Prologo
Scarlet apparve tra le fiamme del camino dell'ufficio del preside,si spazzolò la cenere dai vestiti e si guardò attorno.
Silente,intento ad accarezzare distrattamente Fanny,sembrava perso nei suoi pensieri.
-Oh,Scarlet,sei arrivata- esclamò,come se si fosse reso conto solo in quel momento della sua presenza.
-Sì,come mai mi hai fatto chiamare,Albus?- gli chiese,scrutandolo con i suoi gelidi occhi color ghiaccio.
Dio,quello sguardo...era così simile a quello di Gellert. Scosse la testa,non era il momento di fare il nostalgico.
-Il momento è giunto,ormai è chiaro ciò che accadrà;temo che questa volta non riusciremo ad evitarlo- annunciò.Lo sguardo,di solito vispo,in quel momento era vecchio e stanco, proprio come si sentiva.
-E il ragazzo,com'è che lo chiamate,il Prescelto?- chiese,aggrottando la fronte. Fin da piccola non aveva sentito altro che storie su di lui,era possibile che non ci fosse neppure un fondo di verità in tutto ciò?
-Harry è legato troppo intimamente a Lord Voldemort;se muore,e prima o poi si arriverà a questo,nessun altro potrà opporsi a lui.-
-Non c'è proprio altra scelta,vero?- chiese,passandosi una mano dietro al collo,come faceva quando era nervosa.
-Sì,non voglio mentirti,c'è un'altra scelta: potresti rifiutare.-
-Ma il mondo magico non sarebbe più quello che conosciamo- concluse la ragazza.
-Direi che è molto probabile- confermò Silente.
-Sono l'ultima dei Grindewald,non si dirà che ho evitato il mio destino come una codarda,lo farò- decise,gli occhi che ardevano di coraggio e decisione.
-Molto bene ma,devo avvertirti,modificando il passato anche il nostro presente subirà dei cambiamenti- le disse,con lo sguardo enigmatico che aveva quando non stava dicendo tutta la verità.
-Smettila di lasciare le frasi a metà,è una cosa che non sopporto- sbottò,in una perfetta imitazione del tono stizzito di suo zio.
Silente sospirò,quella ragazza avrebbe fatto scappare la pazienza ad un santo.
-Quello che voglio dire- iniziò,cercando il modo adatto per dirle quello che,se la missione fosse andata in porto,sarebbe stato un evento ineluttabile -Se dovessi riuscire a fermare il giovane Tom Riddle,la linea spazio temporale ne risulterebbe alterata e ci sono buone probabilità che tu non riesca a tornare- concluse.
Ti ritroveresti in un'epoca completamente diversa,circondata da completi estranei,dovresti rinunciare a tutto ciò che hai;ti senti pronta ad affrontare tutto questo,Scarlet? Si chiese,ripensando ai membri dell'Ordine con cui aveva stretto amicizia, a suo zio Gellert e,in fondo,a Silente stesso,che in tutti quegli anni le era stato vicino come avrebbe fatto un padre. Vuoi davvero correre il rischio di non vederli mai più? No,non lo voleva. Tuttavia,se non avesse fatto nulla,quelle stesse persone sarebbero morte e sarebbe stata colpa sua...solo ed esclusivamente colpa sua.
-Correrò il rischio,non ho paura- replicò determinata. Bugiarda,sussurrò una vocina nella sua testa,stai letteralmente morendo di paura;la scacciò con decisione,parlare con se stessi era il primo sintomo della follia.
Silente la guardò negli occhi,probabilmente era l'ultima volta che rivedeva quella ragazza così incredibile,che rinunciava alla sua vita per il Bene Superiore.
-Sei così simile a Gellert- le disse,e dal tono con cui lo diceva si capiva che lo intendeva come un complimento.
Scarlet sorrise orgogliosa,era il più bel complimento che le potessero fare.
-Ci vediamo,Albus- disse,afferrando la Giratempo e cominciando a girarla.
-Addio,Scarlet- sussurrò Silente,quando la ragazza sparì,una lacrima scese a solcare l'anziano volto.
Spazio autrice:
Spero che questa nuova storia vi piaccia,l'aggiornerò abbastanza presto,bè...fatemi sapere che ne pensate.
P.S.
Questa sera aggiornerò la mia altra ff su Tom: La seduzione del serpente.
Baci baci,
Bella_92