Sono una ragazza come le altre, normale, anche troppo.
Viktoria Bučovice, questo è il mio nome, ma tutti mi chiamano semplicemente Viki ,più che altro perché pochi riuscivano a pronunciare il mio cognome. Vado in quarta superiore anche se non sembrerebbe gurdandomi visti i miei lineamenti infantili.Oh già, dimenticavo di dire che sono stata rapita e al momento sono su un treno diretto chissà dove, scortata da un incrocio fra king-kong e un agente segreto.
«D-dove stiamo andando?» L'omone non mi degnò nemmeno di uno sguardo,qualche minuto dopo un cellulare squilllò. Il gorilla me lo passò dopo qualche secondo,una voce a me estranea,acuta e con un pesante accento russo.
« Viktoria giusto? Mi chiamo Aleksandra,sono tua zia e questi uomini ti stanno portando da me»
« Zia? non mi hanno mai parlato di te i miei genitori,approposito loro lo sanno che sto venendo da te?» Dissi agitata
« Questa è una lunga storia te ne parlerò quando arriverai»
Mi chiuse il telefono in faccia e io non capii cosa intendesse e così mi agitai ancora di più,a quel punto l'uomo vicino a me diede un bicchiare d'acqua e tutto sprofondò nel vuoto.
Mi risvegliai sdraiata sui sedili posteriori, la prima cosa che vidi è una grande casa gotioca e antica e poi tutto ripombiò nel buio una seconda volta.