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Autore: MmeBovary    26/11/2012    6 recensioni
Un incontro fugace e unilaterale. Un giovane Severus che nel grigiore di Spinner's End vede uno spiraglio di luce, un barlume di colore... Lily. E se anche non la conosce sa che lei sarà la sua sola speranza.
"Strizzò gli occhi per la concentrazione e restò immobile a guardare la carcassa della bestiola che si gonfiava come un pallone, fino ad esplodere sonoramente in una marea di brandelli maleodoranti. [...] Severus non andava ancora a Hogwarts e non sapeva fare incantesimi, ma se si concentrava abbastanza sul pensiero di suo padre la rabbia – schiumante e nera come le acque torbide che aveva davanti – gli saliva alla testa fino a permettergli di far scoppiare qualsiasi cosa.
“Cos’era quel rumore, Petunia?”
Una vocetta dolce e preoccupata lo fece sobbalzare."

Fanfic scritta per il contest "Two days, two weeks - flash contest" di Chisana Kitzune e ispirata al prompt luogo assegnatomi: "Spinner's End".
Genere: Angst, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lily Evans, Petunia Dursley, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Save Me

 
 
 

We're only here to die.
Save me.
I can use some guiding light, some place to go.
If you hear me, let me know.

(Avenged Sevenfold ~ “Save me”)


 

 
 
La carcassa gonfia di un ratto morto veniva mollemente trascinata dalle acque scure che uscivano dalle fogne di Spinner’s End e si riversavano in un fiumiciattolo dall’aria malsana.
La vide un ragazzino pallido e allampanato, con gli occhi tristi e i capelli tanto scuri e ruvidi che una volta un vecchio pazzo gli aveva urlato quanto quelle ciocche gli ricordassero le livide lingue dei cadaveri.
Il bambino afferrò un bastoncino ai piedi di un salice e tirò il ratto in putrefazione verso la riva, sull’erba giallastra e polverosa che vi cresceva a stento tra mucchi di cenere industriale e spazzatura. Punzecchiò il corpicino grigio fino a farne uscire un gorgoglio sordo e un profondo odore di morte, poi si allontanò, strizzò gli occhi per la concentrazione e restò immobile a guardare il corpo della bestiola che si gonfiava come un pallone, fino ad esplodere sonoramente in una marea di brandelli maleodoranti.
Il giovane Severus se ne ripulì uno dalla scarpa. Non andava ancora a Hogwarts e non sapeva fare incantesimi, ma se si concentrava abbastanza sul pensiero di suo padre la rabbia – schiumante e nera come le acque torbide che aveva davanti – gli saliva alla testa fino a permettergli di far scoppiare qualsiasi cosa.
“Cos’era quel rumore, Petunia?”
Una vocetta dolce e preoccupata lo fece sobbalzare. C’era qualcuno dietro la collina che separava quella pozza stagnante dal misero parco pubblico di Cokeworth e dalla vuota strada in cui Severus viveva. 
Il ragazzino si nascose, mentre due bambine correvano verso la riva
“Lily! Mamma non vuole che giochiamo vicino a queste acque, lo sai!” piagnucolava una delle due, mentre l’altra si chinava verso il punto in cui era avvenuta l’esplosione. I suoi lunghi capelli rossi sfiorarono quasi l’erba, appiattita, secca e sporca, ma che per qualche assurda ragione pareva affascinarla.
“Lily!” insisteva sua sorella, guardandosi attorno, come se temesse che qualcuno potesse vederle e riferire tutto alla madre.
“Arrivo.” rispose la ragazzina dai capelli rossi, rialzandosi. Nel farlo passò velocemente la mano sopra l’erba appiattita che un attimo dopo era alta, verde e pulita come non era mai stata.
Le due bambine sparirono di nuovo oltre la collina, incamminandosi verso una delle anonime basse case di mattoni, annerite dai fumi delle fabbriche, che componevano Spinner’s End.
Severus osservò a lungo il punto in cui la magia innocente di un’inconsapevole strega aveva cancellato le tracce della sua rabbia cieca. Sfiorò l’erba, come se potesse trasmettergli quella magia e ripulire anche il nero della sua anima.
Severus non sapeva chi fosse quella bambina, ma, sentendo sotto le dita per la prima volta la sensazione fresca dell’erba umida e pulita, sapeva ora che solo lei avrebbe potuto salvarlo.
 

 
  
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