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Autore: Matrona    16/06/2007    13 recensioni
Dopo la guerra magica non tutti hanno trovato il prorpio equilibrio. Riuscirà un ex grifondoro a far pace nel suo cuore e rischiare un pò di più nella sua vita. E Ron e Hermione saranno all'altezza di fargli da cupido? Scopritelo leggendo questa shottina Lavanda/Seamus e Ron/Hermione. Spero ardentemtne che vi piaccia. Kiss kachan
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lavanda Brown, Seamus Finnigan | Coppie: Ron/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Wonderful Tonight                     Seamus and Lavender

 

 

 Wonderful Tonight (Eric Clapton)

 

It's late in the evening; she's wondering what clothes to wear.

She puts on her make-up and brushes her long blonde hair.

And then she asks me, "Do I look all right?"

And I say, "Yes, you look wonderful tonight."

 

E’ sera tardi, lei sta cercando qualcosa da indossare.

Si trucca e pettina i suoi lunghi capelli biondi.

E quando mi chiede “ Sto bene?”

Io le dico, “Sì meravigliosa stasera”

 

-          Seamus per favore puoi cominciare tu a chiudere? Sono ancora un disastro. – Sbuffo allegro. Fa sempre così quando dobbiamo uscire. Come se non la conoscessi anche nei suoi momenti peggiori.

La sento ondeggiare con i suoi tacchi alti e non posso fare a meno di immaginarla sensuale ed elegante, come sempre, in ogni cosa che fa. Altro che disastro.

E pensare che ai tempi di Hogwarts non l’apprezzai per niente. Sorrido ancora.

Prendo le chiavi e comincio a chiudere le finestre del piano di sotto.

Questa casa oramai è piena di lei, non solo di oggetti, ma di profumi, sensazioni, immagini… tutto mi parla di Lavanda, eppure è appena un paio d’anni che stiamo insieme e conviviamo.

Salgo lentamente le scale fino alla porta della nostra camera. Posso già inalare il suo dolce profumo. Vaniglia e cannella. Dolce e speziato come la mia piccola bambolina. Adora essere chiamata così.

Ed eccola seduta davanti allo specchio con lo sguardo corrucciato. Si sta spazzolando i capelli. Quei lunghi fili d’oro con cui amo giocare e svegliarmi ogni mattino.

Inevitabilmente il mio sguardo cade sulla profonda scollatura del vestito. E’ davvero stupenda.

Se ne accorge e si volta verso me con un sorrisetto malizioso.

-          Che dici, sono carina stasera? – Arriccia il suo piccolo naso a punta indugiando con sguardo critico sul suo abito.

-          Non sei per niente carina. – Dico avvicinandomi e poggiando la testa nell’incavo del suo collo. Ci guardiamo riflessi nello specchio. Lei è imbronciata per la mia risposta e allarmata cerca cosa non va nel suo look. Sorrido divertito.

-          Non sei carina perché sei semplicemente stupenda. – Sussurro roco al suo orecchio. La mia bambolina arrossisce e abbassa lo sguardo colpita, come quando era una ragazzina. Sa di essere bellissima, ma quando glielo dico così so di coglierla alla sprovvista.

-          Non dirlo con quello sguardo da maniaco, non siamo ancora usciti e già vuoi il dopo festa? – Ironizza facendomi una linguaccia.

-          Fosse per me non ci andrei proprio a quella stupida inaugurazione.-

 Immagini di sfilarle il suo elegante abito e farla mia, balenano incessanti nella mia testa, già sento fluire il sangue pericolosamente in basso.  

Le bacio sensualmente il collo e la sento abbandonarsi contro la mia spalla.

-          Seam… non adesso. – Mi sussurra poco convinta.

Con un sospiro rassegnato mi sposto e le porgo la mano.

-          Andiamo Madame?

-          Certo. – Ride raggiante. Non sono mai stato un tipo troppo galante, ma con lei mi viene naturale.

In pochi minuti arriviamo al party.

 

We go to a party and everyone turns to see

This beautiful lady that's walking around with me.

And then she asks me, "Do you feel all right?"

And I say, "Yes, I feel wonderful tonight."

 

Andiamo ad una festa e tutti si girano per guardare

Questa splendida donna che cammina al mio fianco.

E quando lei mi chiede “ Stai bene?”

Le rispondo, “ Sì mi sento benissimo stasera.”

 

 

Il ministero della magia è addobbato a festa, in maniera davvero lussuosa. Sono passati 1100 anni dalla sua istituzione e stasera si inaugura il nuovo piano di uffici Auror: “Smantellamento e annientamento sette pro Voldemort”. Eh sì, dopo cinque anni dalla sua dipartita c’è ancora qualcuno che tenta di emulare le sue gesta. Molto poco originali risponderebbe sicuramente la dama al mio fianco che ora sta fissando estasiata le eleganti luci della sala.

Neanche mia mamma si sarebbe immaginata un giorno che sarei diventato il primo direttore, spezza incantesimi, della sezione “Annullamento fatture”. O meglio il primo irlandese, come avrebbe detto il mio vecchio, se fosse ancora in vita.

Entriamo di soppiatto nella sala, ma in pochi minuti l’attenzione dei cavalieri è tutta rivolta alla mia fidanzata. E’ davvero bellissima, fasciata nel suo abito di velluto blu scuro, che fa risaltare la chioma bionda e adornata di piccoli brillantini. Lei un po’ imbarazzata ma compiaciuta, si stringe al mio braccio. Sa che sono geloso ultimamente, anzi lo sono sempre stato da quando ci siamo messi insieme. Ci sorridiamo sereni e ci avviamo verso le poche facce veramente amiche.

 

Ecco li da lontano si notano subito. La coppia del secolo, quella che ci ha tormentato per sette anni scolastici. Ron e Hermione sono appoggiati ad una colonna e chiacchierano animatamente, con lo sguardo incatenato. Per loro il mondo non esiste. Chissà se io e Lavanda da fuori sembriamo come loro, felici e innamorati.

Che vado a pensare! Sto diventando proprio rammollito. Io “lo stallone di Hogwarts” mi sono fatto infinocchiare dalla prima biondina che passa.

Mi giro verso di lei, sta salutando raggiante i due che le rispondono allegri.

Ci avviciniamo velocemente, non prima di aver preso un paio di drink dal tavolo accanto.

Siamo ad un passo da loro e non possiamo fare a meno di notare come emanino gioia di vivere da tutti i pori. Sono sicuramente la coppia più invidiata del mondo magico dopo Ginny e Harry.

Lei medimaga professionista di massimo livello e lui capitano auror in odore di promozione.

Ci sorridono cordiali, non sembra passato nemmeno un giorno dai tempi della scuola, anche se di aspetto siamo cambiati tantissimo.

Hermione ha i capelli raccolti in una crocchia elegante, dalla quale qualche ricciolo ribelle scappa per incorniciare il suo viso, leggermente più pieno del solito. Un abito verde acqua la copre leggera, esaltando le sue forme rotonde e sensuali.

-          Oh Hermione la gravidanza ti fa proprio bene! Sei splendida! Non è vero Seamus?– Esclama con sguardo sornione verso di me.

Sento improvvisamente caldo, non è che si è messa strane idee in testa?

Ron dal canto suo sempre più alto e un po’ meno dinoccolato, mi guarda ridacchiando malizioso.

-          E tu Seam? Quando ti dai da fare a sfornare tanti piccoli irlandesi biondi? – Mi strozzo con la saliva. Weasley è sempre il solito scemo.

-          E tu cos’hai in mente, di far concorrenza ai tuoi?

-          Beh perché no! – Esclamò sincero, cercando con gli occhi la moglie che ridacchiava divertita.

Li fisso allibito, hanno davvero intenzione di metter su una squadra di Quidditch?

-          E’ ancora un po’ presto per queste cose. Noi stiamo insieme da due anni e non siamo nemmeno sposati. – Esordisce timidamente la mia dama, abbassando lo sguardo. Noto un velo di tristezza nei suoi occhi limpidi e sento il colletto della mia camicia farsi sempre più stretto.

-          E che vuol dire, io Ron ci siamo messi solo un anno prima di voi e abbiamo già due o meglio tre bambini. – Disse accarezzandosi il pancione.

Lavanda mi guarda allarmata. Non so se la sua è una reazione da “ Mio Dio mi vogliono incastrare o da mio Dio quando si decide a chiedermi di sposarlo”. A ripensarci la prima ipotesi mi da molto fastidio. Non riesco a concepirla come una che non vuole mettere su famiglia.

Certo tutti e due abbiamo avuto molte storie e siamo stati etichettati come persone non molto serie, ma credo davvero che funzioneremmo bene insieme. Magari anche un paio di bambini non ci starebbero male.

La mia mente corre ad un gesto folle che ho fatto quattro o cinque mesi fa…

 

Dopo essere scampato per miracolo ad un incidente con la macchina, “Sì amo le auto babbane, tutta colpa di Potter e della sua passione per i motori.” Camminai per un po’ nelle vie del centro, completamente scombussolato. Non avevo avuto il coraggio di chiamare Lavanda, non era successo nulla di grave e nessuno si era fatto male. Perché allarmarla inutilmente?

Sconvolto mi strascinai verso le vetrine, senza guardarle realmente.

Tanta gente felice, tante coppie a spasso e io mi sentivo più morto che vivo, non riuscendo a non pensare quanto ognuno di noi abbia l’immensa fortuna di essere amato e di vivere una vita normale e mediamente felice.

Fu così che lo vidi. Un grazioso anellino di oro bianco con un diamante a forma di cuore, che troneggiava su di una mano/espositore nel pieno centro della vetrina.

Era molto elegante e immediatamente gli occhi di Lavanda mi apparvero in mente. Avevo così voglia di abbracciarla e di dirle quanto avrei voluto passare con lei il resto della mia vita.

Senza pensarci un attimo entrai dentro e lo comprai. Con il lavoro che faccio posso permettermi anche una spesa costosa.

Arrivai subito a casa, e la prima cosa che notai fu la mia fidanzata raggomitolata sul divano.

Mi aveva aspettato alzata fino a tardi. Mi avvicino per prenderla in braccio e portarla sopra,  ma mi accorgo che scottava di febbre.

Addio dichiarazione romantica e benvenuta nottata di sacchetti del ghiaccio e termometri.

Non che mi dispiaccia, ma passata l’ispirazione ho semplicemente chiuso l’astuccio e l’ho nascosto infondo all’armadio in attesa di un altro momento di follia.

Mi conosco, da essere razionale me la sarei fatta sotto dalla paura a chiederle di legarsi a me per sempre. Certo che lo voglio ma non ho tutto questo fegato, pur essendo stato Grifondoro, sarebbe come esporsi troppo e non poter ritrattare in caso di insicurezza. Perché è questo quello che sono, fifone e stupido.

Ho finito il mio terzo Whisky incendiario, e solo adesso riemergo dalle mie elucubrazioni e mi rendo conto che i tre si stanno rivolgendo a me con sguardo interrogativo.

-          Allora Seam che ne pensi? – Chiede Ron ed io all’improvviso mi sveglio dal torpore, non stavo seguendo una sola parola, devo trovare un diversivo.

-          Ti va di ballare? – Chiedo ad un Hermione sorpresa con tanto di sopracciglia inarcate. Ron mi lancia uno sguardo truce ma poi annuisce verso la moglie.

-          Vuoi davvero ballare con una balena? – Ridacchia lei, le sorrido malizioso.

-          Se tutte le balene fossero così…

-          Hei vacci piano ti ricordo che è incinta, sposata e soprattutto mia! – Puntualizzò il rosso.

-          Certamente Weasleyuccio. Che ne dici di tener compagnia alla mia dama nel frattempo?

Lavanda e Ron si scambiarono uno sguardo stranito.

-          Amore quanti drink hai bevuto?

-          Solo tre. – Rispondo fintamente offeso.

-          Ah… - Lo sguardo dei due sfreccia verso Hermione che annuisce contenta.

-          Andiamo Lav non avrai paura di ricadere nel fascino Weasley che di leggendario non ha proprio un tubo.

-          Non essere sciocco e poi chi dovrebbe aver paura sei tu. Posso sempre mollarti per un altro. - Rido piccato, certo che lo so che con quel corpo puoi avere chi vuoi piccola bambolina dispettosa.

Ron e Hermione si guardano esasperati.

-          Ok noi andiamo a ballare. – Lei mi tira per un braccio e sono già sulla pista abbracciato alla mia vecchia compagna di scuola.

La musica dolce e l’andamento elegante della mia compagna di ballo, riescono a rilassarmi.

Sento il suo profumo dolce e materno inalarmi le narici. E’davvero molto bella.

-          Seam non guardarmi così, altrimenti Ron andrà in escandescenza. – Ridacchia divertita. Mi allarmo subito cercando la sua testa rossa tra le altre. Fortunatamente balla poco più la e non può sentire.

-          Sei una bella donna e Lav ha ragione la gravidanza ti dona.

-          Oddio non voglio rimanere incinta per sempre, per sembrare carina! – Esclama fintamente sconvolta.

-          Dai Herm sai di essere bella anche quando non sei incinta. Ma non dirlo a Ron o mi ammazza. Mi domando ancora come non l’hai mollato per cercarne uno più intelligente.

-          Finnigan! Non parlare così di mio marito. E poi mi sembra che anche la tua metà si sia accalappiata un tipo poco raccomandabile.

-          Io sono raccomandabilissimo e poi da quando sto con lei ho messo la testa apposto.

-          Davvero?

-          Sì non ci siamo mai traditi. Il che per noi è quasi un record. – Sussurro felice.

-          Se stai così bene con lei perché non fai il grande passo. Ormai manchi solo tu. – Domanda a brucia pelo.

-          Granger non hai mai smesso di essere una so tutto io eh?

-          Non essere sciocco si vede che lo desiderate entrambi. Hai paura che ti incastrino? – Piccato.

-          Beh ce l’avevo anche io questa paura. – La guardo sconvolto.

-          Davvero? Credevo Ron ma tu… cioè, santo cielo avete affrontato Voldemort, vi siete sempre piaciuti. Paura di che?

-          Paura di sbagliare… di non essere sicura di me. Ron mi ama da morire ma non mi sentivo all’altezza dei suoi sentimenti capisci? – Capisco fin troppo bene.

-          E lo stesso vale anche per te… - Parole senza dubbio vere.

-          Grazie. – Le dico stringendola a me per quanto possibile.

Il mio sguardo cerca Lavanda e lì in un angolo della sala, la vedo volteggiare composta tra le braccia di Weasley. Lui è galante e gentile. Stanno parlando di qualcosa di divertente perché li vedo ridere sommessamente.

Finalmente dopo tanto non vedo più il suo sguardo rattristarsi alla vista di Ron.

Ricordo che a scuola parlammo molto dopo che si erano mollati, io invece ero stato scartato da Susan Bones per quelli insipido di Zacharias Smith, così ci confidavamo le nostre pene tra una burrobirra e una partita a carte. Lei era sempre triste e abbattuta ma sapeva di non poter competere con Hermione. Forse per questo ha cominciato a passare da un letto all’altro come facevo io.

Poi con me, anzi insieme, abbiamo capito che non serve a nulla fare i duri e cercare di fottere il prossimo. Così una sera di gennaio, fuori l’ennesimo locale ci baciammo brilli ma consapevoli che quel contatto non era l’ennesimo ripiego ma il primo mattone di una nuova vita.

Con alcune manovre di danza particolarmente abili, io e Hermione ci avviciniamo ai due e subito Ron ne approfitta per volare tra le braccia di sua moglie. Vedo il suo sguardo cambiare totalmente, illuminarsi radioso e felice… mi volto verso Lavanda e li incontro.

Gli occhi dell’amore, del mio amore. Mi guardano come quelli che Hermione riserva a suo marito, ma più intensi pieni di desideri inespressi e di voglia di fare.

Non posso fare a meno di abbracciarla forte, e cominciare a danzare con lei, abbandonando il capo nell’incavo del suo collo, come un cucciolo bisognoso di coccole.

Dapprima spiazzata, la sento reagire man mano e circondarmi con le braccia e cominciare a massaggiarmi la base del collo.

Il suo calore, il suo profumo… per pochi istanti mi lascio cullare abbandonato a lei, mentre percepisco distintamente le parole della canzone su cui balliamo:

 

            

I feel wonderful because I see

The love light in your eyes.

And the wonder of it all

Is that you just don't realize how much I love you.

 

Mi sento meravigliosamente perchè vedo

La luce dell’amore nei tuoi occhi,

E la meraviglia ti tutto questo è

Che nemmeno riesci a realizzare quanto ti amo. 

   

Sì rispecchia perfettamente ciò che provo. Se solo lontanamente immaginasse cosa penso del nostro rapporto forse scapperebbe a gambe levate. Non so se ha voglia di  fare questo passo, ma soprattutto non so se lo vuole con me. Ancora dubbi si insinuano nella mia mente, mentre la stringo possessivamente.

Guardo Ron e Hermione volteggiare sereni e mi chiedo perché non dovrebbe essere così anche per me e lei. Anche Lavanda starebbe benissimo col pancione, ma ancor di più sarebbe splendido vedere i suoi occhi brillare luminosi e finalmente appagati. Lo voglio intensamente, ora lo so.

Un giramento di testa e mi aggrappo più forte. Lei c’è sempre al mio fianco.

-          Seam amore, tutto ok?

-          Sì, mi gira solo un po’ la testa.

-          Te l’avevo detto di non esagerare con l’alcol.

-          Sto bene. – Mi bacia la tempia per controllare la temperatura.

-          Sei accaldato è meglio andare.

-          Scusa, ti ho rovinato la serata. – Sorride stupita.

-          Ma che rovinato! E poi a dire il vero questi tacchi mi stanno uccidendo. Dammi le chiavi della macchina che guido io.

-          Non replico solo perché non sono in condizioni.

-          Non ti fidi della mia guida?

-          Di come guidi mi fido, ma ho il timore che ti affezioni troppo alla mia macchina nuova.  L’ho fatta ridere di gusto, mentre con un braccio mi avvolge la vita e mi aiuta ad uscire.

-          Già andate via?

-          Sì, Seamus non si sente bene.

-          L’ennesima tattica di rimorchio per anticipare l’after party, vecchia volpe? – Domanda ironico Ron.

-          Magari, se prima non vomito in macchina.

-          Salutaci Hermione ok?

-          Certo Lavanda e mi raccomando per il tuo bene, abbandonalo al primo autogrill.

-          Simpatico. -  Rispondo mentre loro se la ridono di cuore.

 

 

It's time to go home now and I've got an aching head,

So I give her the car keys and she helps me to bed.

And then I tell her, as I turn out the light,

I say, "My darling, you were wonderful tonight.

Oh my darling, you were wonderful tonight."

 

E’ ora di andare a casa, ho mal di testa.

Così do a lei le chiavi della macchina e lei mi aiuta a mettermi a letto.

E quando le dico, di spegnere la luce.

Dico: Tesoro mio sei magnifica stanotte.

Tesoro mio sei magnifica stanotte.

 

 

 

La guida di Lavanda è veloce e confortevole, o forse è solo la mia nuova macchina che sfrecciando nell’oscurità mi da la sensazione ovattata della sicurezza.

Con fatica riesco a trascinarmi in casa. La mia bambolina sistema le cose e mi prepara un po’ del solito rimedio post sbronza.

Sono qui nella nostra camera da letto, odore familiare delle lenzuola già mi fa sentire meglio. Mi sento al sicuro. Sorrido come un idiota, mentre il cervello mi pulsa come se volesse scapparmi dal cranio.

Scavo nell’armadio per mettere il pigiama e la trovo. La scatoletta tanto ambita. Sono brillo è vero, ma una nuova consapevolezza si fa strada in me. La stessa di quella sera di gennaio.  Lo guardo. E’ splendido come quando l’ho comprato. E’ il momento giusto me lo sento. Mi stendo a letto portando la scatola con me.

Dopo qualche minuto lei mi appare sulla soglia, completamente struccata e in camicia da notte rosa chiaro. E’ ancora più bella. I capelli sciolti e lisci le incorniciano il volto, che senza trucco è ancora più affascinante.

-          Come va? – Si accoccola al mio fianco sbadigliando.

-          Meravigliosamente.

-          Cavolo ha già fatto effetto? A saperlo, ne portavo un po’ alla festa.

-          No il mal di testa c’è ancora e credo che durerà molto, ma mi sento lo stesso magnificamente. – Mi guarda come fossi matto e non ha tutti i torti.

-          E’ peggio di quel che credevo.  – Rido, già mi pregusto la sua faccia.

-          Oh Lav non guardarmi così sai che sono strano, lo sapevi quella sera di gennaio e mi sembra che non mi sia mai smentito no?

-          Dove vuoi andare a parare?– Rispose inarcando un sopracciglio.

-          A questo. Vuoi sposarmi?- Dico estraendo la scatoletta da sotto il cuscino. Dapprima la fissa sbigottita, poi commossa e infine corrucciata. Non mi aspettavo certo un così variegato caleidoscopio di emozioni.

-          Perché?

-          Perché cosa?

-          Questo.

-          Perché vorrei che mi sposassi.

-          No, tu non vuoi. – E’ il mio turno di inarcare un sopracciglio.

-          Come prego?

-          Tu non vuoi. Uno perché sei sbronzo, due perché hai guardato tutto il tempo Ron e Hermione e siccome sei tu l’unico scapolo degli ex Grifondoro vuoi pareggiare i conti. – Sbotta furiosa.

-          Pensi davvero ciò che hai detto? Ti sposerei solo per spirito di emulazione? Dannazione Lavanda mi conosci!

-          Appunto perché ti conosco un matrimonio tra noi non decollerebbe.

-          Allora dillo che sei tu che non mi vuoi! – Grido ormai fuori di me.

-          Io ti voglio sposare per lo meno da un anno e mezzo è solo che ho paura! – Risponde forte fulminandomi con lo sguardo.

-          Paura?

-          Sì, di fare una cazzata, di non essere cambiata. Di non superare la prima litigata e ficcarmi nel letto del primo che passa. Cosa che temo anche per te. Finché non ci sono legami sacri e figli ok, ma a quel momento cosa accadrebbe? Noi non siamo Ron e Hermione, siamo orgogliosi, vendicativi, incredibilmente inclini a combinare cazzate.

I nostri figli ne soffrirebbero e io ne morirei. – Mi ha gridato le sue verità in faccia. Limpide, inaspettate e furiose come un temporale estivo, e mi rendo conto come un deficiente che sono le mie stesse motivazioni, così comincio a ridere a crepapelle.

- Io ti confido i miei dubbi e tu mi prendi anche per il culo? – Sbotta arrabbiata.

Non posso fare a meno di prendere il suo viso tra le mie mani e baciarlo intensamente. Merlino quanto la amo.

-          Rido perché sono le stesse paure che ho avuto io fino a stasera. Il fatto che ti poni delle domande mi rincuora, ma ancor più che ti preoccupi per figli che non esistono ancora, già ti rende una buona madre ed io non potrei fare scelta migliore nel chiederti di sposarmi. Ti amo troppo per combinare cazzate Lav. Ti prego sposami. Anche perché credo che non avrò mai più il coraggio di dichiararmi di nuovo. – E la vedo la mia piccola bambolina dispettosa, piangere e ridere tra le lacrime.

-          Sì ti sposo Seam… ti amo tanto… davvero. – Sussurra tra i singhiozzi, mente le infilo l’anello al dito. Perfetto e splendido, fatto apposta per lei.

La bacio dolcemente e già mi sento infuocato, mentre lei si aggrappa a me.

-          Che ne dici di spegnere la luce, mia quasi signora Finnigan? Ti faccio vedere un po’ di mambo orizzontale. – Mugugno sensualmente.

-          Seam! Sei il solito maiale!

-          Mi conosci bambolina… e poi come la formiamo sta famiglia e non ci esercitiamo. – Ride sommessamente. La luce è spenta e la notte ci copre come una coperta, celando ad occhi indiscreti le nostre effusioni. Solo la piccola luce riflessa sull’anello ci fa da guida in questo preludio di nuova vita. Io e Lavanda per sempre.

- Oh my darling you’re wonderful tonight …         

 

  
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