Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Giulsing    28/11/2012    8 recensioni
Lo guardo con gli occhi fuori dalle orbite, più allibita che mai. "Scusa?! Potresti ripetere?!"
Lui sbuffa. Mamma mia, manco gli avessi chiesto di andare a prendermi un caffè da starbucks!
"Mio padre e tua madre stanno assieme, quindi questo vuol dire che io mi trasferisco da te e ti dovrò avere in mezzo ai coglioni per il resto della mia esistenza. Chiaro il concetto?"
Mi si mozza il respiro, vorrei seriamente prendere un aereo e trasferirmi in Pakistan.
"Vaffanculo, se ti ritrovo a spogliarti in camera mia giuro che ti castro."
Genere: Commedia, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A





Prologue.
 

 
 
Presi il bicchierino che gentilmente il barista mi aveva appoggiato sul bancone, e lo buttai giù come se fosse semplicissima acqua.
Che poi ora, guardandolo bene, non era mica male quel biondino.
Alto, occhi azzurri profondi quanto un pozzo, capelli sparati in aria di un color platino, sorriso perfetto con tanto di apparecchio ai denti.
Certo, non era esattamente il mio tipo, ma dire che era brutto era una follia vera e propria.
“E’ la prima volta che vieni qui?” mi chiese, dopo aver appoggiato un altro bicchierino di chissà quale bevanda alcolica sul tavolo.
Lo presi in mano e bevvi anche quello, cercando di non pensare a ciò a cui avrei dovuto pensare in quel momento.
“Si, e devo dire che è proprio pessimo.” risposi menefreghista.
Lui strabuzzò gli occhi per poi lasciarsi andare ad una risata. “E da cosa lo deduci?”
Presi un respiro profondo, cercando di trovare una possibile risposta a quella mia affermazione inappropriata. Ma era impossibile inventarsi una scusa, perché la vera ragione per cui ero incazzata nera, in quel momento, era colui che avevo trovato nel mio letto con la mia migliore amica a scopare beatamente come conigli. Davvero una bella esperienza direi, così bella che avrei preferito spararmi tre colpi di pistola in testa.
“Mmh…dai baristi che non si fanno gli affari propri e che flirtano con i clienti” a questa affermazione, lui fece un sorrisetto sghembo.
“Conosco quel tono…o il tuo capo ti da problemi, oppure hai problemi di cuore.”
Feci una risata isterica, rendendomi conto che erano entrambe le cose. “Il mio fidanzato, anzi ex fidanzato, è anche il mio capo. Quindi puoi renderti conto della situazione in cui mi trovo” sospirai.
Per la verità, non era esattamente il mio capo, bensì il mio professore di anatomia, che diceva di essersi perdutamente invaghito di me, con l’unico scopo di mettermi la lingua in gola e portarmi a letto.
Solo il pensiero mi faceva venire il vomito!
Il ragazzino versò uno strano liquido rosso all’interno del bicchierino e me lo passò, continuando a sorridere. Ma quello sorrideva sempre?
“Tieni, beviti questo e fatti una scopata, così vedi di tranquillizzarti un po’” disse con indifferenza, prima di servire un altro clienti dietro di me.
Mentre gli stavo tirando mentalmente i peggior insulti possibili al mondo, buttai giù anche quel bicchiere che mi diede il colpo di grazia, facendomi tremare le gambe comodamente appoggiate sui lati dello sgabellino. Immediatamente la gola mi bruciò e mi pentii amaramente di aver dato ascolto a quel biondino rompipalle che sorrideva in continuazione.
Bastò l’immagine del mio ex con sopra quella stronza di Sophie nella mia mente, per farmi cambiare subito idea e continuare a prendere la mia dose di alcool, anche se sapevo bene che non sarei mai riuscita a tornare a casa a piedi in quelle circostanze.
 
 
 
 
 
Verso le quattro del mattino, dopo che il locale si svuotò, mi accorsi di essere rimasta a ballare ‘Can’t say no’ di Conor Maynard che era a ripetizione da quasi mezz’ora.
Mi muovevo in modo buffo e goffo, storpiando le parole in modo così osceno che la gente mi avrebbe potuto prendere per una dislessica di una qualsiasi specie di umano in via di estinzione, e con quel povero biondino che mi guardava allibito mentre puliva il bancone con uno straccio sporco.
Mi avvicinai a lui sorridendo in modo a dir poco strabiliante, urlando quasi. “Eeeehi biondino, che fai, ancora qui a pulire e a servire?” risi sguaiatamente barcollando all’indietro.
Lui sorrise, o almeno da quanto ricordo lo fece, e mi prese un braccio avvicinandomi a lui. “Ascolta bimba, non hai nessuno che può portarti a casa tua? Sai, sei in brutte condizioni” disse facendomi sedere su uno sgabellino, da cui immediatamente caddi.
Non sarebbe accaduto nulla, in fondo ero solo una povera cretina ubriaca che era caduta da uno sgabello, no?
Peccato che proprio accanto a me, c’era un ragazzo dai capelli scuri che mi stava fissando incessantemente da quando avevo preso il primo bicchierino di alcool qualche ora prima, e da quel momento non si era più mosso.
Quindi constatai che, oltre a me, c’era anche lui.
In parole povere, gli caddi letteralmente ai piedi, sbattendo il gomito e sentendo un dolore lacerante all’orecchio che strisciò sulla parte in legno dello sgabello. Invece che piangere di questa scena imbarazzante, risi a più non posso, sempre per via dell’alcool.
Immediatamente sia il biondo che il moro dalla cresta alta, mi afferrarono e mi appoggiarono alla poltroncina nelle vicinanze, su cui mi sdraiai massaggiandomi l’orecchio.
“Ascolta amico, non è che potresti accompagnarla a casa? Mi ha dato il suo indirizzo prima, quando era ancora lucida. Non riesce manco a stare in piedi” affermò il biondo, a cui non avevo nemmeno chiesto il nome.
Oh, che maleducata.
“Certo, sarà un piacere accompagnare quest’ubriaca che mi è caduta ai piedi” disse l’altro scherzandoci un po’ su.
Che poi, cosa rideva a fare lo sapeva solo lui. La mia era una situazione critica, dannazione!
In pochi minuti mi ritrovai nella macchina del moro, che mi appoggiò delicatamente sul sedile per poi mettere in moto l’auto e portarmi a destinazione. Okay che non ero particolarmente lucida e sveglia, ma notai che non aveva dei tratti di qui, sembrava straniero. I suoi occhi erano forse la cosa più strabiliante che avevo mai visto. A spezzare i miei pensieri fu proprio lui che parlò lentamente.
“Mi piacerebbe sapere quale grandissimo e fottutissimo problema ti ha portato a ubriacarti come una depressa” disse con voce bassa. O sexy? Come l’avrei dovuta chiamare?
Feci una risatina isterica e abbassai lo sguardo. “Ho trovato il mio ragazzo a letto con la mia migliore amica. Dici che è abbastanza valida come situazione?” chiesi retoricamente scocciata.
Non rispose, al contrario strinse in maniera più salda le mani sul volante, continuando a guardare la strada illuminata dai fari.
Dopo poco sentii due braccia prendermi in braccio e chiudere la portiera dell’auto.
“Guarda che…ce la faccio da sola…non sono…”
“Non sei scema? Non direi proprio” rise sottovoce.
Avrei voluto tirargli un calcio nei coglioni e fargli provare dolore, tanto dolore, ma forse non era il momento adatto visto le mie condizioni.
Tirò fuori dalla mia borsa le chiavi di casa e aprì la porta con una tale facilità, come se fosse casa sua.
“Mh…se vuoi puoi rimanere…” dissi sottovoce, cercando di non farmi sentire.
Almeno non mi sarei sentita in colpa per non averglielo chiesto, no?
“Grazie, è casa mia e l’avrei fatto lo stesso” mi sussurrò all’orecchio, ma ero talmente stanca che non diedi peso a quelle parole, che però, il giorno dopo, mi rivelò sicuramente una delle cose più spiacevoli e frustranti della mia vita.






 
 
SSSAAAALVE DONZELLE SONO TORNATA CON UNA NUOVA FF PERCHE' CON L'ALTRA HO DECISO DI PRENDERE UNA PAUSA, MANCANZA DI MATERIALE E DI ISPIRAZIONE çç
questo è un seeemplice prologo che vi avrà fatto capire qualche cosa.
per favore, se siete arrivate alla fine, lasciatemi una recensione così almeno so come posso migliorare e se la storia piace :)
su twitter mi trovate come @ehipikachu (lo so è un nick cazzuto AHAHAH)
un bacio forte,
giuls. <3

  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Giulsing