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Autore: isn_tshewonderful    26/11/2012    8 recensioni
Cosa succedeva nell'estate 2008 ?
La storia parla di una ragazza che parla dell'estate del 2008 e successivamente della sua malattia .
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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DON'T FORGET YOUR NAME.




'Ti puoi anche alzare ,ora.' replica per la seconda volta un ragazzo alto e muscoloso con capelli corti e occhi grigi. La sua profonda voce riesce a svegliarmi del tutto ;  alzo da sotto le coperte la mia mutanda blu  , getto dal lato opposto di quel comodo materasso quel pesante piumone invernale verde e mi tiro su ,cercando il mio vestitino rosa antico e le mie scomode scarpe a spillo di color nero.. 'Eh.. posso andare in bagno?' 'Si.. ma attenta che il water .. non va.' mi dice fissando il mio reggiseno blu oceano decorato da orsacchiotti . Afferro il mio vestitino che era posto per terra sopra ad una giacca nera sporca di rossetto e mi dirigo verso la porta bianca del bagno ; è così grande , due lavandini , una doccia e una vasca idromassaggio ancora bagnata d'acqua e da bolle di sapone , una lavatrice e una mutanda da uomo gettata per terra vicino ad una grande finestra che si rivolge verso una vista favolosa piena di alberi e di piante secche e dietro questi una grande ruota : London Eye. Mi tolgo quel poco che avevo addosso ed entro nella doccia lavandomi i capelli e il corpo .. l'acqua scorre calda in modo tale da riscaldare le mie fredde sottili mani e la mia testa smemorata , la quale  non si ricorda come possa trovarsi  lì in quel fantastico appartamento e chi fosse quell'attraente ragazzo in boxer il quale  aveva fra le mani un vecchio modello di macchinetta fotografica molto costoso. Esco dalla doccia del tutto bagnata , prendo l'asciugamano più grande che trovo e mi asciugo , rimettendomi il reggiseno e il vestitino senza mutanda ; esco dal bagno e mi infilo le scarpe poste davanti alla porta 'E' tutto okay ..? Posso aiutarti?' mi dice avvicinandosi alla finestra e accendendo una sigaretta 'Si.. ma .. tu ricordi cosa è successo ieri?' 'Eravamo in discoteca .. io mi trovavo con i miei amici e poi ci siamo visti e' 'Okay basta si si .. ho capito..' dico interrompendolo , prima che entrasse nei particolari .. 'senti ora io vado , ci .. Ci vediamo eh?..' 'Si si .. eeh okay ..' 'Ciao allora!' dico voltandomi e correndo verso l'uscita.

Il cielo è grigio e io muoio di freddo indossando questo leggero vestitino ; mi dirigo verso la fermata dell'autobus del quartiere , la quale si ferma   magicamente a Claveton Street , ossia a casa mia...
Il ''viaggio'' è lungo , un'ora e mezza circa  , e l'autobus è pieno di persone strane , misteriose , affascinanti , vecchie , giovani che si spingono ogni minuto senza nessun motivo ' Come ti chiami?' mi dice un ragazzino di circa quindici anni o anche di meno ' Il mio nome è Sam  e il tuo?' 'Io sono Rob , ma tutti mi chiamano Pat' mi dice fissando la mia borsa sporca di fango ' Ciao Ro PAT , io ora devo andare  !' gli dico , dandogli un bacio alla guancia ed alzandomi  scendendo da quell'orribile autobus rosso.
Entro a casa e mi getto sul mio enorme lettone matrimoniale , cercando di ricordare la notte precedente .. ma niente , la mia memoria equivale a quella di un pesce rosso. Dopo essermi riposata mi faccio una calda zuppa di lenticchie con piccoli pezzettini di salsiccia italiana ed accendo il computer inviando delle scuse al mio capo per non essere potuta andare al lavoro per il troppo dolore alla testa ; poi accendo la tv e inizio a vedere la saga di Twilight dal primo all'ultimo film immaginando una vita così squilibrata ed enigmatica come quella della dolce ed innamorata Bella Swan . Dalle quattro di pomeriggio arriviamo alle otto e mezza di sera ; la saga è arrivata quasi alla fine .. mi trovo nel momento essenziale di tutta la saga : Edward Cullen riesce ad ''ascoltare'' ciò che pensa o che prova per la sua amata vampira dopo così tanto tempo , tante lotte , emezioni , dispiaceri....
Dieci e mezza , mi alzo dal mio comodo divano arancione e  spengo il televisore schiacciando il suo unico bottone nero , prendo una bottiglia d'acqua e mi dirigo verso la mia buia e fredda camera da letto , composta da un semplice letto matrimoniale e da  un piccolo armadio marroncino antico, tipoco degli anni ottanta..'Buona notte papà , mamma' dico baciando una loro foto da giovani ragazzi ingeniu e pieni di vita , sopra ad un'alta montagna.
'This is the end , hold your breath and count to ten ,feel the earth move and then , hear my heart burst again RISPONDE LA SEGRETERIA TELEFONICA DI 388949391 DOPO IL BIP PUO'  LASCIARE UN MESSAGGIO IN SEGRETERIA TELEFONICA ''biip'' Ciao  , sono il ragazzo di ieri ..., hai dimenticato la tua carta d'identità da me , se vuoi puoi venire da me a Rue Mullingar numero 69 .. ehm .. Ciao, biip.'
Apro gli occhi di colpo , alzandomi velocemente dal letto e andando alla ricerca della mia piccola borsa color panna ; butto via tutto ciò che vi è dentro ma niente .. la carta d'identità non vi è dentro .. ma ad averla è quel ragazzo misterioso ... quindi tanto vale andare il quanto prima possibile . Mi lavo e indosso i primi indumenti che trovo : una felpa di lana . un semplice jeans , superga bianche e cappellino alla francese di color nero , abbinato alla felpa. Prendo la mia vecchia macchina rossa la quale caccia una marea di fumo e mi avvio verso la rue Mullingar 69 .. il tragitto dura due ore , Londra a quest'ora è piena di traffico , turisti , lavoratori , nulla facenti ..
'Mullingar 69' dico con stupore  osservando una grande villa in mattoncini marroni circondata da un maestoso recinto , anch'esso di mattoni marroni , ricoperto a sua volta da numerosi arrampicanti con  fiori rosa , rossi , bianchi .. Parcheggio la macchina vicino ad una piccola villa , non molto distante da questo paridiso,  e m'incammino verso il cancello
'E sono .. per il passaporto ..' rivolgendomi al citofono vicino all'entrata
'Nessun passaporto , niente passaporto' mi ripete per tre volte una voce straniera femminile
' Ma come .. cosa ?!'
' Basta signorina !' mi dice chiudendo la conversazione ..
Ed ora , come faccio ? Senza passaporto posso ritenermi finita , non posso più entrare a lavoro , più andare in banca , comprare qualcosa che richieda essa... Ma dopo aver pensato , decido di arrampicarmi e di bussare direttamente alla porta ; quindi lascio nella mia macchina la mia borsa ritorno alla recintazione mi alzo alla tipo fantozzi i miei jeans e mi arrampico su questa grande recintazione , coperta da foglie bagnate 'Cazzo no , lì no!' dico cercando di ''togliere'' la macchia di acqua al cavallo del pantalone .. TAAAM ed ecco che cado dal lato opposto della recitanzione , sono dentro .. si ! Raccolgo la mia borsa e il mio cappellino caduti fra l'erba e mi dirigo verso la porta verde dell'entrata ..
'din , doon . '
'Ma beeeeel' aprendo la porta grida un ragazzo alto e magro , con folti capelli ricci , fossete e mani grandi quanto l'interà Cina , ma poi osservo per bene i suoi occhi verdi come l'erba fresca al mattino , come lo smeraldo , come la speranza di un giovane ragazzo pronto a rinunciare anche all'amore pur di inseguire il suo sogno ed è lì che  inizio a tremare , a non respirare più e a ricordare di lui , di noi.




(scusatemi se ci sono errori grammaticali.)


  
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