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Autore: belive_    29/11/2012    1 recensioni
Voglio partire con la premessa che è una storia mista,cioè,nella mia storia ci sono i One Direction,perché è stata postata nell'angolo dedicato ai One Direction,ma nella storia ci sono anche delle persone a me care,tipo il ragazzo che mi piace,le mie migliori amiche e amiche, e tra l'irrealizzabile (One Direction çç) e la realtà (I miei amici). I One Direction faranno scintille in questa storia,ma c'è anche il lato romantico,normale,senza One Direction. VI AUGURO UNA BUONA LETTURA, RECENSITE E PASSATE! xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Cross-over | Avvertimenti: Triangolo
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Incinta?!

Primo minuto: Ansia,ansia. Ho quel bastoncino tra le mani e non so che fare.
Secondo minuto:  Andavo avanti e indietro per il bagno,buttando un occhio sul bastoncino posato sul lavabo del bagno.
Terzo minuto: Questi minuti sembravano non finire mai. Avevo un nodo nello stomaco che non voleva andare via.
Quarto minuto: Terrore,terrore puro. Mancava solamente un minuto,ma quel minuto sembrava infinito.
Quinto minuto: Non sapevo se guardare o no. Quando allungavo la mano, me la tiravo subito indietro,e questo gesto l’ho fatto due volte. Presi coraggio e allungai la mano per prendere quel bastoncino bianco e rosa. Istintivamente chiusi gli occhi, e poi di scatto li aprì. Sbarrai gli occhi. Su quel bastoncino alias test di gravidanza c’erano due linee rosa e una scritta,ovvero “cinque settimane”,ciò significava che tra meno di nove mesi diventerò mamma.
Scoppiai in lacrime,non ero pronta per una responsabilità così grande. Gestire un bambino non è un gioco,ci vuole intelligenza,quello che io non ho. Ci vuole pazienza,quello che io non ho. Insomma,non ho le carte in regola per diventare madre,né io e né sicuramente il padre.
Sarò una madre piuttosto  sbadata e non brava,me lo sento.
Usci dal bagno con le mani che mi tremavano,il bastoncino che tremava insieme alle mani ed io ancora tutta sconvolta per la ‘sorpresa’,e per calmarmi scesi di sotto a prendermi un po’ d’acqua.
Ero allibita,sconvolta,terrorizzata,ma allo stesso tempo felice. Si,felice,perché ho sempre desiderato di diventare mamma,di avere un bambino tutto mio da coccolare,ma non a vent’anni. Le ragazze di vent’anni non portano un bambino in grembo,non portano un bambino di un kilo per nove mesi all’interno del proprio corpo, niente di tutto questo,ma le ragazze di vent’anni,vanno in discoteca,si divertono,bevono,fumano,cambiano ragazzi,fanno sesso in continuazione (con profilattico,mettiamo i dettagli).
Mentre io ero immersa nel mondo ‘babylandoso’ (?),mi squllò il cellulare,ma non lo avevo davanti ai miei occhi.
Vidi nella borsa,su qualche mobile,nel divano,tolsi tutto,e nel frattempo il telefono squillava ancora.
-Ma dove porca puttana ti sei cacciato,fottuto telefono – urlai.
Provai nella mia camera,e nessuna traccia. ‘Il terreno se le mangiato?’,ma nel frattempo squillava,ancora,non si fermava.
Spalancai le porte dell’armadio, e tadadadan, era tra la mia maglia della Hard Rock Cafè e quella della Bulberry,e in tutto questo tempo il telefono ancora non si era fermato,strano.
Presi il telefono e risposi senza guardare il nome.
-Pronto-
-Ma dove cazzo sei finita,Charlotte? Non rispondi al telefono,anzi ora hai risposto,non rispondi al campanello,non sei in casa. Mi spieghi dove cazzo sei finita? Ti sto cercando da un’ora o anche di più- urlarono dall’altro capo del telefono. Chi poteva essere? Di certo non il mio ragazzo perché ero single,ma il migliore amico più bello che si possa mai avere: Louis.
-Ciao buongiorno piccola,come stai? Bene,bene te? Dove sei? – ironizzando –Sto qui in casa. Il telefono,non so come, è andato a finire nel mio armadio. Il campanello non suona da ieri sera. E poi calma,sono viva e vegeta -
-Calmo un corno,non rispondi a niente e dovrei anche star tranquillo? –
urlò.
-Scusami, Lou, pensavo ad altro-
-Voi donne siete complicate,ma devo aggiungere che quando pensate siete anche sorde -
-E voi uomini quando state facendo sesso non potete parlare,perché avete la bocca occupata -
-Ma non solo gli uomini,ma anche le donne –
1-0 per Louis. Quando ha ragione,ha ragione,non ci sta niente da fare – e vieni ad aprirmi che sembro un pinguino – urlò –ah,e cerca anche di farti perdonare – disse con una voce più dolce.
Staccai subito il telefono e scesi di sotto per aprire la porta, e mi trovai davanti un Louis piuttosto violentabile,anche se congelato.
Non gli diedi neanche il tempo di aprire bocca che lo saltai addosso,abbracciandolo,soffocandolo,baciarlo (sulla guancia,intendiamoci!),e tutte le cose affettuose che una migliore amica e un migliore amico fanno.
- sono perdonata? – facendo la faccia dal gatto di Shrek.
- ma tu eri perdonata già da quando hai risposto al telefono,volevo farmi solo abbracciare- disse ridacchiando.
- vorresti insinuare che non ti abbraccio mai? – con aria di sfida.
- non mi abbracci mai,mi abbracci solo quando devi avere qualcosa – rispose a tono.
- ah,davvero? – lui annuì – comincia a correre Tomlinson -
Cominciammo a correre per tutta la casa, ogni tanto gli tiravo la maglia,ma lui con più forza di me correva più forte. Fino a quando per terra comparse magicamente un cuscino e lui inciampò dentro, ed io gli saltai addosso facendolo il solletico.
-B-basta, pietà per me, p-pietà per me – disse balbettando.
-solo se mi abbracci fortissimo – detto fatto,mi abbracciò così forte che tra poco morivo asfissiata – Ti voglio bene,amore mio – dissi dandogli un bacio sulla guancia.
-io di più,piccola mia – e ci abbracciammo.
Dovete sapere che io e Louis siamo amici da 15 anni,le nostre mamme erano amiche. Si,erano, sono morte cinque anni fa in un incidente stradale, mia madre,mio padre,la mamma di Louis e il padre di Louis, e così io e Louis rafforzammo di più la nostra amicizia e da quel giorno non ci siamo mai persi di vista o allontanati,perché abitiamo vicino,siamo vicini praticamente, e per questo ogni santo pomeriggio viene a rompere a casa mia, o da solo o a volte con i suoi amici,più che amici sono dei,ma vabbè.
Tutto cominciò in una sera d’estate.

Flashback
Tra pochi minuti dovrebbe arrivare una famiglia che abiterà vicino alla nostra, mi sembra che si chiamano Topi,Topoloni ..boh non ricordo,mia madre l’ha solo accennato,non lo conosceva neanche lei il cognome,perché era un cognome Inglese,e non sapeva bene la pronuncia.
Quindi la mamma disse sia a me che a Clara di essere educate,di non fare le scostumate,e cercare di non sporcarci mentre mangiamo.
Mentre aspettavamo io me ne andai nel retro del giardino per giocare un po’ con i miei giocattoli,ma appena arrivai li trovai un bambino,basso,occhi come il mare e il cielo,i capelli biondi come il sole, e un sorriso dove si vedevano tutti i denti.
-ciao bimbo – dissi
- ciao bella bambina -
- io sono Lottie –
dissi porgendo la mia manina – e tu? -
- Louis -
- quanti anni hai? -
- tinque  e tu? -
- io tei -
- ti va di giocare con me? –
lui annuì.

Fine Flashback

E da quel giorno cominciò la nostra splendida amicizia,che appunto dura da 15 anni.
-Lottie .. – disse squadrandomi da capo a piedi.
- dimmi -
- ti vedo un po’ .. un po’ .. -
- un po’? .. -
- un po’ rotondetta, non è che stai mangiando troppo? -
- Nono, sto mangiando regolarmente -
- è strano .. -
-anche tu stai ingrassando,ciccio –
dissi pizzicandogli la pancia.
-fai male,baby -
Il tempo con lui volava,ci divertivamo,scherzavamo,uscivamo tutti insieme, con lui penso solo ad essere felice e a divertirmi.
Ci preparammo dei pop corn, pizza,gelato e ci posizionammo davanti al mio plasma di 65 pollici per vederci un film, il nostro modo di passare un sabato pomeriggio.
Mi alzai e andai a vedere un po’ cosa proponeva la mia vasta collezione di film.
- The ring? – proposi.
- Troppo vecchio,lo conosco a memoria -
- I passi dell’amore? -
- Troppo romantico -
-  Titanic? -
- Troppo drammatico e romantico -
- Alza quelle belle chiappe che ti ritrovi e vieni a scegliertelo tu il film -
- certo,signorina. -

Dopo mezz’ora di battibecchi , optammo per ‘Paranomal Activity 3’. Eravamo appassionati per i film Horror,ne compriamo minimo 3 ognuno, ogni settimana.
Mentre guardavamo il film ogni tanto si sentiva qualche gridolino da parte mia o di Louis,ma il realtà pensavo a tutto tranne che al film,non perché non mi interessasse,ma stavo pensando se dirgli a Louis che ero incinta del suo amico, o no. In un’ora di film questo gironzolava nella mia testa, solo questo.
All’improvviso Louis si alzò e andò in bagno,mentre io mi appisolai un po’ sul divano.

Cinque minuti dopo.
- Perché non mi hai detto che eri incinta? Perché non me l’hai detto? PERCHÉ?! Avevo il diritto di sapere per primo che eri incinta – urlò facendomi sobbalzare – e invece? L’ho scoperto perché tu, sbadata che sei, non l’hai nascosto ma l’hai appoggiato sul mobile di fronte al bagno – urlò ancora – e sei incinta da un mese , se vogliamo chiudere in bellezza -
-L’ho saputo solo stamattina, non da un mese. Non te l’ho detto per paura della tua reazione –
dissi con una voce debole.
- eccola la mia reazione – urlò – voglio sapere solo una cosa, di chi è questo bambino? -
- non posso dirtelo .. -
- no,invece tu DEVI dirmelo –
calcando la parola ‘devi’.
- è un tuo amico –
- ho tanti amici,poi se hai fatto un’orgia con tutti i miei amici e sei uscita incinta di tutti i miei amici,dimmelo pure. -
-la tua comitiva, William -

-Chi , Charlotte? Chi? Harry? Niall? Liam? Zayn? Vincenzo? Paolo? Luca? Chi? -
- … -

 

Buonasera a tutti.
Questa è una mia nuova FF, e questa intendo continuarla,per davvero.
Voglio partire con la premessa che è una storia mista,cioè,nella mia storia ci sono i One Direction,perché è stata postata nell'angolo dedicato ai One Direction,ma nella storia ci sono anche delle persone a me care,tipo il ragazzo che mi piace,le mie migliori amiche e amiche, e tra l'irrealizzabile (One Direction çç) e la realtà (I miei amici). I One Direction faranno scintille in questa storia,ma c'è anche il lato romantico,normale,senza One Direction. VI AUGURO UNA BUONA LETTURA, RECENSITE E PASSATE! xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.

 

 

 

  
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