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Autore: crusty93    29/11/2012    0 recensioni
Una ragazza di solo 15 anni, trasferitasi da poco nella nuova città "Roma" per via della rottura dei genitori è obbligata a lasciare tutti i suoi amici e tutta la sua infanzia, lì in quel paesino tranquillo dove conosceva tutti e tutto.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Triangolo
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Una ragazza di solo 15 anni, trasferitasi da poco nella nuova città "Roma" per via della rottura dei genitori è obbligata a lasciare tutti i suoi amici e tutta la sua infanzia, lì in quel paesino tranquillo dove conosceva tutti e tutto.

Erano le diciotto ed io e la mamma eravamo appena arrivate nella nuova città "Roma". Aiuto mia mamma a portare fuori dal taxi le nostre valige. Aperta la porta di casa, corro subito nella mia nuova camera per vederla. . .Era bellissima! Del mio colore preferito, il rosa! Un sogno.  Mi sdraio per un paio di minuti sul letto e dopo poco disfo le mie valige, sistemo i miei vestiti per bene nell'armadio e scendo le scale per chiamare il pizzaiolo per la cena. Aspettando che arrivi il pizzaiolo, do una mano a mia madre a pulire la casa e sistemare i quadri, mettere gli oggetti nelle mensole, apparecchio la tavola etc... Dopo qualche ora bussano alla porta e domando "Chi è??"  E risponde con una voce abbastanza goffa " Pizzaaa!" , ed apro la porta mentre mia madre mi chiama dicendo "chi era alla porta?" ed io rispondo "Mamma era il pizzaiolo! Si mangiaaa :3". La mia pizza preferita era quella con  wrustel e patatine, mentre quella di mia madre era la marinara. Dopo cena vado in camera mia e scrivo sul mio diario.


15 Settembre 2010.
Caro Diario,
Mi presento.... Mi chiamo Marta ed ho 15 anni. Senza aggiungere troppi particolari, vado subito al sodo xD...

Eccomi qui, nella mia nuova casa, nella nuova città. Uff... Non so se riuscirò ad abituarmi a questa nuova vita, qui tutto è diverso, non conosco nessuno! Domani dovrò andare ad iscrivermi al Liceo d'Arte, quindi sarà meglio che vada a dormire per non fare ritardo, almeno all'inizio!! xD Speriamo che ci sono persone cercherò di non litigare con nessuno senza avere dei problemi. Vabbè, sarà meglio che mi riposi, domani non voglio fare tardi!

Marta.                                              

Erano le 22 ed ero stanca morta dopo un lunghissimo viaggio e andai a dare la buona notte a mia madre. Salii in camera mia e mi misi il pigiama e andai subito a dormire. La notte passò, erano le 6:30 quando mia madre mi venne a svegliare dicendo: "Marta, svegliaaaa! Sono le 6:30 del mattino! Su' che se no fai tardi a scuola!". Stetti per un paio di minuti sul letto a rilassarmi e poi mi alzai. Andai in cucina e feci colazione e mi andai a preparare.Passò una mezz'oretta, scesi le scale e mia madre mi aspettava fuori casa con le chiavi in mano. Prendemmo l'auto e andammo a scuola. Ci mettemmo trenta minuti per arrivare perchè c'era un pò di traffico. Arrivate a scuola, entrò mia madre per fare l'iscrizione etc... Dovevo andare in una classe al secondo piano, il numero dell'aula  era 210. Entrai in classe e c'erano una ventina di persone e il Professore Mosetti che mi salutò dandomi la mano. C'era solo un posto libero, al primo banco vicino ad una ragazza di nome Sabrina, molto simpatica.  Suonò la campanella e iniziarono le lezioni. Il professore fece l'appello e ad ogni nome ci faceva presentare. Arrivò il mio turno, il professore mi chiamò dicendo: Marta Ariosto ? e andai vicino la cattedra. Iniziai a presentarmi:

Salve a tutti, sono Marta ed ho 15 anni. Mi sono appena trasferita in questa città per vari problemi che ci sono stati in famiglia. Ho scelto questo liceo, perchè sin da quand'ero piccola mi piaceva disegnare e.... Il professore mi fermò e disse: "Va bene Marta, puoi andare al tuo posto, Grazie."  Finito l'appello, il Professore Mosetti ci disse cosa insegnava e ci fece delle domande su cosa progettavamo per il nostro futuro, dei nostri interessi e così via. Una ragazza rispose molto schiettamente: Io, sono venuta qui solo perché mi hanno costretto a venire perché non posso andare a lavorare!. Ed io pensando tra me e me, dico:  "Ma che ragazza arrogante! pft... Non escludendo che potrebbe avere dei problemi, boh chi lo sa' >.<"  Finita l'ora, inizio a fare conoscenza con la compagna di banco. Iniziammo a parlare dei nostri interessi, di dove abitava etc... Mi disse che si chiamava Sabrina,  ma non ricordo bene il suo cognome. Venne una professoressa che di cognome faceva "Testa" ed era un po pazza e pesante nei nostri confronti. Iniziò a parlare dei suoi problemi personali, che sinceramente non importava a nessuno di noi ragazzi. Passarono due ore con la professoressa. Finalmente era l'ultima ora e ci fecero scendere giù in cortile per parlare con la preside della scuola, parlandoci un po della struttura della scuola,dei vari progetti che si potevano fare dopo la scuola e infine delle varie informazioni che ci potevano essere utili. Suonata la campanella saluto con un sorriso tutti i compagni di classe. Appena uscita da scuola, aspettavo fuori al cancello della scuola mia madre che dopo pochi minuti mi chiama e mi dice che veniva un po più tardi perché doveva preparare il pranzo. Aspetto 10 minuti e finalmente arriva. Entro in auto e andiamo a casa. Arrivata a casa mi cambio i vestiti e indosso una tuta. Dopo poco mia madre mi chiama: E' pronto il pranzo. Scendiiiiii! Scendo le scale e vado a mangiare. Mia madre mi fa trovare il mio piatto preferito cioè, la carbonara. Finito di pranzare, lavo i piatti, le pentole e pulisco il fornello e ritorno in camera mia e chiamo le mie amiche raccontando cosa avevo fatto a scuola e se avevo conosciuto qualche ragazzo carino e alcune ragazze con cui avevo fatto amicizia. Passarono due ore, a parlare e spettegolare su altri... Purtroppo arrivò il momento che dovevo uscire per fare la spesa e quindi saluto le mie amiche e scendo giù per bere un pò d'acqua. All'improvviso bussano alla porta, erano i vicini che ci davano il benvenuto. Li faccio accomodare dentro, e preparo il caffè. Erano i Signori Castaldi, molto gentili che mi dissero che tra poco arrivava il loro figlio Andrea. Dopo una mezz'oretta bussano alla porta, ed era andrea, il figlio dei vicini, Aprii la porta e lo feci entrare. Rimasi incantata dalla sua bellezza e mi feci rossa come un peperone dalla vergogna e dall'imbarazzo. Era più alto di me di molti centimetri, aveva i capelli castano chiaro e occhi verdi. Il viso... beh che dire aveva gli occhi a mandorla con un naso perfetto e labbra altrettanto. dopo un po che parlammo scoprii che eravamo della stessa città ovvero
Napoli
. Mi salutò con dolcezza: Ciao, io sono Andrea. Per caso sono qui i miei genitori? , io con la voce un po' tremolante rispondo: Ehm.. si si..sono.. qui i tuoi genitori, prego...entra pure! ^^ . Lo faccio accomodare in cucina offrendogli qualcosa da bere e dopo lo faccio vedere la casa, la mia camera etc. Arrivati in camera mia, lo faccio sedere su una piccola poltroncina, dove mi sedevo per scrivere sul mio diario. Sulla scrivania c'era la mia foto quand'ero piccola sulle spalle di mio padre sorridendo. E mi domanda: Chi sono?  e io rispondo  Siamo io e mio padre. Purtroppo mia madre ha dovuto divorziare, ma non so per quale motivo. E lui:  Mi dispiace tanto... non lo sapevo! e io:  Vabbè, dai non preoccuparti! Non è mica colpa tua ahah e iniziamo a ridere e scambiare due chiacchiere e mi dice che andava nella mia stessa scuola solo che era al secondo anno. Si fecero le otto di sera e doveva andare a casa sua. Accompagnai i suoi genitori e lui alla porta e li salutai. Aiutai mia madre a preparare la cena e mangiammo. Finito di cenare salgo su in camera e inizio a scrivere sul diario.

16 Settembre 2010
Caro diario,
Oggi è stata una giornata abbastanza bella. Quando sono arrivata a scuola mi sentivo spaesata c'era tanta gente!! 
Ma per fortuna, quando sono entrata in classe subito ho fatto amicizia con altri ragazzi. Prima di cena sono arrivati i vicini e c'era il loro figlio molto, mooolto carino di nome Andrea e devo dire che oltre ad essere carino e anche molto simpatico e va anche nella mia stessa scuola; che bello!! Così potrò vederlo tutti i giorni a scuola :). Vabbè è arrivata l'ora di andare domani mi spetta una giornata lunga, esco alle quattordici da scuola. 

Marta. 

Vado a preparare la cartella per domani, i vestiti e mi metto il pigiama e mi infilo sotto le coperte calde, calde. Per fortuna subito riesco a dormire. Il mattino seguente mia madre mi sveglia come al solito e vado a prepararmi. Mentre mi preparo  bussano alla porta i miei vicini: Vostra figlia è pronta? così l'accompagnamo a scuola, visto che Andrea e Marta vanno nella stessa scuola? e mia madre:  Grazie mille. Ma non è un peso per voi? e loro:  Ma nooo, si figuri è un piacere per noi accompagnare vostra figlia. Scendo le scale e vedo i genitori di Andrea e penso ma cosa ci fanno qui? I suoi genitori mi dicono: Marta stamattina ti accompagniamo noi a scuola.  e io con un sorriso smagliante rispondo: Grazie milleee!! 
Entro in auto e saluto timidamente Andrea. Arrivati a scuola, Andrea mi fa conoscere le sue amiche e amici. Purtroppo suona la campanella e vado in classe. Dove conosco altri professori molto simpatici e altri un pò meno. Alla fine delle lezioni, scendo giù e incontro Andrea che mi aspettava per ritornare a casa dicendomi: I miei genitori non possono venirci a prendere, quindi... ti va di andare a piedi?  e io come al solito mi faccio rossa e rispondo: Ehm... ma non è troppo lontano da casa? e poi non conosco la strada..  E lui dice: Ma noo, dai non è troppo lontano e poi ci sono io con te! Non puoi perderti conosco a memoria questa strada, la faccio praticamente tutti i giorni. Mi sorride ed io mi giro dall'altra parte pensando a quella frase "Ci sono io con te" fino al ritorno di casa, io per la vergona non parlo. E ad un certo punto si ferma e mi dice: "Aspetta! Devo allacciarmi le scarpe". Camminando per un giardinetto, iniziamo a parlare di cosa abbiamo fatto, se avevo conosciuto qualcuno etc.. Arrivati a casa, mi saluta dandomi un bacio sulla guancia e io arrossisco. Busso la porta e mi apre mia mamma dicendo: "Ma come mai tutto questo tempo per arrivare? Va bhè, è pronto comunque" e io rispondo: Mamma, i genitori di Andrea non sono venuti e quindi siamo dovuti venire a piedi. Mia mamma mi guarda con aria sospetta e poi mi sorride. Dopo pranzo, salgo in camera e faccio i compiti. Dopo accendo il computer, sperando che ci fosse una rete wi-fi libera, ma niente. Prendo in telefono e chiamo le mie amiche: Heyy, ragazze. Non sapete cosa è successoo!!! e loro: Cosaa? cosa è successo?? Raccontacii!! e io:  ieri sera sono venuti i vicini di casa, ed hanno un figlio di nome Andrea... non potete immaginare quanto sia bello e simpatico. Vabbè comunque mi ha accompagnata stamattina a scuola e anche al ritorno mi ha aspettata e siamo tornati insieme a casa.. e ... e... e loro: e... e...?? Continua daiiii . Io: Quando ci siamo salutati mi ha dato un bacio sulla guancia e io in quel momento mi sentivo di svenire, ve lo giuro è stato bellissimo. E loro: Oooooh! *-* mammamia che dolceee. Sei fortunata saiii ahahhaah. e io: Sii lo so ahahah, ragazze scusate ma adesso devo proprio andare. ci sentiamo domani o forse più tardi, un bacione vi voglio beneeee!! e loro: Un bacio Martaaa anche noi ti vogliamo benee! Attacco la chiamata, e mi stendo sul letto... e quando sto per chiudere gli occhi bussano alla porta e scendo ad aprire, che come al solito mia madre non può. Apro la porta, ed è lui, Andrea... lo faccio accomodare dentro casa e gli do un bicchiere d'acqua. Iniziamo a parlare del più e del meno e io per curiosità gli domando: Come mai sei venuto? e lui: Così, volevo vedere cosa stavi facendo, magari se ti annoi andiamo a farci un giro, andiamo in piazza oppure al cinema, in spiaggia e io: Umh... non è un'idea brutta, perchè non andiamo in s.... in piazza?. E lui mi dice: Umh... si ottima idea, perchè no!. Mi vado a preparare in 2 minuti, neanche e scendo subito. Esco fuori casa e chiudo la porta a chiave lasciando le chiavi a casa di Andrea, perchè mia madre non c'era. Camminando io e Andrea mi parla un pò della sua ex ragazza Roberta dicendomi che si erano lasciati non perchè non si amavano, ma per la lontananza. Dopo questo io gli dico: Mi dispiace per...
e lui mi dice: Non preoccuparti è passato! Comunque adesso visto che c'è il sole perchè non andiamo in spiaggia? e io: Ehm... veramente si è fatto un pò tardi! perchè non ritorniamo a casa? mia madre starà in pensiero.
E lui mi dice: Vabbè dai qualche minuto in più rimaniamo e poi andiamo... E passano venti minuti e ritorniamo a casa.. Lo saluto come al solito e arrossisco. Mia madre che mi aspetta impaziente a casa e mi dice: Ma cosa hai fatto? Come mai tutto questo tempo? e io: Mamma sono andata a fare una passeggiata con Andrea! Niente di che e lei: Ah si... con Andrea... e dimmi ti piace vero? e io: Mamma non sono argomenti che ti riguardano!! e salgo in camera mia. Inizio a scrivere sul mio diario

17 Settembre 2010
Caro diario, come sempre è stata una bellissima giornata... sono stata tutto il pomeriggio con Andrea. Mi sono divertita moltissimo, non so se chiedergli se a lui piaccio e se prova i miei stessi sentimenti, infondo ci conosciamo da soli pochi giorni.

Marta.

Passano giorni..... e tutti i giorni è sempre la stessa storia! Andiamo insieme a scuola, facciamo una passeggiata, andiamo a mangiare un gelato. Oggi è il 20 settembre, e lui mi chiede di andare di nuovo in spiaggia e io gli rispondo di si.. Andiamo sulla spiaggia e ad un certo punto lui mi dice: Tu mi consideri tuo amico? ed io gli dico:  Ma che domande mi fai?? certooo, che ti considero mio amico... ma perchè me lo chiedi?  e lui:  Te lo chiedevo perchè io non ti considero mia amica.! Io inizio a piangere e gli dico: Ma come? dopo tutto questo tempo che abbiamo passato insieme, delle giornate bellissime e tutto tu non mi consideri tua amica? e lui mi dice: Certo che no!! Io ti considero molto di più di un amica. Tu per me sei tutto, sei il primo pensiero che al mattino mi sveglia, senza di te davvero non c'è la farei. Te lo giuro. Io ti amo. Ed io lì per lì, Rimango impietrita davanti al suo sguardo e a quelle sue parole dolci. In quel momento non ci credevo nemmeno io a quello che mi aveva detto. Un pò di minuti senza parlare e poi, ad un certo punto mi bacia. Il vento tra i capelli. Lui mi mette le mani dietro la nuca e mi stringe forte. Il bacio durò per 3 minuti. Quei minuti erano bellissimi, come se ci stessimo baciando per un ora o più. Poi ci stacchiamo, e lui mi guarda con aria timida e mi dice: Ecco, cosa sei per me! Avevo paura che tu non ricambiassi i miei sentimenti, ma mi sbagliavo, o no? e io: Si.. tu... hai.. hai ragione! anche io avevo paura di dirti che ti voglio bene e non te l'ho detto... Ma adesso te lo dico, lo posso urlare al mondo, TI AMO! e lui mi dice: Anche io piccola ti amo e molto!
In quel momento pensavo: Ma non può essere vero!!! Mi ha baciata, oddio sono felicissima...  eppure è successo.
Tornammo a casa e fuori la porta mi salutò e ci baciammo di nuovo. Entrai in casa ed io con il sorriso stampato in faccia corro subito in camera e guardandomi allo specchio ripetendo: Ma è davvero successo?
Purtroppo venne l'estate e non potevamo stare insieme, perchè dovevo passare l'estate con mio padre. Stammo insieme per tutto il giorno dalla mattina fino alla sera, e quando arrivai a casa c'era mio padre e corsi subito a salutarlo e il giorno dopo partimmo per andare in Sicilia. Ci vollero un paio d'ore all'arrivo. Mia madre passò l'estate con il suo nuovo compagno e andarono in una casa di campagna. Arrivammo in Sicilia a casa di mio padre, e andai subito a dormire. Passarono mesi prima di ritornare a casa e non vedevo l'ora perchè sapevo che quando ritornavo mi aspettava una persona speciale. 

  
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