Crossover
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Autore: telesette    28/11/2012    1 recensioni
In un mondo fantastico, popolato da cavalieri e maghi, due innamorati sono vittime di un maleficio: saranno sempre insieme, ma non potranno mai amarsi; lei costretta ad essere un falco durante il giorno, lui lupo durante la notte...
Questa la trama di un meraviglioso capolavoro di cinema "fantasy" del 1985, intitolato "Ladyhawke". Probabilmente nessuno dell'attuale generazione ricorderà il fascino di questo genere di storie, ciononostante proverò a ricreare una storia sentimentale e avventurosa ( XD speriamo bene! ) con questa mia modesta parodia dedicata ai due personaggi che più AMO del mondo di Naruto...
Genere: Avventura, Fantasy, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Film
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Neji X Tenten'
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A Hyugarre bastò un attimo per rendersi conto della situazione.
La preziosissima spada a doppio taglio, cimelio della sua famiglia da generazioni, era ora nelle mani del suo antico rivale. Per anni Sasuke aveva provato il desiderio di ripagare le umiliazioni subite dall'ex compagno d'arme, all'epoca in cui entrambi facevano parte della Guardia di Konoha, e finalmente gli si presentava davanti l'occasione che tanto attendeva. Jirayus e Gamabunta non potevano intervenire, se non a rischio di travolgere la folla di che stava fuggendo dalla cattedrale a gambe levate, e una fiumana di gente si riversò sotto ai loro occhi. I soldati invece si strinsero attorno al loro comandante, alcuni tenendo saldamente Rock Lee prigioniero, mentre quest'ultimo teneva lo sguardo fisso su Hyugarre e la lama puntata contro il suo petto.

- Curioso - osservò Sasuke in tono piatto. - E' proprio qui che abbiamo combattuto due anni fa, davvero una strana coincidenza...

Neji scoccò un'occhiata torva al suo avversario, aggrottando le sopracciglia, e concentrò invece la sua attenzione sul Vescovo.
Danzo ricambiò la sua espressione minacciosa con una smorfia indifferente, come se il cavaliere fosse meno pericoloso di un bambino, e di fatto sembrava tranquillo come se ciò che stava per accadere non lo riguardasse affatto. Hyugarre spinse Shuriken al trotto ma, neppure il tempo di fare pochi passi, Sasuke ordinò alle guardie di circondarlo.
L'enorme stallone si arrestò malvolentieri, sbuffando nervosamente, e Neji capì che non sarebbe stato facile oltrepassare lo sbarramento tra lui e il Vescovo.

- Questa situazione mi riporta alla mente un bellissimo ricordo, Hyugarre - proseguì l'Uchiha imperterrito, avvicinandosi di buon passo verso l'avversario. - Ricordo infatti che, anche se la posta in gioco era molto alta, tu... hai perso!

Oramai Sasuke aveva annullato la distanza che li separava.
L'enorme spadone luccicò alla luce che filtrava dalle vetrate della cattedrale, rifulgendo di un bagliore intenso, e il capitano si parò davanti al cavallo di Hyugarre con aria di sfida.

- Sono certo che Sua Grazia apprezzerebbe molto la tua resa - sottolineò Sasuke con voce tagliente. - Ma non finirà così, lo sappiamo entrambi, perché tu non sei venuto fin qui per arrenderti... sei troppo stupido per farlo!

Senza dire una parola, Neji smontò dunque di sella e brandì la sua pesante daga da combattimento.
Subito quattro lance acuminate si fermarono a un centimetro dalla sua gola, pronte a colpirlo ad un minimo tentativo di attacco da parte sua, tuttavia il cavaliere non fece una piega e sostenne perfettamente lo sguardo di Sasuke con occhi freddi e limpidi come il ghiaccio.
Sasuke annuì soddisfatto.
Ucciderlo adesso, cancellando così una volta per tutte quella "macchia" sulla sua carriera militare, era l'unico modo in cui sapeva di poter riscattare il suo orgoglio. Hyugarre era una sfida, un confronto atteso pazientemente, e ora era proprio davanti a lui.

- Confido che farai sul serio questa volta - sentenziò Sasuke tranquillo. - Anche se il risultato sarà il medesimo!
- Non imparerai mai - sussurrò Neji, incurante delle punte che aveva attorno. - E' sempre stato questo il tuo problema...
- Capitano, attento !!!

L'urlo di Rock Lee fu sufficiente a distrarre Sasuke il tempo necessario.
Il giovane lottatore non aspettava altro che l'Uchiha abbassasse la guardia, per mettere in atto una mossa molto ardita. Malgrado i polsi incatenati e le corde strettamente legate attorno al busto, poteva ancora utilizzare la tecnica estrema che il suo Maestro gli aveva insegnato anni addietro: dapprima spedì a nanna i suoi aguzzini con un calcio ed una testata, dopodiché effettuò un'agile sforbiciata a mezz'aria e centrò in pieno altre due guardie con un doppio calcio incrociato; Sasuke voltò appena lo sguardo ma, prima che se ne rendesse conto, Rock Lee gli sferrò un calcio sul polso facendogli volare via la spada verso l'alto; le guardie rimaste ebbero appena il tempo di spostare l'attenzione da Hyugarre a lui, che Rock Lee effettuò una serie di calci a spirale da sollevare una forte raffica di vento.

- Grande Vento della Foglia!

La tecnica della Bestia Verde, tanto imprevedibile quanto efficace, si rivelò un ottimo diversivo.
Hyugarre non si fece pregare e, spingendo da parte Sasuke con una spallata, si avvicinò a Rock Lee per liberarlo. Concentrando il chakra nella daga, l'energia fu sufficiente a tranciare sia le corde che le catene come un coltello nel burro. Rock Lee ringraziò il compagno, sollevando il pollice all'altezza del volto, ed entrambi si misero in guardia, schiena contro schiena, per fronteggiare i nemici che si stavano riorganizzando.

- Un ottimo gioco di squadra, eh capitano?
- Risparmia il fiato - commentò Hyugarre gelido. - Ti servirà tutto per spiegarmi come mai il Comandante Uchiha aveva la MIA spada...
- Gh - fece Rock Lee, rabbrividendo al solo pensiero. - A... A proposito, è... è lassù!

Dopo essersi sollevato in volo per alcuni metri, roteando vorticosamente su sé stesso, l'enorme spadone dall'elsa a croce ricadde a piombo con la punta rivolta verso l'alto. Neji allungò la mano e, senza alcuno sforzo apparente, afferrò l'arma al volo e la impugnò saldamente assieme alla daga che teneva nella sinistra.
Offeso e infuriato come non mai, Sasuke sguainò a sua volta la propria spada bilama e ordinò a gran voce alle guardie di attaccare tutte assieme.

- Non state lì impalati - ruggì. - Uccideteli !!!

Come un sol uomo, i soldati si avventarono addosso a Hyugarre, con l'intento di eliminare sia lui che Rock Lee.
Il cavaliere parò il goffo tentativo di un avversario, semplicemente incastrandogli l'arma nell'incavo delle sue due spade incrociate. Un altro provò a calargli in testa un colpo di scure ma, girando rapido su sé stesso, Neji spedì il primo avversario sulla traiettoria del secondo. L'ascia si conficcò nell'armatura del soldato, uccidendolo sul colpo, e Neji trafisse l'altro da parte a parte prima che potesse liberarla.
Malgrado fosse disarmato, Rock Lee si dimostrò perfettamente in grado di tenere testa ai suoi avversari. I soldati del Vescovo non potevano certo competere con la sua velocità e prontezza di riflessi: ognuno di loro si ritrovò preso a calci almeno due volte di seguito e, considerato lo spessore delle calotte di metallo che indossavano, le loro teste risuonarono come campane nei giorni di festa.
Anche Shuriken si diede da fare per aiutare il suo cavaliere, sferrando violenti colpi con gli zoccoli, e frantumò le lance degli avversari come se fossero grissini.
Con un fendente ben assestato, Neji si sbarazzò dunque dell'ultimo avversario e puntò lo sguardo in direzione di Sasuke e del Vescovo dietro di lui.
Danzo non fece una piega, gli occhi stretti e socchiusi, e solo un leggero aggrottamento delle sopracciglia esprimeva il suo comprensibile disappunto. Hyugarre ripensò dunque a tutti i motivi per cui odiare quell'uomo, passandoli in rassegna uno ad uno, arrivando addirittura a chiedersi se fosse capace di odiarlo abbastanza.

- Anch'io ho atteso pazientemente questo giorno - esclamò Neji, lasciando cadere a terra la daga e impugnando lo spadone con entrambe le mani. - E questa volta voglio vedere la sua testa rotolare sul pavimento... Vostra Grazia!
- Sarà la tua testa la prima a rotolare, Hyugarre - urlò Sasuke, parandoglisi improvvisamente di fronte e incrociando la lama con un forte clangòre metallico. - Avrò finalmente il piacere di vederti morire!
- Togliti di mezzo - sibilò l'altro a denti stretti. - Non sei tu che voglio...
- Ma sono io che voglio te!

Così dicendo, Sasuke richiamò a sé tutta l'energia della sua micidiale aura. Lo Sharingan prese a roteare nei suoi occhi color del sangue, a testimonianza della sua incredibile potenza. Hyugarre percepì chiaramente una minaccia maggiore, rispetto alle altre volte, di conseguenza si concentrò a sua volta per richiamare il potere del Byakugan e confluire il chakra lungo la spada.
Le due lame brillarono, entrambe avvolte da un puro concentrato di energia spirituale, e nella luce di quelle fiamme vi si poteva scorgere chiaramente il preludio di una battaglia che andava ben oltre qualsiasi capacità umana.

 

( continua col prossimo capitolo )

   
 
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