Il lettino è freddo, dannatamente freddo.
Come sempre d’altronde.
Storco le labbra, smuovendomi un po’ con i fianchi sulla tovaglietta verdognola, cercando di mettermi a mio agio, ma è praticamente impossibile in certe occasioni.
Sbuffo, gettando il capo all’indietro sullo schienale reclinabile, rialzato quel tanto che basta per vedermi le dita dei piedi sporgere dai sandali e oscillare, protendendo oltre la stuoia di carta a pallini che ricopre le mie gambe divaricate...