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Autore: bambi88    14/06/2007    6 recensioni
Tenten era solo una kunoichi. Senza troppi sogni nè ambizioni. Era solo una compagna fin troppo debole. Ma era anche un bellissimo fiore. E quella farfalla [che lei aveva tante volte guardato] se ne era accorta quando qualcun altro l'aveva colta. Brevissima one-shot...spero vi piaccia.
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Neji Hyuuga, Tenten
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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neji tenten

Il corridoio sembrava deserto.
TenTen batteva con il piede sul pavimento, nervosa.
Stringeva tra le dita congestionate la borsa, tirando nervosamente il laccio.
Poteva ascoltare i passi lontani dell’attività della casa, al piano di sotto.
Una magione.
Non le piaceva dover aspettare.
- signorina TenTen?- la voce la fece sobbalzare.
Un servitore, in livrea chiara, le faceva segno di avvicinarsi.
La ragazza si alzò, passandosi una mano sul vestito corto.
Seguì il domestico fino ad una delle tante porte che si aprivano lungo il corridoio.
- il signore l’attende-
La porta socchiusa lasciava intravedere solo i contorni scuri di una figura nascosta tra le lenzuola.
Entrò nella stanza poco illuminata ondeggiando i capelli raccolti nei codini.
- sei arrivata- la voce tuonò improvvisa facendole sollevare lo sguardo.
Incrociando quegli occhi.
- mi hai fatto aspettare- rispose glaciale, chiudendo la sottile porta alle spalle, con un tonfo secco.
Attorno a lei l’aria emanava quei sapori salmastri e melensi delle corsie d’ospedale.
Minuscole lucerne brillavano ai lati della stanza, illuminando di riflessi aranciati le pareti dipinte di quella stanza lussuosa.
- ho molti impegni- riprese lui, chiudendo il tomo che poggiava sulle ginocchia, sollevando lo sguardo sul volto della ragazza.
Era stanca.
Come tutti, d’altronde.
Lei frugò nella borsa pesante, lasciandosi scivolare accanto al futon candido.
- e gli altri?- chiese il ragazzo, sgranchendosi le spalle anchilosate
- Kiba e Ino sembrano migliorare. Shikamaru è già ripartito per Suna- rispose la ragazza, stringendo nelle mani delle bende
- Bene- l’interruppe lui, distogliendo lo sguardo.
Tenten fissò il volto pallido del ragazzo, segnato da due profonde occhiaie.
- di Rock Lee non mi chiedi nulla?- chiese lei, aprendo una delle bottigliette disposte accanto al futon, abbassando lo sguardo.
- Dovrei?- sibilò lui, osservando la pallida luce di una lanterna.
- Sta male- proruppe la ragazza, con voce rotta
- È il rischio di ogni missione- l’interruppe lui
- Pensavo ti interessasse, eri suo compagno- mormorò Tenten, riprendendo a mescere liquidi densi
- Ora ho cose più importanti a cui pensare- rispose il ragazzo, scrutando le pile di documenti che emergeva accanto uno degli armadi
- Dimenticavo. Tu sei il Capofamiglia, ora. Sposare Hinata…saggia decisione- disse lei, con malcelato disprezzo
- Gli Hyuga hanno bisogno di una guida forte-
Tenten osservò Neji socchiudere i pallidi occhi.
E lui credeva di essere quella guida?

Si sporse verso il busto del ragazzo, sciogliendogli il kimono leggero che gli copriva il petto.
- lasciami controllare…- sussurrò, tastando con le mani la fasciatura.
Neji strinse nervosamente il lenzuolo con le mani, gesto che non sfuggì allo sguardo attento della kunoichi.
- se ti fa male, devi dirmelo- proruppe lei, fissandolo con un’espressione severa.
Il ragazzo fece un cenno d’assenso, stringendo le labbra sottili
Tenten prese a sciogliere la stretta fasciatura, rivelando, lentamente, i bordi sagomati della ferita e il busto eburneo di Neji.
La mano scivolò lungo l’apertura della piaga, imbrattandosi di un denso liquido chiaro.
- si è infettata- mormorò, asciugando il secreto su un asciugamano
Neji distolse lo sguardo, afferrando delle missive gettate accanto a lui
- avresti dovuto chiamarmi prima…ma tu fai sempre tutto di testa tua…- continuò lei, con voce dura
- tu fai il tuo lavoro-
Tenten afferrò la benda imbevuta di medicinale, tamponandola sulla ferita rossastra del ragazzo.
I capelli lunghi di lui scivolavano sulle spalle, raccolti in una coda morbida, a netto contrasto con i ciuffi di lei, corti appena ad incorniciarle il viso, diventato così sottile in quegli anni.
- Neji?- chiese, appoggiando una mano sul ventre teso del ragazzo.
Lui si voltò, negli occhi quell’aria di superiorità che li aveva fatti scontrare troppe volte
- anche le farfalle sono vermi con le ali, se visti da vicino-

- Neji?- urlò la ragazza, correndo lungo la strada deserta
Il ragazzo, appoggiato allo stipite della porta, fissò la figura con espressione distaccata.
La ragazza, sulle labbra un sorriso che lottava con l’affanno, si fermò accanto a lui.
- Tenten - disse lui, osservando gli occhi scuri sotto la frangia castana, scivolata dalla fascia
- Promossa!- dichiarò, soddisfatta, poggiando le braccia lungo i fianchi
- Che disdetta…- mormorò lui, sollevando gli occhi al cielo
- Ehi!- rise lei, schiaffeggiandogli il braccio
- Stai attento, alla prossima missione potresti dovermi ubbidire!- continuò a ridere, illuminando gli occhi di quel caldo marrone
Lui sembrò rispondere al sorriso, fissandola con gli occhi pallidi.
Occhi che sembrarono spegnersi, non più neve, ghiaccio ora, quando due braccia avvolsero l’esile busto della kunoichi.
- Lee!- urlò lei, voltandosi per abbracciare il moro
- Complimenti amore! Lo sapevo che ce l’avresti fatta!- disse il ragazzo, mostrando una delle sue tipiche pose
Tenten si portò una mano alla fronte, sorridendo imbarazzata.
Da quando quei due non erano altro che un debole compagno di squadra e una stupida ragazzina.
E ora…
- ciao Neji!...ciao amore! Gai- sensei mi aspetta!- salutò Lee, imprimendo con le labbra un bacio sulla fronte della ragazza, che sorrise arrossendo.
- Tenten?-
La ragazza seguì con lo sguardo il fidanzato finché non svoltò l’angolo, salutandola con uno dei suoi inquietanti sorrisi.
- che c’è Neji?-
- i vermi non dovrebbero stare con i fiori- mormorò, afferrandole il viso
- …ci sono le farfalle per questo- disse,lasciando scivolare il braccio lungo la vita della ragazza.
- Neji...ora io non...non più Neji...- biascicò lei, sciogliendosi dall’abbraccio.
- Sposo Hinata- pronunciò, voltandosi
La ragazza sembrò tremare
- è per questo che hai voluto vedermi?-
lui non rispose, ascoltando il suono ritmico dei singhiozzi trattenuti di lei.
- auguri, Neji.- disse infine, allontanandosi.

 

Le dita esili scorrevano sulla pelle calda e sensibile che accompagnava la ferita.
Il ragazzo rabbrividì al contatto.
- cosa vuoi che ti dica?che mi dispiace?-
- hai fatto ciò che dovevi…- l’interruppe, spalmando l’unguento vischioso
- …ero io a sbagliare- continuò, insofferente allo sguardo di lui
Doveva riconoscere il suo errore.
Lei era innamorata, Lee le dava tutto.
Eppure.
Lui era il rimpianto che pulsava per divenire rimorso.
Il tarlo divorante che le scaldava la pelle.
La farfalla che mostrava le sue ali, nascondendo l’orrendo corpo.
La colpa.
Neji la fissò arrotolare la benda attorno al torace, con lo sguardo basso, forse lucido.
Aveva imparato a conoscerla in quegli anni.
Il suo arrossire, l’inclinazione della voce, l’impercettibile tremore delle mani dopo ogni allenamento, la fissazione di toccarsi il nastro quando era in difficoltà.
Si era accorto di conoscerla davvero bene.
Ma solo dopo averla vista con Lee.
- lo fai ancora- disse, osservandola ravvivarsi i capelli corti, spostando rapidamente la mano sulla fascia
Lei arrossì, mordicchiandosi il labbro.
Sembrava davvero indifesa. Solo apparenza.
Quella vipera sapeva mordere.
- Hinata è un bel fiore…- biascicò lei, stringendo la benda
- Un fiore secco…- continuò Neji, lasciando scivolare lo sguardo sul volto della kunoichi
Tenten scattò la mano con un gesto stizzito, accarezzandosi l’anello che le cingeva il dito
Neji sorrise.
- Sono ancora io a sbagliare…- riprese, fissando il torace del ragazzo, sentendo le gote arrossire
- …Avevi ragione: i fiori non si dovrebbero innamorare dei vermi, Neji- disse lei, afferrando la borsa e avvicinandosi alla porta
- anche i vermi non si dovrebbero innamorare dei fiori, Tenten- mormorò lui, osservando la figura di lei sparire nel corridoio.

 

 

Scusate la scemenza…all’inizio non riguardava neanche questo pairing l’ispirazione ma poi…ecco, mi piaceva così ^____^
Lo so…forse è un po’ campata in aria…ma…lascio a voi le opinioni ( vi prego siate clementi, sono sotto esami – e mi sa che l’avrò detto 5000 volte ultimamente- armata e molto pericolosa!…scherzo!).
Vi aspetto...
Roberta

  
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