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Autore: lalludirectioner    29/11/2012    1 recensioni
Quando lessi la tua lettera erano passati tre anni da quando ti avevo lasciata andare, tre anni in cui ero salito sulla vette del mondo… scordandomi però l’ unica cosa che veramente conta… il vero amore….
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando ero entrata in quel riformatorio pensavo solo a come fosse ingiusto il sistema giudiziario inglese…
Insomma non avevo ucciso mica nessuno ne avevo fatto qualcosa di irreparabile… semplicemente avevo mandato all’ ospedale una ragazza…
Ma non una semplice ragazza…
 La ragazza che, grazie alle mie doti di pugile, avevo picchiato era Caroline  quella insopportabile e petulante ragazza che per tutta la mia esistenza mi aveva paragonata ad una povera formichina…
Lei era Caroline la nuova ragazza di Hoff il ragazzo con cui ero stata insieme per tre lunghi anni… il ragazzo a cui avevo dato il primo bacio, il ragazzo con cui avevo fumato la prima volta, il ragazzo con cui avevo bevuto la mia prima birra, il ragazzo con cui avevo fatto l’amore la prima volta….
Me lo aveva rubato tranquillamente come se fosse un rossetto in un centro commerciale; lo aveva fatto con la grazia e l’ eleganza di un tricheco in calore…
Lei era così… non poteva avere un vestito che non uscisse direttamente da una sfilata di Versace, lei era la ragazza  che aveva trecento tonalità di smalti…. Un per ogni giorno dell’ anno, lei era la ragazza che dopo il mio “trattamento” si era trovata con un trauma cranico e tre costole rotte…
Lei era la ragazza che mi aveva provocata, lei era la ragazza che aveva iniziato la rissa… ma sfortunatamente era anche la figlia del giudice che era stato affidato al mio caso….
 
Avevo versato troppe lacrime in quella camera grigia che lo stato mi aveva affidato per i tre mesi successivi… così quando Cher, la mia compagna di stanza, mi aveva chiesto di accompagnarla ad una festa non potei che rispondere di si…
A quella dannata festa successero tante cose… Tante forse troppe da ricordare ma la cosa più importante di quella sera fu conoscerti… non mi ricordo come eri vestito o come fossi impostato, mi ricordo solo i tuoi occhi: neri come pozzi di petrolio.
 
ti parlai per la prima volta il primo lunedì di luglio… me lo ricordo perché era anche il compleanno di mia madre infatti fu proprio per questo che ci conoscemmo….
Ero al telefono pubblico che si trovava nell’ atrio quando una nuvola di tabacco mi avvolse come una coperta…
Ohf ohf ohf
Tossivo in maniera quasi eccessiva tanto che mia madre dall’ altro capo dell’ apparecchio mi chiese se stessi male e tu sentendo quello che aveva detto mia madre presi la cornetta in mano e dissi:
“sua figlia sta male… mi dispiace ma deve andare in camera….”
Fu così che io presa dalla rabbia ti tirai un pugno nell’ occhio… non so ancora come dirti che mi dispiace tanto… ma forse mi ricatterai per sempre… vero??
Fa lo stesso…
Tu dopo la mia dimostrazione di amore e affetto(?) dovetti andare in infermeria… hahahah…



 
 

…Come avevi fatto a centrarmi così bene l’occhio non lo so ancora io… sta di fatto che il mio onore era profondamente e disperatamente andato a puttane… io ero quello figo, quello duro, quello tosto… io ero quello che NON poteva essere picchiato da una ragazza davanti a trecento ragazzi e ragazze…
Fu in quel momento che iniziai ad odiarti…tu mi avevi offeso così appena ti potevo sfottere ti sfottevo, appena ti potevo umiliare ti umiliavo e questa fu la peggiore colpa della mia vita: averti trattata male…
Ma infondo non ti conoscevo ancora e per tutti noi eravamo profondi rivali…
La prima volta in cui ci parlammo… apertamente per così dire fu quando per la festa di compleanno di Sandy della camera 303 noi due vincemmo i sette minuti in paradiso….
Prima pensavo che fosse una cazzata ma dopo quello che successe mi sono ricreduto….
 
“allora siamo io, te e uno sgabuzzino semi vuoto…. Cosa vuoi fare?”
dissi con fare aggressivo
 
“se vuoi invece di zittirti con la lingua ti rendo muto con questo straccio… forse è meglio…”
 
il nostro odio non provò mai una volta a lasciarci ragionare come due persone “mature” .
forse è per questo che mi accorsi di essere attratto a te quando era ormai troppo tardi…
 
ti provai a baciare la prima volta quando la metà di luglio era appena passata e metà della tua pena scontata…
stavi camminando tranquillamente per il corridoio quando…
 

 
….quando qualcuno mi prese per la t-shirt e come un campione di wrestling mi fece avvicinare al suo corpo dannatamente perfetto, le sue mani aderivano alle mie scapole perfettamente, come se fossimo stati creati per stare insieme…. Il suo volto sapeva di menta e tabacco un miscuglio aromatico perfetto quasi come fosse fatto apposta… dopo pochi minuti mi staccai da lui, quasi a forza… chi vidi fu uno choc… eri tu… peccato che allora la mia mente bacata e contorta ti odiasse….fu per questo che non appena vidi i tuoi occhi ti tirai con la mia solita grazia un calcio nelle palle….
 

 
 

Tutte le volte in cui provavo a fare qualcosa di carino per farti innamorare di me tu mi rispondevi sempre nel solito modo…non era carino…
 
La prima volta in cui tu ti avvicinasti a me fu quando nella festa di fine pena di Harry tu ubriaca fradicia venni a bussare alla mia porta  e ti avventasti su di me… nel vero e proprio senso della parola…
 

 

Nonostante non stessi bene quella notte, nella mia testa quando mi svegliai la mattina dopo pensai subito a te e a quanto nonostante ti odiassi con tutta me stessa ti volessi…
Fu così che iniziò la nostra storia… io ti volevo e tu mi volevi, stavamo insieme solo la notte come due semplici scopamici…
Quella settimana fu la più strana della mia vita… passai dall’ odiarti all’ amarti….
Ma la prima volta in cui te lo dissi veramente fu per la verità a ferragosto…
 

 
 

Quella sera fu decisamente la più bella della mia vita…
Eravamo a letto… come del resto tutte le sere… quando decisi di fare il primo passo; peccato che in qual momento ti decidesti anche tu…
“ti devo dire una cosa…”
 
cominciai…
“anche io…”
 
non capivo cosa mi volessi dire… forse che la nostra storia era finita?
“prima tu…”
 
meglio così… avrei evitato figure di merda…
 
“nono vai pure tu…”
 
cosa volevi… in quel momento non pensavo ad altro che a come dirtelo…..
 
“no vai tu..”
“ok…”
 
e li successe la cosa che forse mi sconvolse di più… perché tutti e due in contemporanea ci dicemmo:
 
“senti… ti amo…”

 
 
 

fu la cosa più dolce del mondo…. La più…. La più…. La più…..

 

semplice ma anche la più bella di sempre…

 
 

da quel momento diventammo ufficialmente una coppia con tutte le convenzioni e le banalità del caso….
Ma purtroppo i bei momenti si sa… durano poco…
Il 31 di agosto arrivò presto forse troppo…
 
 
 
“Promettimi che non ti dimenticherai mai di me”
 
dissi
 
“ e come potrei… non ce la farei neanche a costo di morire…”
 
mi rispondesti…
 
“neanche io tu sei troppo importante”
 
 
ci lasciammo così in un batter d’occhio la porta alle mie spalle si era chiusa e così tutto era andato via come la cera di una candela… si era sciolto tutto….
 
Tu uscisti da quel posto orrendo tre mesi dopo…. E diventasti una delle più famose superstar del mondo…. Tu eri Zayn Malik dei One Direction adesso…. E io ero solo una tua fiamma estiva….
 
Ti venni anche a sentire cantare… una volta… ero in prima fila e avevo per fino il pass per il back stage ma quando ti venni a salutare tu mi rispondesti solo con un cenno…
Il mio cuore era distrutto, pestato e ripestato da una mandria di bufali…
 
Stavo camminando via.. io ti avevo aspettato per così tanto tempo… e tu non mi riconoscevi neanche… i miei passi si facevano sempre più pesanti quando qualcuno iniziò a correre…
 Sentivo i suoi passi sempre più vicini… sempre di più sempre di più…
 
“sei davvero tu…”
 
disse una voce che non avrei mai dimenticato….
 
“si sono io”
 
rispose una voce… peccato che non fosse la mia….
Ma quella della tua stupida, nuova, ragazza….
 
Ti credevo diverso, ti credevo davvero il vero amore… ma purtroppo…. Non fu così….
 
Ti amavo veramente… Sì
Mi hai spezzato il cuore….Sì
Hai mai pensato a me dopo quel giorno…. No….
 
                                                              Laura
 

 
Quando lessi la tua lettera erano passati tre anni da quando ti avevo lasciata andare, tre anni in cui ero salito sulla vette del mondo… scordandomi però l’ unica cosa che veramente conta… il vero amore….
Adesso sono qui davanti a te e non so che fare se non chiederti….
Mi vuoi sposare?
 
                                                                                  Zayn…






"non mi sarei mai e poi mai dimenticato di te... lo sai"
"come hai potuto farlo Zayn io credevo davvero di essere innamorata di te e tu mi hai lasciata li con il cuore infranto, come hai potuto..."
"ti prego perdonami, ti prego..."
"come posso anche solo pensarlo... tu ti sei preso gioco di me, tu mi hai usata come passatempo... ammettilo..."
"non posso ammetterlo, non è vero... io ti ho sempre amat...-

gli sbattei la porta in faccia... da allora tutte le mattine quello stupido ragazzo iniziò a cantare sotto la mia finestra...

cantò così per mesi fino a quando un giorno non si fece più trovare....

una corda legata al collo... stretto in un abbraccio con la morte... 




  
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