Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: Ofelia20    26/11/2012    0 recensioni
Squarci di vita Seblaine raccontati attraverso una raccolta di flash-fic che segue le lettere dell'alfabeto!
A come Ansia
B come Biscotto
C come Cinquanta Sfumature di Grigio
D come Dottore
E come Elefante
F come Fatina
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

F come Fatina

“Non sono ubriaco!” alitò un alticcio Blaine sul viso del suo interlocutore. “Guarda cosa riesco a fare!” aggiunse piegando il ginocchio destro restando così in precario equilibrio sull’altra gamba.

“Si certo” commentò sarcastico Sebastian avvicinandosi per sorreggerlo.

“Oh Dio guarda Seb! Sono un fenicottero rosa!” esclamò Blaine ignorandolo, dopo aver analizzato la sua posizione ricordando inoltre di aver indossato una maglietta del colore di quegli animali con tanto di papillon abbinato durante tutta la serata.

“Ecco. Credo che questo provi proprio il fatto che tu non sei ubriaco!” gli rispose Sebastian cercando di trascinarlo in casa, ma il ragazzo non aveva nessuna intenzione di muoversi, barcollando iniziò a gracchiare e a muovere le braccia come se stesse per prendere il volo da un momento all’altro.

 “Ti prego finiscila! Sveglierai i vicini cosi!” gli piantò una mano sulla bocca per zittirlo poi con forza lo costrinse ad incamminarsi lungo il vialetto del giardino di casa mentre chiudeva a chiave gli sportelli dell’auto. Cercando le chiavi di casa nella tasca dei pantaloni fu costretto a stringersi nella sua giacca di pelle, era notte inoltrata e faceva freddo, ma questo Blaine sembrò non notarlo. Incurante della condizioni atmosferiche, e stranamente anche del fatto che l’effetto del gel sui suoi capelli fosse svanito e che i piccoli ricci cominciavano a riaffiorare, se ne stava con la testa poggiata al muro adiacente alla porta con un sorriso ebete stampato sulle labbra e continuava a suonare il campanello di casa come un bambino. “Lo trovi divertente?” gli ringhiò Sebastian.

“Molto!” rispose ridacchiando Blaine prima di fermarsi per osservare attentamente il suo ragazzo estrarre le chiavi ed infilarle nella serrature, con uno scatto si frappose tra la porta e Sebastian e rivolgendogli il miglior sguardo malizioso ed infilandogli le sue mani gelide sotto la maglietta iniziò ad urlare: “Seb perché non lo facciamo qui in mezzo al giardino? Ti prego! Non me ne frega niente se i vicini ci vedranno!”

Per quanto l’idea lo attirasse, Sebastian purtroppo dovette rifiutare l’invito del ragazzo e costringerlo ad entrare in casa. Poi, proprio come se avesse appena adottato un bambino capriccioso, dovette portarlo in bagno, minacciarlo per fargli lavare i denti, spogliarlo, cosa che faceva sempre con piacere ma non questa volta, e poi purtroppo mettergli il pigiama, il tutto mentre Blaine sghignazzava, gli faceva proposte oscene difficili da rifiutare oppure cantava le canzoni dei cartoni animati della Disney.

“Quante volte ancora dovrò dirtelo? Io non sono ubriaco tesoro!” ripeté per la centesima volta quando finalmente entrambi se ne stavano sotto le coperte.

“Cerca di dormire Blaine! Ne riparleremo domani mattina quando dovrò darti un’aspirina per il mal di testa”

“Uffa ma io non ho sonno!” si lamentò Blaine accentando la luce e sedendosi in mezzo al letto con il miglior broncio che riuscì a sfoggiare.

“Non possiamo sempre fare la stessa storia ogni volta che un tuo amico sfigato compie gli anni! La prossima volta che ti vedrò alzare troppo il gomito ti ucciderò!” Sebastian era sfinito dalla serata e dalle altre volte in cui il suo ragazzo aveva bevuto, nei prime tre quarti d’ora risultava anche simpatico e divertente ma poi finiva per diventare un vero fardello.

“Tu hai sonno Seb?” chiese Blaine dolcemente leggermente offeso dal tono del suo ragazzo.

“Certo che ho sonno, tesoro!”

“D’accordo allora…. Ti lascio dormire. Ehi! Aspetta ti è caduta una ciglia!” aggiunse eccellendo come i bambini nell’arte del temporeggiare, poi stringendo la ciglia chiara del ragazzo aggiunse: “Su alza il cuscino. Dobbiamo metterla lì sotto se vuoi che a fatina arrivi!”

“Ma quale fatina?”

“La fatina delle ciglia!”

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Ofelia20