Fifi: Ehmmmmm......!
Ciao a tutti!!!!! Mi dispia un casino per il super
mega ritardo......!!!! Ma che volete che siano un paio
di mesi??????
Inu-chan: Io direi...... uccidiamola!!!!
Fifi: Ehhhhh!!!?? O____O!!!!! Ma no dai..... non
diventiamo così drastici!! ^___^''''!!! Anzi, dovremmo
festeggiare....
Sessho-chan: Va bene...... per questa volta la scampi.....
Fifi: Evvai! Allora qualcuno lassù mi vuole bene!!
Inu-chan: Mi sa invece che né lassù né laggiù ti vogliano.... quindi ti
lasciano a noi....!!!
Fifi: L'importante è esserci, no? ^___'!!! Bene,
finalmente sono ritornata con un nuovo chappy! Spero di riuscire ad aggiornare
più velocemente durante l'estate..... Ma non prometto
nit! Forza, è venuta l'ora dei ringraziamenti: MORGANA!!!!!!!!!!!!!!
KATIA_H!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ARIA!!!!!!!!!!!! E Vi
presento le nostre nuove commentatrici: YUNISEH!!!!!!!!!!!!!!!!!
SARA3!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! SESSHOYUE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!GRAZIE
MILLE A TUTTI VOI RAGA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! A voi questo
nuovo chappy!!!!!!!!!!!!! Fatemi sapere!!!!!!!!!!!!!!
Alla prox!!!!!!!!!!!!!!!!!! CIAO CIAO!!!!!!!!!!!!!!!!
^_______________________________^
Il primo amore di Inu-Taisho
Capitolo nove: Una nuova mansione.
Il sole splendeva alto in cielo,
delle nuvole bianche e candide come zucchero filato
attraversavano lente ed indisturbate l’azzurro e una leggera brezza soffiava
dando un po’ di sollievo in quell’intenso caldo.
Shela era sul portico e stava
svolgendo il compito che quell’odiosa di Berna le aveva appioppato.
Il tempo era
trascorso velocemente, constatò. Quasi neanche credeva
che fossero passati più di tre giorni dal combattimento contro Inu-Tiasho.
Si toccò inconsciamente la guancia dove l’inu-youkai l’aveva baciata…. Il cuore
riprese a battere veloce e un velo di rossore le comparì in volto.
In quei giorni, ogni volta che
lo incontrava, borbottava un “Buongiorno” o una “Buonasera” e distoglieva lo
sguardo.
No, basta! Devo smetterla di pensare a lui! Si impose lei irritata. Pensare ad Inu-Tiasho non faceva
altro che confonderle le idee e questo non le piaceva affatto.
Tutto ciò le era già successo quando si era innamorata
di Kion… ma lei di certo non lo era del Signore delle Terre dell’Ovest! O forse…
Bè, comunque
stessero le cose, Shela sapeva di non potersi infatuare di lui. Presto o tardi
avrebbe architettato un piano per lasciare il Palazzo dell’Ovest, e poi, una
volta che le acque si fossero calmate, sarebbe fuggita. Certo, era una cosa
molto rischiosa, rifletté. Prima di diventare
Forse questo era davvero la
volta buona per girare il mondo e per diventare più forte.
Con la coda dell’occhio Shela
vide Sarah, con in mano un cesto pieno di tovaglie e
lenzuola, che si stava dirigendo verso la parte del cortile riservato al
bucato. Erano da tre giorni che non la vedeva, la sua vivacità le era mancata.
“Hey Sarah!” La chiamò lei
agitando un braccio e correndole dietro.
L’hanyou le lanciò
un’occhiata veloce, poi fece finta di nulla.
L’altra se ne accorse
e l’affiancò. “Ciao.”
Sarah non rispose, anzi,
appoggiò per terra il cesto ed iniziò a stendere il bucato sopra il filo che
andava da un ramo basso di un albero e un gancio attaccato alla colonna del
portico.
Shela capì che l’amica era
ancora arrabbiata con lei… non poteva darle tutti i torti. Durante la sua
convalescenza si era comportata davvero male.
“Mi dispiace….” Sussurrò la
inu-youkai veramente dispiaciuta.
L’altra si fermò e la guardò con
meno freddezza negli occhi.
Quindi Shela continuò. “Sono stata una vera stupida. Tu mi hai curata ed io, quale ingrata che sono, ti ho trattata
malissimo…. Potrai mai perdonarmi Sarah?”
Sul volto dell’hanyou si dipinse
un sorriso di trionfo. “Lo avevo già fatto, però volevo sentirmi dire queste
cose.”
Le due amiche si misero a
ridere, felici di essersi ricongiunte.
Intanto, dall’altra parte del
Palazzo, Inu-Taisho stava passeggiando in giardino con un altro demone.
Quest’ultimo era un demone-dondola, alquanto vecchio. Era piuttosto basso, solo pochi capelli marroni-bianchi coprivano il suo capo
quasi calvo. Gli occhi erano di due colori diversi: uno nero e l’altro bianco
(ABBASSO YUVE!!!!!! VIVA MILAN!!!! ^O^!!!! Nd Fifi!!!), infatti l’anziano youkai era cieco ad uno di essi.
Indossava vesti molto eleganti e camminava curvo.
“Dunque
ne siete davvero sicuro, Inu-Taisho-sama?” Chiese l’anziano incrociando le mani
dietro la schiena.
“Sì, è giunta l’ora che tu vada in pensione- Rispose il Signore dell’Ovest- Avrai più
tempo da dedicare alla tua famiglia.”
Tutto a
un tratto l’altro si fece scuro in volto. “Dopo la morte della mia dolce
moglie, mi chiusi in me stesso, rifugiandomi nel lavoro. Troppo era il dolore, così tanto da non poter sostenere mia figlia nel giorno del
suo matrimonio.”
“Sbaglio o tua figlia ha appena
dato alla luce due gemelli?”
“E’ così, mio Signore.”
“Allora vorrà dire
che ti rifarai con loro- Nel vedere l’espressione incerta dell’anziano youkai,
Inu-Taisho si spiegò meglio- Quando
andrai da lei, le racconterai ciò che hai appena detto a me. Sono certo che
saprà capirti e concederti il suo perdono, a patto che tu non manchi nei tuoi
doveri di nonno.”
Un magnifico sorriso fece
illuminare il volto ormai sciupato dagli ani e dal dolore del youkai-dondola.
“Vi ringrazio per il vostro consiglio e per le vostre bellissime parole,
Inu-Taisho-sama- Fece una pausa e improvvisamente diventò serio- Ma ora, se non vi
dispiace, vorrei ritornare al discorso di prima.”
“Certamente.”
“Avete già in mente qualcuno che
mi succeda nel ruolo di Primo Consigliere?”
“A dire
la verità sì- Nella mente di Inu-Taisho ci creò l’immagine della protagonista
dei suoi ultimi sogni. La immaginava sdraiata su di un letto accanto a lui, con
i capelli sparsi sul cuscino, mentre dormiva serena. Quello che provava era
solo desiderio carnale? Si chiese scacciando via infastidito quel pensiero-
L’ho già messa alla prova.”
“Una donna!?”
Gli chiese l’altro stupefatto.
“Non è solo una donna, amico
mio, bensì
Dopo essersi chiusa la porta
alle spalle. Shela si buttò esausta sul letto. Quel giorno aveva
lavorato molto più del solito, il Palazzo era stato rispolverato da cima
a fondo. A quanto pareva il Signore dell’Ovest avrebbe
dato un ricevimento o qualcosa di simile quella sera. Inoltre
era da qualche giorno, precisamente da dopo lo scontro con Kion, che si sentiva
alquanto strana. La notte sudava molto e di giorno i brividi le pervadevano
tutto il corpo. Chissà cosa le stava succedendo.
Voltò la testa e vide un kimono
appeso sull’anta dell’armadio.
Si alzò ed andò verso di esso.
Il kimono era bellissimo! Era
rosso con dei ricami bianchi. La stoffa sembrava molto pregiata, e infatti, quando lei la toccò le pareva di percepire nella
mano la sofficità della neve.
Le cadde l’occhio sulla
scrivania lì a fianco su cui stava un foglietto. Shela incuriosita lo prese in mano e lo lesse.
Questo kimono è per te, Shela, spero che ti possa
piacere. Più tardi verrà Sarah a darti una mano a prepararti per stasera. Non
ti presenterai come una serva, bensì come ospite, quindi mi aspetto
che tu ti comporterai come tale.
Inu-Taisho
Per stasera!? Si chiese Shela. Ecco un altro mistero di quel dannato
inu-youkai! La poveretta non ci capiva più nulla…. Prima la sfida, poi la bacia
ed infine la invita ad un ricevimento. Si poteva sapere cosa diavolo aveva in
mente!?
Su una cosa almeno poteva stare
tranquilla, ovvero che non ci sarebbero stati i
generali delle Quattro Terre, quindi Kion non l’avrebbe trovata.
Dopo qualche ora qualcuno bussò
alla porta ed entrò Sarah. Quest’ultima aiutò l’amica a prepararsi, le allacciò
bene il kimono, la truccò e le sistemò i capelli. Dopo aver provato svariate
acconciature, le due optarono per una classica.
Infine, quando Shela fu pronta,
si specchiò.
Il vestito le stava molto bene,
metteva in risalta i capelli argentati raccolti sopra
la testa e le due ciocche lasciate libere le incorniciavano il viso ben
truccato. Sarah aveva fatto un buon lavoro!
“Sei bellissima, Shela!” Esclamò
l’amica felice del risultato.
“Ti ringrazio Sarah.- Dopo aver
dato un’ultima occhiata allo specchio, Shela si rivolse nuovamente all’hanyou-
Per caso tu sai perché Inu-Taisho vuole che partecipi anch’io al ricevimento?”
“Bè… ecco… io…- Cercò di
spiegarle esitante Sarah- Inu-Taisho-sama mi ha severamente proibito di
dirtelo.”
“Uff! ora
ti ci metti pure tu!? Ah!” Gemette la inu-youkai irritata e mettendo il
broncio. Non ne
poteva di questi misteri! E lo
avrebbe fatto capire anche al Signore dell’Ovest quella sera stessa.
“Eddai! Non te la prendere…
l’unica cosa che posso dirti è che è una sorpresa!”
Shela alzò un
sopraciglio stupita. “Una sorpresa?”
“Esatto- Annuì- e se non vuoi
perdertela è meglio che ora andiamo. Si sta facendo
tardi.”
Detto questo l’hanyou incitò la
ragazza con delle amichevoli spinte ad uscire dalla
camera e si avviarono verso
Una volta
giunte davanti al grande portone,
Sarah, prima di andarsene, augurò buona fortuna a Shela e quest’ultima varcò la
soglia.
La forte luce quasi l’accecò, fu persino costretta stropicciarsi
gli occhi dal fastidio.
La sala era enorme, con al centro quattro tavoli tutti ben apparecchiati e
seduti attorno ad essi c’erano i soldati che componevano l’esercito e i loro
superiori. Tutti stavano chiacchierando e c’era un piccolo gruppo che stava
ridendo, molto probabilmente per una battuta.
La servitù non stava ferma un
attimo, tutti erano molto indaffarati, c’era chi serviva degli antipasti su dei
vassoi, chi invece serviva da bere e chi faceva altri lavori.
Ad un tratto gli occhi della
giovane caddero su un inu-youkai chinato in avanti e che stava ridendo insieme ad un soldato. Inu-Taisho nel vederla si tirò su e la
osservò con un’occhiata penetrante, che la fece vistosamente
arrossire.
“E a
quel punto se l’è data a gambe levate! Dovevate vederlo, mio
Signore!” Concluse il soldato con una fragorosa risata, seguito poi dai
suoi compagni.
La risata di Inu-Taisho
si unì alle altre. Aveva fatto il giro di tutti i tavoli per salutare i
subordinati e per congratularsi per la vittoria ottenuta. Le ostilità con il
Regno di Jinko erano ancora aperte e di sicuro non si sarebbero
chiuse così presto.
Gli occhi del Signore dell’Ovest
e del resto del gruppo caddero sulla nuova venuta. I soldati erano rimasti
letteralmente a bocca aperta e uno di loro aveva lasciato a mezz’aria il bicchiere per lo stupore.
Shela era bellissima! Il kimono
rosso le donava moltissimo… risaltava l’argento dei capelli e le due ciocche
lasciate libere dall’acconciatura le incorniciavano il viso perfetto. Il
rossetto metteva in risalto le labbra tentatrici e il resto valorizzava la sua
bellezza. La fascia arancione legata alla vita sottolineava
la sensualità del suo corpo… nessuna donna era stata capace di fargli galoppare
in quel mondo il sangue nella vene, valutò Inu-Taisho.
Dopo essersi
congedato, l’inu-youkai si avviò verso la ragazza, notando con una nota
divertita il rossore che le copriva le guance.
“Ben arrivata, Shela- L’accolse
con un sorriso- Il kimono ti sta molto bene.”
“Vi ringrazio, Inu-Taisho-sama.” Rispose lei con un mezzo inchino.
“Bene, allora possiamo
accomodarci, vuoi?”
La inu-youkai annuì, accettando
il braccio che Inu-Taisho le aveva offerto. La scortò
fino al suo posto, che si trovava allo stesso tavolo di lui, ma Shela sedeva in
mezzo a due tenenti, a qualche metro di distanza dall’inu-youkai.
Dopo che tutti ebbero preso i propri posti, il Signore dell’Ovest si alzò in
piedi, prese il suo calice e lo alzò. I
presenti lo imitarono.
“Senza altri
indugi la cena può incominciare- Annunciò con tono solenne- E vi prego di
portare rispetto alla nostra ospite, non vorrei che si sentisse male per il
troppo ridere nell’ascoltare le vostre delusioni amorose.”
Tutti risposero con una risata,
capendo di quali delusioni stesse parlando.
“Buon appetito!” Concluse
l’inu-youkai facendo cin-cin.
Così la cena iniziò. I camerieri
servirono le varie portate e di tanto in tanto facevano delle pause. Intanto
Shela chiacchierava allegramente con i soldati, si parlava di guerra, dei vari
posti visitati durante i viaggi e di molte altre cose ancora. La ragazza
ascoltava affascinata le descrizioni dei paesaggi, ma la cosa che più le
piaceva era ascoltare le leggende che si narravano nei tempi antichi.
Il pasto continuò così, senza
intoppi, tutto era perfetto e certe volte c’era chi si alzava in piedi per proporre
un brindisi.
Era arrivato il momento del
dessert, i camerieri attendevano solo l’ordine di Inu-Taisho
per servirlo. Ma quest’ultimo, invece, si alzò e si
diresse verso Shela.
Shela stava piacevolmente
parlando con un soldato, fino a quando l’attenzione del suo interlocutore e del
resto del gruppo si concentrò sul nuovo venuto.
La ragazza si girò, trovandosi
alle spalle Inu-Taisho, che con un sorriso le porgeva
una mano per farla alzare. Fece scorrere lo sguardo confuso dall’arto dell’inu-youkai
fino al suo viso. Alla fine accettò la mano e si fece condurre in mezzo alla
sala.
“Che cosa avete intenzione di
fare, Inu-Taisho-sama?” Gli domandò Shela mentre si
fermavano.
“Ora lo vedrai.”
“Sentite-
Mormorò lei irritata- Ne ho abbastanza dei vostri misteri! E…”
“Signori!- La interruppe il
Signore dell’Ovest rivolgendo su di loro l’attenzione dei presenti- Prima di
continuare con la serata, devo fare un annuncio molto importante.”
Tutti furono tutt’orecchi,
incuriositi.
“Come ben sapete- Continuò-
Eikichi ormai è troppo vecchio per continuare nella
sua mansione di Primo Consigliere. Questa nuova guerra sta diventando sempre
più complicata, quindi sarà molto importante che l’Ovest si avvali
di persone forti e piene di volontà. Io ed Eikichi, dopo un attento esame e
lunghe riflessioni, abbiamo scelto chi gli succederà.”
Tutti i soldati, compresa Shela,
trattengo il respiro, impazienti di sapere il nome.
“Sarà Shela il mio nuovo Primo
Consigliere.” Annunciò infine Inu-Tiasho creando uno scompiglio
generale, persino la diretta interessata ne era
rimasta a bocca aperta.
“Ma è una ladra!” Su
udì ribattere una voce.
“E per giunta una donna!” Aggiunse un altro.
“E’ vero- Affermò l’inu-youkai- Tuttavia qualche
giorno fa la misi alla prova. Con la sua forza e il suo
coraggio superò l’esame egregiamente. Inoltre il suo spirito è buono e puro,
quindi non dovremo preoccuparci. Come vi ho già detto, l’Ovest dovrà contare
sulle forze degli youkai o uomo o donna che siano per
vincere questa guerra.”
Un soldato sia alzò in piedi e Shela constatò che si trattava di Grant. Prima
di allora non l’aveva mai visto durante la cena. “Per me va bene!- Esclamò-
Viva Shela!”
“Anch’io sono d’accordo!”
“Pure io!”
E mille altri youkai imitarono il primo, dando il loro consenso alla
successione.
Inu-Taisho sorrise nel vedere che alla fine erano tutti
d’accordo. “A quanto pare Shela, tutti
approvano.”
“Tutti tranne la sottoscritta- Dichiarò lei decisa- Non intendo accettare la
vostra proposta, Inu-Taisho-sama.” Né ora,
né mai!
Se fosse diventata il Primo Consigliere del Signore
dell’Ovest, Kion l’avrebbe scovata ancor prima del tempo. Inoltre, come avrebbe
fatto a scappare se doveva ricoprire una carica così
importante!?
“In verità, Shela- Ribatté Inu-Taisho in un sussurro quasi minaccioso- Questa
non era una proposta, ma un ordine.”
Prima che lei potesse dire qualcosa, l’altro l’anticipò nuovamente. “Domani mattina presentati nella Sala del Trono. Eikichi ed io ti spiegheremo cosa comporterà la tua nuova mansione.”
Così detto l’inu-youkai girò i tacchi e se ne andò,
raggiungendo un gruppo di soldati che lo stava chiamando a gran voce.
Bene!, si disse Shela, ora sì che sei nei
guai ragazza!
Continua………………….