Wonderful Tonight
Seamus and Lavender
Wonderful Tonight (Eric
Clapton)
It's late in the evening; she's
wondering what clothes to wear.
She puts on her make-up and brushes
her long blonde hair.
And then she asks me, "Do I look
all right?"
And I say, "Yes, you look wonderful
tonight."
E’ sera tardi, lei
sta cercando qualcosa da indossare.
Si trucca e pettina
i suoi lunghi capelli biondi.
E quando mi chiede
“ Sto bene?”
Io le dico, “Sì
meravigliosa stasera”
-
Seamus per favore puoi cominciare tu a
chiudere? Sono ancora un
disastro. – Sbuffo allegro. Fa sempre così quando dobbiamo uscire. Come se
non la conoscessi anche nei suoi momenti peggiori.
La sento ondeggiare con i suoi tacchi alti
e non posso fare a meno di immaginarla sensuale ed elegante, come sempre, in
ogni cosa che fa. Altro che disastro.
E pensare che ai tempi di Hogwarts non
l’apprezzai per niente. Sorrido ancora.
Prendo le chiavi e comincio a chiudere le
finestre del piano di sotto.
Questa casa oramai è piena di lei, non solo
di oggetti, ma di profumi, sensazioni, immagini… tutto mi parla di Lavanda,
eppure è appena un paio d’anni che stiamo insieme e conviviamo.
Salgo lentamente le scale fino alla porta
della nostra camera. Posso già inalare il suo dolce profumo. Vaniglia e
cannella. Dolce e speziato come la mia piccola bambolina. Adora essere chiamata
così.
Ed eccola seduta davanti allo specchio con
lo sguardo corrucciato. Si sta spazzolando i capelli. Quei lunghi fili d’oro con
cui amo giocare e svegliarmi ogni mattino.
Inevitabilmente il mio sguardo cade sulla
profonda scollatura del vestito. E’ davvero stupenda.
Se ne accorge e si volta verso me con un
sorrisetto malizioso.
-
Che dici, sono carina stasera? –
Arriccia il suo piccolo naso a punta indugiando con sguardo critico sul suo
abito.
-
Non sei per niente carina. – Dico
avvicinandomi e poggiando la testa nell’incavo del suo collo. Ci guardiamo
riflessi nello specchio. Lei è imbronciata per la mia risposta e allarmata cerca
cosa non va nel suo look. Sorrido divertito.
-
Non sei carina perché sei semplicemente
stupenda. – Sussurro roco al suo orecchio. La mia bambolina arrossisce e
abbassa lo sguardo colpita, come quando era una ragazzina. Sa di essere
bellissima, ma quando glielo dico così so di coglierla alla sprovvista.
-
Non dirlo con quello sguardo da maniaco, non
siamo ancora usciti e già vuoi il dopo festa? – Ironizza facendomi una
linguaccia.
-
Fosse per me non ci andrei proprio a quella
stupida inaugurazione.-
Immagini di sfilarle il suo elegante
abito e farla mia, balenano incessanti nella mia testa, già sento fluire il
sangue pericolosamente in basso.
Le bacio sensualmente il collo e la sento
abbandonarsi contro la mia spalla.
-
Seam… non adesso. – Mi sussurra poco
convinta.
Con un sospiro rassegnato mi sposto e le
porgo la mano.
-
Andiamo Madame?
-
Certo. – Ride raggiante. Non sono mai
stato un tipo troppo galante, ma con lei mi viene naturale.
In pochi minuti arriviamo al party.
We go to a party and everyone turns
to see
This beautiful lady that's walking
around with me.
And then she asks me, "Do you feel
all right?"
And I say, "Yes, I feel wonderful
tonight."
Andiamo ad una
festa e tutti si girano per guardare
Questa splendida
donna che cammina al mio fianco.
E quando lei mi
chiede “ Stai bene?”
Le rispondo, “ Sì
mi sento benissimo stasera.”
Il ministero della magia è addobbato a
festa, in maniera davvero lussuosa. Sono passati 1100 anni dalla sua istituzione
e stasera si inaugura il nuovo piano di uffici Auror: “Smantellamento e annientamento sette pro
Voldemort”. Eh sì, dopo cinque anni dalla sua dipartita c’è ancora qualcuno
che tenta di emulare le sue gesta. Molto poco originali risponderebbe
sicuramente la dama al mio fianco che ora sta fissando estasiata le eleganti
luci della sala.
Neanche mia mamma si sarebbe immaginata un
giorno che sarei diventato il primo direttore, spezza incantesimi, della sezione
“Annullamento fatture”. O meglio il
primo irlandese, come avrebbe detto il mio vecchio, se fosse ancora in vita.
Entriamo di soppiatto nella sala, ma in
pochi minuti l’attenzione dei cavalieri è tutta rivolta alla mia fidanzata. E’
davvero bellissima, fasciata nel suo abito di velluto blu scuro, che fa
risaltare la chioma bionda e adornata di piccoli brillantini. Lei un po’
imbarazzata ma compiaciuta, si stringe al mio braccio. Sa che sono geloso
ultimamente, anzi lo sono sempre stato da quando ci siamo messi insieme. Ci
sorridiamo sereni e ci avviamo verso le poche facce veramente
amiche.
Ecco li da lontano si notano subito. La
coppia del secolo, quella che ci ha tormentato per sette anni scolastici. Ron e
Hermione sono appoggiati ad una colonna e chiacchierano animatamente, con lo
sguardo incatenato. Per loro il mondo non esiste. Chissà se io e Lavanda da
fuori sembriamo come loro, felici e innamorati.
Che vado a pensare! Sto diventando proprio
rammollito. Io “lo stallone di Hogwarts” mi sono fatto infinocchiare dalla prima
biondina che passa.
Mi giro verso di lei, sta salutando
raggiante i due che le rispondono allegri.
Ci avviciniamo velocemente, non prima di
aver preso un paio di drink dal tavolo accanto.
Siamo ad un passo da loro e non possiamo
fare a meno di notare come emanino gioia di vivere da tutti i pori. Sono
sicuramente la coppia più invidiata del mondo magico dopo Ginny e Harry.
Lei medimaga professionista di massimo
livello e lui capitano auror in odore di promozione.
Ci sorridono cordiali, non sembra passato
nemmeno un giorno dai tempi della scuola, anche se di aspetto siamo cambiati
tantissimo.
Hermione ha i capelli raccolti in una
crocchia elegante, dalla quale qualche ricciolo ribelle scappa per incorniciare
il suo viso, leggermente più pieno del solito. Un abito verde acqua la copre
leggera, esaltando le sue forme rotonde e sensuali.
-
Oh Hermione la gravidanza ti fa proprio
bene! Sei splendida! Non è vero Seamus?– Esclama con sguardo sornione verso
di me.
Sento improvvisamente caldo, non è che si è
messa strane idee in testa?
Ron dal canto suo sempre più alto e un po’
meno dinoccolato, mi guarda ridacchiando malizioso.
-
E tu Seam? Quando ti dai da fare a sfornare
tanti piccoli irlandesi biondi? – Mi strozzo con la saliva. Weasley è sempre
il solito scemo.
-
E tu cos’hai in mente, di far concorrenza ai
tuoi?
-
Beh perché no! – Esclamò sincero,
cercando con gli occhi la moglie che ridacchiava divertita.
Li fisso allibito, hanno davvero intenzione
di metter su una squadra di Quidditch?
-
E’ ancora un po’ presto per queste cose. Noi
stiamo insieme da due anni e non siamo nemmeno sposati. – Esordisce
timidamente la mia dama, abbassando lo sguardo. Noto un velo di tristezza nei
suoi occhi limpidi e sento il colletto della mia camicia farsi sempre più
stretto.
-
E che vuol dire, io Ron ci siamo messi solo
un anno prima di voi e abbiamo già due o meglio tre bambini. – Disse
accarezzandosi il pancione.
Lavanda mi guarda allarmata. Non so se la
sua è una reazione da “ Mio Dio mi vogliono incastrare o da mio Dio quando si
decide a chiedermi di sposarlo”. A ripensarci la prima ipotesi mi da molto
fastidio. Non riesco a concepirla come una che non vuole mettere su famiglia.
Certo tutti e due abbiamo avuto molte
storie e siamo stati etichettati come persone non molto serie, ma credo davvero
che funzioneremmo bene insieme. Magari anche un paio di bambini non ci
starebbero male.
La mia mente corre ad un gesto folle che ho
fatto quattro o cinque mesi fa…
Dopo essere scampato per miracolo ad un
incidente con la macchina, “Sì amo le auto babbane, tutta colpa di Potter e
della sua passione per i motori.” Camminai per un po’ nelle vie del centro,
completamente scombussolato. Non avevo avuto il coraggio di chiamare Lavanda,
non era successo nulla di grave e nessuno si era fatto male. Perché allarmarla
inutilmente?
Sconvolto mi strascinai verso le vetrine,
senza guardarle realmente.
Tanta gente felice, tante coppie a spasso e
io mi sentivo più morto che vivo, non riuscendo a non pensare quanto ognuno di
noi abbia l’immensa fortuna di essere amato e di vivere una vita normale e
mediamente felice.
Fu così che lo vidi. Un grazioso anellino
di oro bianco con un diamante a forma di cuore, che troneggiava su di una
mano/espositore nel pieno centro della vetrina.
Era molto elegante e immediatamente gli
occhi di Lavanda mi apparvero in mente. Avevo così voglia di abbracciarla e di
dirle quanto avrei voluto passare con lei il resto della mia vita.
Senza pensarci un attimo entrai dentro e lo
comprai. Con il lavoro che faccio posso permettermi anche una spesa costosa.
Arrivai subito a casa, e la prima cosa che
notai fu la mia fidanzata raggomitolata sul divano.
Mi aveva aspettato alzata fino a tardi. Mi
avvicino per prenderla in braccio e portarla sopra, ma mi accorgo che scottava di
febbre.
Addio dichiarazione romantica e benvenuta
nottata di sacchetti del ghiaccio e termometri.
Non che mi dispiaccia, ma passata
l’ispirazione ho semplicemente chiuso l’astuccio e l’ho nascosto infondo
all’armadio in attesa di un altro momento di follia.
Mi conosco, da essere razionale me la sarei
fatta sotto dalla paura a chiederle di legarsi a me per sempre. Certo che lo
voglio ma non ho tutto questo fegato, pur essendo stato Grifondoro, sarebbe come
esporsi troppo e non poter ritrattare in caso di insicurezza. Perché è questo
quello che sono, fifone e stupido.
Ho finito il mio terzo Whisky incendiario,
e solo adesso riemergo dalle mie elucubrazioni e mi rendo conto che i tre si
stanno rivolgendo a me con sguardo interrogativo.
-
Allora Seam che ne pensi? – Chiede Ron
ed io all’improvviso mi sveglio dal torpore, non stavo seguendo una sola parola,
devo trovare un diversivo.
-
Ti va di ballare? – Chiedo ad un
Hermione sorpresa con tanto di sopracciglia inarcate. Ron mi lancia uno sguardo
truce ma poi annuisce verso la moglie.
-
Vuoi davvero ballare con una balena? –
Ridacchia lei, le sorrido malizioso.
-
Se tutte le balene fossero
così…
-
Hei vacci piano ti ricordo che è incinta,
sposata e soprattutto mia! – Puntualizzò il rosso.
-
Certamente Weasleyuccio. Che ne dici di
tener compagnia alla mia dama nel frattempo?
Lavanda e Ron si scambiarono uno sguardo
stranito.
-
Amore quanti drink hai bevuto?
-
Solo tre. – Rispondo fintamente offeso.
-
Ah… - Lo sguardo dei due sfreccia verso
Hermione che annuisce contenta.
-
Andiamo Lav non avrai paura di ricadere nel
fascino Weasley che di leggendario non ha proprio un tubo.
-
Non essere sciocco e poi chi dovrebbe aver
paura sei tu. Posso sempre mollarti per un altro. - Rido piccato, certo che
lo so che con quel corpo puoi avere chi vuoi piccola bambolina dispettosa.
Ron e Hermione si guardano esasperati.
-
Ok noi andiamo a ballare. – Lei mi tira
per un braccio e sono già sulla pista abbracciato alla mia vecchia compagna di
scuola.
La musica dolce e l’andamento elegante
della mia compagna di ballo, riescono a rilassarmi.
Sento il suo profumo dolce e materno
inalarmi le narici. E’davvero molto bella.
-
Seam non guardarmi così, altrimenti Ron
andrà in escandescenza. – Ridacchia divertita. Mi allarmo subito cercando la
sua testa rossa tra le altre. Fortunatamente balla poco più la e non può
sentire.
-
Sei una bella donna e Lav ha ragione la
gravidanza ti dona.
-
Oddio non voglio rimanere incinta per
sempre, per sembrare carina! – Esclama fintamente
sconvolta.
-
Dai Herm sai di essere bella anche quando
non sei incinta. Ma non dirlo a Ron o mi ammazza. Mi domando ancora come non
l’hai mollato per cercarne uno più intelligente.
-
Finnigan! Non parlare così di mio marito. E
poi mi sembra che anche la tua metà si sia accalappiata un tipo poco
raccomandabile.
-
Io sono raccomandabilissimo e poi da quando
sto con lei ho messo la testa apposto.
-
Davvero?
-
Sì non ci siamo mai traditi. Il che per noi
è quasi un record. – Sussurro felice.
-
Se stai così bene con lei perché non fai il
grande passo. Ormai manchi solo tu. – Domanda a brucia
pelo.
-
Granger non hai mai smesso di essere una so
tutto io eh?
-
Non essere sciocco si vede che lo desiderate
entrambi. Hai paura che ti incastrino? – Piccato.
-
Beh ce l’avevo anche io questa paura. –
La guardo sconvolto.
-
Davvero? Credevo Ron ma tu… cioè, santo
cielo avete affrontato Voldemort, vi siete sempre piaciuti. Paura di
che?
-
Paura di sbagliare… di non essere sicura di
me. Ron mi ama da morire ma non mi sentivo all’altezza dei suoi sentimenti
capisci? – Capisco fin troppo bene.
-
E lo stesso vale anche per te… - Parole
senza dubbio vere.
-
Grazie. – Le dico stringendola a me per
quanto possibile.
Il mio sguardo cerca Lavanda e lì in un
angolo della sala, la vedo volteggiare composta tra le braccia di Weasley. Lui è
galante e gentile. Stanno parlando di qualcosa di divertente perché li vedo
ridere sommessamente.
Finalmente dopo tanto non vedo più il suo
sguardo rattristarsi alla vista di Ron.
Ricordo che a scuola parlammo molto dopo
che si erano mollati, io invece ero stato scartato da Susan Bones per quelli
insipido di Zacharias Smith, così ci confidavamo le nostre pene tra una
burrobirra e una partita a carte. Lei era sempre triste e abbattuta ma sapeva di
non poter competere con Hermione. Forse per questo ha cominciato a passare da un
letto all’altro come facevo io.
Poi con me, anzi insieme, abbiamo capito
che non serve a nulla fare i duri e cercare di fottere il prossimo. Così una
sera di gennaio, fuori l’ennesimo locale ci baciammo brilli ma consapevoli che
quel contatto non era l’ennesimo ripiego ma il primo mattone di una nuova vita.
Con alcune manovre di danza particolarmente
abili, io e Hermione ci avviciniamo ai due e subito Ron ne approfitta per volare
tra le braccia di sua moglie. Vedo il suo sguardo cambiare totalmente,
illuminarsi radioso e felice… mi volto verso Lavanda e li incontro.
Gli occhi dell’amore, del mio amore. Mi
guardano come quelli che Hermione riserva a suo marito, ma più intensi pieni di
desideri inespressi e di voglia di fare.
Non posso fare a meno di abbracciarla
forte, e cominciare a danzare con lei, abbandonando il capo nell’incavo del suo
collo, come un cucciolo bisognoso di coccole.
Dapprima spiazzata, la sento reagire man
mano e circondarmi con le braccia e cominciare a massaggiarmi la base del collo.
Il suo calore, il suo profumo… per pochi
istanti mi lascio cullare abbandonato a lei, mentre percepisco distintamente le
parole della canzone su cui balliamo:
I feel wonderful because I see
The love light in your eyes.
And the wonder of it all
Is that you just don't realize how
much I love you.
Mi sento
meravigliosamente perchè vedo
La luce dell’amore
nei tuoi occhi,
E la meraviglia ti
tutto questo è
Che nemmeno riesci
a realizzare quanto ti amo.
Sì rispecchia perfettamente ciò che provo.
Se solo lontanamente immaginasse cosa penso del nostro rapporto forse
scapperebbe a gambe levate. Non so se ha voglia di fare questo passo, ma soprattutto non so
se lo vuole con me. Ancora dubbi si insinuano nella mia mente, mentre la stringo
possessivamente.
Guardo Ron e Hermione volteggiare sereni e
mi chiedo perché non dovrebbe essere così anche per me e lei. Anche Lavanda
starebbe benissimo col pancione, ma ancor di più sarebbe splendido vedere i suoi
occhi brillare luminosi e finalmente appagati. Lo voglio intensamente, ora lo
so.
Un giramento di testa e mi aggrappo più
forte. Lei c’è sempre al mio fianco.
-
Seam amore, tutto ok?
-
Sì, mi gira solo un po’ la testa.
-
Te l’avevo detto di non esagerare con
l’alcol.
-
Sto bene. – Mi bacia la tempia per
controllare la temperatura.
-
Sei accaldato è meglio
andare.
-
Scusa, ti ho rovinato la serata. –
Sorride stupita.
-
Ma che rovinato! E poi a dire il vero questi
tacchi mi stanno uccidendo. Dammi le chiavi della macchina che guido
io.
-
Non replico solo perché non sono in
condizioni.
-
Non ti fidi della mia
guida?
-
Di come guidi mi fido, ma ho il timore che
ti affezioni troppo alla mia macchina nuova. L’ho fatta ridere di gusto, mentre con
un braccio mi avvolge la vita e mi aiuta ad uscire.
-
Già andate via?
-
Sì, Seamus non si sente
bene.
-
L’ennesima tattica di rimorchio per
anticipare l’after party, vecchia volpe? – Domanda ironico
Ron.
-
Magari, se prima non vomito in macchina.
-
Salutaci Hermione ok?
-
Certo Lavanda e mi raccomando per il tuo
bene, abbandonalo al primo autogrill.
-
Simpatico. -
Rispondo mentre loro se la ridono di cuore.
It's time to go home now and I've
got an aching head,
So I give her the car keys and she
helps me to bed.
And then I tell her, as I turn out
the light,
I say, "My darling, you were
wonderful tonight.
Oh my darling, you were wonderful
tonight."
E’ ora di andare a
casa, ho mal di testa.
Così do a lei le
chiavi della macchina e lei mi aiuta a mettermi a
letto.
E quando le dico,
di spegnere la luce.
Dico: Tesoro mio
sei magnifica stanotte.
Tesoro mio sei
magnifica stanotte.
La guida di Lavanda è veloce e
confortevole, o forse è solo la mia nuova macchina che sfrecciando nell’oscurità
mi da la sensazione ovattata della sicurezza.
Con fatica riesco a trascinarmi in casa. La
mia bambolina sistema le cose e mi prepara un po’ del solito rimedio post
sbronza.
Sono qui nella nostra camera da letto,
odore familiare delle lenzuola già mi fa sentire meglio. Mi sento al sicuro.
Sorrido come un idiota, mentre il cervello mi pulsa come se volesse scapparmi
dal cranio.
Scavo nell’armadio per mettere il pigiama e
la trovo. La scatoletta tanto ambita. Sono brillo è vero, ma una nuova
consapevolezza si fa strada in me. La stessa di quella sera di gennaio. Lo guardo. E’ splendido come quando l’ho
comprato. E’ il momento giusto me lo sento. Mi stendo a letto portando la
scatola con me.
Dopo qualche minuto lei mi appare sulla
soglia, completamente struccata e in camicia da notte rosa chiaro. E’ ancora più
bella. I capelli sciolti e lisci le incorniciano il volto, che senza trucco è
ancora più affascinante.
-
Come va? – Si accoccola al mio fianco
sbadigliando.
-
Meravigliosamente.
-
Cavolo ha già fatto effetto? A saperlo, ne
portavo un po’ alla festa.
-
No il mal di testa c’è ancora e credo che
durerà molto, ma mi sento lo stesso magnificamente. – Mi guarda come fossi
matto e non ha tutti i torti.
-
E’ peggio di quel che credevo. – Rido, già mi pregusto la sua
faccia.
-
Oh Lav non guardarmi così sai che sono
strano, lo sapevi quella sera di gennaio e mi sembra che non mi sia mai smentito
no?
-
Dove vuoi andare a parare?– Rispose
inarcando un sopracciglio.
-
A questo. Vuoi sposarmi?- Dico estraendo
la scatoletta da sotto il cuscino. Dapprima la fissa sbigottita, poi commossa e
infine corrucciata. Non mi aspettavo certo un così variegato caleidoscopio di
emozioni.
-
Perché?
-
Perché cosa?
-
Questo.
-
Perché vorrei che mi
sposassi.
-
No, tu non vuoi. – E’ il mio turno di
inarcare un sopracciglio.
-
Come prego?
-
Tu non vuoi. Uno perché sei sbronzo, due
perché hai guardato tutto il tempo Ron e Hermione e siccome sei tu l’unico
scapolo degli ex Grifondoro vuoi pareggiare i conti. – Sbotta furiosa.
-
Pensi davvero ciò che hai detto? Ti sposerei
solo per spirito di emulazione? Dannazione Lavanda mi
conosci!
-
Appunto perché ti conosco un matrimonio tra
noi non decollerebbe.
-
Allora dillo che sei tu che non mi vuoi!
– Grido ormai fuori di me.
-
Io ti voglio sposare per lo meno da un anno
e mezzo è solo che ho paura! – Risponde forte fulminandomi con lo sguardo.
-
Paura?
-
Sì, di fare una cazzata, di non essere
cambiata. Di non superare la prima litigata e ficcarmi nel letto del primo che
passa. Cosa che temo anche per te. Finché non ci sono legami sacri e figli ok,
ma a quel momento cosa accadrebbe? Noi non siamo Ron e Hermione, siamo
orgogliosi, vendicativi, incredibilmente inclini a combinare cazzate.
I
nostri figli ne soffrirebbero e io ne morirei. – Mi ha gridato le sue verità
in faccia. Limpide, inaspettate e furiose come un temporale estivo, e mi rendo
conto come un deficiente che sono le mie stesse motivazioni, così comincio a
ridere a crepapelle.
- Io
ti confido i miei dubbi e tu mi prendi anche per il culo? – Sbotta
arrabbiata.
Non posso fare a meno di prendere il suo
viso tra le mie mani e baciarlo intensamente. Merlino quanto la
amo.
-
Rido perché sono le stesse paure che ho
avuto io fino a stasera. Il fatto che ti poni delle domande mi rincuora, ma
ancor più che ti preoccupi per figli che non esistono ancora, già ti rende una
buona madre ed io non potrei fare scelta migliore nel chiederti di sposarmi. Ti
amo troppo per combinare cazzate Lav. Ti prego sposami. Anche perché credo che
non avrò mai più il coraggio di dichiararmi di nuovo. – E la vedo la mia
piccola bambolina dispettosa, piangere e ridere tra le lacrime.
-
Sì ti sposo Seam… ti amo tanto… davvero.
– Sussurra tra i singhiozzi, mente le infilo l’anello al dito. Perfetto e
splendido, fatto apposta per lei.
La bacio dolcemente e già mi sento
infuocato, mentre lei si aggrappa a me.
-
Che ne dici di spegnere la luce, mia quasi
signora Finnigan? Ti faccio vedere un po’ di mambo orizzontale. – Mugugno
sensualmente.
-
Seam! Sei il solito maiale!
-
Mi conosci bambolina… e poi come la formiamo
sta famiglia e non ci esercitiamo. – Ride sommessamente. La luce è spenta e
la notte ci copre come una coperta, celando ad occhi indiscreti le nostre
effusioni. Solo la piccola luce riflessa sull’anello ci fa da guida in questo
preludio di nuova vita. Io e Lavanda per sempre.
- Oh my
darling you’re wonderful tonight …