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Autore: MusicAddicted    29/11/2012    8 recensioni
Sequel di ‘Who am I?’ . Sono passati gli anni … e i millenni! Loki e Thor ormai sono adulti; ma il fatto che Loki sappia già la verità cambierà davvero il corso degli eventi?
Tenete a mente il film ‘Thor’ e dimenticatevelo allo stesso tempo!
Genere: Fluff, Parodia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Thor, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Incest
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'My little giant'
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Ehmm.. toc toc?*bussa incerta*
Buonasera/notte .. c’è nessuno
 
sì lo so , voi siete splendide e io sono pessima
Vi ringrazio una a una per il vostro meraviglioso supporto così shkhjhgfghjhjhjhb
E’ stato un periodaccio e la mia Ispirazione era precipitata più in fondo di dove stava seppellito il Tesseract,resa l’idea XD
ma ce l’ho fatta ad uscirne.. con un capitolo + lungo di quel che credessi
Per questo mi sono posta il quesito: essendo già in colossale ritardo e non essendoci possibilità alcuna che riesca ad ultimare tutto il chilometricissimo capitolo ora, (yaaawn ) .. posso permettermi di farvi aspettare oltre? No.
per questo comincio a mettervi la prima parte e al più presto, nel giro di 2, massimo 3 giorni postarvi la seconda..
sperando si aver scelto bene…vi lascio alla lettura e mi dileguo!
solo un piccolo Warning: c’è una montagna di Fluff Thoki… siete ancora in tempo per salvarvi XD
ah, non ho riletto, perché son iper-pessima, ma poi provvedo a correggere..
 
Capitolo VIII I: So it’s the same for you, too!
 
************************** (Contemporaneamente)
 
“Che significa che non vedi più niente?” domanda confuso Odino, al cospetto di Heimdall.

“Da quando li ho visti sparire in quel fascio di luce non riesco più a rintracciarli da alcuna parte, Maestà.” se ne rammarica il guardiano.

“L’importante è che sono svaniti via in tempo. Loki ha salvato suo fratello con una tempistica eccellente. Questo mi piace. Il mio povero bambino indifeso!” mormora Frigga.

Il suo consorte vorrebbe farle notare che Thor bambino non lo è più da un pezzo e che di certo è tutto fuorché indifeso, ma preferisce tacere, anche perché è consapevole che spesso le madri abbiano una visione della realtà un po’ distorta.

“Oh sì, sicuro, Loki lo ha tolto dai guai; ma dimentichi che in quegli stessi guai prima lui ce l’ha cacciato!” puntualizza il re.

Tuttavia, per quanto si proclami saggio, quella non si rivela un mossa molto astuta e ne ha la scomoda consapevolezza non appena incontra lo sguardo furente di Frigga.

“Ma bravo, mio re! Tu Loki sai solo incolparlo? Davvero ritieni che Thor non si sarebbe addentrato in quella base, deciso a recuperare il suo martello, anche se fosse stato tutto solo? Chi fra i due è il più impulsivo, preda dei suoi istinti, agisce senza mai pensare alle conseguenze e chi è il più pacato e razionale, che pondera pro e contro di ogni azione prima di metterla in pratica?” obietta la regina.

“Ma.. “ cerca di protestare debolmente il padre degli dei, ma la moglie non ha ancora concluso la sua apologia.
 
“Mio caro, se ben ricordi, Thor aveva già tutte le intenzioni di riprendersi Mjolnir prima che Loki lo raggiungesse. Semmai l'arrivo di suo fratello lo ha fatto desistere dal suo intento per qualche giorno. Di questo gliene dovresti solo essere grato!" prosegue frigga.

"Uh! A questo non ci avevo pensato!" borbotta il marito.

"Non c'è dubbio su da chi abbia preso Thor!" commenta pungente la donna.

Nonostante la sua vista universale, Heimdall preferirebbe non assistere a quella diatriba fra i suoi sovrani che gli sta arrecando un rilevante imbarazzo, per questo rivolge la sua attenzione altrove, scandagliando pianeti regni e galassie.

"Ma soprattutto, come hai potuto essere così crudele da far avvicinare Thor al suo martello ma non permettergli di rientrarne in possesso? In questo modo lo hai distrutto!" gli rimprovera la regina.

"E' proprio quando si tocca il fondo che ricomincia la salita." si giustifica con grande maestria Odino. "Thor non era ancora pronto. E' vero, sta dandoci prova di grande umiltà, ma ancora deve imparare l'altruismo!" le spiega e stavolta è Frigga che non dispone più di elementi per poter ribattere.

"Heimdall, ancora nessuna traccia dei miei figli?"  cambia argomento Odino.

"No Maestà, mi rincresce ma non mi è più dato di vederli in alcun modo!" scuote la testa negativamente il guardiano, desolato.

"Questo è senza alcun dubbbio opera di Loki! Quel ragazzo sta abusando un pò troppo della sua magia!" borbotta il re.

"E' bene che si tenga in costante esercizio!" ribatte prontamente la moglie. "E poi non fa nulla di male, anzi! Poveri cari, dopo tutto quel trambusto che hanno dovuto affrontare, un po' di privacy se la meritano proprio, lontano da occhi indiscreti e troppo curiosi!" argomenta lei.

********************************* (Contemporaneamente)

Dapprima, Thor crede di star sognando.

- Non può essere che Loki mi stia baciando. Forse non è vero che è riuscito a portarmi via da quella base in tempo.  Quegli umani mi devono aver catturato, tramortito e somministrato qualche strana sostanza che mi sta facendo immaginare tutto questo. Però, che strano, un bacio di Loki me lo immaginavo davvero così – rimugina, apprezzando il contatto di quelle labbra morbide e fresche che, allucinazione o no che sia, non resiste alla tentazione di mordicchiare.

D’altro canto, Loki è tanto sorpreso e restio a credere a ciò che sta succedendo quanto lui.

- Non ci posso credere di aver provato davvero a baciarlo. Non posso credere di star continuando a farlo, ma è più forte di me, non riesco a smettere. E’ una sensazione così familiare e sconosciuta allo stesso tempo. Ma … ora che fa? – sussulta il dio del Caos, non appena sente l’esiliato dio del Tuono stuzzicargli con il dovuto garbo le labbra.

Loki lo prende come un chiaro invito ad approfittare quel bacio e a portarlo ad un livello ancora meno fraterno.

Tuttavia, quando la bocca di Thor subisce la delicata e un po’ esitante invasione della sua lingua, constata che tutto ha l’aria di essere troppo reale per essere un mero frutto della sua immaginazione.

E subito dopo si ricorda che la menzogna, la beffa e lo scherno sono i principali biglietti da visita del suo amato fratellino.

Per questo lo allontana da sé, piuttosto adirato.

“Ma cosa?” borbotta Loki, contrariato, non capendo la discordanza dei segnali che gli sta lanciando il suo amato fratellone.

“Ti sei divertito, non è così? Come hai fatto? Hai scoperto un incantesimo per leggere nel pensiero e lo hai praticato su di me? O forse l’hai capito da te ieri sera, quando ti ho portato in quel parco?” sproloquia il biondo, offeso e agitato.

“Si può sapere di che accidenti vai blaterando?” sbotta il moro, confuso e innervosito.

“Ma sì, certo! Thor, tuo *fratello* Thor, prova per te qualcosa che va ben oltre l’affetto fraterno e quindi perché non farsi beffe di questa sua debolezza? Ti sei preso gioco di me abbastanza, ora io … “

Thor si interrompe di colpo, non capendo che cos’abbia tanto da sorridere Loki, in un modo che non sembra nemmeno avere una sola parvenza di strafottenza, ma prima che si possa dare una risposta abbastanza plausibile, il moro gli si butta fra le braccia, con tanto impeto da gettare entrambi a terra.

Loki non perde altro tempo e lo bacia con foga e brama, stringendolo a sé.

Thor non è certo resti a ricambiare un tale bacio appassionato.

“Allora è lo stesso anche per te!” mormora il più piccolo, a pochi centimetri dalle sue labbra.

Il biondo sussulta, accarezzandogli le ciocche corvine.

“Lo stesso? Vuol dire che … non stai facendo finta? Non ti stai prendendo gioco di me?” chiede insicuro, con voce insolitamente tremolante, per la grande emozione.

“Solo perché sono il dio degli Inganni, della Menzogna e delle Burle, non significa che io sia incapace di sincerità estrema in rari ma determinanti momenti, come questo. Thor … tu sei il mio mondo.” confessa Loki, senza più alcun pudore, con gli occhi lucidi.

“E tu sei il mio.” mormora Thor, accarezzandogli il volto e baciandogli il naso.

“Ma davvero ieri sera in quel parco … stavi cercando di dichiararti?” gli domanda Loki.

“Certo! Perché, non era evidente?” si acciglia il biondo.

Loki esplode in una risata canzonatoria.

“Evidente?! Oh, ti prego, hai preso il discorso così dannatamente alla larga che per un attimo ho pensato che tu volessi parlarmi del ciclo vitale di ogni albero che era presente!” commenta fra le risate.

“Ma no, non è vero … temporeggiavo per prepararmi al momento cruciale!” si difende il dio esiliato. “Se non altro, almeno io ti avevo portato in un posto romanticissimo. Qui siamo nel mezzo di niente!” gli fa notare, allargando le braccia con aria desolata, mentre si guarda intorno in quella landa deserta.

“Si chiama ‘essere al sicuro’, idiota!” si giustifica Loki, separandosi da lui e alzandosi.

“Perché? Il laboratorio non era sicuro?” contesta Thor.

“Forse … ma io non ero così lucido in quel momento per pensare a una destinazione precisa.” confessa il più giovane. “Ciò non toglie che almeno il sottoscritto l’ha trovato il coraggio di dichiararsi, senza perdere tempo e girare intorno alle parole, ma passando subito all’azione!” aggiunge.

“Vero anche questo.” riconosce il più grande. “Si può dire che tu hai avuto le parole giuste, io avevo il luogo giusto!” gli sorride.

“Si può evincere da questo che insieme formiamo la dichiarazione perfetta.” sorride Loki.

“E lo sai cosa significa questo, fratello? Che insieme tu ed io siamo la perfezione.” declama Thor, avvicinandosi a lui.

“Sentimentale!” sbuffa Loki, infastidito.

“No, sono solo realista!”ribatte Thor, scoccandogli un lieve bacio.

“Beh, perfezione o no, ce ne torniamo a casa?” propone il più piccolo.

Il più grande si rattrista all’istante.

“Non posso, Loki. L’hai visto anche tu, no? Padre non mi ritiene ancora degno.” borbotta, cupo in volto, chinando il capo con tono dimesso.

“Finiscila con questo melodramma!” alza gli occhi il moro. “Tornerai degno agli occhi di Padre, serve solo un po’ più di tempo.” lo rincuora con una veloce pacca sulla spalla. “Io intendevo la casa temporanea qui. Ce ne torniamo al laboratorio?” chiarisce.

“Oh sì, certo.” annuisce il biondo, portando una mano sulla guancia dell’altro. “Ma prima me lo dai un altro bacio? Giusto per ricordarmi che è accaduto davvero.” mugula.

Le labbra del più piccolo sono già su quelle del più grande e le sue braccia attorno al suo collo, come a reclamare la loro proprietà.

I loro corpi si stringono sempre più l’uno all’altro ed entrambi, a malincuore, pongono fine a quel bacio che sta per portare a conseguenze pericolose e inadatte sia al luogo che alla situazione.

“E’ successo davvero.” gli fa un sorriso il dio del Caos, separandosi. “Ora però ce ne possiamo tornare?” insiste.

Il biondo acconsente in silenzio, dandogli la mano, così che lui possa effettuare il teletrasporto.

Una volta raggiunto l’agognato laboratorio, sono entrambi talmente sfiniti che si tolgono le scarpe e si sdraiano sul divano, uno accanto all’altro.

Del resto, Thor è stremato per la lotta, dato che le sue forza e resistenza fisica ormai sono rapportate alla sua condizione umana, senza tener conto dello stress psicologico al quale è stato sottoposto; mentre Loki è affaticato dall’utilizzo delle sue arti magiche.

“Non t’azzardare a far l’appiccicoso domattina con me, perché toglierò la schermata che ora ci protegge e il guardone millenario potrà di nuovo ficcare il suo naso nelle nostre faccende!” lo avvisa Loki, con uno sbuffo sonoro.

“Non c’è che dire, molto saggio da parte tua celarci alla vista di chiunque quando siamo in atteggiamenti così … poco fraterni!” commenta Thor sensuale, abbracciandolo da dietro, ma facendo scivolare la mano destra in mezzo alle gambe di Loki.

“Thoooooooooooooor!” sussulta il moro, soffocando un respiro, inarcandosi e stringendo di più le gambe, dato che un’invasione così irruenta non se l’aspettava.

“Sì, è esattamente il modo in cui voglio farti urlare il mio nome.” sussurra carico di desiderio il biondo, posandogli baci poco casti sulla nuca e lungo il collo.

Loki ormai è tutto un brivido e Thor lo può sentire fremere fra le sue forti braccia.

“Non che io non voglia urlare il tuo nome, solo.. non ora. Sono stanchissimo e dovresti esserlo anche tu!” protesta debolmente il più piccolo.

“Hai ragione!” approva il più grande, passando a coccole più tenere e meno esigenti.

“Così va meglio … “ mormora il bel dio degli Inganni, più rilassato. “E comunque noi non possiamo avere atteggiamenti fraterni, per il semplice motivo che non siamo fratelli!” sentenzia.

“Oh.” smette di abbracciarlo Thor, interpretando quelle parole nel modo sbagliato.

Loki se ne accorge.

“Voglio dire che sì, noi siamo fratelli, nello spirito, nel cuore, nell’anima … ma non per la parte più scabrosa del suo significato: il sangue.” precisa, voltandosi verso l’altro con un gran sorriso.

“Non sono mai stato così contento di essere stato adottato!” dichiara, prima di sigillare quella felicità con un lungo e intenso bacio.

“Anch’io.” sorride Thor.

Loki sbadiglia, tornando a coricarsi davanti a lui.

“E se ora dormissimo?” suggerisce, chiudendo gli occhi.

“Saggia idea!” approva Thor, stiracchiandosi  ed estendendo un braccio quanto basta per premere l’interruttore di quello che ormai ha imparato a catalogare come luce elettrica.

Il buio li avvolge come per magia e, soddisfatto, Thor si sdraia nuovamente vicino a Loki, che può sentire il suo caldo respiro contro la sua nuca.

“Però dimmi solo una cosa, perché non permetti a Heimdall di guardarci, dato che stiamo solo dormendo?”

“Perché voglio che tu mi stringa e… chi mi assicura che il dio dell’Impicciamento non sia dotato anche di vista a raggi X?” replica Loki, facendolo ridere.

“Ma … Impicciamento è una parola?” chiede il biondo perplesso.

“Non lo so, a quest’ora non me ne curo più!” si giustifica il moro, senza nemmeno riaprire gli occhi.

“Capisco … ma dimmi solo un’altra cosa.”

“Dormiremo mai questa notte?” sbuffa il dio degli Inganni.

“Dopo questo sì, promesso … “ assicura il dio esiliato.

“Ok.” si arrende il più piccolo.

“Da quando?” chiede il più grande.

“Da quando cosa?” si acciglia l’interpellato.

“Lo sai… “ mormora l’altro.

Loki intuisce a cosa lui stia alludendo.

“Beh… secondo te, quand’eravamo più piccoli, perché ho tagliato i capelli a Sif?” confessa il moro.

“Non ci credo? Già a quel periodo? Ed eri geloso di lei?” ridacchia Thor, lusingato.

Loki emette un borbottio inintelligibile in risposta. “E tu? Quando?” si decide a chiedergli subito dopo.

“Io avrei dovuto dare fuoco alla biblioteca allora, dato che preferivi passare più tempo sui libri che con me!” protesta Thor.

Questa volta Loki non solo apre gli occhi, ma li sgrana pure, solo che Thor al buio non lo può vedere.

“Vuoi dire che anche tu … già allora?”

“Mm.” annuisce il biondo, che sente la stanchezza cominciare a sopraffarlo. “Siamo stati  due idioti completi.” biascica, mezzo addormentato.

“Due idioti completi che ora possono dormire?” ridacchia Loki e non ricevendo più alcuna risposta lo prende per un sì.

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“Svegliaaaaaaa!” trilla Loki di prima mattina, alzandosi dal divano, fresco e riposato come non mai.

“Ma cos.. ?” borbotta Thor, che vorrebbe beneficiare di altre ore di riposo.

“Buongiorno, fratellone!” esclama un sorridente Loki, prima di inginocchiarsi sul divano e tirarlo a sé per un sonoro bacio.

“Non si era detto di non fare gli appiccicosi?” gli ricorda Thor, anche se il suo non ha proprio l’aria di essere un lamento.

“Certo, ma non prima che ci rendessi nuovamente visibili e io ancora non l’ho fatto!” ammicca furbetto il moro, separandosi.

“Quindi ne posso ancora approfittare anch’io?” domanda famelico il più grande, avanzando verso l’altro.

“Solo se insisti!” lo provoca il più piccolo, invitandolo con lo sguardo.

Nel giro di mezzo secondo si ritorva a ridacchiare, sbattuto sopra il divan da un Thor che lo cosparge di baci ovunque.

“Ok, tempo scaduto!” lo avverte Loki e, seppur a malincuore, Thor lo libera.

Ricomponendosi in fretta, il dio del Caos gli fa segno di starsene quieto, dopodiché esegue uno strano movimento con le mani,bisbigliando qualcosa in una lingua arcaica.

***************************** (Contemporaneamente )

Seppur credendoci poco, Heimdall sente l’esigenza di fare l’ennesimo tentativo e volge il suo sguardo su Midgard, con particolare attenzione per il New Messico, ma il risultato va oltre le sue più ottimistiche aspettative.

Reputando abbastanza sicuro abbandonare per qualche minuto la sua postazione, Heimdal si reca a cospetto dei suoi sovrani, che a discapito dell’orario fortemente mattutino sono già impegnati a svolgere i propri compiti e doveri.

“Mio re, mia regina,” si inchina rispettoso davanti al trono dove siedono i reali.

“Amico mio, cosa ti angustia? Qualcuno cerca di penetrare le nostre difese?” si allarma Odino.

“Niente di tutto questo. Non percepisco minacci alcuna, per questo mi sono permesso di abbandonare la mia postazione. Vi porto soltanto buone notizie: finalmente riesco a vedere ancora i vostri figli e sono entrambi al sicuro. Hanno fatto ritorno a quella casa degli umani, sani e salvi e in buona salute.” dichiara il guardiano.

“Bene, ma io non nutrivo alcun dubbio in merito.” commenta la regina, per nulla sorpresa a quella notizia, al contrario del suo consorte che se ne rallegra.

Avendo adempiuto al suo dovere, Heimdall si congeda e torna ad occuparsi della sua mansione principale.

“Evidentemente Loki ha ceduto, non è in grado di far perdurare a lungo un tale incantesimo.” commenta il re, rivolto alla moglie.

“Io credo che Loki abbia semplicemente voluto sospendere quell’incantesimo, che riattiverà quando più riterrà opportuno.” lo sorprende lei con la sua risposta, incapace di celare un sorrisetto.

In fondo ha sempre amato quel lato così anticonformista del figlio.

“Tu dici?” borbotta scettico Odino, accarezzandosi il mento.

“ Forse non hai ancora compreso quanto sia potente la magia di tuo figlio.” gli ricorda Frigga.

******************* (Contemporaneamente)

Laggiù, a Midgard, c’è qualcun altro che è già in piena attività dal primo mattino. Anzi, ad essere sinceri, Lo Shield è stato in fermento tutta notte, premurandosi di darei dovuti allarmi fra la popolazione dei Civili, mentre discutevano il da farsi in una lunga riunione che si è conclusa da poco, con una decisione unanime: informare il loro capo supremo.

Di questo è stato incaricato il suo fedele braccio destro, quello che lui affettuosamente chiama il suo ‘occhio buono’ , il solerte agente Coulson, coadiuvato per l’occasione dall’agente Burton.

“Siete assolutamente certi di quanto affermate?” chiede conferma il loro Capo, passandosi distrattamente i contorni della benda del suo occhio con i polpastrelli della mano che non è occupata a reggere il cellulare.

Al momento si trova in missione in una zona così segreta che ha preferito non renderne partecipe nemmeno i suoi collaboratori più fidati.

“Certissimi, Signore. Ha tutti i presupposti di trattarsi di una minaccia aliena e non siamo ancora sufficientemente preparati a questo.” sentenzia nervosamente l’agente Coulson.

“Forse è ora di scoprire quanto lo siamo!” fa spallucce l’agente Burton, impugnando il suo inseparabile arco.

“Non ora, attendiamo e vediamo di ricavare maggiori informazioni. Sospettate un’indole violenta da parte di questi invasori?” domanda il comandante.

“A giudicare di come uno di loro ha ridotto dozzine delle nostre migliori guardie non credo proprio siano candidati per vincere il Nobel alla Pace!” replica scherzosamente Coulson.

“Capisco. E come vi siete mossi con i Civili?”

“Non abbiamo ritenuto opportuno allarmarli più del necessario, Signore. Li abbiamo solo fatti passare come dei ricercati, richiedendo che chiunque venga a contatto con loro lo segnali prontamente alle autorità!” spiega Burton.

“Approvo. Suggerisco di intensificare le ricerche. Voglio sapere tutto di loro. Chi sono, da dove vengono, che intenzioni hanno, quel’è la loro bevanda preferita, il loro numero di scarpe, il compleanno delle loro madri.” sproloquia Fury, che non ama sentirsi sotto minaccia.

“Sì, Signore!” approvano i due agenti all’unisono, terminando la comunicazione.
 
(End I)

Mentre i due Asgradiani fluffeggiano beatamente, i guai si profilano all’orizzonte XD
Ma per ora la cosa non li tocca, fidatevi ^^
Preparatevi a una seconda parte dove tornano alla carica Jane, Darcy, compagnia bella e non mancheranno nemmeno altre stupide, cosiddette ‘scene tagliate ‘
Spero di riuscire a postarvi la seconda parte nel giro di due giorni.
Nel frattempo spero che vi piaccia questa prima parte ^^
‘notte, sono taaaaaaanto stanca
   
 
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