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Autore: Alex_J    29/11/2012    2 recensioni
George continuava a guardare il fuoco scoppiettante nel camino della tana. Rosso vivo. Pensandoci un attimo sorrise: qui suo fratello , avrebbe fatto una delle sue battute.
- Come i capelli di Ron, loro si che sono rossi!-
- E vivono!-avrebbe aggiunto lui.
- E perché vivono?- avrebbe chiesto qualcuno.
- Non le hai ancora viste le pulci saltellare in testa?!- allora quel qualcuno avrebbe riso ed entrambi avrebbero iniziato a correre per scappare dalla loro madre.
Sorrise ancora , immaginando quei ricordi evanescenti , quei sogni irrealizzabili.
George ,pochi mesi dopo la guerra , deve fare i conti con le sue perdite.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George, e, Fred, Weasley, Hermione, Granger | Coppie: Vicktor/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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- Because I miss you most at Christmas time

 

George continuava a guardare il fuoco scoppiettante nel camino della tana. Rosso vivo. Pensandoci un attimo sorrise: qui suo fratello , avrebbe fatto una delle sue battute.

- Come i capelli di Ron, loro si che sono rossi!-

- E vivono!-avrebbe aggiunto lui.

- E perché vivono?- avrebbe chiesto qualcuno.

- Non le hai ancora viste le pulci saltellare in testa?!- allora quel qualcuno avrebbe riso ed entrambi avrebbero iniziato a correre per scappare dalla loro madre.

Sorrise ancora , immaginando quei ricordi evanescenti , quei sogni irrealizzabili.

 

Il primo natale. Era il primo natale.

 

George riusciva a sentire chiaramente i bisticci di Ron e Hermione, le risate di Harry e Ginny; riusciva anche ad immaginare Charlie e Billy giocare a scacchi , con il sottofondo chiaro degli insulti tra gli scacchi e tra i due fratelli; sentiva il profumo delle pietanze di sua madre e il chiacchiericcio di Fleur che aveva deciso di affiancarla. Fred avrebbe sicuramente imitato il suo inglese imperfetto.

E lui invece? Lui continuava a guardare quel fuoco – come i capelli del gemello – così vivo, così magico. Com'era lui una volta.

Aveva provato a fare come se niente fosse successo, ci aveva provato più di una volta .Ad Halloween, per esempio,aveva cercato di sperimentare un vecchio scherzo progettato prima della guerra da lui e Fred, ma non era riuscito a portarlo a termine. Perché fare gli scherzi senza Fred non era bello, affatto. Fare qualcosa da solo non era normale per George, abituato a vivere in simbiosi con il gemello. Anche ridere da soli per George era triste, perché la propria risata non faceva abbastanza eco per due.

All'emporio tutto andava bene ma sentiva che il clima si era raffreddato , tutto era monotono e piatto. L'aria non era mai stata così gelida nel negozio, neanche durante le parti più vive della guerra. Non brevettava scherzi da troppo tempo, senza Fred anche le sue idee venivano a mancare. Anche loro si sentivano sole.

George era troppo occupato per non sentire la mancanza del gemello , per preoccuparsi di tutto il resto del mondo. Cercava ogni giorno di pensare un nuovo modo per accettare e sopportare l'assenza di Fred. Ma era difficile , quanto prendere un Accettabile in divinazione o in rune antiche. E lui non aveva mai preso un gufo in nessuna delle due.

Era più facile stare a guardare quel fuoco che pensare agli scherzi memorabili che facevano al castello nel periodo di Natale o quando erano a casa durante il cenone.

- Ehi George, è pronto – sentii una voce sottile richiamarlo. - Arrivo subito- rispose , cercando di controllare la sua voce.

Sentii dei passi e credette fosse la ragazza che stava tornando in sala da pranzo e invece se la ritrovò accanto.

- Ho detto che arrivo subito Granger, non credevo avessi così tanto bisogno della mia presenza- disse poi con una punta di acidità nella voce. Non conosceva quel sentimento quando Fred era con lui.

Hermione non disse niente, sorrise e basta , prendendo la mano di George e accompagnandolo a tavola.

Solo Fred sapeva che lui era innamorato di Hermione Granger.

 

- You are perfect: to me.

 

 

George non aveva mai pensato seriamente all'amore e se nella sua vita avesse dovuto innamorarsi , avrebbe scelto una ragazza bellissima e assolutamente con una personalità non comune. Hermione Granger al terzo anno era l'esatto opposto di questa descrizione e George riusciva solo a considerarla come la sorellina minore acquisita o la migliore amica di Ron.

Nonostante tutto la trovava sciatta, antipatica, priva di senso dell'umorismo, troppo secchiona per i suoi gusti e certamente non bellissima,nemmeno bella e nemmeno carina.

Al ballo del ceppo durante il quarto anno, iniziò suo malgrado a cambiare idea, vedendola in quell'abito color lilla che le donava un'aura principesca. Iniziava a pentirsi di non averla invitata perché troppo piccola e fuori dai suoi canoni.

Mentre tutti asciugavano le gocce di bava al passaggio delle fanciulle di Bebautonks, lui rimaneva ad osservare Hermione leggere in biblioteca, reduce di quell'aura che ancora vedeva in lei. Pensò che presto si sarebbe stancato di tutto ciò, di quell'aria che lui vedeva su Hermione.

Ma si accorse ben presto che non era possibile: Hermione Granger era una principessa sì, aveva ragione, ma una di quelle principesse guerriere, forte e determinate nascoste sotto i folti capelli ribelli e la “secchioneria”. E anche lui se ne era accorto, forse uno dei pochi.

Lo aveva visto nel suo modo di girare le pagine, nel suo sguardo fisso sulle parole come a captarle tutte una per una, in uno sguardo di sfida. Lo aveva capito quando si era sorpreso ad osservarla mentre rimproverava Harry e Ron in sala grande, con gli occhi accesi. Hermione avrebbe potuto anche non parlare per sgridare i due, i suoi occhi lo facevano per lei. Ma suo fratello Ron era sempre stato testardo e un po' lento, e quindi lei doveva usare tutto la forza bruta delle parole contro di lui.

Certe volte per la stupidità di suo fratello, avrebbe voluto veramente fargli ingoiare un paio di pasticche vomitose, sopratutto al quinto anno quando poteva avere la ragazza perfetta e stava con Lavanda Brown.
- Fred ti rendi conto: Lavanda, Lavanda Brown! Mi ritroverò come cognata Lavanda calamita Brown!- aveva detto al gemello, sconvolto dalla notizia.
-Non tutti hanno buon gusto come te George- e con quella frase gli aveva fatto l'occhiolino.

George era rimasto senza parole, mentre vedeva il fratello allontanarsi.

- Vedrai che prima o poi Hermione si accorgerà di te e vi sorprenderò a slinguazzare per i corridoi – allora entrambi sorrise, illudendosi che ancora una volta Fred Weasley avesse ragione.

Invidiava spesso Ron: poteva avere la perfezione e sceglieva il marciume. George , invece, non poteva scegliere. Si accorse però poi che forse Hermione non era la ragazza perfetta, non era perfetta per chiunque: era perfetta per lui. Poteva diventare molto più che una sorellina acquisita, poteva essere l'amante e l'amica che suo fratello minore non aveva mai saputo apprezzare.

Si rese conto ben presto che il suo gemello aveva torto per la prima volta nella vita. Era stato stupido illudersi del contrario.

E neanche il suo orecchio mozzato , attutiva il dolore da quell'amore rifiutato.

 

- Don't, don't you want me?

 

Si era dichiarato a lei durante il suo sesto anno.
- Hermione tu mi piaci – aveva semplicemente detto perché con le parole non era particolarmente bravo. Hermione aveva abbassato lo sguardo, non trovando niente da dire.

George intanto incassa tutto, come sempre. - Sono il Weasley sbagliato, giusto?-

Si era voltato per non vedere la risposta che già conosceva, mentre la immaginava annuire. Poche ore dopo se ne andò definitivamente da Hogwarts, ed entrambi sapevano che da una parte era anche per lei.

 

is this what it feels like to really cry



Fred era l'unico che sapeva colmare quel vuoto, quel dolore inattuttito. Ci era riuscito dal quarto ano in poi e ne era stato capace anche durante la guerra. Riusciva a farlo stare meglio anche dopo tutte le cose orribili che stavano accadendo.

Fred era molto più del suo gemello: era la sua metà della mela, il suo migliore amico, il suo socio in affari e l'unico che non lo aveva mai tradito. Fred era unica e insostituibile. Fred era perfetto.

Hermione era solo una briciola in confronto al bene che voleva al fratello. Forse Hermione non avrebbe mai saputo comprenderlo come faceva Fred. Poi George ci ripensava e si correggeva mentalmente. Col tempo anche lei avrebbe potuto capirlo. E George lo sperava, eccome.

Poi il mondo gli crollò addosso il due agosto del 1998, quando vide suo fratello crollare davanti a lui e creare quel vuoto , quel dolore che nessuno avrebbe mai saputo riempire. Poi si voltò , allontanando per un breve istante lo sguardo dal corpo del gemello, sentendo dei singhiozzi pieni di dolore. Un dolore che era eco del suo: Hermione.

E il buio dentro il suo cuore diventò ancora più profondo, quando la vide stretta a Ron, molto stretta.

E pianse, per la prima volta nella sua vita , perché aveva perso in pochi minuti tutto ciò che potevano completarlo. A farlo sentire speciale.

Nella sua via nessuno sarebbe riuscito a farlo sentire speciale e perfetto, era rimasta solo la solitudine – quella carogna- a fargli compagnia.


 

  
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