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Autore: Soly_D    01/12/2012    3 recensioni
3^ classificata al contest "Naruto... All Stars!" indetto da Shark Attack
Non Naruto, il tuo unico eterno amore. Io, Kiba, il tuo compagno di team, il tuo migliore amico. Ci sono io qui con te, nessun altro.
[KibaHina | song-fic]
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Kiba Inuzuka | Coppie: Kiba/Hinata
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Autore: Soly Dea
Titolo Fic: Non è stato solo un sogno
Canzone: Alba chiara – Vasco Rossi
Pg/Pair: Hinata Hyuuga, Kiba/Hinata
Genere: song-fic, sentimentale, romantico
Rating: giallo
Lunghezza storia: one-shot
Avvertimenti: //
Note: //
Note dell’autore (facoltative): non amo la coppia e preferisco di gran lunga il SasuHina, ma credo che Kiba sia il più “vicino” ad Hinata e il più adatto per questo tipo di storia. Spero di aver fatto un lavoro quantomeno decente, chiedo il vostro parere XD



Non è stato solo un sogno


Respiri piano per non far rumore
ti addormenti di sera
ti risvegli con il sole
sei chiara come un'alba
sei fresca come l'aria.

Ti osservo dormire, l’espressione beata in volto e il petto che si alza e abbassa ritmicamente.
La luce del mattino filtra attraverso le tende della finestra, decretando l’inizio di un nuovo giorno.
Ed io sono ancora qui con te, dopo un’intera notte passata insieme.
Non credevo fosse possibile, ma il tuo viso illuminato dai raggi del sole mi suggerisce il contrario.
Non Naruto, il tuo unico eterno amore.
Io, Kiba, il tuo compagno di team, il tuo migliore amico. Ci sono io qui con te, nessun altro.
Sorrido in modo impercettibile e sfioro con le dita la pelle diafana del tuo collo. L’altra notte scottava a contatto con i miei baci e le mie carezze, ma ora è tornata fresca.
Risalgo con la mano lungo il tuo viso, sfiorandoti per sbaglio le labbra.
E’ allora che ti svegli: lentamente, riapri gli occhi e ti guardi intorno con aria confusa. Non ricordi cosa è successo questa notte? Non ricordi di avermi sussurrato “Ti amo” tra un bacio e l’altro?
Finalmente, il tuo sguardo si posa su di me. I tuoi occhi chiari mi perforano l’anima, belli da mozzare il fiato e sinceri come non ne ho mai visti in vita mia.

Diventi rossa se qualcuno ti guarda
e sei fantastica quando sei assorta
nei tuoi problemi
nei tuoi pensieri.

«K-Kiba-kun?».
Nemmeno tu riesci a credere che sia successo davvero.
Mi avvicino e catturo le tue labbra in un bacio lento e dolce. Ricambi delicatamente, chiudendo gli occhi, mentre le tue gote si colorano di imbarazzo.
Sorridi lievemente e abbassi lo sguardo, non riuscendo a sostenere il mio.
Lo risollevi subito dopo e i tuoi occhi brillano improvvisamente di preoccupazione.
«C-che ore sono?».
Ti volti verso il comodino, afferrando la sveglia. Sgrani gli occhi e ti porti una mano alla bocca, allarmata. «E’... è tardissimo! M-mio padre sarà qui tra poco!».
Ti alzi dal letto, accorgendoti solo ora di essere nuda. Arrossisci vistosamente, quando il mio sguardo cade sulle tue forme perfette. Non voglio metterti in imbarazzo e mi volto dall’altra parte, in modo che tu possa vestirti.
Un piccolo sorriso ti colora il volto, prima che i nostri sguardi si allontanino l’uno dall’altro.

Ti vesti svogliatamente
non metti mai niente
che possa attirare attenzione
un particolare
solo per farti guardare.

Pochi minuti dopo, hai già indossato la felpa viola e i pantaloni scuri. E nonostante nascondano già ogni singolo lembo della tua pelle, cerchi di coprire ancora di più quelle forme di cui tanto ti vergogni e che solo io ho avuto l’opportunità di esplorare. Nascondi il mento nel colletto e tiri giù la lunga felpa, unendo le mani davanti al petto con fare imbarazzato.
«K-Kiba-kun... i-io vorrei tanto che t-tu restassi ancora... m-ma devo allenarmi... m-mio padre sta per tornare... e n-non vorrei che..».
«Tranquilla, ci vediamo più tardi», rispondo mentre cerco i vestiti sparsi per terra.
Sorridi lieta e mi porgi la felpa della tuta, adagiata sul pavimento vicino ai tuoi piedi.
E arrossisci ancora, seguendo ogni mio movimento e ricambiando ogni mio sguardo.

E con la faccia pulita
cammini per strada mangiando una
mela coi libri di scuola
ti piace studiare
non te ne devi vergognare

Ricordo i nostri primi tempi all’Accademia: già da allora, non riuscivi a non arrossire per ogni complimento che ti facevo. Adoravo spiarti mentre eri intenta a studiare, a provare nuove tecniche e ad esercitare il tuo Byakugan. Mi piaceva persino guardarti mangiare o semplicemente riposare, amando in segreto la dolcezza dei tuoi sguardi e la leggerezza dei tuoi movimenti.
L’unica cosa che non riuscivo a sopportare era il fatto che il tuo cuore appartenesse ad un ragazzo che non ero io, ad un ragazzo che non ti aveva mai notato perché innamorato di un’altra.
Io ero semplicemente il tuo migliore amico, la spalla su cui piangere, il tuo sostegno.
Ma ora le cose sono cambiate: ti sei finalmente accorta di ciò che ho sempre provato per te. E hai scoperto che erano gli stessi tuoi sentimenti nei miei confronti, quei sentimenti che non hai mai compreso, fino ad ora.
Ne è valsa la pena aspettare.

E quando guardi con quegli occhi grandi
forse un po' troppo sinceri, sinceri
si vede quello che pensi,
quello che sogni...

«A dopo, allora», ribadisco avvicinandomi alla finestra. Ti rivolgo un’ultima occhiata e sorrido, poi esco sul balcone e sto per saltare sull’albero vicino. Ma non faccio in tempo ad andarmene dalla tua stanza, che due braccia - leggere ma forti - mi cingono la vita. Sento la tua testa poggiarsi sulla mia schiena e il tuo corpo che aderisce al mio.
Restiamo così per qualche secondo, poi mi volto e mi specchio in quelle due perle di cui mi sono tanto innamorato: i tuoi occhi parlano al tuo posto, lasciano trasparire perfettamente pensieri ed emozioni.
«Hinata?».
«K-Kiba-kun... io...».
Non siamo mai stati bravi con le parole. Ed è per questo che ti stringo forte a me e ti bacio dolcemente sulle labbra, mentre i ricordi di questa notte si fanno strada nella mia mente.
«Ti amo», sussurro accarezzandoti i capelli.
Sorridi allegra e i tuoi occhi sembrano rispondere con un «Ti amo anche io».
Ci guardiamo un’ultima volta e poi me ne vado, conscio che questa notte ha cambiato la nostra vita.

Qualche volta fai pensieri strani
con una mano, una mano, ti sfiori,
tu sola dentro la stanza
e tutto il mondo fuori

Ancora poggiato su un ramo e nascosto tra le foglie dell’albero, rivolgo un’occhiata alla finestra della tua stanza: sei seduta sul letto, gli occhi chiusi e la mano che accarezza delicatamente il tuo niveo collo. Credi che sia stato solo un sogno? No, è la pura realtà. Sorridi e i tuoi occhi si illuminano di un nuovo particolare bagliore.
E’ la stessa luce che c’è nei miei, la stessa che questa notte ha illuminato le nostre esistenze.
No, non è stato solo un sogno.


  
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