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Autore: _LittleThings_    01/12/2012    2 recensioni
Ehiehiehi piacere di conoscervi, io mi chiamo Avril Payne. Sono una ragazza di Londra, ho 15 anni, sono abbastanza magra e alta, ho i capelli lisci castano scuro e gli occhioni da cerbiatto color verdi smeraldo. Vivo con la mia mamma, il suo compagno Steve e... ah quasi dimenticavo, devo convivere con il mio insopportabile fratello Liam. Frequento il liceo scentifico di Londra insieme a mio fratello e i suoi stupidi amici; Harry, Niall, Zayn e Louis. Ma per fortuna c'è la mia amica Hope a salvarmi, lei è la migliore. La mia vita è un po' confusionaria ed piena di alti e bassi. Sono sempre stata nel idea che l'adolescenza non è per niente facile, e che bisogna superare molti ostacoli uno dopo l'altro per riuscire ad arrivare alla fine sani e salvi. Comunque credo che tu, mio caro lettore, saprai capirmi e aiutarmi meglio di qualunque altro. Quindi, io sono Avril e questa è la mia storia :)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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♫“hey ho here she goes Either a little too high or a little too low Got no self-esteem and vertigo Cause she thinks she’s made of candy” ♪
Le dolci note di Candy mi svegliarono insieme ai raggi del sole che percorrevano il mio viso. Allungai le braccia in alto e incominciai e a striracchiarmi, dopo di che strusciai dolcemente i palmi delle mie mani sui miei occhi e li aprii. Sollevai il mio piumone rosso e mi alzai dal letto. Faceva piuttosto freddo così guardai fuori dalla finestra e vidi la città ricoperta di uno strato bianco, stava nevicando. Mi spuntò un sorriso, adoro la neve. Corsi alla porta del bagno per prepararmi così sarei potuta uscire; ma la porta era chiusa a chiave. Così abbastanza irritata iniziai a battere con la mano sulla porta urlando: "Liam MUOVITI!"
Sento la chiave dentro la serratura girarsi per varie volte finche la porta si aprii e vidi uscire mio fratello del tutto bagnato e con solo l'accappatoio addoso. Mi picchiettò il palmo della sua mano ripetutamente sulla testa e con voce strafottente disse: "Calma sorellina, rilassati!"
Mi scrollai la sua mano di dosso e facendo un respirone dissi: "Smetti di trattarmi come una mocciosa perché lo sappiamo entrambi che sono più sveglia e inteligente di te, idiota!" entrai dentro il bagno e prima che potesse ribattere li chiusi la porta in faccia.
Tra me e mio fratello non mai corso buon sangue. C'è momenti in cui è davvero odioso e mi verrebbe voglia di cucirli la bocca con un ago pur di farlo stare zitto. Ma infondo lui mi ha sempre sostenuto, soprattutto quando nostro padre ha deciso di andarsene. Mio padre ci ha abbondonato quando io avevo 4 anni, quindi ho un ricordo un po' sfocato di quanto è accaduto. L'unica cosa che riesco a ricordare è che prima di andarsene si è messo in ginocchioni davanti a me, mi ha dato un bacietto sulla guancia e poi mi ha appoggiato sulle mani un piccolo orsacchiotto di pezza che tutt'ora ho sopra il comodino di camera mia.
Non ho mai saputo il vero motivo dell'abbandono di mio padre e non voglio scoprirlo. Anche perché saperlo non migliorerebbe la situazione e non mi farebbe stare meglio. Quindi evito di parlarne e di pensarci.
Mi feci una doccia veloce, asciugai la mia folta chioma castana e corsi in camera per vestirmi. 
Dopo aver superato il solito dramma su cosa indossare, Andai allo specchio e mi misi un filo di mascara e un po' di correttore per le mie mini occhiaia da panda. 
Infine mi infilai un paio di nike e ALLELUIA! Ebbi finito. Scesi le scale e salutai la mia mamma e Steve: "Ciao Mamma, Ciao Steve ci vediamo a pranzo!" 
Ma prima di uscire sentii la mia mamma gridare dalla cucina: "Ciaoo tesoro... ma non hai toccato cibo, sicura di non volere qualcosa per colazione?" 
Feci qualche passo indietro e mi affacciai alla porta della cucina dicendo: "Tranquilla mamma, sto bene così!"
Lei si girò posando la pentola che teneva in mano sul fornello e con l'altra indicando mio fratello disse: "Ma sei proprio sicura? Comunque non puoi uscire, devi aspettare Liam! e visto che lui sta mangiando invece di aspettarlo a stomaco vuoto potresti fare colazione anche tu."  
Mi girai e vidi Liam seduto sul tavolo. Lo fissai con sguardo impazziente mentre lui ingeriva le sue uova lentamente, mettendo in bocca un boccone per volta.
Andai accanto alla mia mamma che era presa a infornare il dolce alle mele e con sguardo di supplica dissi: "Ma dai mamma, ormai sono grande e so arrivare a scuola senza l'aiuto di Liam! Ed è ingiusto che ogni giorno devo aspettarlo e fare la strada con i suoi stupidi amici. Quindi mamma ti prego, posso andare?"
Mi guardò come se l'avessi presa per il culo, e dopo aver chiuso il forno si sfilò lentamenti i guanti per non scottarsi e con voce secca disse: "NO."
Ero stufa, tutte le mattine era la stessa storia, e poi non capisco quale era il problema. Devo sempre dipendere da mio fratello qualunque cosa faccio, soltanto perché lui è più grande di me. 
Allora con voce scocciata dissi: "Ma mamma è...."
Mi interrompe e con tono di voce acuto dicendo: "Avril quando è No è No! Smettila di rispondere."
Con malvoglia mi andai a sedere sul tavolo e quando alzai lo sguardo vidi mio fratello che mi fissava con sguardo compiaciuto. Non lo sopportavo!
Quando il signorino ebbe finito ci siamo alzati dal tavolo, ovviamente la mia mamma per tutto il tempo a continuato a insistere dicendo "Se non mangi poi non hai energie e poi svieni, visto che sei già molto debole di tuo!", ma sono troppo orgogliosa per arrendermi così non ho toccato cibo.
Uscimmo di casa, finalmente, e iniziammo a camminare fra i fiocchi di neve. Quando nevica la città è più luminosa e l'aria è fresca. Tutto intorno a me tace e c'è una tale calma e tranquillità che mi fa dimenticare tutto. Mentre io osservavo lo splendore della via in cui camminavamo, Liam continuava a blattera sul fatto che la mamma dava ragione a lui, io ero una mocciosa e non avevo il diritto di chiamarlo "idiota". Ma non ci facevo caso, ero troppo presa dai miei pensieri, dalla mia immaginazione... insomma, era come se fossi chiusa in una bolla di vetro che conteneva il mio mondo. A un certo punto mi fermai, alzai le mani con i palmi rivolti verso il cielo, chiusi gli occhi e sospirai. Liam mi guardò perplesso e con espressione abbastanza delusa, visto che non lo stavo ascoltando, e disse: " Avril... è tutto ok?"
Riaprii gli occhi e iniziai a correre fino al parco infondo alla strada. Mi buttai per terra in mezzo alla neve e iniziai a fare un angelo, ero entusista. Mio fratello mi rincorse e quando arrivò si sedette anche lui per terra. Si mise a ridere e con il fiatone disse: "E poi sono io l'idiota" 
Mi avvicinai a lui, li porsi il mio cellulare e sorridendoli disse: "Mi puoi fare una foto?"
Lui afferrò il cellulare un po' sorpreso dalla richiesta, ma poi sorrise e accarezandomi la guancia disse: "Tutto quello che vuoi."
Mi stessi nuovamente sul l'erba bianca e cominciai a muovere le braccia per formare le ali e i piedi per la tunica. Liam scattò la foto e subito dopo ero già alzata intenta a prenderli il cellulare, era venuta bene. Avevo un sorriso a 32 denti stampato in faccia, ma che piano piano si trasformo in una espressione seria. In questi momenti non posso fare a meno di pensare a mio padre, mi chiedo in continuazione cosa avrebbe detto vedendoci comportare così come degli idioti, se questa folle passione per la neve lo ereditata da lui o se invece la detestava. Liam mi guardò e con sguardo preoccupato disse: "Cosa hai Avril, non ti piace?"
Io lo guardai e con gli occhi lucidi dissi: "Nono... mi piace. Pensavo solo se a babbo gli sarebbe piaciuto fare un angelo con noi."
Liam mi afferrò e mi abbraccio forte a lui, poi allentando la presa con il pollice asciugò una lacrima piena di dolore che mi rigava il volto. Restammo così per un altro po', poi mi staccai da lui. Liam mi mise un braccio intorno al collo e disse: "Sono sicuro che babbo sarebbe felicissimo di stare con noi in un giorno candido come questo."
Mi asciugai gli occhi e sorridendo dissi: "Ne sono convinta anche io!"
All'improviso senti una voce familiare urlare dietro di noi: "Ehi Liamm... Ciaoo Bellaa! Allora si va?"
io e Liam ci girammo contemporaneamente e vidi... 

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Spazio Autrice

Ehilà, eccomi, sono tornata a rompervi le palle u.u
Questa è la mia nuova FF. Sperò vi piaccia e che abbiamo una vita più lunga della precedente :)
Diciamo che in questa storia i ragazzi non sono famosi, ma non è esclusa la possibilità che lo possono diventare quindi... non vi anticiperò niente e vi lascio alla vostra immaginazione ;D
Visto che vorrei tanto, ma tanto, ma tanto tanto tanto tanto, e se non l'avete ancora capito TANTO che recensiate la mia storia vi darò anche un pretesto per farlo!
Quindi ... "Chi è secondo voi la persona che interrompe Liam e Avril in un momento di tale intimità? Insomma, Chi è sto coglione?!"
Se volete dire la vostra sapete già cosa fare <3
Ora mi levo di culo, sciaoooo 
_LittleThings_

  
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