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Autore: darklullaby88    30/11/2012    2 recensioni
I tre ragazzi hanno appena lasciato il pianeta Terra. Ognuno di loro ha una persona particolare nel cuore, ma la loro missione ( quella di far rivivere il loro pianeta) è più importante.
Nessuno poteva minimamente immaginare tutto quello che avrebbero vissuto.
A cominciare dal fallimento dell' acqua cristallo e il consegente esilio dal pianeta.
Un nuovo nemico si presenta sull' orizzonte, cercando con insistenza la Guardiana del Tempo.
Chi sarà mai? Chi è la misteriosa ragazza che salva i nostri amici, perchè Pie ha l'impressione di conoscerla?
Riusciranno i nostri amici a risolvere tutti i conti in sospeso con le ragazze Mew Me?
Pie si dichiarerà a Lory?
Ghish supererà il suo amore non corrisposto per Strawberry?
se vi ho incuriosito, buona lettura!
AVVISO: storia rivista e correta, fa parte della serie della Guardiana del Tampo.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kisshu Ikisatashi/Ghish
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'la guardiana del tempo'
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Mezze verità . . .

 

 

La giornata lavorativa era stata pesante, Pie aveva solamente contribuito a renderla ancora più difficile.

 Selena non riusciva proprio a capire perchè non si fidava di Akita...

A pensarci bene,  questa doveva ancora risolvere il mistero di ciò che successe nella sua infanzia con Evith.

Lei sosteneva che erano “sorelle”.

Possibile?

Selena si addormentò subito.

 

-So che ci sono delle cose che mi vuoi chiedere.- Akita comparve in un campo coperto di bellissimi fiori.

Selena non voleva rispondere. Era troppo bello restare solamente seduti e sentire il profumo di quell’ immensa distesa colorata.

-Ci sono delle cose che ti turbano, Pie non si fida di me.-continuò Akita.

-Prima di affrontare questo discorso voglio sapere che cosa è successo tra me ed Evith e perchè dice di essermi sorella.-finalmente rispose Selena.

-Vuoi proprio saperlo? Non sono dei ricordi felici.-

-Devo saperlo Akita. Credo che sia un tassello importante per capire tutta questa storia. Specialmente se io ho il peso di due mondi sulle mie spalle.- insistette la ragazza.

 

-Come vuoi. Non volevo affrontare adesso il discorso. Vedo, però, che non ho scelta. Ora il potere del tempo lo utilizzerò io. Nelle condizioni attuali non saresti in grado di reggere neanche un secondo senza farti del male.-

-Anche Pie sostiene la stessa cosa. Perchè non mi hai detto tutto fin dall' inizio?-

-Avevo paura che potessi rifiutare. – rispose sinceramente lo spirito.

-Se lo avrei fatto?-chiese Selena.

-Ti mostrerò anche questo. Da dove vogliamo cominciare? Passato reale o un probabile futuro?-

-Cominciamo con il passato e poi passeremo al futuro. Da quello che ho capito nessuno dei due è felice.-

 

Akita e Selena si materializzarono nel passato.

-Noi possiamo vedere tutto , per loro siamo invisibili -comincio a spiegare Akita.

 

Due bambine stavano giocando. Avevano dei buffi codini che nascondevano le loro orecchie a punta. Una aveva i capelli rossi mossi,l'altra dei lunghi capelli neri.

-Sei tu e Evith.-constatò Akita

Potevano avere quasi cinque anni ed era strano che a quell'ora le bimbe stavano in casa e non in una scuola per l'infanzia.

In effetti per la loro malformazione delle orecchie,  i genitori avevano preferito tenerle a casa ed evitare beffe da parte dei compagni.

Le due bambine erano molto legate e si chiamavano affettuosamente sorelle.

Almeno la bambina dai capelli neri era legata alla sorella, l'altra era sempre invidiosa dell' attenzione ricevuta da parte dei genitori per la sorellina più piccola.

Non che lei venisse ignorata,ma nel suo cuore voleva essere sempre la prima.

In realtà erano state trovate tutt'è due lo stesso giorno abbandonate davanti ad un orfanotrofio. Avevano passato la maggior parte dell' infanzia dalle suore e nessuno voleva adottarle.

Tutto perchè avevano delle strane orecchie a punta.

Le due bambine stavano giocando con le rispettive bambole, quando la rossa si avvicinò e prese la bambola di Selena.

-Voglio la tua!-

La bambina  dai capelli neri diede volentieri la bambola a Evith , che ora ne aveva due , e andò all' altalena.

Riuscì a salirci goffamente e cominciò a dondolarsi piano piano.

in quel momento che Evith, senza sapere come, mandò un lampo di luce verso la sorella.

L'altra non si era accorta di nulla e continuava a dondolarsi canticchiando una canzoncina.

In quel momento si materializzò la figura di Akita che deviò il lampo di luce verso l'abitazione distruggendo buona parte del muro.

La rossa si spaventò e cominciò a piangere, l'altra bambina scese di corsa dall' altalena per consolarla.

Evith non voleva l'abbraccio della sorella.

Non piangeva dalla paura, ma per il fallimento del suo ennesimo tentativo di liberarsi della sorella ed avere i genitori tutti per se.

Questi rientrarono trovando Evith in lacrime che  respingeva Selena e la casa mezzo distrutta.

-è stata lei!-disse Evith fingendo di aver paura della sorella.

L'altra bambina tentò di raccontare la sua versione dei fatti, ma nessuno la ascoltava.

Tutta l'attenzione era rivolta ad Evith.

Quando cercò di avvicinarsi alla mamma , la mamma che l'aveva sempre coccolata, questa le intimò di andare in camera sua e non farsi vedere fino a chè non avrebbe chiesto scusa alla sorella.

La bambina salì in camera sua.

 

A notte fonda i due adulti erano ancora svegli.

-Non possiamo più tenerla! Avevano ragione le suore a dire che quella bambina era strana!-

-Non possiamo nemmeno abbandonarla! É ancora troppo piccola per vivere da sola!-

-Ma non è troppo piccola per distruggere mezza casa! Possiamo fare così! Le troveremo una casa, una balia e verseremo ogni mese qualcosa su un conto per non farle mancare nulla. Così tu avrai il cuore in pace e non la avremo in casa!-

La madre annuì. Le dispiaceva per quella bambina , ma non poteva più tenerla in casa.

Passarono i giorni.

Selena non poteva uscire dalla cameretta, le era vietato perchè l'altra aveva paura di lei.

Era incominciata una vita strana per la piccola, fino al giorno in cui la madre entrò per fare le valigie.

Non le disse nulla, non spiegò dove andava, la vestì in silenzio, le fece prendere qualche peluche e scese in salotto.

-Questa è la bambina. Noi non vogliamo che per le vacanze ritorni a casa. Quando sarà maggiorenne le darete la busta. Chiedo solo una cosa. Lei è troppo piccola. Trattatela bene.-

La donna prese per mano la bimba e la portò via da casa.

Selena si girò per guardare disperata la madre e scorse il sorriso soddisfatto di Evith.

Finalmente la bambina aveva ottenuto quello che voleva.

I genitori per sé.

 

 

-Questo è quello che accadde quando eri una bambina e io ti ho salvato. Evith non sapeva ancora quello che faceva, ma già nel suo cuore coltivava il sentimento di odio per te. Non volevo che ricordassi questo , perciò ho fatto in modo che non potessi ricordare nulla e ho modificato il tuo aspetto. Ti avevano mandato in un collegio. Sei cresciuta li fino alla tua maggiore età. Il resto... – la consolò Akita dopo averle mostrato il su passato.

-Non serve dirlo. Ora passiamo ad un probabile futuro. Cosa sarebbe successo se io non avrei accettato subito di essere ciò che sono?- la interruppe bruscamente.

 

-D'accordo! Ora ci spostiamo ad un tuo probabile futuro. I tuoi veri fratelli li conoscerai come è avvenuto nel presente. -

Le due si spostarono nel futuro.

 

Era una giornata calda e i quattro avevano deciso di andare un po' al mare. Dato che Pie,Tart non avevano mai visto il mare, Selena aveva deciso di portarli sulla spiaggia.

-Sarà saggio?- chiese Pie.

-Se rimarrete dei terrestri nessuno potrà riconoscervi! Pie non fare il guastafeste! Non lo vedi come è entusiasta Tart?-

-Va bene... andiamo in spiaggia!-sospirando concluse Pie.

-E ti farebbe bene abbronzarti un po'... il computer ti sta rimbambendo e sei brutto!-cominciò a canzonarlo Ghish.

-Parla l'asino di famiglia. I muscoli senza cervello non servono gran chè!-rispose prontamente Pie.

Tart cominciò a ridere. Quei due avrebbero cominciato una loro discussione fino a chè non si sarebbero scannati a vicenda.

-Forza! Andiamo e non voglio sentire storie!-

Selena divise  i due che si guardavano con aria omicida.

Arrivati i spiaggia  la ragazza piantò un ombrellone.

Ghish non perse tempo e corse al mare per fare un bagno seguito da Tart che implorava di aspettarlo.

-Ci uniamo anche noi?- domandò terrorizzato Pie.

-Si! Ho proprio voglia di fare il bagno. Togliti la maglia e vieni! Non vorrai fare il bagno vestito!-

-Cosa???????????? Non ci vengo per nessuna ragione!!!!!!!!!! Che fai????????????- imbarazzatissimo chiese Pie vedendo Selena togliersi il vestito rimanendo in costume.

-Io ci vado a fare il bagno e questo è il mio costume. Quindi... o resti qui da solo con i vestiti, oppure vieni con noi a divertirti! A te la scelta!- lo mise alle strette la ragazza.

Messo alle strette Pie si decise a seguire Selena.

-Ecco le lumache!- fu il saluto che gli accolse appena arrivarono sulla riva.

Pie non rispose alla provocazione di Ghish e Selena si tuffò in acqua.

-L'acqua è calda, vieni Pie!-lo invitò.

-Mica ti morde! -concluse il fratello.

Quando un riluttante Pie raggiunse gli altri Ghish gli schizzò volutamente l'acqua in faccia.

Il poveretto rimase scioccato.

-Ah, è così?- riprendendosi dallo spavento mormorò Pie.

-Ora vediamo come te la cavi!-

I due iniziarono la loro guerra dell' acqua , coinvolgendo Tart e Selena. Formarono delle alleanze (Tart con Gish e Pie con Selena) e passarono buona parte della mattinata a combattersi con l'acqua marina.

Sembrava che la giornata doveva finire nei migliori dei modi, quando all' improvviso emerse un chimero dal mare.

Le persone fuggirono terrorizzate.

-Ci risiamo! Comincio a pensare che avevo ragione che non dovevamo venire qui!- borbottò Pie.

Pie , Ghish e Tart uscirono con le loro vere sembianze dalle cabine dove stavano facendo la doccia ed incominciarono a combattere contro il mostro.

La creatura era troppo forte e quasi subito si trovarono in difficoltà.

Selena non sapeva cosa fare. Voleva aiutarli, non le piaceva vederli in difficoltà.

Apparve Akita che le parlò. La invitò ad essere ciò che era e Selena accettò.

-Possiamo vedere tutti i futuri che vuoi. Il finale è sempre lo stesso. -constatò Akita.

-Avrei accettato di essere la Guardiana per loro.-

-Si. Lo avresti sempre fatto per loro. Per aiutarli. Per salvarli. Per il tuo popolo. Potevano passare dei giorni, ma alla fine saresti ciò che sei adesso!-

Selena sospirò.

-Perchè sto cambiando?-chiese dopo un lungo silenzio.

-Stai riprendendo il tuo vero aspetto. Presto avrai bisogno anche tu dell'infuso che bevono i tuoi fratelli per nascondere le orecchie!- rispose Akita.

-Un altra domanda ancora Akita!-

-Dimmi, e poi basta! Hai bisogno di dormire senza avere troppe rivelazioni!-

-Il potere del tempo.. perchè non lo posso usare?-

-Lo hai già usato per guarire i tuoi fratelli. Se non sbaglio sei stata male, ti sei sentita debole. Non è giunto ancora il momento! Quando sarà vicino lo capirai e saprai come usarlo. Adesso basta! Riposa ! Domani è un giorno lungo!-

Akita scomparì lasciando Selena con la sensazione che non avesse detto qualcosa di importante.

In quel momento non le importava, voleva rimanere nel campo fiorito e godersi la vista della distesa dei fiori.

Aveva bisogno di quella pace per metabolizzare il suo passato.

 

 

Delle lacrime uscirono e bagnarono il cuscino.

Ghish le asciugò.   

Era venuto per vedere se la ragazza  stava bene.

“ Forse sta facendo un brutto sogno”.

 Decise quindi  di rimanere vicino a lei.

Non aveva intenzione di passare tutta la notte sdraiato accanto sul letto (doveva rientrare in camera prima che Pie si accorgesse della sua assenza, almeno questo era il piano),ma si addormentò abbracciando la ragazza.

Per la prima volta Ghish dormì sereno.

 

 

   
 
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