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Autore: Elyse    16/06/2007    10 recensioni
Hermione era fidanzata con Draco Malfoy, almeno fino a quando lui la tradisce. Così, questa separazione la porterà ad avvicinarsi ad Harry. è davvero amore quello che prova per lui? Oppure è solo un ripiego che serve a colmare il vuoto che Hermione sente nel cuore?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1

-Buon compleanno Hermione!-
Questa era la scritta che troneggiava nella Sala Comune di Grifondoro, il cui colore rosso e oro risplendeva sotto i caldi raggi del sole che filtravano da una delle tante vetrate della stanza.
Le soffici poltroncine, anch’esse rosse, erano state sistematicamente spostate, in modo che al centro della stanza si creasse un ampio spazio circolare.
Ed era proprio lì, che i miei amici mi attendevano: Harry se ne stava appoggiato al bordo del tavolo di cristallo messo al centro dello spazio circolare, il grande sorriso che gli incurvava le labbra in su faceva apparire i suoi occhi più intensi del solito; Ron e Lavanda, invece, erano in piedi esattamente dietro la pila di regali che prendeva buona parte del tavolo, Ron mi salutò con la mano, mentre con l’altro braccio aumentava la stretta sulla vita di Lavanda, sembrava quasi che facesse di tutto per non farla scappare e, a giudicare dalla sua espressione piuttosto scocciata, doveva essere proprio così; Neville, invece, se ne stava curvo sulle spalle, rosso in volto, intimidito; e Ginny, vivace come al solito, appena mi vide, mi corse in contro e mi buttò le braccia al collo, con tanta forza, che per un momento, pensai che avesse deciso di strozzarmi seduta stante.
-Ehilà Herm! Come va? Auguri!- Esclamò entusiasta quando mollò la presa dalle mie spalle esili.
Sorrisi, in effetti per quanto in quel periodo le cose nel mondo magico andassero degradando sempre più, loro trovavano sempre una buona occasione per festeggiare e alleggerire l’atmosfera, il che non poteva far altro che bene, data la pesante coltre di tensione che gravava su Hogwarts in quel periodo.
Inutile dire che essere causa di tutta quella felicità non faceva altro che far migliorare il mio umore sempre più, anche se la strana inquietudine che sentivo nel cuore non accennava a diminuire.
Ricambiai il suo abbracciò con energia, e per un attimo mi lasciai invadere dal suo profumo che sapeva di cannella, l’unico in grado di tranquillizzarmi.
-Io sto bene. Grazie per gli auguri Gin! Qui regali sono miei vero?- risposi scherzosa, indicando il cumulo di regali di fronte a me.
Harry ridacchiò: -No, in realtà sono di Dobby! Spiacente di averti illusa-.
Ginny gli fece una linguaccia e proseguì: -Beh? Che aspetti? Aprili!-
Titubante e un po’ in imbarazzo, mi avvicinai al tavolo di cristallo e ne estrassi un pacco a caso: era qualcosa di rettangolare e molto pesante, incartato piuttosto male, pieno di nodi e bozzi.
Incuriosita cominciai a scartarlo, litigai un poco con i vari lustrini e nastri che si rifiutavano di sciogliersi e poi strappai la carta rosa che lo copriva.
Ecco, ora non mi sarei più potuta lamentare di non riuscire a dormire la notte, certo quel libro era molto interessante, e leggere una versione più approfondita di Storia di Hogwarts, mi avrebbe aiutata decisamente a crearmi una cultura maggiore su questo luogo, però… dopo l’ennesima lettura quel libro, per quanti particolari avessero potuto aggiungere, quel libro cominciava a stancarmi.
Posai il tomo sul tavolo e acchiappai il bigliettino attaccato alla copertina di velluto del libro, e cominciai a leggerlo: “So che è la quinta volta che ti regalo questo libro e che se continuo così rischio di diventare banale, però… d’ora in poi la smetterai di lagnarti per la tua insonnia… vero? Va be’ Tanti auguri dal tuo amico Ron. ”
Ridacchiai al suo indirizzo, e lui rispose sorridendomi, Lavanda ci guardò di sottecchi, come se stesse sospettando un presunto tradimento, e poi mi fulminò con lo sguardo. Per nascondere il mio imbarazzo afferrai un altro pacchetto, più piccolo, quasi minuscolo ed impaccato certamente meglio di quello di Ron. Questa volta sciogliere il nastro fu abbastanza semplice, dovetti soltanto tirare un filo e la carta scivolò via dalla piccola scatoletta di legno che conteneva il dono.
Cercai il bigliettino che si rivelò un microscopico pezzo di carta, su cui era scritto: “Auguri da Lavanda”.
Incredibile, persino il suo bigliettino lasciava trasparire tutto il suo entusiasmo!
Comunque non potevo lamentarmi io e lei non eravamo mai andate troppo d’accordo.
Incuriosita da quella scatoletta microscopica l’aprii, e dentro vi trovai un piccolo fera capelli a forma di farfalla, ricoperto da piccole gemme blu e rosa.
-Grazie Lavanda!- esclamai, sorridendole e ringraziandola con lo sguardo.
Lei rispose al mio sorriso, con un altro ancora più falso del mio.
Subito dopo acchiappai un altro piccolo pacchettino, forse ancora più microscopico del precedente.
Armeggia un attimo con i vari pezzi di scotch che chiudevano la carta regalo, e poi, finalmente, la carta si strappò e io riuscii a vederne il contenuto: un braccialetto.
Era d’argento, semplice, con un ciondolo a forma di cuore su qui vi era stato inciso: “Alla mia più cara amica Hermione, da Harry”.
Era sorprendente come quella frase così lunga, riuscisse a starci dentro quel cuore grande si e no quanto il mio pollice.
Abbracciai Harry, che nel frattempo mi aveva raggiunta, e lui ricambiò l’abbraccio, scompigliandomi i lunghi capelli crespi.
Poi aprii gli ultimi due regali rimasti sul tavolo, che si scoprirono essere: un almanacco con tutte le date più importanti del mondo magico (da parte di Ginny), e una mimbulus mimbletonia (regalo di Neville).
Passammo il pomeriggio a festeggiare e a chiacchiera animatamente su qualsiasi argomento esistente, poi venne la sera e io, mi ricordai di una cosa: Draco.
Già, lui.
Draco Malfoy ed Hermione Granger, fidazati!
Voi ve lo sareste mai aspettati?
Io, in realtà, no, mai.
Così, visto che lui aveva la proverbiale capacità di dimenticarsi qualsiasi data esistente su questo pianeta, decisi di andargli a ricordare che oggi era il mio compleanno.
Così, cominciai a ad incamminarmi verso i sotterranei, ben attenta a non farmi beccare né da gazze e né da Mrs. Purr, la sua gatta infernale.
Ricordavo ancora il giorno del nostro fidanzamento: il 31 Dicembre alla festa della scuola organizzata dagli stessi studenti, anche se la McGranitt era stata molto restia riguardo a questa idea, si era comunque riuscito ad organizzarla; a patto che non avremmo fatto troppo chiasso, e che alla festa non sarebbero girati alcolici.
Inutile dire, che nemmeno una di queste regole fu rispettata, e che il mattino dopo non furono solo gli studenti a svegliarsi con delle occhiaia a dir poco oscene!
Draco, quella sera, mi si era avvicinato e, forse perché ero un po’ brilla (tutta colpa dei gemelli Weasley che, tornati a Hogwarts per l’occasione, con la scusa di farmi assaggiare solo un po’ del loro nuovo whiski incendiario, erano riusciti a farmi scolare più della metà della bottiglia), avevamo cominciato a parlare e poi… poi tutto era venuto da sé.
Non mi accorsi nemmeno di entrare nella sala comune di Serpeverde e di salire la scala a chiocciola che portava al dormitorio maschile e di aprire la porta senza neanche bussare.
Quello che vidi dopo mi sconvolse: Draco e un'altra ragazza, che poi riconobbi essere Pansy Parkinson, si stavano baciando appassionatamente, la camicia di Draco era mezza slacciata e… e…
E senza indugiare oltre, cominciai a correre come una pazza verso la sala comune di Grifondoro, mentre le lacrime cominciavano a rigarmi le guance.
E il cuore sembrava non battere più, tanto le pulsazioni erano veloci.
Troppo stanca per proseguire nella mia corsa sfrenata, arrancai fino ad una delle tante poltrone, ora al loro posto, e mi ci rannicchiai, piangendo sempre più forte.
Mi avevano vista?
Mi ero immaginata tutto?
Non lo sapevo, e non ci tenevo neanche.
Anche se il mio cuore, che non accennava a rallentare sembrava conoscere la verità.
Qualcuno parve sentire il suono dei miei singulti e mi si avvicinò: era Harry.
-Cos’è successo?- mi chiese, la sua voce poco più d’un sussurro.
Non aspettò nemmeno la mia risposta e mi abbracciò

NOTE DELL’AUTRICE:
Prima di tutto mi scuso con Sophie_85 per averci messo un’eternità a pubblicare, ma sono riuscita a ad impallare il mio pc e poi non riuscivo a capire come scrivere questo primo capitolo (pensa che l’avrò riscritto come minimo 10 volte!).
In quanto al numero dei capitoli, credo che non saranno più di 6, e che saranno decisamente più lunghi!
Al prossimo cap,
Elyse.
  
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