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Autore: Cabiria Minerva    01/12/2012    4 recensioni
Quando Harry si apprestò a spargere sulle sue creazioni dei piccoli zuccherini colorati, l'uomo accanto a lui riprese a parlare. «Questo non fa che convincermi dell'infantilità del tuo grande gesto.»
[Questa storia fa parte dell'iniziativa Calendario dell'Avvento della pagina facebook HPeace&Love]
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Potter, Severus Piton | Coppie: Harry/Severus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Calendario dell'Avvento 2012'
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I biscotti della concordia


 

«Non trovo l'utilità di tutto ciò.»

«Per essere uno che ha passato più della metà della sua vita a far la spia non menti particolarmente bene.» Sghignazzò Harry senza distogliere lo sguardo dalla pergamena, che aveva tenuto aperto appoggiandovi ai bordi dei barattoli di vetro contenenti zucchero e farina. Una ditata unticcia copriva la quantità di nocciole tritate che andavano aggiunte all'impasto. «Severus, potresti darmi una mano?» Un mugugno soffocato lo raggiunse da un posto indefinito alle sue spalle. «Dai, ho sporcato per sbaglio la ricetta e, dato che sto lavorando l'impasto, non posso certo pulirla!»

«Non è un problema mio, signor Potter

Ecco, ricominciamo. «Non fare il burbero, ho solo bisogno di capire quante nocciole devo metterci... Per favore?»

«No. Sai bene che ero e sono ancora contrario a questa tua idea malsana, quindi non vedo perché mai dovrei aiutarti a portarla avanti.»

«Perché se tu pulissi un pochino la pergamena mi aiuteresti a fare qualcosa che mi renderà molto felice, e io lo so che sotto quell'aspetto tetro batte un cuore che vuole vedermi felice.» Il giovane voltò un poco il collo, così da mostrare il suo sorriso sfacciato a Severus.

«No.»

«Per favore?»

«È inutile che mi guardi con quegli occhioni da cerbiatto, non ricordo di aver mai rimangiato un no in vita mia, e non ho certamente intenzione di iniziare adesso.»

«Tipregotipregotipregotipregotipregotipregotipregotipregotipregoti–»

«Basta!» Una mano pallida sgusciò fuori dalla lunga manica nera che la ricopriva e tolse alla bell'e meglio i residui di farina e burro che coprivano i numeri. «Ecco, l'ho fatto. Soddisfatto?»

«Sì.»

«Ma questo non significa che supporto questo tuo infantile desiderio, capito?»

«Certo.» Harry aggiunse le nocciole tritate e lavorò l'impasto finché non fu soddisfatto della sua omogeneità. «Ah, amo il Natale.» Prese un mattarello di legno chiaro e iniziò a stendere la pasta per i biscotti. «Quando ero piccolo e vivevo con i miei zii» ignorò la smorfia di Severus, il quale aveva sempre considerato con disgusto la famiglia di Petunia e Vernon Dursley, «era solo un giorno come un altro. Anzi, forse era anche peggio perché vedevo Dudley riempirsi di dolci e scartare montagne di regali stupendi.» Le labbra rosate si contrassero. «Poi però è arrivata Hogwarts, le decorazioni del professor Vitious, i Weasley...» Appoggiò il mattarello, soddisfatto dello spessore dell'impasto. «E poi noi

«Come siamo sentimentali...» Tuttavia, Severus sentì qualcosa contorcersi per un vago piacere, proprio sotto la bocca dello stomaco.

«E ora mi piacerebbe tanto che tutte queste cose – beh, quasi tutte – possano unirsi. È una cosa così disdicevole?» Non lo guardò mentre gli ricordava, una volta di più, il motivo per cui entro poche ore la loro casa si sarebbe riempita di teste rossicce – con qualche eccezione. I suoi occhi passavano in rassegna un numero considerevole di formine di acciaio.

«Utopica, più che disdicevole.» Severus scosse la testa per esprimere il suo dissenso davanti ad una delle formine che Harry gli stava mostrando. «E fastidiosa, se consideriamo che né io né i tuoi invitati troviamo particolarmente piacevole l'idea di essere chiusi in una stanza assieme.»

«Non è vero, e lo sai. Hermione continua a chiedermi quando andiamo a trovarli, e Molly e Arthur hanno combattuto accanto a te nell'Ordine.»

«Quella era una situazione obbligata. E, soprattutto, all'epoca non ero Colui-Che-Ha-Corrotto-Il-Prescelto.» Pronunciò le ultime parole con una nota amara.

«Oh, ma smettila. Lo sai meglio di me che non bisogna dar peso a ciò che dice la Gazzetta del Profeta.» Alzò una formina.

«Purtroppo, sono in tanti a darvi peso.» Inarcò un sopracciglio. «Che cosa hai intenzione di fare con quel cuore

Harry ghignò. «Beh, mi sembra la forma adatta, non trovi?»

«Considerando che fino a pochi istanti fa stavi lodando il Natale, sarebbe più consono usare alberi di Natale e stelle.»

«Forse... ma questa forma è di buon auspicio!»

Severus lo guardò mentre ritagliava tanti piccoli cuori dall'impasto, una smorfia onnipresente sul suo viso. Quando Harry si apprestò a spargere sulle sue creazioni dei piccoli zuccherini colorati, l'uomo accanto a lui riprese a parlare. «Questo non fa che convincermi dell'infantilità del tuo grande gesto.»

Harry lo ignorò, cosparse tutti i cuori di stelline e bastoncini di zucchero colorato e infilò il tutto nel forno. Con un movimento rapido della bacchetta, gli aloni di farina e i granelli di zucchero svanirono dal tavolo. Dopodiché, il giovane si voltò ed incrociò le braccia sul petto, guardando il proprio compagno di sottecchi. «Ascoltami bene, Severus Tutti-Mi-Odiano Piton, tra meno di un'ora questi biscotti saranno pronti, e poco dopo arriveranno Ron, Hermione, i Weasley con Teddy. Li ho invitati perché vi considero la mia famiglia – tutti, senza alcuna eccezione – e perché voglio passare con tutti quanti una bella serata quasi natalizia. E, oltretutto, credo sia ora che tu la smetta di fare l'asociale incompreso e provi a goderti un po' la pace dopo tutti quegli anni di guerra...»

Si guardarono in silenzio per alcuni lunghi istanti poi, sorprendentemente, Severus cedette, grugnendo che avrebbe cercato di sopportare tutti quei «rumorosi e fastidiosi Weasley» e «quella insopportabile So-Tutto».

«Perfetto!» Un sorriso illuminò il volto di Harry, che si avvicinò all'uomo per posargli un bacio – tenero e con un vago gusto dolciastro, che fece intuire a Severus che parte dell'impasto non era sopravvissuto fino alla cottura – sulle labbra.

«Ma non pensare che girerò ad offrire quei biscottini zuccherosi e melensi ai tuoi invitati, sia ben chiaro.» Sbuffò Severus mentre usciva dalla cucina.

«Certo, certo.» In bilico su una sedia mentre cercava la pirofila per l'arrosto, Harry si lasciò sfuggire un silenzioso ghigno. Ma tanto lo so che, alla fine, cederai, proprio come hai fatto con me!

 



Come ho avvisato nell'introduzione, questa one-shot fa parte dell'iniziativa Calendario dell'Avvento della pagina facebook HPeace&Love e, più precisamente, prende spunto dall'immagine prompt della prima casellina (ergo: 1 dicembre). Perché ho scelto questa...? Beh... non saprei. Diciamo che da amante della cucina quale sono, e dato che la foto è proprio bellina e mi ispirava.. Se poi consideriamo che qui c'è la neve e inizio a sentire lo spirito natalizio aleggiare nell'aria, e che tra poco anche a me toccherà fare i biscotti (o simili) da regalare.. Direi che è stata la scelta più logica! :)

Spero abbiate apprezzato e spero anche vogliate lasciarmi un commento, passare su facebook a trovarmi, mandarmi un gufo, ... le solite cose, insomma!

A presto e buona serata,
Cabiria Minerva


   
 
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