Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Minerva Bellatrix    19/06/2007    6 recensioni
“Davanti a me, fra la nebbia (o sono nuvole?) che si dissolve, mi appare una donna.
E’ vestita di nero e di rosso, come da copione.
Ma è completamente diversa da come la raccontano e la dipingono tutti.”
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Cammino piano, immerso in questa fitta nebbia chiara.

Ricordo poco, l’ultima cosa è un lampo verde.

Devo essere su una scala, perché continuo a salire dei gradini.
Ecco, sono arrivato in cima.

Davanti a me, fra la nebbia (o sono nuvole?) che si dissolve, mi appare una donna.
E’ vestita di nero e di rosso, come da copione.
Ma è completamente diversa da come la raccontano e la dipingono tutti.

Non porta una veste stracciata e lacera, macchiata di rosso ruggine.
Indossa una gonna nera con le balze, che si muovono con lei mentre cammina; sopra, una camicetta rossa ricamata, scollata con le maniche corte e a sbuffo, con sotto un top color del carbone che le fascia il busto.
Anche le scarpe sono nere, allegre ballerine dai tacchi bassi che producono un curioso ticchettio quando battono contro il duro pavimento di pietra bianca.
Non porta gioielli, solo dei cerchi d’oro alle orecchie.
I capelli corvini, leggermente mossi, sono sciolti e cadono come una cascata di seta sulle sue spalle.
Le labbra sono rosso fuoco, rosso sangue, ma il suo viso ha un’espressione dolce.

Si ferma davanti a me e i suoi occhi incontrano i miei.
Sono scuri e profondi, quasi ipnotici.

-Perché non sei venuto?- mi chiede.

E’ la stessa cosa che mi chiedo anch’io.
Perché l’ho sempre fuggita?
Perché ne ho sempre avuto paura?

Lei non fa paura, è bellissima.

-Non lo so- rispondo, mentre lei mi prende il viso tra le mani.

Un bacio.

Lungo, profondo, intenso.

IO, che non ho mai permesso ad una donna di avvicinarmisi!

Ci separiamo, continuando a guardarci.

-Vieni, Tom- mi mormora, prendendomi per mano e conducendomi con lei.

Sono tornato quello che ero un tempo.
I miei occhi non sono più rossi, ma neri, come i miei capelli.
Non più Voldemort, ma Tom, solo Tom.
Grazie a lei.

Pensare che, nel mondo, la chiamano “triste mietitrice” mi fa sorridere.
Lei, che sorride ed è così dolce, viene chiamata “triste”!

E così, Potter, senza saperlo, mi ha fatto un favore.
Mi ha portato da lei.

La bella, dolce, allegra, ultima, inflessibile Atropo.




N.d.A.: Atropo : Una delle tre Moire, dee greche della vita e della morte, è la terza e il suo nome significa “inflessibile” perché aveva il compito di tagliare il filo della vita.

Fic nata durante una noiosissima lezione, in un momento in cui il suicidio mi sembrava l’unica via d’uscita

Vedete quella scritta blu qui sotto?
Perché non la cliccate e mi lasciate un commentino?

Minerva Bellatrix

  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Minerva Bellatrix