Capitolo 1
"Il giorno più brutto della mia vita"
Sono le sette.
Oggi è il giorno della mietitura. Mi alzo di scatto dal
letto come se avessi
appena fatto un incubo. Dal piano di sotto sento dei rumori,
è mia madre che
sta preparando la colazione.
-Tesoro,sei sveglia?-questa è mia madre.
-Si,mamma ora vengo
giù.-rispondo.
Cosa vorranno dirmi?
Molto probabilmente sarà
un buona fortuna per la mietitura. Mi dirigo verso il lavandino e mi
rinfresco il viso,mi guardo allo specchio:i miei lunghi e mossi capelli
neri,i miei occhi color cioccolato e la mia carnagione chiara non sono
le comuni caratteristiche di un abitante del Distretto 4.
Scendo le
scale,vado alla cucina:lì
ci sono i miei genitori seduti che mi osservano.
Prendo una sedia,una tazza di
caffè e mi siedo.
Silenzio.
Alla fine decido io di romperlo -Bhè,cosa
volevate dirmi di così importante?-
Mio padre si alza -Allora
Keira,come sai
fra poco compirai 18 anni...-
-Si... Cosa volete fare una
festa? Non la voglio-
-No,ti abbiamo combinato...-
mio padre continua ad esitare,non è una cosa positiva.
-Che?- chiedo un po' scocciata
ma anche annoiata,odio le persone che fanno mille giri di parole per
dire qualcosa.
-Un matrimonio- risponde alla
fine.
Quelle parole risuanano nella mia testa. No,non può essere.
Tutto ma non questo...
-State
scherzando vero?!- alla fine riesco a formulare questa
domanda/esclamazione.
Mia mamma si alza si avvicina
a me e mi
accarezza una guancia -Tesoro,non stiamo scherzando:abbiamo pochi soldi
e l'unica soluzione è il matrimonio con un ragazzo di una
famiglia molto ricca.-
-No!Non potete farmi questo-
urlo,ma nessuno sembra ascoltarmi è come se non avessi la
voce.
-è già
deciso dopo la mietitura
se tu e lui non verrete chiamati,vi faremo conoscere.- risponde mio
padre.
Io mi alzo di scatto, mi
dirigo verso la porta
ed esco.
Inizio a correre verso la spiaggia poi mi tuffo in mare.L'acqua
è
l'unico posto dove sto bene,è il mio luogo sicuro.Prendo un
lungo respiro e
vado sott'acqua e rifletto,è l'unico posto dove riesco a
riflettere a pieno,dev'essere il giorno più brutto della mia
vita:la
mietitura e conoscere l'uomo che mi sposerà,non so cosa sia
peggio... Forse
preferirei andare agli Hunger Games piùttosto di sposarmi.Io
non voglio
sposarmi è contro le mie regole e se dovessi proprio
sposarmi lo farei solo per amore non per soldi.
Ritorno alla spiaggia,oddio
è tardissimo devo
andare alla mietitura!
Siamo
tutti ai nostri posti quando spunta una
signora di Capitol City di nome Jennifer,il cognome è
impronunciabile.
Si avvicina al microfono e inizia a parlare con quel buffo accento
-Benvenuti!
Ora estrarrò i nomi dei tributi per i settantunesimi Hunger
Games! Prima le
signore-
Mentre si dirige a prendere
il nome della sventurata,il mio
cuore accelera,penso che mi potrebbe uscire dal petto.
-Alice Stone- il nome echeggia
per tutta la piazza.
La mia
reazione è delusione, eppure non è il mio nome
dovrei provare sollievo,felicità o qualche emozione.
La poveretta fa le scale e va
incontro a
Jennifer tremando.
-C'è qualcuno che
si offre
volontario?-
A un certo punto sento la mia
mano che si
alza non riesco a fermarla, mi sto offrendo volontaria...
Jennifer urla,più
che un grido sembra uno squittio -Oh,che
meraviglia,vieni,vieni!-
Le mia gambe partono da sole e
si dirigono al
palco,è come se non riuscissi a controllare il mio corpo.
Jennifer mi viene incontro tutta felice,non
riesco a capire il perchè di tanta gioia-Qual'è
il tuo nome?-
Con un filo di voce rispondo-Keira
Miller- no,non posso presentarmi così. Prendo un respiro -Mi
chiamo Keira Miller- dico a gran voce.
Mi siedo,tocca al tributo
maschio.
Viene estratto
un certo Ryan,penso,non sono
lucida sto pensando a quello che ho fatto.
Ryan si fa spazio tra la folla,non mi sembra molto in salute,non penso
che durerà al lungo nell'arena e ve lo dice una che
fa la fame ogni giorno.
Jennifer formula la stessa domanda. Un urlo parte dalla folla -Mi offro
volontario!-
Sul palco fa capolino il proprietario della voce:un ragazzo
alto,capelli biondo scuro, occhi chiari, abbronzato e con un fisico
asciutto ma muscoloso.
-Abbiamo due volontari quest'anno! Come ti chiami?- chiede Jennifer.
-Jack Green- risponde sorridente e sereno.
-Signore e signori ecco a voi i due tributi del Distretto 4:possa la
buona sorte essere sempre a vostro favore-
CONTINUA
ANGOLO AUTRICE:
Eccomi qua! Cosa ve nè pare il capitolo? Spero che vi sia
piaciuto, per qualsiasi cosa recensite e io vi risponderò.
Un bacio,
ASTRID