They don't know about us.

Era quasi passata una settimana da quando mia madre aveva dato il grande annuncio a me ed a mio fratello.
Nonostante la poca voglia, ero felice per lei.
Quando arrivarono fui l’ultimo a parlare.
 “Hepsie, piacere.” Mi disse con un sorriso.
“Niall.” dissi semplicemente.
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“Tu mi piaci.” Le dissi senza pensarci due volte. Sapevo che me ne sarei pentito.
“Anche tu.” Aggiunse colorandosi in viso.
Senza girarci ancora intorno mi avvicinai e sfiorai le sue labbra per poi tornare di fronte a lei.
“Ma sei scemo o cosa?” disse ridendo.
“Cosa?!” risposi appena in tempo prima che le sue labbra si unirono alle mie in un vero bacio.
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“Hepsie, devo dirti una cosa.” Dissi serio. Ero deciso a confessarle tutti i miei sentimenti.
“Nì, mi devo preoccupare?” chiese mettendosi seduta.
“Ti amo.”
“Anche io.”

Tenevo per mano Hepsie e davanti a me era seduto Liam che, tranquillo, aspettava che io iniziassi a parlare.
“Liam, io e Hepsie stiamo insieme da tre mesi e mezzo.” dissi secco.
La faccia del mio migliore amico mutò da un espressione tranquilla ad una nervosa e sconvolta.
“Niall, siete fratellastri. Non potete stare insieme.”
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Eravamo seduti a tavola e stringevo forte la mano della mia ragazza.
“Io e Niall dobbiamo dirvi una cosa.” Se ne uscì lei senza preavviso.
“Diteci, tesoro.” Disse amabilmente mia madre.
“Io e Niall stiamo insieme.” Mi guardò cercando supporto.
“Ci amiamo e lo faremo per sempre.” Conclusi io stringendole ancora più forte la mano.
La reazione dei nostri genitori fu ancora più terribile rispetto a quella di Liam.
Mia madre si rifiutò di aprir bocca.
“Ragazzi, ma che state dicendo? Avete diciassette anni, siete troppo giovani per sapere il significato di ‘per sempre’.” Sbottò il padre di Hepsie.
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Hepsie era sul letto di camera mia e non smetteva di piangere.
“Smettila piccola, loro non sanno quello che dicono, non sanno nulla.”

“Vorrei solo poter dire a tutti che sei la mia ragazza, che amo te.” Le dissi in balcone.
“A me piacerebbe camminare per strada mano per mano, senza che nessuno ci guardi sussurrando ‘ma quelli non sono fratellastri?’.” Continuò.
Presi la sua mano e la strinsi forte.

“Niall, mi canti una canzone?” mi chiese con il pc in mano.
“Ti piace così tanto la mia voce?”
“L’adoro.”

“Hepsie, devo dirti una cosa importante. Vieni subito nella mia stanza.” Le dissi rapido al telefono.
Due secondi dopo lei era nella mia camera, affannata per la corsa nel corridoio.
“Niall, è successo qualcosa?”
“Volevo solo dirti che ti amo.”

“Hepsie, sei la persona più meravigliosa su questo mondo.” Affermai guardandola negli occhi a due centimetri di distanza da lei.
“Ti sbagli, stai parlando di te stesso.”
 

“Guarda che bella quella!” mi indicò.
“Quelle stella è bella quanto te!” le dissi.
“Sei il migliore, ti meriti un bacio”.
Riusciva anche a leggermi nella mente.

“Sai che sono stato fortunato?”
“In cosa?”
“Sono stato fortunato a trovare una come te, ho aspettato tanto.” Dissi abbracciandola.

“Niall, mi sento a disagio. Tutti ci guardano come se fossimo fuori natura.” Mi disse spaventata.
“Piccola, loro non sanno niente su di noi.”