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Autore: Braina    28/11/2012    1 recensioni
"Alice sorrise, convinta che Lily avesse ragione."
Un momento di vita normale, di due donne un po' speciali.
Il titolo è preso da una canzone dei Tre Allegri Ragazzi Morti.
Corretta e revisionata 01/02/2022
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James Potter, Lily Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Marzo stava per finire in quel piccolo paesino inglese, portando via con sé i fiori degli alberi più precoci.
"Sai Lily" disse la donna dai corti capelli neri, rigirandosi la tazza tra le mani. "A volte penso che siamo due pazze".
"Alice cara, non pensi sia un po’  tardi per ripensarci?" rispose Lily, sorridendo divertita e accarezzandosi la pancia, che ormai iniziava ad assumere notevoli dimensioni.
Le due donne erano sedute sotto al gazebo del grazioso giardino di casa Potter, bevendo the e osservando i rispettivi consorti che, poco più in là, discutevano animatamente riguardo le stragi di quei giorni.
"Beh una cosa è certa, ora non posso essere di nessun aiuto all’Ordine: Frank non mi fa più fare niente, nemmeno il bucato... Per non parlare di uscire, sembra sia convinto che girato l’angolo ci sia Tu-Sai-Chi ad aspettarmi! Si è scordato che sono un Auror anche io, gravidanza o non gravidanza!"
Lily rise e si sistemò meglio sulla sedia. Chiuse gli occhi per un momento, godendosi il sole caldo sulla pelle e quel momento di tranquillità in mezzo alla tanta sofferenza che ogni giorno vedeva con l’Ordine; si sentì incredibilmente fortunata.
"Dobbiamo solo resistere fino a Luglio, e poi tutto tornerà alla normalità... Più o
meno" disse infine, guardando l’amica con uno sguardo incoraggiante. "Ma ci pensi? Harry e Neville nasceranno nel solito periodo... Dovranno sorbirsi anni di compleanni comuni e..."
"Ehi ehi frena, chi ti dice che non siano Jane e Kathleen? O Neville e Kathleen? O Jane e Harry?"
"Intuizione" rispose semplicemente Lily. Si, era Harry, lo sapeva.
Frank e James si avvicinarono al tavolo e si sedettero con le due donne.
"Non per interrompere le vostre interessantissime chiacchiere da future mamme, ma Sirius ha appena mandato un gufo, siamo invitati a mangiare con tutti gli altri stasera al Quartier Generale, che ne dici?" disse James, che teneva una pergamena aperta tra le mani. Sulla staccionata poco più indietro un grosso barbagianni attendeva la risposta.
"Certo! Frank, Alice, voi ci sarete? Credo venga anche Remus, è dall’ultima Luna Piena che non lo vediamo"
Frank guardò con apprensione la moglie che, immaginando quello che stava per dire, si voltò e lo fissò dritto negli occhi.
"Frank William Paciock" esclamò adirata. "Non ti permetterò di lasciarmi chiusa in casa quando il resto dell’Ordine è a divertirsi, quindi non iniziare con le tue paranoie sulla Materializzazione perché ti assicuro, e lo sapresti anche tu se avessi studiato un po’ di più a scuola, che il bambino non può Spaccarsi!"
"Ok, ok! Non ho nemmeno fiatato!" rispose l’uomo, rosso in viso. "Però tra poco torniamo a casa, così ti riposi prima della serata!"
"Oh, per l’amor del cielo, va bene! Ora tornate alle vostre discussioni da uomini e tu, James, dovresti rispondere a Sirius, quel povero barbagianni inizia a spazientirsi".
I due si allontanarono, scribacchiando su un pezzo di pergamena e permettendo così alla povera bestiola di tornare dal proprio padrone.
Al tavolo, Alice si prese la testa tra le mani e sospirò. "Hai sentito dei Layton?"
Lily si rabbuiò. "Si, certo. Non hanno risparmiato nemmeno la piccola Vivienne".
Alice posò lo sguardo all'orizzonte; il sole stava calando sul villaggio. "Continuo a pensare che siamo pazze".
Lily si allungò, le afferrò la mano e gliela strinse forte. "Alice" disse. "Forse hai ragione, forse siamo talmente fuori di senno che dovrebbero ricoverarci  al San Mungo. Sicuramente sarà la cosa più difficile di tutta la nostra vita, e la più pericolosa. Magari saremo meno utili all’Ordine, hai ragione, ma sai cosa stiamo creando? Noi due stiamo creando SPERANZA".
Alice la guardò negli occhi, così verdi e profondi, e vide tutto il coraggio e la risolutezza che riempivano quella ragazza di appena vent’anni.
"Hai visto il mio albicocco?" aggiunse Lily.
"Cosa? Ehm, si.. molto grazioso" rispose Alice, alquanto confusa da quel cambio di argomento.
"Hai visto quanti fiori? Sai, forse è la fioritura più imponente che abbia mai fatto, i precedenti proprietari ci avevano detto che era buono da ardere, e invece guarda. Quell’albero farà tantissimi frutti nonostante tutto, nonostante Voldemort, nonostante tutto il dolore e la morte che ci circonda; a lui non interessa, continua a fare quello che per lui è normale. Quindi perché non dovremmo farlo anche noi? Questi due bambini nasceranno in mezzo a una guerra, ma forse è proprio questo che permetterà loro di crescere un giorno in un mondo migliore, dove non devi vivere con la paura di arrivare a casa e trovare il Marchio Nero che galleggia sul tuo tetto. Harry e Neville sono speranza" concluse sorridendo. "E ora vogliamo fare le mamme normali e fantasticare su quanto saranno amici da grandi i nostri figli?"
Alice sorrise in risposta. Lily aveva ragione, DOVEVA avere ragione.
Si lasciò andare contro lo schienale della sedia respirando profondamente, gli occhi socchiusi. Andrà tutto bene.
 
  
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