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Autore: SHUN DI ANDROMEDA    15/06/2007    4 recensioni
Buonasera! eccomi di nuovo tra voi con una nuova ficcy dedicata ai Pokèmon! La mia è una storia con poche pretese, nata in un noioso giorno di pioggia (tipo kiss me licia): è la storia di Sato, un ragazzo senza passato, che vive in un piccolo villaggio dove i pokèmon sono di casa, e vivono a stretto contatto con gli umani. Un giorno arrivano al villaggio un gruppo di allenatori di pokèmon, stanchi, che cercano rifugio da una tempesta. i loro nomi sono Kasumi, Takeshi, Haruka, Masato e Kenji. E il passato busserà alla porta di Sato. DEDICATA ALLA MITICA KOGARASHI, CHE MI HA INSEGNATO UN SACCO SUI POKèMON!!!
Genere: Romantico, Malinconico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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IL POTERE DEI RICORDI

IL POTERE DEI RICORDI

CAPITOLO 1

SATO

Era una bella giornata di inizio estate, e gli uccellini, cinguettando soavemente, davano il benvenuto al nuovo giorno; svariati pokèmon saltellavano qua e là, evidentemente allegri e contenti per la bella giornata che li aspettava. La forma aguzza e imponente del vicino Monte Argento sovrastava i vicini boschi, mentre frotte di Rapidash e Scizor scendevano a valle, per procurarsi la colazione. Un villaggio alle pendici del monte, intanto, tornava lentamente alla vita, pronto per una nuova bellissima giornata di lavoro. I raggi del caldo sole di metà giugno entravano dalle finestre, svegliando anche i più dormiglioni e pigri; un bellissimo ragazzo dai folti capelli corvini, colpito sul viso abbronzato da un dispettoso raggio di luce, si svegliò con un sonoro sbadiglio, ma con un dolce sorriso dipinto sulle labbra: “Buongiorno mondo!” esclamò, prima di fiondarsi in bagno a lavarsi. Si tolse il pigiama color verde acqua, mettendo in mostra muscoli delicati ma prosperosi, e s’infilò nella doccia. Un gettò d’acqua fresca lo colpì in pieno viso, svegliandolo del tutto, poi cominciò ad insaponarsi, canticchiando e fichiettando, si sentiva proprio bene! Finita la doccia, ritornò in camera a vestirsi, mentre lo specchio rimandava l’immagine di un viso solare, solcato però, sulla guancia sinistra, da una lunga cicatrice scura, ma il giovane non ci diede peso, tant’è che subito, saltando i gradini delle scale, uscì rapidamente di casa. “Buongiorno Sato! Dormito bene?”, una voce squillante lo chiamò, facendolo voltare, “Buongiorno Yamato! Si, benissimo, grazie. Tu, piuttosto? Tua sorella mi ha detto che, in questi ultimi giorni non stai tanto bene, è vero?” rispose di rimando il moro, rivolgendosi a un ragazzo biondo e alto, impegnato ad addestrare il suo Pichu. Il biondo non rispose, abbozzò solo un sorriso, poi ritornò alle sue occupazioni, mentre l’amico s’incamminava verso la casa del capovillaggio: era ormai un anno che si era trasferito in quell’incantevole villaggio, angolo di paradiso per chiunque avesse bisogno di stare in pace con se stesso. Ma, della sua vita prima del trasferimento lì, non ricordava nulla, e ciò era già di per sè strano, se non si doveva aggiungere anche la lunga e irregolare cicatrice che gli solcava la guancia, tutto molto strano. Ma il giovane Sato, così si chiamava il ragazzo, non dava molto peso a ciò, a lui importava solo del suo villaggio, e di coloro che ormai considerava la sua famiglia: Aratesu e Yamamato, i due fratelli gemelli, la prima era una bella ragazza di circa 20 anni, il secondo, era il suo gemello, che lo avevano accolto nella loro comunità, dopo che lo ebbero ritrovato, ferito e sanguinante, alla base del famigerato monte, che galleggiava inerte nel fiume che, andando verso il mare, dava acqua all’intera comunità.

FLASHBACK

La pioggia batteva forte sulla foresta, e i pokèmon s’affrettavano a cercare un riparo, mentre due giovanissimi ragazzi, avvolti in colorati impermeabili, correvano sul sentiero che li avrebbe ricondotti a casa: “Aratesu! Aspettami, non correre!” urlava il gemello della ragazza, decisamente più agile e veloce del fratello, “Ehi, Yamamato! Vieni qui! Presto! C’è un corpo!” gli urlò la sorella di rimando, spaventata. Effettivamente, la ragazza era incappata in un corpo di ragazzo, con le vesti stracciate ed impregnate di sangue, del SUO sangue: “respira ancora, aiutami a sollevarlo, prendi il suo zaino, presto! Non abbiamo tempo da perdere!” ordinò la ragazza con cipiglio militare, nondimeno era il capo del suo villaggio. Tutto era accaduto così in fretta che il fratello di lei non ebbe neppure il tempo di replicare, così si ritrovarono a correre, veloci e silenziosi, verso casa, nel tentativo di salvare quel misterioso giovane.

Non appena giunti al villaggio che li aveva visti nascere, i due gemelli corsero subito a casa: “prendi garze e disinfettante, poi corri da Ai e dille di venire subito qui, è un emergenza!”. Passarono i giorni, e il ragazzo si risprese, ma non ricordava nulla, solo parte del suo nome, Sato, e così, il villaggio intero lo adottò, insegnandoli l’amore e il rispetto per tutte le creature viventi, e l’armonia con tutte le creature del creato. Di lì a poco, Sato era diventato un ottimo allevatore di pokèmon ed era anche riuscito a catturare e a fare amicizia con un piccolo e bellissimo Celebi, a cui voleva molto bene; ma, da un pò di tempo, Sato, nonostante si trovasse bene con Aratesu e gli altri, egli si sentiva strano, euforico, e non capiva il perchè. Non pensava minimamente che presto, il passato avrebbe bussato alla sua porta.

EHILà!!! SALVE A TUTTI!! ORMAI I POKèMON SONO DI CASA NEL MIO CERVELLO, ASSIEME A NARUTO E SAINT SEIYA, E QUALE MODO MIGLIORE PER SUGGELLARE NUOVAMENTE QUESTA ALLEANZA SE NON CON UNA BELLA FIC?? BENE! QUESTA STORIA HA ORIGINE IN UN PIOVOSO GIORNO INVERNALE (MA CHE CI FREGA A NOI?? NdTUTTI) (*§&£$* NdMe) PASSATO A PANCIA IN SU SUL LETTO A FISSARE IL SOFFITTO; IMPROVVISAMENTE, MI BALZANO ALL’OCCHIO DEI VECCHI APPUNTI, E DECIDO DI RIMODERNALI UN Pò. ED ECCO A VOI..... IL POTERE DEI RICORDI!!!

DEVO SOPRATTUTTO RINGRAZIARE ( E PERCIò DEDICO QUESTA STORIA A LEI) KOGARASHI, ERIKA, CHE HO CONOSCIUTO PROPRIO QUI, SU EFP!! GRAZIE DI TUTTO, BELLA!!

CHE DIRE DI Più? DIVERTITEVI!!

SEE-YA!

SHUN DI ANDROMEDA

   
 
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