Ciao
a tutti voi! Ed eccomi con il secondo capitolo di questa storia pazza e che non
mancherà dei soliti e meravigliosi svolti romantici! Ringrazio di cuore
DarkSeleneNoemi89 grazie un mondo e non preoccuparti ^,^ Dena Dena ^^
Smartgjrls e la mia Memi! Raga, spero che continuerà a piacervi! Un bacione!
Una donna per amico
Lezione
numero due: come riprendere il suddetto oggetto
-Eh?- Sora osservò l’amica, sorridendo. -Un pigiama party, dici?-
Mimi annuì felice battendo poi le mani.
-MI pare un’ottima idea…!-
-Si una serata dove io, te, Miya e Hikari staremo beate! Però devi
cucinare tu, lo sai che io sono una frana!-
Sora scoppiò a ridere.
– Perché no! – Accolse quella proposta e eccole li ancora ad assaporare
entrambe, il loro gelato alla fragola.
--
-Davvero Yamato ha perso il suo anello, mi dispiace! Allora è per
questo che ha attinto quella faccia così buffa!!-
Kari si mise a ridere mentre i petali di ciliegio le danzavano
attorno.
- Ora capisco!- Si portò una mano alla zazzera castana, rimettendosi
dietro alle orecchie una ciocca di capelli scura e profumata e facendo
incontrare i suoi occhi con quelli del suo migliore amico.
- Si e lo anche trovato sotto il letto a mò di contorsionista, sai
avrei dovuto filmarlo! Sembrava facesse le prove per il circo!-
Kari si ritrovò a fissarlo, mentre parlava i denti bianchi
compariva a sprazzi e quei capelli dorati oramai quasi asciutti sembravano
essere stati disegnati apposta sul suo volto.
Come era facile innamorarsi di Takeru!
-Ehy…- disse il giovane regalandole un sorriso.- Ma mi stai
ascoltando Hikari?-
La sorella minore di Taichi sussultò. –Certo!- mentì arrossendo
vivacemente. Ultimamente aveva passava poco tempo con lui, preso soprattutto
dai duri allenamenti di basket.
-Uhm… sarà comunque hai tutto il viso rosso!- Rise di gusto
vedendola negare con la testa, dondolando le sue ciocche brune.
-Uff… -esclamò poco dopo il ragazzino attirando ancora di più la
sua attenzione. –Oggi devo andare di nuovo ad allenarmi…- Kari non rispose. Takeru
era bravissimo a giocare a basket e in più era una cosa che gli piaceva, ma
sapeva che quando andava lì aveva a che fare con Yuko Aruma… la figlia
dell’allenatore. Fece una smorfia mal celata, quella ragazzina la infastidiva,
accidenti lei sempre gentile con tutti non riusciva proprio a mandare giù
quella figura… probabilmente perché non faceva altro che saltellare addosso al
suo Takeru!
-Ti va di andarci con me?-
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-Si…certo… E ti sembra molto normale andare a casa di Mimi con una
canna da pesca!-
-Prima o poi dovrà farsi la doccia, o comunque lo appoggerà da
qualche parte!-
Joe si mise a ridere. Yamato fece una smorfia. –Solo a te poteva
venire in mente un ’idea del genere!- Izumi rimaneva in silenzio.
-Andiamo tentar non nuoce! Koushiro potrebbe distrarla!-
-Ma non potremmo solo dirle la verità?- Matt davvero non capiva il
perché di quel piano misterioso.
-Yamato… per favore… non dirglielo… è così felice!- Koushiro parlò
seriamente abbassando il volto in fiamme. –Io non voglio deluderla!-
Il biondo si voltò a guardarlo. Ora incominciava a capirci
qualcosa.
-Come hai fatto a perdere la testa per Mimi, me lo spieghi?- il
rosso lo fulminò imbarazzato con lo sguardo. –Vabbhè, bastava dirlo che hai
preso una cotta per lei! Allora a questo punto, proviamo il piano di Taichi.-
biascicò il biondo, pensando per un attimo e sapendo benissimo il perché, al
volto di Sora.
--
-Takeru-kun!!- Una ragazzina dagli occhi verdi e dai capelli a
caschetto castani, gli saltò addosso….
Kari osservò la scena, mordicchiandosi il labbro in silenzio.
-Ehm… ciao Yuko…!- T.k. lasciò che la ragazzina si staccasse
finalmente da lui, per poter riprendere fiato.
-Mio padre ti sta aspettando… e … e tu chi sei?- La sua voce
cortese all’inizio, si fece aspra quando i suoi occhi catturarono quelli di
Hikari.
-Lei è la mia amica Kari Yagami… rimane qui con me oggi, spero che
le terrai compagnia Yuko…-
-Piacere!- la sorella di Taichi le tese la mano, e Yuko gliela
strinse con una certa determinazione sul
volto. Takeru osservò la scena con una goccia in testa.
-Kari, aspettami qui, vado a cambiarmi…- aggiunse poco dopo
sorridendo come al suo solito.
La ragazza dalla testa castana annuì, sentendosi morire nel veder
sparire il suo migliore amico e a trovarsi da sola con quella pazzoide… Una
goccia di sudore le scivolò dietro alla testa, quando si ritrovò a
indietreggiare per lo sguardo astioso della nuova ragazza.
-Ci siamo già viste vero? Tu a scuola stai sempre con Takeru…-
arrossì leggermente, non perdendo una certa risoluzione sul volto. – E con
Daisuke-kun!-
-Già… sono una loro amica!-
Yuko non indietreggiò, avvicinandosi al volto della castana.
-Uhm.- disse con poca convinzione. -E in che relazione sei con
loro? Nessuno ha mai una donna per amico!!-
Kari sgranò gli occhi, si ritrovò ad arrossire imbarazzata mentre
lanciava uno sguardo all’uscita degli spogliatoi.
-Ecco…- Fu il fischietto del padre di Yuko a salvarla da
quell’interrogatorio. Così sorrise amabilmente, invitando quella creatura di un
anno più piccola di loro a vedere la partita.
--
-Mi dovete spiegare perché devo telefonare io!! Insomma sarebbe
più normale se fossi tu a parlare con Mimi!-
-Con quella pazza, ma che dici e poi tu hai combinato il guaio e
tu paghi pegno!!-
Izumi tremò con il cellulare in mano.
-Oh… ecco io…-
- Non dirmi che ti spaventa anche l’idea di sentirla per
telefono!- Joe gli sgraffignò il telefono leggendo poi il display acceso. –Da
dove si chiama?- disse, facendo cadere le braccia a Yamato che schiacciò senza
troppe cerimonie, il pulsante verde per poi rifilarlo a Izumi.
Quello intanto lasciava confondere il suo viso con il bizzarro
colore dei suoi capelli. Gli squilli si sentirono nel silenzio della stanza.
-Pronto?- la voce cristallina di Mimi non si fece aspettare molto.
Izumi osservò i suoi amici. Taichi lo spingeva a parlare con dei
gesti plateali della mano, Yamato aveva un sopracciglio alzato, pronto per
canzonarlo e Joe invece si tappava la bocca, per non scoppiare a ridere.
-Pronto!- La voce dell’ex-newyorchese si fece sentire, e quello
bastò…
-Pr…Pronto!-
-Ah! Izumi!-
-Ciao… Mimi…Ah… perché non parlavo?- Il rosso si guardò intorno.
Taichi si sbracciava e Yamato lo bloccò leggermente infastidito.
- Un’interferenza!- gli suggerì Joe, attento invece a quello che
stava accadendo.
- Un’interferenza!- ripetè a pappagallo, arrossendo da capo a
piedi.
-Ahm… senti Mimi.- si schiarì la voce mentre quella lo ascoltava
in silenzio.- Sei a casa? Ah.. no? Uhm…capisco… si, si è un’ottima idea…!!
Divertitevi…! Ah… perché ti ho chiamato…?!-
Izumi prese a camminare per la casa, mentre il gruppetto lo
seguiva dando vita a un corteo.
-Bhe, per ricordarti di fare gli esercizi che ti ho detto! Si,
l’intera pagina… e niente scuse! Si… va bene, allora, allora ci sentiamo
domani!Ciao Mimi!-
Schiacciò con forza il pulsante rosso, sospirando.
E voltandosi vittorioso verso i suoi amici.
--
-Sei davvero stato grande!Tikeiiii!!! -
-Ah, tuo padre ci fa lavorare davvero duro!-
-Si ma tu dimostri sempre di essere il migliore!-
-Esagerata! Ci vediamo presto!-
-Uhm…. Si ehm, ciao anche a te Kari…!
Takeru salutò cordialmente quella ragazzina, e anche la
digiprescelta della luce sollevata la vide sparire richiamata dal padre.
Takeru allora rimasto solo con lei nella palestra, afferrò il
braccio di Hikari. –Sono stanco morto.- le sussurrò facendola sorridere.
-Ti sei annoiata vero? MI dispiace…!-
Kari scosse il capo. – No, sono stata bene!-
Tk sorrise felice. – Menomale, il tuo tifo mi è servito sai!?-
Kari arrossì mostrandoli poi la macchinetta digitale che dondolava
sul suo petto. –Oh… poi ho scattato anche delle foto bellissime! Te le farò
avere!-
Il fratello minore di Yamato la osservò mentre girava
vorticosamente le foto in pixel.
-Grazie.- Le sussurrò improvvisamente vicino al suo volto.
La digiprescelta della luce sorrise, chiudendo la sua macchinetta
fotografica. –Scherzi! Siamo o non siamo i migliori amici del mondo!?-
farfugliò credendo poco in quello che aveva appena detto. E chissà cercando una
conferma da parte sua, alle parole che Yuka aveva pronunciato prima.
-Già!- si limitò a dire il biondo, potendo sentire l’ effluvio
inebriante che scaturiva da quella creatura.
-TAKERU!!!-
Il ragazzino trasalì, Yuka aveva interrotto quel momento così
bello che si era creato tra i due digiprescelti.
Si voltò innervosito, vedendola arrivare con una giacca. -Kari
l’ha dimenticata…- spiegò riprendendo fiato e per salutarli di nuovo, e per
regalare uno sguardo strano alla sorella di Taichi.
-Ah… grazie!- Hikari si pizzicò la lingua. Ma era mai possibile
che quando stava da sola con Takeru, e quando stava per succedere qualcosa
qualcuno entrava in scena all’improvviso? La videro allontanarsi come un
fulmine di nuovo e Takeru si ritrovò a sospirare. “ Un’ altra occasione
sprecata!”
-Però… Yuka è una ragazzina molto vivace…! Non me l’aspettavo
così…!-
-Elettrica? Che ci vuoi fare, ah lo sai che mi ha detto, che è
innamorata pazzamente di…-
La suoneria di un cellulare interruppe la frase di lui, e Hikari
fece una smorfia incomprensibile.
--
-AHAH!-
Miyako scoppiò a ridere senza ritegno.- Ci voleva questa serata
ragazze!! Dobbiamo farlo più spesso!-
Sora e Kari in cucina, osservarono la viola e la castana sedute
per terra sul pavimento del salone di casa Takikawa.
-Sono d’accordissimo!- soffiò Sora aprendo il frigorifero per
inserire il budino alla vaniglia appena fatto.
Kari raccolse la scatola, e mise sotto il lavello gli strumenti
che avevano utilizzato. Il suo sguardo era triste e un po’ rammaricato e
soprattutto non rispose a quell’affermazione.
-Kari qualcosa non va?- Sora le sorrise, avendo colto quei
mutamenti. Mimi nel frattempo stava ballando con una canzone giapponese e stava
utilizzando un ventaglio della madre.
-Niente.- Scosse il capo per poi rialzarlo e facendo sorridere la
figura di Sora.- E che…-
-…?-
-E che c’ è una che si chiama Yuko e che fa la corte a Takeru… e
io non la sopporto!- Sora si mise a ridere. –Ma non dirmi che sei gelosa!-
Kari arrossì mentre Mimi saltava su un tavolo sotto le urla di
Yolei.
-Uhm…-
Sora le mise una mano sulla spalla.- Non diffidare del legame che
hai con lui!- quella rassicurazione le servì per darle un senso di
tranquillità.
-Forse hai ragione, è una cosa stupida.-
Sora vide cadere Mimi dal tavolo per poi mettersi a ridere
sonoramente. –Ah… santo cielo, niente cambia mai!-
--
-Mi spiegate perché vi servo anch’io? Mia madre mi crede a casa di
Takeru!-
-Joe non è potuto venire, e poi ci serve una mano piccola come la
tua per poter fregare quell’anello!-
A parlare dietro un cespuglio del giardino di casa Takikawa, era
stato Taichi che aveva rispolverato il suo monocolo. Daisuke lo fissava.
-Sei il mio mito!-
Yamato fece scoccare la lingua seccato. –Piuttosto, guardate
quando Mimi molla quell’anello, e siete sicuro che non ci sono i suoi
genitori?-
-Si, sono in viaggio e hanno affidato la casa alla nostra amica.- Takeru
si voltò verso il fratello, sorridendo. –Non ti preoccupare, presto potrai
regalarlo a Jun!-
L’occhiataccia che Yamato fece scattare nei confronti del
fratello, fece ridere di gusto Taichi e il timido Ken, trascinato anche lui in
quella missione.
-TI PIACE MIA SORELLA???!- Urlò invece strozzato Daisuke per poi
essere travolto da sette mani che gli intimavano il silenzio.
-Stava scherzando!- Yamato sentì i brividi scuoterlo da capo a
piedi….- Che idea orribile!- sussurrò limitando il suo sdegno.
Izumi si strofinò le mani. –Scusate, ma quando iniziamo la
missione?!-
--
- Eccole lì, stanno mangiando…! Accidenti anche a me è venuta una
fame!-
Taichi fece una smorfia posando il suo monocolo e toccandosi lo
stomaco.
-Ditemi che qualcuno di voi ha dei rifornimenti!-
Con suo grande stupore, nel piccolo giardino di casa Takikawa,
voltandosi trovò i digiprescelti intenti in un lussuoso pic-nic.
Sgranò gli occhi. –BRUTTI!- Cody gli fece segno di stare in
silenzio, mentre lo –Sshh.- di Yamato gli suonò all’orecchio destro, così come
il mangiucchio regolare di Daisuke, avventato con tutto se stesso su un panino.
–Brutti musi di chi so io! Che facce toste, mentre io facevo il guardiano,
questi mangiavano a mia insaputa!- soffiò con il tono di voce più basso che
riuscì a emulare.
Takeru per tutta risposta gli porse un hamburger, sorridendo
amabilmente.
Tai lo guardò.
Poi con un luccichio mal simulato osservò il piatto.
-L’ho sempre detto io che solo tu puoi essere il mio cognatuccio,
solo tu!-
-Tai!- Daisuke si voltò offeso verso il moro che gli fece la
linguaccia.
-Ragazzi…-
-Uffa, Taichi!- Il digiprescelto del coraggio scompigliò il capo
del biondo, mentre Daisuke protestava.
-Ragazzi…-
Yamato lanciò un debole pugno, che si andò a perdere poi, sulla
zazzera nera di Taichi. -La vuoi finire?Lascia mio fratello! Mangia e sta
zitto!-
T.k. si aggiustò il cappello, borbottò qualcosa mentre Taichi
ingoiava in un sol colpo due panini…
-Ragazzi!-
I sei si voltarono verso il digiprescelto della conoscenza.
-Sono sparite!- Fece Izumi indicando la casa, nascosto insieme
agli altri dietro un cespuglio.
-Ma cosa dici!- Matt lo rimproverò per primo,
incredulo.- Vabhè, che è una casa grande, ma non un castello con botole e
passaggi segreti!-
Ken fece capolino, appropriandosi del binocolo.
-In effetti ha ragione!- Taichi scivolò alla sua destra. Il piano
inferiore, dove c’era la cucina era illuminato, ma all’interno non c’era
nessuno.
-Che strano!- biascicò allora per poi sorridere vedendo scendere
dalle scale la figura di Sora in pigiama.
-Ma no! Ecco Sora… accidenti come è carina anche se in pigiama!!-
Yamato lo guardò di sbieco, mettendosi dinanzi al suo binocolo.
-Taichi…-disse con aria indifferente…
Il digiprescelto in questione sollevò il viso.
-Cody si sta mangiando il tuo panino….- Mentì pizzicandosi il
labbro.
Il moro furente si rivoltò verso i cinque ragazzi e scrutò con
aria vendicativa il volto del più giovane…. Effettivamente
Cody, stava mangiando ma la sua di cena e non quella del ragazzo!
Il cespuglio si mosse mentre Taichi salvava il suo piatto da
attacchi esterni.
-Ah, vili marrani!- esclamò per ingoiarsi la sua porzione e
regalano un’occhiata truce al piccoletto.
-Ma non è vero!- Cody fece scattare i suoi occhi verdi e grandi.
-Ti perdono solo perché tu devi ancora crescere!- Tai parlò
facendo il saccente e i presenti scossero il capo, rassegnati.
-Non dargli retta… quando si parla di cibo…- Izumi rassicurò il
piccolino mentre il digiprescelto del coraggio si batteva una mano sulla pancia
sazio. – Perde completamente il senno… . -
Takeru osservò il fratello da cui era partita quella sceneggiata,
sorridendogli complice, aveva capito il perché di quella menzogna.
Matt borbottò qualcosa nel rigirarsi verso l’abitazione…
con un lieve rossore sulle gote….