Caro padrone,
quando ero un cucciolo, ti divertivo e ti facevo ridere. Mi chiamavi “il mio bambino” ed ero diventato pian piano il tuo migliore amico. Se facevo un capriccio o una sciocchezza, muovevi l’indice verso di me e mi rimproveravi. Ma poi, facevamo sempre la pace e ci divertivamo molto, qualsiasi cosa succedesse. Facevamo delle lunghe passeggiate a piedi e in macchina e correvamo insieme nel parco. Era fantastico e amavo tutto questo.
Dopo un po’, però, tu hai cominciato a passare più tempo al lavoro e a concentrarti sulla tua carriera, e io attendevo pazientemente ogni giorno che tornassi a casa. Ti ho sempre accolto con gioia quando rientravi dall’ufficio e ti ho consolato quando eri triste per qualcosa, perché odiavo vederti così.
E poi, ti sei innamorato. Lei, che ora è tua moglie, io l’ho accolta nella nostra casa, l’ho amata e l’ho ascoltata allo stesso modo con il quale obbedivo a te. Ero felice perché anche tu lo eri.
In seguito sono nati i vostri bambini ed io ho condiviso la vostra gioia. Ero affascinato dai colori rosati della pelle dei neonati, dal loro odore, dalla delicatezza e dall’ingenuità che mostravano. Ero diventato loro amico. Quante volte si sono aggrappati al mio pelo, hanno frugato nelle mie orecchie e mi hanno dato dei baci sul naso? Li adoravo ed ero pronto a difenderli da tutto e tutti.
Qualche tempo dopo, ti si è presentata una nuova occasione per fare carriera in un’altra città e tu e tua moglie avete deciso di traslocare in un piccolo appartamento che però non era adatto agli animali domestici come me.
Quella mattina, mi ricordo, ero eccitatissimo per la passeggiata in macchina che mi avevi promesso di fare. Quando siamo arrivati al rifugio per animali, però, ho avuto paura: si sentiva da lontano la solitudine e la disperazione dei cagnolini rinchiusi lì dentro. Poi, hai compilato dei fogli, mi hai dato una carezza di addio senza nemmeno guardarmi negli occhi, e sei partito.
Ti penserò e ti aspetterò per sempre, caro padrone. Spero con tutto il cuore che tutti, durante la tua vita, ti dimostrino altrettanta lealtà di quanta tu ne hai mostrata a me prima di lasciarmi.
Nonostante tutto e con immenso affetto,

 

Il tuo, e per sempre tuo, cane

 
 
 
 
 
NOTE AUTRICE

Mmh, buonasera.
Diciamo che non sono secoli, ma di più, che non pubblico una fan fiction, e devo dire che mi mancava farlo, non poco.
Passando alla storia in sé, voglio dire subito che questo testo non è stato scritto da me, ma è la traduzione di una lettera che ci ha dato la conversatrice di francese l’anno scorso, come esercitazione. Mi era piaciuta e avevo già la mezza idea di pubblicarla, ma poi l’ho persa e non ho più nemmeno avuto voglia di cercarla. Ora però l’ho ritrovata e quindi ho deciso di tradurla e di far leggere questo brano anche voi, visto che credo che il contenuto sia abbastanza carino (poi tralasciamo come l’ho tradotto io, che è meglio).
Niente, se volete lasciare un commento ben venga, altrimenti grazie solo per aver letto, anche solo una visita in più significa molto per me!
Arrivederci,
happiness_