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Autore: Irish Girl    26/11/2012    0 recensioni
...appena il mio sguardo incontrò il suo, i miei smeraldi si persero in quella distesa di caffè, oltre ad avere degli occhi meravigliosi, aveva un sorriso da invidia e delle labbra rosee, il tutto contornato da lineamenti asiatici, il che rendeva il tutto ancora più bello, alto, con un fisico niente male, doveva giocare a calcio e… un momento ‘one million’ cavolo, amo quel profumo....
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Clair Ailis Horan, chi è?- chiese il prof di letteratura
Alzai la mano, mentre tutti i miei compagni di classe si girarono verso di me, per poter contemplare la novellina del gruppo
-e così lei è la ragazza di Mullingar- disse il prof guardandomi attentamente, mi limitai ad annuire
-che ne dice di venire qui a dirci qualcosa di lei?- chiese
se c’era una cosa che odiavo era ritrovarmi alla cattedra, con gli occhi di tutti puntati addosso, a parlare di me, della mia ‘storia’ e del motivo del mio trasloco, ma non avendo altra scelta mi alzai, seguita dagli sguardi incuriositi dei miei compagni di classe e mi diressi verso la cattedra. Non sapendo come partire o cosa fare abbassai la testa e iniziai a giocare con il braccialetto che avevo rubato a mio fratello
-quindi?- disse spazientito
alzai la testa, quel minuto mi era servito per formulare un discorso essenziale e vago
-mi chiamo Clair, vengo da Mullingar, ho un fratello e vivo con lui e mio padre- dissi, niente di particolare, nulla di importante, solo pezzi del puzzle che componeva la mia storia
-e come mai vi siete trasferiti?- chiese
il suo sguardo mi pregava di soddisfare la sua sete di curiosità, ma tornai a rispondere sul vago
-problemi di famiglia- conclusi il discorso che non era mai iniziato
-Ho capito- disse annuendo –bene signorina Horan, torni al suo posto- mi disse sorridendo, come per farmi capire che di lui potevo fidarmi. Si alzò in piedi, aprì un libro e iniziò a leggere una poesia, parlava di amicizia e di amore, due concetti a me estranei da ormai due mesi, l’unico che mi dava amore era mio fratello, il mio ragazzo è a Mullingar, i miei amici sono a Mullingar, mia madre è a Mullingar, il mio cane è a Mullingar, la mia casa è a Mullingar, il mio sorriso è a Mullingar, a Mullingar c’è la mia vita, qui a Londra non c’è nulla, c’è solo il mio angelo biondo. Amo ballare, quando ero a Mullingar tutte le mie vicine di casa mi chiedevano sempre se potevo ballare per loro, ora ballo solo nella mia stanza, nella mia vecchia scuola avevo un sacco di amiche, mangiavo con loro, uscivo con loro, andavo con loro a fare shopping, ora non ho nessuno, qui si va a popolarità, sei ricca? Allora sei figa, sei normale? Sei una perdente. A Mullingar non c’era tutta questa distinzione, quella città è il mio posto, non la rumorosa Londra, non l’Inghilterra, il mio posto è in Irlanda. Per seguire i capricci di mio padre ho dovuto lasciare amici, ragazzo, madre, casa, scuola e il mio sorriso, non riesco ad essere felice in un posto che non conosco, non so che autobus prendere per tornare a casa, non so come arrivare a scuola, nonostante siano passati due mesi non so ancora i nomi delle vie vicino a casa mia. Da quando nostra madre ha chiesto il divorzio e non ha lottato per portarci con lei, da quel giorno, mi fido solo di una persona e quella persona è mio fratello, un sacco di ragazze gli vanno dietro, ma d’altra parte come non capirle, è biondo, ha gli occhi color oceano in cui ti ci perdi ogni volta che lo guardi, è abbastanza alto, ha un bel fisico ed è dolce e di ragazzi dolci non se ne trovano tanti qui, qui sono tutti della serie ‘io sono dio sceso in terra’ o ‘non guardarmi’. Lo stesso vale per le ragazze, quando sono entrata in questa classe tutti i ragazzi mi guardavano della serie ‘carne fresca’, mi dicono che si accontentano di poco, della serie basta che respiri… non sono bella come mio fratello, sono un misto fra mio padre e mia madre, ho dei capelli mossi e scuri e gli occhi verdi, non sono magrissima e non sono una nana da giardino. Una ragazza come tante altre…
-Horan- disse la voce del prof
-si?- risposi
-cosa ne pensa della poesia che le ho appena letto?-
stavo per rispondere ma suonò la campanella
-va bene, per la prossima volta non vi lascio compiti, ma dovete portare il volume nuovo, capito signorina Stones?- disse guardando una bionda seduta in seconda fila, presi le mie cose e uscii da quella classe, ora c’era il pranzo, dopo quattro ore non ne potevo più, quatto volte che ripetevo le stesse cose, quattro volte che cambiavo classe, non mi ricordo nemmeno il nome di uno dei miei compagni di classe. Camminai verso il mio armadietto cercando mio fratello, forse era *SBAM* mi ritrovai a terra, tutte le cose che avevo in mano finirono ovunque ‘il solito idiota che non guarda dove va’ pensai fra me e me mentre cercavo di recuperare tutti miei fogli
-dovresti stare più attenta- disse
-intanto si inizia con un ‘scusa mi dispiace, non stavo guardando dove andavo’ poi ti dico che sei un idiota e mi aiuti a raccogliere le mie cose’ dissi seccata senza nemmeno guardarlo, ma evidentemente aveva recepito il messaggio, infatti si mise a raccogliere i fogli sparsi per il pavimento
-che bei disegni-
al suono di quelle parole mi alzai di scatto e cercai di prenderglieli, ma lui si mise in punta di piedi e alzava il braccio, sapendo che non ci sarei arrivata
-dammi quei fogli- dissi
-prendili- disse lui sorridendo
non lo avevo ancora guardato in faccia, appena il mio sguardo incontrò il suo i miei smeraldi si persero in quella distesa di caffè, oltre ad avere degli occhi meravigliosi, aveva un sorriso da invidia e delle labbra rosee, il tutto contornato da lineamenti asiatici, il che rendeva il tutto ancora più bello, alto, con un fisico niente male, doveva giocare a calcio e… un momento ‘one million’ cavolo, amo quel profumo, mi fa uno stranissimo effetto, qualcuno lo spinse e mi cadde addosso, veramente non proprio addosso, diciamo che si era fermato prima, insomma non mi aveva spiaccicata, mi persi nei suoi occhi, quel corridoio era deserto, ma qualcuno doveva averlo spinto, non riuscivo a togliergli lo sguardo di dosso, evidentemente neanche lui
-Zayn! Cosa stai facendo?- urlò una voce stridula
Zayn… che nome meraviglioso, mi sembrava di averlo già sentito, si alzò e io con lui, gli presi i miei fogli dalle mani, lui mi guardò e disse
-si vede che sei nuova-
-e si vede che sei un cretino- risposi
-ma chi si crede di essere questa?- disse la ragazza dalla voce stridula
-è nuova- disse lui sorridendo
-Clair!- disse una voce alle mie spalle, mi girai ed era Niall
-grazie al cielo sei qui- dissi
-Z-Zayn- disse lui
-Horan, pensavo fossi andato con Jack- disse
-n-no, io dovevo mangiare con lei- disse indicandomi
-ah, è la tua ragazza?- chiese
-no- dissi
-siamo fratelli- disse lui sorridendo
-Clair e Niall Horan- disse guardandoci
-abbiamo finito o dobbiamo stare qui con questo cre…- ma non finii la frase che arrivò il preside
-questo?- disse guardandomi
-questo carissimo ragazzo- dissi
-non è successo nulla, mi è venuta addosso e l’ho aiutata a raccogliere le sue cose- disse impavido
-ma che bravo ragazzo- disse dandogli una pacca sulla spalla –vi lascio ragazzi, divertitevi- disse
Il figlio del preside? Zayn Malik? Questo sarebbe il figlio del preside? Questo idiota?
-vantati di cose che non hai fatto- dissi
-Clair…- disse Niall
-Zayn, questa qui mi sa molto di perdente, andiamo al nostro tavolo?- disse lei aggrappandosi a lui come una cozza ad uno scoglio
-perché i fratelli Horan non si aggregano a noi?- disse lui
-piuttosto che mangiare con un bugiardo e una gallina preferisco mangiare con dei barboni- dissi
-ma che sorella dolce che hai- disse lui
-si è svegliata male questa mattina- disse Niall in mia difesa
-si va bene- dissi andandomene, Niall mi seguì e a quanto pare anche Zayn
-allora mangio io con voi- disse lui
-ma sei ancora qui? Ma ti eclissi?- dissi accelerando il passo
-diventeremo grandi amici- disse
-la convinzione è quella che fotte la gente- ribattei
arrivarono dieci o forse quindici ragazzi e in coro dissero
-ehi Malik-
-ciao ragazzi, venite con noi?- disse lui
-NO! Vattene, tu e i tuoi amici- dissi tirandogli l’astuccio che avevo in mano
-abbaia ma non morde- disse Zayn
e tutti scoppiarono a ridere, non lo conoscevo e già mi stava sulle scatole, se avessi una lista nera, lui sarebbe in cima! Presi il mio astuccio e cercai un posto dove poter mangiare in santa pace, senza nessuno che venisse a rompermi le scatole, primo giorno di scuola un vero schifo. Una quercia, ombra, cibo, perfetto, presi l’ipod e mi misi sotto quella quercia ad ascoltare della musica mentre mangiavo
‘Oh, she got both feet on the ground and she’s burning it down oh, she got her head in the clouds and she’s not backing down’
così iniziai a canticchiare, fra un boccone e l’altro, quando qualcuno si sedette vicino a me, un profumo di lavanda inondò le mie narici e da quello capii che era Niall, appoggiai la testa sulla sua spalla, mi tolse gli auricolari e mi guardò
-perché non provi a inserirti?- mi chiese
-lo sai benissimo perché- dissi addentando il mio panino
-non puoi vivere nel passato- disse lui
-non è casa mia questa, non sono dove dovrei essere- dissi
-se continui così non sarai mai a casa tua-
-i miei amici sono a Mullingar non a Londra-
-non dico che devono sostituire i tuoi amici, ma quando io non ci sarò tu con chi starai? A casa con papà?- disse
-io…-
-provaci, provare non costa nulla- disse sorridendo
-ci proverò…- dissi
-se Zayn non ti va a genio, ti presento un tuo coetaneo- disse
-fai poco il grande- dissi sorridendo
-intanto io ho 19 anni e tu ne devi compiere 18- disse
-va bene, vediamo questo tipo- dissi
mi prese per mano e mi portò nel tavolo di Zayn, lo fulminai con lo sguardo, vicino a Zayn c’era un ragazzo, alto, con i capelli ricci, occhi verde smeraldo come i miei ‘poco fighi gli amici di mio fratello’ pensai, mi fece sedere fra Zayn e il riccio, imbarazzata? Na, ero solo rossa come un peperone
-ti mancavo?- disse Zayn
-neanche un po’…- dissi
-lei è la famosa Clair?- chiese il riccio
mi girai verso Zayn
-che cosa stai andando a dire in giro?- dissi prendendolo per la felpa
-come sei delicata- disse, togliendo la mia mano
-nulla, ha solo detto che disegni bene- disse il riccio
-si certo, come no- dissi accasciandomi a quel tavolo, tutti mi stavano guardando
-lo so che sono bella, ma così mi sciupate- dissi
-Harry, cosa ne pensi di questo ?- disse Zayn dandogli un disegno
-E’ molto bello- disse il riccio
Harry…
-una ragazza vicino a Malik- dissero in coro due voci alle mie spalle
-se pensate che mi piaccia questo cretino vi sbagliate- dissi
-che caratterino- disse uno dei due
-questa deve essere Clair- disse l’altro
-mia sorella- sottolineò Niall
-più bella del fratello- disse sempre uno dei due
arrivò un ragazzo con i capelli ricci a battere il cinque a Zayn
-ciao bello- disse Zayn
-ciao Clair, io sono Liam- disse lui
-io sono Louis- disse un altro e mi porsero la mano, mi limitai a sorridere, la campanella suonò e mi alzai.

Zayn says
-una ragazza vicino a Malik- dissero Louis e Liam, quei due cretini, si è vero, non ero il classico ragazzo da storie lunghe e sdolcinate ero più per le storie corte e attive, so essere dolce, ma da quando una ragazza mi ha spezzato il cuore, sono diventato così. Questa Clair ha un fisico mozza fiato, ha degli occhi meravigliosi e delle labbra che ti dicono ‘baciami’, nella scuola ci sono un sacco di ragazze belle, ma lei è diversa, non so cos’abbia, ma è diversa, si vede perché non sa di essere bella, non si atteggia, non si mette minigonne come tutte le ragazze che si credono delle dee, non si trucca e si veste in un modo aggraziato, mi piace.
-se pensate che mi piaccia questo cretino vi sbagliate- rispose acida lei
di solito le ragazze fanno la fila per stare vicino a me, per potermi parlare, per chiedermi di uscire e qualunque cosa dicessi le faceva svenire, ma lei sembrava immune a tutto
-che caratterino- disse Louis
scommetto che alla fine è dolce, non esistono ragazze cattive, solo segnate dal passato
-questa deve essere Clair- disse Liam
il mio migliore amico, mi capisce sempre al volo, come farei senza di lui?
-mia sorella- disse Niall guardandoci
stai tranquillo che tua sorella prima o poi ti verrà a dire che le piaccio
-più bella del fratello- disse Liam
Niall fece una smorfia, ma Clair non lo vide, Liam mi batté il cinque
-ciao bello- gli dissi
-ciao Clair, io sono Liam- disse con la sua voce da bravo ragazzo, infatti io e Liam eravamo l’esatto opposto, io il classico ragazzo con le ragazze ai piedi e lui quello dolce e smielato con tutte
-io sono Louis- si intromise Lou, sempre il solito, è ancora in questa scuola per il semplice fatto che con il trasferimento ha perso 1 anno, visto che è arrivato a metà anno ma si è inserito subito, infatti siamo grandi amici, Niall è l’ultimo arrivato del gruppo, sembra molto sicuro di sé e pieno di energia, un tipo solare, scommetto che andremo d’accordo. Clair sorrise ad entrambi, quando la campanella suonò si alzò e se ne andò e Niall con lei. Aveva lasciato qui un libro, lo presi in mano
-ops, penso che me ne ricorderò quando sarò a casa mia- dissi
-il solito- disse Harry
-dai portale quel libro- disse Liam
-se viene a casa mia...- ma non mi lasciò finire
-avevi promesso- disse Louis
-e va bene, prima di andare a casa la cerco e le do questo libro, però potrebbe finirci dentro il mio numero di telefono per puro sbaglio- dissi
-davvero pensi che ti chiamerà?- disse Liam
-no, lo prenderà e lo strapperà- dissi
-prova a conquistarla come tutti, dalle attenzioni- disse Harry
-facile, è dolce come un limone quella ragazza- dissi
-come mai ti interessa tanto?- chiese Louis
-non lo so, ha qualcosa di strano e voglio sapere cosa- dissi
-come strano?- disse Liam
-da come si comporta, da quello che fa, non lo so, mi interessa e basta- dissi avviandomi verso la classe, loro mi seguirono
-Malik si è innamorato- dissero in coro, mi girai di scatto
-non sono uno che ama- dissi

Liam says
-non sono uno che ama- disse iracondo
Balle, balle, tutte balle. Se c’era una cosa in cui credeva era l’amore, ha sempre pensato che ci fosse una ragazza che un giorno gli avrebbe fatto volare le farfalle nello stomaco, chissà, magari quella ragazza era proprio Clair, anche se avevano sempre da battibeccare. Niall sembra un ragazzo solare, un po’ spaesato ma solare, dovevo trovare il modo per far si che Niall e Zayn passassero del tempo insieme, magari Zayn si sarebbe innamorato di Clair e forse una volte per tutte avrebbe smesso di andare dietro alle gatte morte.

 


-Spazio Autrice-
Dunque, non è la prima storia che scrivo, ma è la prima che pubblico c': Non so, spero vi piaccia c:
ciao bella gente (?) <3

 

  
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