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Autore: Yu_    29/11/2012    4 recensioni
Questa è la storia di una ragazza qualunque che un giorno torna a casa e la sua vita cambia completamente: Caspian e i re di Narnia la trascinano in questo meraviglioso mondo scoprendo, successivamente, di avere anche un fratello. Tuttavia le cose si complicano: la guerra contro Miraz è imminente e le forze per contrastarlo sono poche, ma fortunatamente alla fine arriverà un aiuto da più lontano.
Dal quinto capitolo:
"Io sono tua sorella"dissi titubante.
"E cosa te lo fa pensare?"mi chiese Caspian.
"Te l'ho già detto!"gli urlai.
"Tutto questo è impossibile! Io non ti credo"
Genere: Commedia, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caspian, Edmund Pevensie, Lucy Pevensie, Peter Pevensie, Susan Pevensie
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Incoronazione, incoronazione! Domani l’incoronazione dei nuovi re!”.
“Siete invitati a partecipare all’incoronazione dei nuovi re di Narnia!”.
“Udite, udite: sabato mattina, presso il castello di Cair Paravel avrà luogo l’incoronazione dei re di Narnia!”.
Questo era ciò che la gente andava dicendo da giorni. I narniani erano tutti in festa e in fibrillazione. Avevano addobbato le loro case con fiori e stoffe che ritraevano il nostro stemma con Aslan il leone. Perfino a Telmar c’erano manifesti su manifesti.
Tutte le sartorie erano aperte poiché tutti cercavano il vestito migliore per la cerimonia imminente. Lavoravano senza sosta per produrne addirittura di nuovi. Infatti tutto il popolo era stato invitato al grande evento.
Al castello l’atmosfera era festosa, ma allo stesso tempo anche tesa. I nani e i castori avevano preparato anche loro dei vestiti fantastici. Io avevo insistito dicendo che potevo benissimo mettere quello corto (avevano tanto lavoro da fare loro), ma Susan aveva dichiarato che non dovevo nemmeno provare a presentarmi con quel vestito con aria talmente minacciosa che non osai dire di no.
Anche l’Ordine era contento anche se non sapeva della sorpresa che tutti noi stavamo per fargli. Anche loro sarebbe diventati sovrani. Sapevamo che ne sarebbero stati felici e quindi avevamo deciso di non dirglielo.
Ma eccoci arrivati al fatidico giorno.
Caspian mi svegliò di buon’ora. Saranno state circa le sei e mezza. Era talmente presto che non ne capivo il motivo.
“Ma perché?”gli domandai.
“Devi prepararti per bene!”esclamò lui. “E comunque anche gli altri sono già svegli, forse anche da più tempo di noi.”.
“E va bene, ora mi alzo!”dissi rassegnata.
Feci scivolare le coperte in fondo al letto lasciando scoperte le gambe dato che avevo solo la camicia di Caspian. Appena scesi mio fratello scoppiò a ridere.
“E ora che c’è?”dissi scocciata.
“Guarda i tuoi capelli!”ridacchiò.
Andai davanti allo specchio e vidi che erano più scompigliati del solito.
“Voglio proprio vedere come farà la parrucchiera a sistemarteli!”esclamò.
“Siamo spiritosi questa mattina!”esclamai sarcastica. “Perché non pensi ai tuoi?”.
“Anche se sono lunghi non raggiungeranno mai i tuoi livelli!”ribattè. “E poi sono lisci i miei!”.
“Ti faccio pentire di essere nato!”esclamai. “Non far diventare questa giornata il delitto a palazzo invece che l’incoronazione a palazzo!”.
Alla fine si decise a smettere e uscimmo dalla stanza per andare a fare colazione. Là c’erano solo Lucy, Edmund e alcuni membri dell’Ordine tra cui Draco, Hermione, Luna, Ron e Neville.
“Per fortuna che erano tutti in piedi, vero?”dissi a Caspian uccidendolo con lo sguardo.
“Loro sì!”si difese lui.
“Ma non sono tutti.”precisai.
Svoltò gli occhi al cielo, poi ci mettemmo a sedere ad aspettare gli altri e fare colazione tutti insieme.
“Buongiorno!”mi disse Edmund. “Pronta per il gran giorno?”.
“Sì e no.”risposi. “Ho tanto sonno!”e guardai male Caspian.
“Dai, che quello ti passa!”esclamò cingendomi le spalle.
Draco ci stava fissando malissimo. Dopo l’episodio di qualche sera prima se io e Edmund scambiavamo due parole non faceva altro che guardarci in malo modo. Ma dove stava il problema? Aveva tirato un pugno a Edmund solo perché aveva fatto lo sbruffone. Non capivo perché doveva continuare a fare così. Lo ignorai, tanto ormai era da quella sera che non mi parlava nemmeno. Affari suoi. Era lui che doveva dirmi qualcosa.
Appoggiai la testa sulla spalla di Edmund e chiusi gli occhi decisa a stare i quel modo solo per qualche secondo, ma non ci riuscii. Mi addormentai di nuovo.
Poi dopo poco Edmund mi diede un colpetto e io mi svegliai disorientata.
“Capisco che hai tanto sonno!”esclamò. “Però ora si mangia!”.
Mugolai in segno di disapprovazione. Non volevo alzarmi da quella posizione così comoda.
“Dai che c’è una bella norcina!”disse.
A quella parola scattai subito. Quello era il mio piatto preferito composto da pasta, panna e salsiccia.
“Dove?”chiesi guardandomi intorno.
Gli altri scoppiarono a ridere e guardai male Edmund.
“Se non lo dicevo non ti saresti mai svegliata!”si giustificò.
“Visto che comunque su questa tavola c’è ogni ben di Dio sei perdonato!”esclamai indicandola.
Infatti mangiai tutto ciò che mi era possibile. Avevo bisogno di forze ed energie.
“Guarda che dopo non ti entra il vestito…”mi prese in giro Fred.
“Spiritoso!”esclamai.
“Poi voglio vedere come pettinerai questi capelli…”disse Caspian.
“Insisti ancora?”esclamai.
“I suoi capelli sono perfetti!”mi difese Susan. “E’ inutile che la prendi in giro.”.
Caspian la guardò e poi la zittì con un bacio. Lei sorrise. Erano troppo belli insieme.
Peter sembrava ancora un pochino geloso di sua sorella. Quindi mi diressi verso di lui.
“Caspian ha detto che andrà piano.”lo informai.
“Lo spero!”.
“Calmati, tra poco ci incoronerai!”esclamai dandogli un amichevole bacio sulla guancia.
Poi uscii dalla stanza e mi diressi in camera per prepararmi. Caspian era già lì e mentre mi aspettava si era rimesso sul letto.
“Vorrei tanto mettere questo vestito corto…”dissi osservandolo.
“Rischieresti la morte con Susan in giro…”mi avvertì Caspian.
“Lo so…”risposi. “Ma so già che quello che metterò ora sarà scomodissimo e pesantissimo”.
“Allora fai così: stasera torni su e ti metti questo!”mi consigliò.
“E chi mi dice che Susan non prenderà un coltello e me lo pianterà nella schiena?”ipotizzai.
“Ma dai, non è mica così lei!”la difese.
“Sì, ma quando vuole riesce veramente a incutere paura!”.
“Anche tu a volte!”esclamò. “Soprattutto quando ti arrabbi.”.
Lo guardai male sperando di riuscirci.
“Mi dispiace, ma stavolta è stato davvero un tentativo fallito!”commentò.
“Aspetta che ci riprovo.”.
Feci la faccia più cattiva che abbia mai fatto. Mio fratello scoppiò a ridere.
“Mi dispiace, ma oggi mi sa che non è giornata!”.
“Sei un piccolo bugiardo!”urlai.
“No, ehi, ho detto la verità!”esclamò continuando a ridere.
Poi bussarono alla porta. Caspian scese velocemente dal letto sfuggendo alle mie grinfie e andò ad aprire ridacchiando ancora.
Entrarono quattro persone facendo un piccolo inchino: due donne e due uomini. Ma chi diavolo erano?
“Accomodatevi.”disse Caspian tirando fuori delle sedie.
“State tranquillo mio re, noi siamo qui al vostro servizio!”disse il primo uomo in modo serio.
“Come preferite…”rispose Caspian.
“Vogliamo cominciare?”disse la seconda donna entusiasta.
“Ma a fare cosa?”chiesi e tutti si girarono sconvolti verso di me.
“Ah perdonami Miriam, non ti avevo avvertito.”disse Caspian. “Loro sono i nostri preparatori!”.
Cosa? Preparatori? Quindi questo voleva dire che mi sarei dovuta sorbire ben due ore di trucco e parrucco! Oh signore! Stavo per sentirmi male.
“Per questioni di praticità sarebbe più comodo per noi andare in bagno e voi restare in camera.”esordì la prima donna.
“Non vi è problema alcuno!”esclamò il secondo uomo.
“Signore…”disse Caspian alle due dame. “In bocca al lupo con i capelli di mia sorella!”e poi scoppiò a ridere.
Loro mi guardarono e fecero davvero uno sforzo immane per trattenere le risate. Stavolta guardai davvero molto male Caspian. Infatti cambiò subito espressione. Beh, almeno stavolta c’ero riuscita a mettergli un po’ di paura.
“Fossi in te non riderei così tanto!”esclamai. “Signori, mio fratello vorrebbe fare una ceretta il prima possibile! Non immaginate nemmeno che foresta ha sotto quei pantaloni!”.
Detto questo entrammo e l’ultima dama chiuse la porta a chiave. Potevo ritenermi soddisfatta di quello che avevo detto a Caspian. Mi sentivo molto malefica, ma l’idea di mio fratello che si faceva una ceretta era troppo divertente.
Smisi di pensarci (altrimenti mi sarebbe venuto da ridere) e mi concentrai su quello che avrei dovuto fare. Osservai meglio le mie preparatrici. Entrambe avevano dei vestiti enormi come quello che avrei dovuto indossare io. La prima ce l’aveva viola, l’altra rosso. Messe vicino stonavano tantissimo, però erano molto belli. I loro corpetti avevano delle perle cucite e i loro capelli erano legati in deliziosi chignon retti da una retina in cui erano incastrati dei fiori. Le maniche dei vestiti avevano dei pezzi di stoffa svolazzanti dello stesso colore degli abiti. Il trucco era leggero, ma allo stesso tempo risaltava i loro occhi.
“Il mio nome è MaryJane…”esordì la prima, quella bionda con il vestito rosso.
“Io sono Melanie…”disse la seconda, quella con i capelli carota.
“Molto piacere!”esclamai. “Con cosa cominciamo?”.
“Con il vestito, altrimenti i capelli si rovinerebbero.”rispose Melanie.
Già sentivo la noia salirmi addosso. Volevo uscire di lì il prima possibile.
“Prego, Vostra Maestà, accomodatevi dietro quel separè laggiù!”disse MaryJane indicandone uno oltre la vasca da bagno.
Mi ci diressi e scoprii che dietro di esso c’era una doccia.
“Ma devo farmi pure la doccia?”domandai perplessa dato che l’avevo fatta la sera prima.
“Certo, ma senza lavarvi i capelli.”mi informò Melanie.
Che cosa antipatica. Odiavo fare la doccia di mattina.
Mi appuntai i capelli per non bagnarli, poi mi spogliai e feci scorrere un pochino l’acqua per farla venire calda. Quando mi ci misi sotto cacciai un urlo pauroso: era gelida.
“Che succede Vostra Maestà?”chiese Melanie.
“E’… ghiacciata!”esclamai.
“L’acqua fredda fa bene!”esclamò MaryJane. “Tonifica!”.
Come se non lo avessi saputo. Per tutto il tempo della guerra mi ero lavata in un fiume con l’acqua gelida. Ora che potevo approfittare dell’acqua calda erano arrivate quelle due a farmi prendere una polmonite!
Cercai di fare più velocemente possibile. Quando spensi l’acqua cercai il mio asciugamano ma non lo trovai.
“Scusate, non vorrei essere noiosa, ma dov’è il mio asciugamano?”chiesi.
“Perdonatemi, ve lo passo subito!”esclamò Melanie.
Mi asciugai e poi mi diedero il vestito: era azzurro chiaro. Misi prima la gonna. Come avevo previsto era davvero pesante. La allacciai e poi mi porsero il sopra del vestito. Era a maniche lunghe e sia davanti sia dietro si intrecciava con dei fili. Davanti ci riuscii da sola, ma dietro ci volle l’aiuto delle due dame.
“Ragazze, non… respiro…”dissi loro per quanto mi era possibile.
Infatti me l’avevano stretto talmente forte che veramente non riuscivo a respirare. Lo allentarono subito, ma mi cadde e rimasi in reggiseno.
“Perdonateci, Vostra Maestà.”esclamò MaryJane imbarazzata.
Lo ritirarono su e finalmente riuscirono a trovare una via di mezzo.
Poi passammo ai capelli. A differenza di quanto diceva Caspian-lo-stupido riuscirono a fare un’acconciatura perfetta. Me li lavarono, li asciugarono dolcemente e cominciarono a legarli e intrecciarli a formare una treccia. Poi la arrotolarono e la appuntarono per fare uno chignon. Intorno ci incastonarono delle perle. Dal mezzo della crocchia presero una ciocca e la arricciarono facendola ricadere sulle mie spalle. Infine mi truccarono: mi misero una polvere nera sugli occhi che poi ripassarono con una pennina e resero le mie ciglia incredibilmente lunghe. Quei trucchi non avevano niente a che fare con quelli del mio mondo. Erano diversi, molto più belli e brillanti e sembravano addirittura magici. Poi mi misero un po’ di rossetto rosso sulle labbra.
Presero le scarpe e me le portarono. Erano nere, di raso, con un tacco che all’inizio mi sembrava decisamente troppo alto, ma che poi non lo era così tanto. Mi alzai in piedi e mi guardai allo specchio: facevo davvero una bella figura.
Erano state davvero brave, anche se all’inizio avevo dubitato di loro.
“Siete magnifica!”esclamò Melanie.
“Splendida direi!”aggiunse MaryJane.
“Lo devo solamente a voi!”le ringraziai sorridendo. “E dopo sarete presenti?”.
“Naturalmente!”esclamò MaryJane.
“Vi accompagniamo da vostro fratello!”disse Melanie aprendo la porta.
Uscii per prima e loro chiusero la porta. Caspian mi stava aspettando seduto sul letto perché lui aveva finito da un bel pezzo.
Le dame uscirono facendo un inchino. Appena mio fratello mi vide si alzò e venne verso di me.
“Insomma come è andata la ceretta?”gli domandai sarcastica.
“E con i capelli?”ribattè lui con lo stesso tono.
“Beh, i miei capelli, come puoi vedere, sono perfetti!”esclamai.
“E i miei peli sono intatti!”esclamò lui tirando su i calzoni.
Scoppiammo a ridere a causa della nostra stupidità.
“Ora lasciamo da parte le cavolate!”disse. “Sei stupenda!”.
“Grazie!”.
Lo guardai meglio. Aveva un paio di pantaloni di fustagno blu scuro che si infilavano dentro gli stivali marroni. La camicia bianca ritraeva un leone. I suoi capelli erano stati tirati all’indietro e ricadevano fluenti sulle spalle. I suoi occhi erano stati messi in risalto e non c’era la minima traccia di barba sul suo volto. Gli accarezzai il mento.
“Finalmente senza barba!”esclamai.
“Almeno sarai contenta!”.
“Sono contenta di tutto!”esclamai. “E sei un figo pure tu!”.
Mi sorrise a mò di ringraziamento.
“Vostra Altezza, vogliamo ora dirigerci verso il corridoio?”esordì lui.
“Naturalmente mio re!”esclamai. “Molte ore or sono che vaneggio aspettando  questo momento.”.
Scoppiammo di nuovo a ridere come due idioti. Era bello riuscire a scherzare con lui anche in un giorno importante come quello.
Lui mi offrì il braccio e io lo afferrai uscendo a braccetto dalla stanza.
Saremmo dovuti andare a Telmar dove sarebbero stati incoronati i membri dell’Ordine. Poi avremmo fatto il corteo da Telmar a Cair Paravel e lì avremmo pranzato e poi ci sarebbe stata la nostra incoronazione. Il pomeriggio avremmo fatto tutti un discorso e si sarebbero svolti dei giochi degli spettacoli in nostro onore. La sera ci sarebbe stato una sorta di rinfresco e poi ancora balli e concerti.
Io e Caspian scendemmo nelle scuderie. Il castello era quasi vuoto: o erano tutti a prepararsi oppure erano già tutti a Telmar. Gli altri re e l’Ordine erano tutti lì intenti a preparare ognuno il proprio cavallo. Eravamo stati noi a chiedere di non essere accompagnati in delle carrozze. Ci saremmo sentiti decisamente fuori luogo dato che non c’eravamo abituati.
Comunque anche loro erano magnifici: i vestiti erano stupendi, ma comunque tutti quel giorno sembravano più belli.
Andai verso il mio cavallo: era nero con delle piccole macchie bianche vicino agli occhi.
“Dire che sei meravigliosa è dire poco…”mi disse una voce alle mie spalle: era Edmund.
“Posso concordare con mio fratello?”si intromise Peter.
“Grazie!”esclamai. “Ma vorrei proprio sapere a quante altre persone l’avete detto prima di me…”.
“Io a dire la verità aspettavo proprio te per aprire bocca sulle altre…”mi disse Edmund.
Peter nel frattempo si era allontanato, di sicuro per fare altri complimenti in giro, ma anche per lasciarci un momento da soli.
“E devo dire che loro sono niente in confronto a te!”continuò avvicinandosi.
Con una mano mi sfiorò la guancia e poi afferrò il mento. Il suo occhi color nocciola fissavano i miei.
“E’ ora di andare…”urlò Caspian entrando.
Ma che diamine! Perché tutte le sante volte doveva arrivare sempre sul più bello? Perché, Caspian, perché?
“Andiamo!”disse Edmund contrariato.
Salì sul suo cavallo bianco e io sul mio. Scoprimmo una strada molto più corta del normale che collegava direttamente il castello di Cair Paravel a quello di Telmar. La gente non la utilizzava molto perché era sospesa su uno strapiombo. Impiegammo circa mezz’ora.
Arrivammo al castello e dopo essere scesi da cavallo ci dirigemmo tutti nella Sala Grande. Aslan già era lì.
“Benvenuti re e regine di Narnia!”esordì e noi ricambiammo il saluto. “Subito una cosa devo rivelare.”.
Tutti si voltarono. Ero certa che volesse dire all’Ordine della loro prossima incoronazione.
“O re e regine di Narnia, come sapete, non sarete gli unici ad essere incoronati.”proseguì. “Anche voi, che fate parte dell’Ordine della Fenice diverrete sovrani per i servigi resi a questo mondo. Quattro di voi saranno re supremi, gli altri consiglieri, ma tutti avranno lo stesso potere politico.”.
I ragazzi dell’Ordine erano rimasti un pochino perplessi. Non se l’aspettavano davvero.
“Ma noi non c’entriamo niente.”disse Hermione. “Un giorno dovremo tornare a Hogwarts e affrontare altre battaglie e…”.
“Ma falla finita Hermione!”la interruppe Draco. “Insomma, dall’altra parte, quando siamo scappati abbiamo fermato il tempo. Possiamo quanto vogliamo. Accetta una cosa una buona volta!”.
“Non siamo in grado!”lo rimbeccò Cho.
“Si vede proprio che sei una Corvonero!”ribattè Draco. “Vi tirate sempre indietro per tutto! Ma che avete nel cervello?”.
“Calma, ragazzi, calma!”tuonò l’imponente voce di Aslan. “Litigare non serve a niente. Avete tutti una parte di ragione, ma se vi ho scelto per governare su queste terre un motivo ci sarà. Siete forti e intelligenti e questo basta per diventare re. Poi il resto viene da sé.”.
“Vostre Maestà, comincia ad arrivare gente!”ci informò Trumpkin. “Prendete i vostri posti.”.
Andammo nella stanza accanto lasciando la porta socchiusa. Trumpkin aprì il portone e subito la stanza di riempì di gente. Non ci sarebbe entrata tutta.
“Accidenti! Accidenti!”esclamò Hermione. Era rossa quanto il suo vestito.
“Hermione che succede?”le chiesi.
“Sono agitata!”esclamò isterica. “Non ce la faccio!”.
“Calmati!”la rassicurò Susan.
“E’ solo un’incoronazione.”le disse Lucy sorridendo.
“Ma come avverrà?”chiese Luna.
“E’ probabile che vi chiamino uno ad uno visto che non ne sapevate niente.”rispose Peter.
“Poi saprete esattamente quello che dovrete fare.”aggiunse Edmund. “Ve lo sentirete dentro.”.
Guardai attraverso la porta socchiusa: come previsto la sala era già piena e pure la piazza e tutto il corso.
Aslan ci fece segno di uscire e ci disponemmo vicino al portone attaccati contro il muro.
Il giorno più bello della mia vita stava per cominciare.
 
 
 
 
 
Buon pomeriggio a tutti :D
Eccomi con questo nuovo capitolo (che non mi piace per niente, nemmeno come l’ho scritto D:). Stavolta ho aggiornato decisamente prima!
Qualcuno e non faccio nomi probabilmente vorrà uccidermi o cruciarmi perché ancora non ho messo quella famosa scena! D:
Non disperate, dai, la speranza è l’ultima a morire ;)
Ringrazio chi mi ha recensito l’altro capitolo, ovvero tinny, catty456, Fiammetta Scott, Lily45 e rachele1999 :D
Grazie davvero
Al prossimo capitolo,
Miriam
PS: siamo a -3 capitoli alla fine D:
   
 
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