hi, i exist(ed).

 

 
Stava scomparendo.
Silenzioso e ormai rassegnato, se ne stava andando sotto il suo sguardo spento e vuoto.
Nessun avvertimento o indizio; non lasciava nulla dietro di sé. Codardo.
Il suo viso, una volta sorridente e allegro, contorto in una smorfia.
Era stanco, e lui lo percepiva. Stanco e umiliato.
Che avesse davvero perso la sua battaglia?
Kuusuke giurò di sentire qualcosa dentro di sé spezzarsi, quando non riuscì più a sentire i passi di Shin’ichi, e dopo il vuoto.
Il rosso strinse i pugni; lo sguardo fisso per terra, quella terra che sembrava volerlo inghiottire.
Una mano sulla spalla, quella di Kurimatsu.
Non ne voleva sapere di uno dei suoi discorsi, non in quel momento. Ora voleva solo concentrarsi e riuscire ad odiare con tutto il suo cuore -ormai in frantumi- il suo Shin’ichi.
Gli aveva chiesto di non arrendersi, di lottare insieme, ma nulla era stato sufficiente per convincerlo a rimanere.
Tremendamente egoista da parte sua… già.
“Non servo più ormai, sono solo uno spreco di spazio. Un peso.” gli aveva detto il castano, con un sorriso amaro sul volto.
Patetico.
Shin’ichi Handa era patetico se credeva sul serio di poter riavere il suo posto in squadra, senza lottare e continuando ad autocommiserarsi.
“Quando il mondo dà per scontato che tu sia un disastro, un intralcio, credere in te stesso è impossibile, sai?” aveva sussurrato, prima di lasciarlo solo.
Sempre così. Il ragazzo faceva sempre così ogni volta che non riusciva -o non voleva- riconoscere che sbagliava.
Semplice dare la colpa agli altri, neh Shin’ichi?
Matsuno era nella sua stessa identica situazione, eppure era ancora lì, in quel campo da calcio, che stringeva i denti e lottava.
Lottava con tutte le sue forze, ogni giorno, per riuscire ad ottenere ciò che desiderava. Lottava senza perdere la speranza, anche se sapeva che avrebbe potuto fallire. Lo sapeva ma, nonostante tutto, non si era ancora arreso.
Si asciugò le lacrime, che non si era nemmeno accorto di aver versato, e con le gote arrossate si sistemò il cappellino a righe.
“Tutto a posto, Kuusuke?” chiese Teppei, visibilmente preoccupato e dispiaciuto.
“Sì. Andiamo ad allenarci, forza!” rispose quest’ultimo, sorridendo.
Forse la battaglia del castano era finita, ma la sua era appena cominciata.
Non importava come o per quanto tempo, avrebbe lottato comunque. Avrebbe lottato anche per Shin’ichi.
 
 
 

Mani tremanti, che si stringono in cerca di calore, un sussurro, mille promesse e scuse mai fatte, parole mai pronunciate.
“Griderò al mondo della tua esistenza, Shin’ichi.”

 
 

#angolosfogo.
fottetevi. io sono ancora qui. sono ancora qui e non me ne andrò. ci ho pensato davvero ad abbandonare, ma poi mi sono detta 'non stavolta'.
ho perso tante battaglie importanti nella mia vita, sono abituata a vedere tutto distruggersi... è sempre stata colpa mia perché non ho mai avuto il coraggio di impormi, di dire 'basta', ma stavolta è troppo. stavolta ho deciso di lottare e di vincere.
sì, perché, anche se può sembrare assurdo, ormai c’è una 'guerra' nella sezione. e io non ho intenzione stare a guardare come molte bimbeminchia ninfomani mandano a puttane l’intera sezione.
scrivere è una delle cose a cui tengo di più, io ne ho bisogno! ho un fottuto bisogno di scrivere, mi sfogo facendolo. ho sopportato abbastanza, non vi permetterò di rovinare totalmente la mia passione. e credetemi quando vi dico che mi avete scartavetrato le ovaie, voi, le vostre mary sue del cazzo e il vostro itaGliano! -ma in che di paese vivete? narnia? bah- qui si tratta anche di rispetto verso quelle che ci tengono e che si impegnano davvero per pubblicare storie originali, che possano piacere, e voi non le rispettate affatto.
non si nasce imparati, lo so, ma c’è un limite a tutto! servono a questo le recensioni negative, per aiutare a migliorare. E VOI AVETE IL CORAGGIO DI IGNORARLE? vi giuro, questa è la cosa che mi fa incazzare di più.
io non ho MAI ricevuto UNA critica. MAI. eppure le ho SEMPRE chieste. molte mi dicevano e mi dicono: 'non ne hai bisogno'. e a me viene da ridere. sì, perché tutti hanno bisogno di critiche, anche i migliori.
io facevo schifo, scrivevo malissimo, eppure sono migliorata. certo, perché MI SONO FATTA IL CULO PER MIGLIORARE. e l’ho fatto DA SOLA. nessuno ha mai speso dieci minuti per darmi qualche suggerimento o dirmi dove sbagliavo. NESSUNO.
voi invece che ricevete consigli utili e li ignorate… ma come cazzo state? no, seriamente, siete delle bambine se fate così.
ora non dico di essere brava, perché so benissimo di non esserlo, ma mi impegno davvero. e mi sento offesa quando leggo le vostre 'ficcy', perché io ci impiego giorni o mesi a elaborare un’idea mentre voi… quanto? dieci minuti?
per non parlare di autori che recensiscono tutti le stesse storie… patetico. cioè, mi spiegate perché recensite in 347849 la stessa fottuta ff? non vi passa per l’anticamera del cervello che magari, dopo aver letto tre o quattro critiche più o meno simili, la tipa abbia capito i suoi errori?
ma anche NO! voi ovviamente vi sentite in dovere di ripetere le cose 47847 volte. okay, che ognuno può recensire ciò che gli/le pare ma, porca troia, mi sembra davvero da idioti questo ragionamento. perché, invece di lasciare 11 recensioni negative alla stessa storia, non criticate altre storie? ce ne sono così tante da recensire negativamente… vabbè, la finisco qui perché mi sono già dilungata troppo e rischio di avere un esaurimento nervoso.
odiatemi pure, insultatemi, fate ciò che volete ma questo è quello che penso.
se avete voglia di recensire fatelo, ma sappiate che io, a differenza di alcune persone, non scrivo per le 'reccy' e non obbligo nessuno a commentare.
spero che la ff in sé vi sia piaciuta un pochino, e mi scuso per lo sfogo.
grazie♥
 
simo.