Lo guardai. I riflessi della luna evidenziavano la sua perfezione, sembrava un angelo.

Amavo quei ricci che gli incorniciavano il volto, come poter resistere a tale bellezza?

Quelle labbra così rosse e carnose, tentavano, mi veniva di baciarle ogni volta.

Sì, lo amo, Harry Styles sono innamorato di te. Non riesco a starti lontano, ogni volta che ti guardo mi perdo nei tuoi occhi, quegli occhi ai quali non riuscirei ad attribuire un colore, non riuscirei a trovare un pastello del giusto colore per disegnarli.

Gli accarezzai il volto avvicinandomi lentamente a lui e abbracciandolo gli diedi un bacio a fior di labbra, quasi inesistente, ma io lo sentii.

“Cosa fai Tomlinson? Ne approfitti mentre dormo?” disse aprendo i suoi bellissimi occhi.

“No è che.. io... ehm...” balbettai.

Ma lui mi zittì con un dolce bacio sulle labbra.

“Forse sto sognando, ma non voglio svegliarmi” sussurrai.

“Non stai sognando, è la realtà, finalmente, siamo io e te” mi rispose.

“Io ti amo Harry Styles”

“Io ti amo di più Louis Tomlinson, dal primo momento.”

Quelle parole mi colpirono dritto al cuore, Harry, il mio Harry aveva detto che mi amava, il ragazzo che mi ero limitato a guardare da lontano, il ragazzo con cui scherzavo, giocavo, ogni gesto per me era importante, ogni suo sguardo rivolto a me era speciale, unico, il ragazzo di cui ero follemente innamorato mi aveva detto che mi amava.

Aggiustandosi i capelli si strinse a me, come fanno i bambini quando hanno avuto un incubo, cercava amore, ne aveva bisogno, e io potevo dargli tutto l'amore del mondo.

Sì tirò su e, avvicinandosi al mio viso, incominciò a baciarmi. Quelle labbra, quelle labbra che avevo sempre agognato, quelle labbra che avevo tanto sofferto adesso volevano le mie. La sua lingua iniziò a muoversi in simbiosi con la mia, quasi a danzare, come se l'avessimo fatto già un milione di volte, come se i nostri corpi, le nostre anime, si cercassero da tempo.

Allora avvolsi la sua schiena con le mie braccia, mentre lui pian piano si stendeva su di me continuando a baciarmi.

Lo tirai ancora più vicino, come a voler entrare in lui, a fare di noi un solo essere, quasi a voler fare del nostro un unico battito.

Mai come allora lo avrei voluto lontano.

Per qualche secondo restammo abbracciati, restammo bloccati in un semplice abbraccio, ma così profondo e sincero che non avrei voluto finisse mai.

Con dolcezza gli sfilai a maglietta del pigiama, e lui fece lo stesso con me sorridendomi maliziosamente.

Ogni tanto si fermava a guardarmi, sorrideva e io ricambiavo il sorriso.

Eravamo felici, noi e il nostro amore.

Lo guardavo, era così bello, quella leggera luce sottolineava il suo fisico, per me così maledettamente perfetto.

Non meritava l'odio che riceveva, non lo conoscevano, non sapevano quanto fosse speciale.

“Non avrei mai creduto di poter amare così qualcuno” gli sussurrai.

“Nemmeno io, credimi, non sono il duro che tutti si aspettano che sia” mi disse con gli occhi lucidi, potevo quasi vederci il riflesso della luna.

“Questa è una delle cose che amo di te, infondo sei il mio Hazza” dissi facendogli una linguaccia. Lui non disse niente, sorrise semplicemente, mi dedicò uno dei suoi splendidi sorrisi, uno di quelli sinceri.

Sentivo il suo respiro sul mio collo, il calore della sua pelle sulla mia.

Gli sfilai i pantaloni cambiando i posti, adesso ero io su di lui, ma invertì in fretta la situazione facendo la stessa cosa. Allora mi tolse i boxer.

“Hai i preservativi?” chiesi imbarazzato.

“Certo” mi sorrise.

Allora si alzò dal letto, lo prese e ritornò da me.

Lo mise e incominciò a baciarmi dolcemente.

Mi fece girare e, continuando a baciarmi, si stese sulla mia schiena.

Mi chiese il consenso e io gli feci un semplice accenno di consenso.

Allora lo sentii, stava spingendo, era la mia prima volta da tanto, e faceva un male tremendo, ma non ci badai molto.

Era un miscuglio di sensazioni, tra piacere e dolore.

Si era accorto che mi faceva male, allora con così tanta dolcezza mi chiese se era il caso di continuare, io non volevo affatto che smettesse, non volevo che quel momento finisse, allora gli dissi di non preoccuparsi.

Incominciò a spingere con più ritmo, lo sentivo ansimare dietro di me, e io facevo altrettanto.

Stringevo le lenzuola con forza, quasi a volerle rompere, allora lui, aumentando il ritmo, si chinò sulla mia schiena iniziando a baciarmi il collo, mentre la sua mano scendeva sempre più bassa, mi accarezzò la schiena, e scese di più fino a prendere il mio sesso.

Incominciò a fare su e giù con la mano, pian piano, il dolore si trasformò lentamente in piacere, come era giusto che fosse.

Inarcai la schiena dal piacere, ero in estasi, in paradiso forse?

Harry perse completamente il controllo, incominciò a spingere profondamente, mi piaceva sentirlo dentro di me.

Poco dopo venimmo entrambi, quasi in contemporanea.

Il mio seme si sparse sul letto e in parte sulla sua mano.

Si tolse il preservativo e si stese accanto a me abbracciandomi.

“Sono stato tanto male?” mi disse ancora affannato.

“Scherzi? E' stato bellissimo, la notte più bella della mia esistenza” dissi.

“Ti amo Tomlinson” disse guardandomi dritto negli occhi, così puri e sinceri come non li avevo mai visti.

“Ti amo anche io Styles” risposi io in modo altrettanto sincero.

Ci baciammo, come per suggellare un patto d' amore eterno.

Allora mi accoccolai sul suo petto e chiusi gli occhi, sentii la sua mano, quella non intrecciata alla mia, giocare coi miei capelli, il mio braccio gli andò a cingergli la vita, per attirarlo più vicino a me, avrei voluto che quella notte non finisse mai, non volevo tornare alla realtà, ma, d'altro canto, lui ora era la mia realtà, il mio presente e il mio futuro.

Quello era l'inizio del nostro 'per sempre'.

Salve! 
Questa è la mia prima one-shot sui Larry Stylinson.
Spero vi piaccia :D Recensite in tanti, per me è importante! :)

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