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Autore: ArisuWolf    29/11/2012    2 recensioni
Tratto dal Capitolo 1:
“Strane creature simili ad armi, dette Akuma, spargono morte e distruzione tra gli essere umani. Per fronteggiare questo fenomeno è nata un’ organizzazione segreta, di nome Dark Religious, formata da esorcisti: uomini con poteri speciali in grado di individuare e distruggere gli Akuma. Essi sono alla ricerca dell’Innocence, un cubo fatto di una materia misteriosa che rappresenta la pura essenza di Dio. Sfortunatamente la pietra si è infranta in centinaia di frammenti che ormai sono sparsi per il mondo. Compito degli esorcisti è recuperarne i pezzi prima che lo faccia il Conte del Millennio, un oscuro personaggio, creatore degli Akuma, (generati dalla disperazione delle anime dei defunti) con l’obbiettivo di distruggere la razza umana.”,Così mi dissero.
Ed io cosa centro? Pensai… Era tutto così assurdo da non credere! E sono una che si stupisce raramente dato che ho una fantasia molto estesa.
IO VOGLIO DIVENTARE UNA MANGAKA! Lo voglio davvero e ora mi si presenta questo tipo assurdo che mi dice che devo andare con lui per allenarmi a diventare un’esorcista?! Ma stiamo scherzando?!
- Il linguaggio è un po' volgare, se vi da fastidio, vi consiglio di non entrare a leggerla. -
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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*Sono stata più veloce della luce, questa volta. Il motivo? Ho la febbre e non ho nulla da fare! XD
Ok, ora vi lascio al nuovo capitolo!
Buona lettura! :D
*




-Cap.4-

 
 
 
<< ‘Miko…. Io ti dico di no. NON E’ POSSIBILE!! >>, dissi per la centesima volta in quella giornata.
<< Ti dico di si Ayu, hai tutti i sintomi. Fidati. >>, continuò con la stessa tiritera.
Ma se le dico che non è vero, non è vero! PUNTO! Fine della discussione. CIAO!
<< Si che in questo argomento sei la migliore, visto come è andata l’ultima volta.. Ma a me non è successo nulla del genere. E’ IMPOSSIBILE! E poi, anche se fosse vero lo dovrei tenere nascosto.. >>, dissi terrorizzata. Mi vennero i brividi solo a pensarci..
<< E perché, di grazia? >>, chiese con tono da superiore. No, quel modo di parlare non faceva per lei. E poi… “di grazia”? Ma quando mai ha usato quelle parole in diciannove anni della sua inutile esistenza al mio fianco?
<< Vuoi mettere quello che mi farà il tuo bel samurai? >>, dissi terrorizzata. Mi guardò confusa. << Mi ammazza, ecco che mi fa! Mi squarta viva con un sorriso sadico e inquietante sul suo volto dai lineamenti perfetti!! E tu vuoi che la tua amata migliore amica, sorella e amante faccia questa misera fine? >>, terminai il mio sproloquio.
<< Beh, dato che te lo meriti e che ti sei cacciata nei guai, io l’unica cosa che posso fare per te è raccattare i pezzi del tuo corpo e nasconderli da Yu. >>, disse. Mi stava facendo la paternale o cosa?
Ma io l’ammazzo a questa!!
<< Senti Love Love: 1) se Kanda ti sentisse chiamarlo per nome, quello ammazza sia te che me. 2) Ho un’amica che fa schifo! Ma come puoi volere questa fine per l’unica persona che ti sopporta in questo odioso mondo?! E 3) FAI SCHIFO STRONZA! >>, piagnucolai.
<< Su, su. Scherzavo, Baka. Ascolta: alla fine non è poi così male.. dopotutto può succedere a chiunque. E poi è la prima volta che ti cacci in questi tipi di pasticci. Alla fine sei pur sempre una ragazza nel pieno della sua adolescenza.. Sii felice per queste cose che capitano raramente. >>, mi confortò.
Eeeeeh, certo che Kumiko ci sapeva fare, con le parole. Ero sempre stata io a sostenere lei, perché cadeva continuamente in pezzi. Le serviva costantemente una ragione per andare avanti a testa alta. Io invece non mi facevo toccare tanto facilmente. Negli anni in cui andavo alle medie venivo presa sempre in giro, sia per una stupidaggine, sia per una cosa seria. Anche gli insegnanti, alcune volte lo facevano. Era bullismo, anche se indiretto.
Una volta ricordo che feci a botte con un ragazzo. Non ci vidi più e lo riempii di parole, poi lui mi prese per il colletto e io iniziai a tirargli dei calci più forte che potevo. Ma quando lo vidi caricare un pugno, beh, lì mi spaventai. Menomale che arrivò l’insegnante di turno e lo fermò, sennò ci sarei rimasta secca.
Una volta invece stava per succedere una rissa, sempre con un ragazzo. Però in quell’occasione ero lucidissima e lo volevo pestare a sangue. Fortuna volle , per lui, che suonò la campanella. “ Ah, peccato”, pensai, quel giorno.
<< Se quello che dici tu fosse vero, anche se non lo è, sarebbe grandioso. Ma anche problematico, soprattutto problematico. Già! >>, chiusi il discorso. << Grazie lo stesso per il conforto, comunque. Sei la migliore! >>, le dissi, baciandole una guancia e abbracciandola forte.
Non appena uscii dalla sua stanza, mi si presentò lo spadaccino dai meravigliosi capelli blu (o neri?) davanti, con sguardo severo.
Lo guardai confusa. Ma che voleva ora? Stava aspettando me perché  sentiva troppo la mia mancanza? Oppure voleva elemosinare qualcosa? Anche se, con quello sguardo, dubito che sarebbe riuscito in tale impresa. Forse se si fosse messo nudo…
<< Allenamento. >>, disse.
Eh? Lo guardai stralunata..
<< Potenza.. ? >>, provai a continuare la sua frase. Inutilmente. Mi sono sentita stupida, lo ammetto.... Viva la sincerità!!
<< Muoviti, BAKA! Dobbiamo allenarci, ricordi? Sono ore che ti aspetto idiota, invece tu stai a ciarlare con la tua amichetta del cuore! >>, sbraitò. Era inquietante quando urlava, ma sembrava una prima donna isterica, quindi ci ridevo su.
<< Modera i complimenti, che sennò arrossisco. Comunque non mi va di allenarmi. Meditazione? E poi devo parlarti. >>, dissi seria, avviandomi nella solita sala dove andavamo a meditare.
Ora che ci penso, sembra che parliamo in codice.
“Lupo rosso a Pantera blu: mi senti? Sono fottutamente fottuta!”
Entrammo e ci mettemmo in posizione. Uno difronte all’altro.
Allora, come potevo iniziare il discorso?
“Sai Kanda, mi sa che…”, no, non va bene. Mi avrebbe ucciso.
O qualcosa di diretto o devo iniziare a fare una perifrasi interminabile. Partendo da un indizio così, quando arrivo al punto della questione il suo cervello è già stato bombardato da varie cazzate senza un senso logico, ma che, se ci pensi su, hanno un loro filo.
Ma Kanda non è da perifrasi. Mi avrebbe sbraitato contro dicendomi: “Finiscila con ‘sto giro di parole e arriva al punto cretina. Voglio meditare e non stare a sentire a te e le tue sciocchezze da ragazzina in calore!” e io l’avrei preso a mazzate in testa e a calci in culo! Quindi: meglio evitare.
L’unica soluzione rimanente è essere diretta. In quel caso mi avrebbe risposto: “CHE! Non rompere i coglioni! Zitta e medita.”
Quindi, o essere –quasi- completamente ignorata oppure sorbirmi le sue sbraitate che di senso ne avevano poco…
<< Di cosa volevi parlarmi? >>, disse, ridestandomi dai miei pensieri.
HA PARLATO PRIMA LUI! MIRACOLO!
<< Ehm…. Ecco, cioè. Stavo cercando il modo giusto per dirtelo… >>, confessai intimorita dalla sua sola presenza.
<< Quindi? >>, chiese.
Che mi so’ persa?
<< “Quindi?” che? >>, chiesi confusa.
<< A che conclusione sei arrivata? Come vuoi dirmelo. >>, chiese spazientito.
<< Ah. Ci stavo ancora pensando, veramente. Ero indecisa se dirtelo in modo diretto oppure fare un giro di parole e poi arrivare al punto. >>, gli confessai.
Silenzio.
Silenzio tombale.
Peggio di un cimitero in piena notte. Mancavano solo i gufi e i lupi che ululavano alla luna
(‘Sti lupi li metto dappertutto….)
<< Allora? Che preferisci? >>, chiesi impaziente.
<< Diretto. >>
Ok, l’hai voluto tu, samurai!
<< Ti piace Kumiko-san? >>, chiesi impassibile.
Silenzio.
Di nuovo.
E MO BASTA CO STO CAZZO DI SILENZIO!!
<< Mh. >>, rispose impassibile.
“Mh” almeno ha risposto……….
ASPETTA! EH?!
<< ……….eh? >>, chiesi aprendo, finalmente, gli occhi e guardandolo sconvolta.
Mi guardò a sua volta.
Occhi verdi negli occhi oltremare.
Occhi oltremare negli occhi verdi.
Un paio sconvolti, e gli altri indifferenti.
<< Ho detto “Mh”. >>, rispose.
Non ha urlato, sbraitato o smentito nulla. Ha detto solo “mh”.
<< Okay, inizi a farmi seriamente paura, Kanda. >>, commentai terrorizzata.
I suoi occhi indifferenti si trasformarono in un’occhiataccia piena d’odio.
ORA, inizio ad avere seriamente paura!
<< Non hai smentito.. >>, continuai con voce tremante continuando a guardarlo.
“Senti, Ayumu: se ci tieni alla pelle, smettila e fatti un paio di cazzi tuoi.”
Ancora più odio nei suoi occhi!!
<< No, infatti! Hai finito di parlare? >>, chiese spazientito..
PAURA!!
<< Ecco, veramente no… ti dovrei confessare una cosuccia… >>, continuai distogliendo il mio sguardo dal suo.
AIUTATEMI!
(Al mio funerale voglio una corona di rose rosse, e sulla lapide voglio che ci sia scritto “qui giace la tanto amata Nejire Ayumu.”)
<< Spara, prima che ci ripensi. Ma dopo si medita! >>, disse autoritario.
<< Yes, my lord! >>, risposi di getto. Mi mandò un’occhiataccia agghiacciante! Non potevo non prendere la palla al balzo! Avrei commesso un reato!! << Okay. Arriva la bomba! >>, annunciai.
Presi un respiro profondo, chiusi gli occhi per raccogliere tutto il mio coraggio e li riaprii di colpo per poi annunciare: << Credo di essermi presa una cotta per Lavi! >>.






Quello che mi successe dopo, è meglio censurarlo..! Fidatevi!



*E così termina anche questo capitolo!
Alla prossima. Si spera.....
Un bacio.
LadyWolf_
*

 
   
 
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