Guida alla comprensione e misteri di Saint Seiya
Saga dei servitori di Arles (II° Parte)
Qualcuno mi spieghi perché.
Ditemi perché la Dea Athena, che era il mio
mito, la mia preferita, un modello femminile a cui ispirarsi s’è ritrovata a
reincarnarsi in Saori.
Perché la Milady poteva essere un bel
personaggio, peccato che è cretina.
Ad esempio, adesso ha deciso di recarsi sulla
petroliera dove i suoi preziosi Saint, che lei vuole tanto bene ma che manda
ogni due e tre ad ammazzarsi, sono stati sconfitti dal fritto misto
di mare al servizio di Morgana.
E dopo aver preso questa così coraggiosa
decisione… si mette a suonare il pianoforte.
Ma sei stupida?!
Che cazzo ci suoni?!
Invece di metterti una tuta da ginnastica e
far vedere le stelle ai tuoi nemici ti metti a sditazzare sui tasti di un
piano?!
Per favore, voglio un nemico serio che la
uccida, o almeno la ferisca gravemente.
Poco dopo arriva l’elicottero e Saori parte
con Tatsumi alla volta della nave.
Sulla suddetta nave indovinate cosa fa Seiya?
…
Suona la chitarra.
Punto 1: Dove l’ha trovata quella maledetta
chitarra?
Punto 2: Invece di spaccarsi la testa per
essersi fatto fregare l’elmo come un pirla, si mette a suonare.
Punto 3: Cretino.
Ma che siamo, i musicanti di Brema?
Meno male che Seiya e Saori sono sempre
freschi come la polenta Valsugana, complimenti, non soffrirete mai di gastrite.
E meno male che arriva Saori a sparare un
paio di cavolate così almeno ci facciamo quattro risate: per prima cosa quella
*censura* di Lady Isabel butta tutti i suoi gioielli a mare, dicendo
che quello era un antico rituale che
praticavano le donne greche.
Non fatemi c0ommentare.
Razza di deficiente, ma com’è che da quando
sei comparsa una, dico UNA cosa buona ancora non l’hai fatta?!
Potevi darli a me, quegli oggettucci
luccicanti!
Ed anche se Saori ha appena finito di dire
che non vuole i suoi Saint morti, li spedisce lo stesso sull’isola di Morgana
alla ricerca del maledetto elmo d’oro.
Morgana, dal suo castello (quello è il
castello dell’Innominato, sono io che vedo cose strane?) vede l’elicottero e
crea l’illusione di un enorme pollo a due teste, facendo così schiantare
il velivolo; per fortuna che i Saints stanno
bene.
Sì, ma non per molto, infatti Shun viene
trascinato sott’acqua da un serpente gigante e Hyoga si precipita a riprenderlo
(questi due non me la contano giusta).
L’enorme serpente si rivela essere Serpente
di Mare, l’orribile servitore di Morgana.
Il mio primo commento è stato: “Gesù!”,
perché il tizio cammina sulle acque, guardate un po’ che cosa fantastica.
Ma il Serpente ha vita breve, infatti Hyoga
lo finisce subito, e l’unica cosa che sa dire l’avversario è “No, il ghiaccio
no!”.
Ma scusa, che è, un drink?
Ti sta offrendo una Coca Cola?
No Martini, no Party?
Boh, andiamo avanti: Hyoga è così stanco che
Shun se lo deve portare in braccio fin sull’isola (che sono carini! *w*), però
durante la salita Morgana fa comparire degli insetti schifosi,
ma nonostante l’imprevisto i nostri eroi
conquistano la cima grazie alla catena di Andromeda e lasciano Hyoga sulle
rocce come un disperato.
Poi è il turno del Delfino Curioso, che
poverino vorrebbe fare paura ma ha ottenuto solo una risata in faccia: il prode
uomo esce dall’acqua ed inizia a girare su se stesso come il rigatone della
salsa Mutti, con tanto di risata “Gahaha-hahaaa!!!”.
Ed ora è il turno di Shiryu.
Il Saint del Dragone stavolta capisce che è
fregato se viene colpito, e tutti pensano che con il Drago Nascente faccia
fuori il nemico facendo il suo dovere da Cavaliere.
Ma quando mai.
Praticamente Shiryu si butta nel fiume.
Sì, avete capito bene: prima dice “Oh, no, se
mi colpiscono non ho scampo!” e poi si va a dileguare sott’acqua!
Avete presente quando i personaggi dei
cartoni animati vedono qualcosa di shockante e gli cade la mascella?
Ecco, la mia mascella è finita in Nuova
Zelanda, poi l’ho ripresa solo per ridere sguaiatamente in faccia al Saint del
Dragone.
Shiryu, io ti reputavo una persona seria, hai
infranto i miei sogni!
Naturalmente anche il Dragone ci rimane secco
a causa di una scossa elettrica, e così Shun e Seiya continuano la loro corsa
verso il palazzo di Don Rodrigo.
Cosa fanno i due Cavalieri?
Io immaginavo che sfrecciassero nella foresta
alla velocità della luce, tanto fighi, con il vento tra i capelli, le
espressioni determinate dei veri combattenti impavidi, sprezzanti del pericolo…
Ok, ok, non immaginate niente di tutto ciò:
ci sono ‘sti due cretini appollaiati su un tronco, che remano con le mani per
guadagnare la terraferma.
Anche i naufraghi hanno più dignità.
Coraggio, neanche Pocahontas faceva cose del
genere!
Ad interrompere il triste spettacolo per
fortuna arriva Medusa, che uccide i nemici in modo davvero orribile.
Li strozza con gli spaghetti.
Non ditemi che quelli sono tentacoli perché
non ci credo, sono spaghetti cinesi di soia.
Ovviamente nello scontro contro l’omino
cattivo del Pacman ci resta Shun, e
Seiya finalmente giunge al castello di Morgana, dove finalmente vede l’elmo.
Per l’occasione ho composto una canzone che
Seiya potrebbe cantare a Morgana: “Ho
trovato Ho trovato/ L’elmo d’oro/ Che hai rubato/E se non me lo vuoi dare/Tu le
dovrai buscare”, ispirata
alla canzone dei topi di Cenerentola.
Seiya e Morgana si picchiano, e proprio
mentre la povera donna sta per dare il colpo di grazia al ronzino ecco che
l’elmo d’oro si frappone tra i due e le spacca il cranio.
Pegasus allora prima la massacra mezz’ora con
il Fulmine di Pegasus e poi se la prende in braccio chiedendole come sta e
perché usava lo stesso colpo di Tisifone/Shaina, ma lei muore
e non si saprà nulla per un po’.
Ora, Santo elmo, ma visto che sei così bravo,
che ogni volta ti salvi Seiya, perché non saltelli e torni a casa da solo?!
Fatto sta che Seiya si riporta l’elmo ed
ancora una volta fa la scena del super eroe, indistruttibile come i nuovi
Pampers Dry Night.
Adesso andiamo in Grecia: Gigas/Gigras,
chiamiamolo Mr G e tagliamola qui, viene scaraventato fuori dalla sala del
Sacerdote da quest’ultimo, incavolato a causa dell’incapacità dei suoi
guerrieri (ha ragione, pover’uomo, tutti i
pirla capitano a lui).
Ma sulla giacca, il Primo Ministro ha il
simbolo della Lega, ci avete fatto caso?
Notavo una certa somiglianza con Bossi,
adesso ne ho la certezza.
Il Sacerdote allora decide di chiedere al
Maestro dei Ghiacci di recuperare l’elmo d’oro.
Per mille Coco Pops, se sei davvero
invincibile indistruttibile e fortissimo perché non te lo prendi da solo?!
Il povero Maestro dei Ghiacci naturalmente si
rompe i coglioni a cercare quel pirla di Seiya per rubargli qualcosa di cui non
gliene frega nulla, e da bravo democratico rifiuta la proposta.
Soffermiamoci sul Maestro per un attimo:
duuunque, quest’uomo è entrato a far parte dei miei miti dalla prima
inquadratura, era un essere micidiale, combatteva da Dio, aveva un’armatura
bellissima, una zazzera di capelli dal colore improbabile ma questo magari si
poteva sorvolare, era un Uomo come pochi in quel cartone e… e mi fa quella fine
cretina!
Ho maledetto il Gran Sacerdote per questo,
anche a me serviranno dei Cavalieri, sappiatelo.
Che poi quest’uomo non c’ha neanche un nome,
povero amore mio.
Cosa costava dargli uno schifo di nome?!
Chiamiamolo Ponzi Bonzi, tanto, peggio di
così.
Da essere mitico qual è, il Maestro (scusate,
io lo chiamo MG perché mi vanno in cancrena le dita a scrivere sempre Maestro
dei Ghiacci. Battezziamolo MG K VIS) sfrittella i servitori del Sacerdote,
peccato che questo scassa cazzo ha preso lezioni dal professor Piton e per
passatempo plagia la gente come se niente fosse.
Qualcosa deve pur fare.
Così non solo il MG deve recuperare l’elmo,
ma già che si trova anche uccidere Hyoga, si vede che la sua sfiga si è estesa
dalla Siberia fino alla Grecia, ecco perché c’è la crisi.
Tornando alla villa di Saori, parliamo di una
cosa che mi ha fatto davvero vedere i sorci non verdi ma multicolor, con tutte
le tonalità possibili ed immaginabili.
Saori si deve nascondere.
Oggi ce l’ho con Saori, sì: l’impedita deve
andare lontano per non essere trovata, Dio la protegga, mentre i Cavalieri
devono continuare a farsi spataccare le palle per proteggerla.
Quanto mi fa andare in bestia quella ragazza:
hai la fortuna di essere una Dea, ritrovarti uno stuolo di gnocchi
Cavalieri pronti a proteggerti, puoi fare il culo a tutti i tuoi avversari,
invece
no, scappa tesoro, andrai molto lontano nella
tua vita continuando così.
Così lei e Shun (li hanno trovati due buoni!)
vanno nientemeno che nella baita del nonno di Heidi a mangiare cioccolato Novi.
Intanto i Cavalieri capiscono che c’è
qualcuno che li minaccia (complimenti per la velocità) e Hyoga decidere di
chiedere lumi al suo adorato Maestro.
La sfiga nera.
E Seiya decide di andare in Grecia a trovare
la sua adorata Maestra, e si reca in Grecia, dove le guardie del Tempio gli
hanno teso un’imboscata e lui finisce a picchiarsi con Shaina con
il sottofondo di una canzone assolutamente
inappropriata, pare che devono fare zumba invece di uccidersi.
E alla fine arriva mamma Marin, la
quale, con la scusa di avvertire Pegasus di tutto il tracchiggio del Maestro e
del Sacerdote, ne approfitta per picchiarlo un po’ dato che ormai è uno sport.
Pegasus riesce a filarsela grazie alla sua
tutrice e se ne va in Siberia, dove c’è già Hyoga che piange disperato la sua
mamma, tanto per cambiare, e si accorge che il villaggio è deserto.
Tutti sono scappati perché sapevano che
tornava, e con lui la sua sfiga, ma lui non lo pensa, ed alla fine incontra
Jacob o come si chiama, un povero bambino dai capelli cangianti.
Questo disgraziato fanciullo ha la chioma
bionda, poi ce l’ha nera, dopo rossiccia, non l’ho capito ancora che capelli
ha.
Comunque, fanno una bella discussione e Jacob
avverte il Cigno che il suo maestro ha dato di matto, così Hyoga si affretta a
correre a casa del MG… senza armatura.
Ma bravo!
Tu sì che sei furbo!
Dopo essere stato pestato corre indietro, si
rimette l’armatura e va a cercare la gente del villaggio.
Abitare con Hyoga nelle vicinanze porta una
gran jella: tutti gli abitanti sono obbligati a costruire una gigantesca
piramide di ghiaccio… in mezzo al ghiaccio.
Per esaltare il potere del Sacerdote.
Che immane cazzata.
Tu che stai in Grecia, cosa caspita c’entra
la piramide?!
E cosa vuoi esaltare, in un posto dimenticato
da tutti dove tra un po’ non ci vanno più neanche i pinguini per accoppiarsi?!
Deliri di onnipotenza, abboniamoli.
La scena della guardia è molti significativa:
allora, Hyoga arriva, per una volta acclamato da tutti, e congela la canna di
un fucile; il tizio lo guarda spaventato e che fa?
Gli dice “Sei cattivo, mi hai rotto il
fucile!”.
Per fortuna viene soppresso.
In sintesi, il MG arriva ed i due Cavalieri
si massacrano come logica vuole, in più arriva anche Seiya che assiste alla
morte del povero Maestro dei Ghiacci.
E questo è solo il primo delle tante vittime
di Hyoga e della sua sfortuna.
Ma una cosa buona il Maestro la fa: distrugge
la piramide perché ha capito che, in mezzo al ghiaccio, quella schifezza
proprio non c’entrava.
Siamo giunti all’ultima puntata della serie:
ricordate che avevamo lasciato Saori e Shun a sorseggiare cioccolata Cameo
nella casa di Babbo Natale?
Bene, il gemello di Bossi decide di
distruggere il palazzo dei Kido, ma naturalmente non trova nessuno e non ha
neanche il cervello per fregarsi l’argenteria; dalla baita Saori vede le
immagini,
e non è che pensa “Cavoli, se mi trovano sono
fregata!”, no, si preoccupa dell’osservatorio andato distrutto.
Come se non ce li avessi i soldi per fartelo
ricostruire dieci volte più grande.
Visto che per una volta Saori e Shun, unendo
il loro quarto di cervello a testa, capiscono che se tornano a Nuova Luxor ci
tirano le cuoia, Tatsumi decide di tornare da solo per osservare le macerie del
palazzo, non si sa cosa ci volesse concludere.
Qui viene rapito da Giramento-Giras e da un
altro essere chiamato il Cavaliere della Fiamma.
Neanche lui ha un nome!
Ma coma si fa?
Noi lo chiameremo Barbecue.
Gigas e Barbecue sono un po’ come Frollo e
Quasimodo: il vecchio lo ha salvato e da quel giorno l’altro gli si è attaccato
al sedere col Patafix.
Alla fine Tatsumi spiffera dove si trova
l’elmo e Shun si ritrova a combattere con il coso focoso, però si trova in
svantaggio e rischia di crepare per colpa di Saori.
La suddetta signorina non è che nasconde
l’elmo, guarda la porta mentre viene distrutta da Gigas senza fare
assolutamente niente.
Ma non ce l’hai un camino, lì dentro?
Mi accontentavo di vederla picchiare il nano
con l’attizzatoio!
Intanto il Cavaliere della Fiamma circonda
Shun con un cerchio di fuoco ed il piccolo caro rischia di lasciarci la pelle.
Se non fosse per lui.
Incredibile ma vero, a questo punto arriva
Ikki, l’homme flamboyant (uomo
fiammeggiante per capirci), e salva il fratellino prima di pestare Gigas(il
quale poi scappa) e Barbecue.
Alla fine arrivano anche Seiya e Hyoga, e
tutti piangono come dei fessi per concludere in bellezza.
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Ciao a tutti! Finalmente questa serie è finita, adesso ci manca poco
per arrivare alla parte migliore =)
Scusate ma oggi vado di fretta, risponderò alle vostre meravigliose
recensioni attraversi il contatta autori ^^
Grazie a chi ha messo la storia tra preferiti, seguiti, storie da ricordare =D
Al prossimo capitolo,
Rory_Chan