisabeth Climb" 
Dio questo sì che è un sogno bellissimo. Non svegliatemi.

##note autrice##

non sono cattiva ne sadica. Ho sudato per creare un capitolo bello e non sono sinceramente convinta che vi piaccia. il finale? Oh beh in questo sono brava, vi lascio sempre con il fiato sospeso ma mi piace quando fate le vostre supposizioni. Vi aspetto nei commenti e GRAZIE a tutte le bellissime recensioni che mi avete lasciato fino ad oggi.
loveangel

   
 
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