Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: rora02L    29/11/2012    5 recensioni
Reenesme ha 17 anni e si sta stabilizzando. Lei e la sua famiglia hanno dovuto trasferirsi in un paesino sperduto a Nord del Canada. I Volturi non si sono dimenticati dei Cullen e verranno a prendersi la loro vendetta tanto agoniata. Reenesme sarà capace di affrontare i pericoli e salvare la propria famiglia ?
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Renesmee Cullen | Coppie: Bella/Edward, Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Rimani sempre accanto a me ...

Mamma iniza a parlare degli ultimi quindici anni in cui abbiamo viaggiato di contea in contea, di città in città.
Odio trasferirmi. Lo trovo irritante. Anche a mamma e a papà non piace, ma non abbiamo scelta.
Jacob la ascolta attenta e non smette di tenermi fra le braccia e accarezzarmi i capelli ramati e ondulati, come faceva quando ero piccola.
Metto il viso sul suo petto caldo,la camicia nera leggermente sbottonata è come una parete tra la mia guancia e la sua pelle rovente.
Sento il battito del suo cuore, chiudo gli occhi ed inspiro il suo buon odore. Mi mancava tanto. Da impazzire.
Papà arriva nella stanza e mi vede. All'inizio non sembra contento, ma poi sorride.

Lo so, è preoccupato per me. Meno della mamma, però.
Lei ha il terrore di perdermi. O che mi succeda qualcosa.
Io non ho alcuna paura, quandi sono con Jacob. Siamo invincibili, insieme. 
                                                                                                             *
Alla fine della colazione, Jake mi prende per mano e corriamo fuori, lasciando la porta aperta.
Mi prende in braccio, facendomi volare in aria. Ride. Lo faccio anche io.
Andiamo nel bosco.
Il sole riscalda e illumina le fronde degli abeti e degli aceri. Mi sento in Paradiso, ora che lui è qui accanto a me.
Mi fa appoggia delicatamente su un verde prato luminoso. Poi si sdraia accanto a me.
Lo guardo negli occhi neri come la notte e lui fa lo stesso con me.
Mi chiedo quanto rimarrà e l'idea di perderlo mi spinge ad accucciarmi accanto a lui.
Sussurro: "Rimani accanto a me."
Lui mi sposta una ciocca dal viso e dice: "Sempre."
Voglio baciarlo. Ma non ho il coraggio di farlo.
Fisso gli occhi sul suo collo. Ho sempre avuto voglia di morderlo, di farlo mio.
Ma non voglio fargli del male, perciò trattengo il mio istinto e abbasso lo sguardo. "Che c'è ?" mi chiede, preoccupato.
"Meriti di meglio, Jake. Io ... non voglio essere la carceriera del tuo cuore. Voglio che tu sia sempre felice." rispondo.
L'imprinting non è una cosa che puoi scegliere, mentre la persona d'amare la conosci poco alla volta, senza fretta nè obblighi.
"Tu non sei la mia carceriera, ma la mia liberatrice. A te, devo la mia felicità. Senza di te, il mio mondo non avrebbe alcun senso."
"Dici così solo perchè hai l'imprinting !"
"Che differenza fa ? Mai sentito del colpo di fulmine ? Il prinicipio è uguale. Nessie, io ... non voglio che tu pensi a me come ad una persona che è costretta ad amarti.
Ma come che ti vuole amare con tutte le sue forze e che ti starà sempre accanto." Amare ...
Non so esattamente cosa sia l'amore. Conosco quello per la mia famiglia e per gli amici, ma ...
Chiedo: "Che intendi per amare ?- alzo la testa - Insomma ... come si ama una figlia, un'amica o ... qualcosa di più."
Lui sorride: "Tutti e tre. Io per te posso essere un padre, un fratello, il tuo migliore amico ... e anche- si avvicina al mio viso - qualcosa di più. Scegli."
La sua mano mi sfiora la guancia. La prendo.
Ho fatto la mia scelta: "Io ... voglio che tu sia qualcosa di più." 
                                                                                                                                                *
Torniamo a casa, i miei si staranno preoccupando, anche se papà ha letto i pensieri di Jacke.
Ma prima, voglio fargli vedere cosa ho imparato in questi ultimi anni e lo porto in sala armi.
"Sala armi ?!" Mi guarda confuso e dice: "Ma a voi succhia sangue a che servono le armi ?"
Rispondo placidamente: "Per non sporcarci le mani."
Jacob fa un sorriso storto e ridacchia.
Apro la porta scorrevole. Sul muro sono appese tantissime armi: spade, pugnali, lancie, archi, pistole e altro.
Prendo un bastone di legno, per evitare di far male a Jacob.
Alzo e abbasso le dita due volte, in segno di sfida.
Jake fa un ghigno che significa: sono pronto.
Tenta di tirarmi un pugno, noto che non sta usando tutta la sua forza e la cosa mi infastidisce.
Lo schivo, roteo il bastone e lo colpisco alla nuca. Jacob urla: "Ahia !"
Rido e dico: "Così impari a sottovalutarmi ! Non sono più una bambina. A quest'ora, saresti già morto. Fammi vedere di cosa sei capace !"
"Ok, my lady." ribatte lui. Comincia a sbottonarsi la camicia. La tira a terra.
Lo vedo a torso nudo e sento il sangu alle guancia. Ho un caldo. Lui è ... stupendo.
Abbassa la zip dei pantaloni e grido istintivamente: "No, fermo ! - metto una mano davanti agli occhi - Ma che diamine ti salta in testa ?"
Lui risponde tranquillo: "Volevo solo trasformarmi, perchè ?"
"Rimettiti subito i vestiti, cretino !"
Lui ride, divertito: "Da piccola non facevi tante scene..."
"Vestitii !!!"
Dopo qualche minuto, Jacob esclama: "Fatto !"
Apro lentamente le dita e lo vedo a torso nudo: "E la camicia ?" chiedo, indicandla.
Lui fa spallucce e ribatte: "Sto meglio senza. Allora, continuiamo o hai paura ?"
"Io non ho paura."
Brandisco il bastone. Jacob mi attacca frontalemente con un pugno, che riesco a schivare.
Ma poi, mi arriva un calcio volante, che mi manca per un soffio. Paro il secondo pugno col bastone.
Jacob sorride, credo che si stia divertendo. 
Continuiamo per circa un'ora, ma nessuno dei due riesce a vincere.
Alla fine, cadiamo a terra, stremati e in un bagno di sudore.
Scoppiamo a ridere.
Jacob mi abbraccia il fianco. Arrossisco e lui mi sorride.
Si avvicina al mio orecchio e sussura: "Mi piace quando arrossisci. Allora, - comincia a baciarmi il collo e continua - cosa vuoi che io sia ?"
Un rumore ci interrompe. Viene dal tetto. Mamma ...
Anche Jacob l'ha capito e urla: "Non si preoccupi, signora Cullen ! Non ho alcuna intenzione di stuprare la sua bella figliola. Son un ragazzo a modo, io."
Che scemo ...
La mamma grida, di rimando: "Certo, come no , cane dei miei stivali ! Se scopro che le hai fatto del male, ti taglio la testa di netto !"
"Che paura !" ribatte lui. 
                                                                                                                                              *
Usciamo di nuovo fuori. Ormai c'è il tramonto e tutto e colorato di un bel arancione rosato.
Jacob ed io camminiamo tenendoci per mano.
Gli chiedo quanto tempo resta. Lui sorride e risponde: "Tutto il tempo che vuoi, piccola. Non sai la sorpresa che ti ho preparato ..."
"Quale sorpresa ?" dico, emozionata. Adoro le sorprese, al contrario di mia madre.
Lui mi fa l'occhiolino ed esclama: "Lo saprai presto." Cominca a correre ed io lo rincorro.
Mi sembra di essere tornata a casa. La mia vera casa. Dove c'è Jacob, è casa mia. In nessun altro posto.
Lo prendo. Ci abbracciamo.
Torniamo dentro casa perchè è quasi ora di cena e mamma avrà certamente preoarato per un reggimento, con la scusa che abbiamo saltato il pranzo.
Infatti, ci ritorviamo davanti ad un banchetto a base di conigli, verdure assirtite, funghi e una torta al cioccolato.
Ci sediamo a tavola tutti, anche se mamma e papà non mangiano. "Buon appetito !" dico felice.
Jacke mi imita e iniziamo a mangiare. Cerco di trattenermi, di solito mangio come un maiale e mamma mi sgrida.
Ma Jacob ingurgita cibo a velocità spaziale e comincio a farlo anche io.
Mamma e papà ci guardano soddisfatti. Poi, annunciano che loro vanno a caccia.
Jacob mi prende per un fianco e mi avvicina a lui: "Allora buona caccia, succhia sangue ! Divertitevi."
Papà risponde: "Anche voi, ma non troppo. Ricordati che posso vedere i tuoi pensieri sconci, cane !"
"Bye bye !" li saluta lui festoso.
Appena escono, chiude la porta e mi chiede: "Allora, principessa ... dov'è la tua cameretta ?"
Lo porto su, questa è la prima volta che porto un ragazzo in camera mia. Mi sento le guancia in fiamme.
Apro la porta ed entriamo. La mia camera è molto spaziosa e luminosa, piena di lucette colorate, come se fosse sempre Natale.
Il mio letto a baldacchino color tramonto sembra proprio quello di una principessa.
Jacob indica una porticina e mi domanda cosa c'è.
Storgo il viso e dico: "La cabina armadio ..." Mi guarda sconvolto ed esclama: "Hai una cabina armadio ?!"
"Zia Alice."
"Ah, capiso. Posso ?" mi chiede dopo aver aperto ed essere entrato. Sempre il solito ...
Comincia a guardare ogni vestito, gioello, cappello, scarpa dal tacco troppo alto per me e gioca con lo specchio a muro.
"Eheh, ma quando te la metti questa roba ?" prende un abito da sera rosso fuoco e fa finta di provarselo come le donne dei film.
Rido. Lui me lo lancia e lo prendo al volo. Mi prende per le braccia, mi avvicina e dice a bassa voce: "Lo metteresti per me ?"
Lo esamino meglio: ha una scollatura dietro che percorre tutta la schiena e davanti arriva fino alla fine del mio seno.
Le mie guance avampano e non so cosa rispondere, quindi: "Forse..."
"Lo prendo come un sì." 
                                                                                                                    *
Siamo sdraiati sul letto. Lui è accanto a me.
Si alza e me lo ritrovo con le braccia accanto ai miei capelli e il viso davanti al mio.
Sorride da sfrontato e mi chiede: "Allora, ricominciamo da dove eravamo rimasti ?"
Inizia a baciarmi il collo, preso da una foga che conosco bene.
Lo stacco di peso e faccio lo stesso con lui. I canini spuntano all'improvviso e faccio appena in tempo a scostarmi.
Affondo il viso tra i cuscini arancione pastello.
Lui mi prende e mi gira. Vede che piango e mi guarda sconvolto.
Mi accarezza i capelli, non so se ha capito cosa stavo per fargli.
Incastra le mani tra i miei capelli, avvicina il mio viso a lui e sussurra: "Vuoi essere mia per sempre, Reneesme ?"
"Sì ..."
La mia voce si ferma, perchè le mie labbra sono ...
Mi sta baciando. La sua lingua entra e si intreccia con la mia, in una danza esotica che sembra un rituale sconosciuto.
Mi sbatte sul letto violentemente, senza staccare le labbra dalle mie.
Quando lo fa è per dirmi: "Ti amo. Alla follia."
Non aspetta la mia risposta e ricomincia. Le sue mani percorrono tutta la mia schiena, facendomi rabbrividire.
Inizio a sbottonargli frettolosamente la camicia, la strappo per sbaglio ma non sembra importargli.
Tocco il suo petto caldo e vado ai pettorali scolpiti.
Jacob si stacca per riprendere fiato. Io me ne ero dimenticata, perchè posso anche fare a meno di respirare.
Infila le dita nella mia maglietta e la abbassa piano piano.
Mi bacia vicino al seno, ma sta attento a non andare oltre. Lascia delle macchiette rosse ovunque.
Poi, risale al mio collo. Gli prendo la testa, accarezzandogli i capelli corti e neri.
"Ti amo anch'io , Jacob. Morirei per te."

  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: rora02L