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Autore: HernameisGiuls    02/12/2012    2 recensioni
Come pochi minuti prima ci rimettemmo in cerchio al centro del salotto. Louis prese la bottiglia e la fece girare lentamente e questa si posò proprio su di me.
«Ti senti pronto ad affrontare il destino, Harry Edward Styles?»
Come conosceva il mio secondo nome?
Deglutii a fatica e annuii, respirando a fondo. La bottiglia riprese a girare, stavolta veloce. La seguivo ipnotizzata, girava, girava, poi sempre più lenta. Meg sosteneva che se pensavi intensamente ad una persona la bottiglia si sarebbe fermata proprio su quella. E allora mi misi a fissare quella trottola che ormai ruotava piano, sempre più piano. Ma forse non avevo pensato abbastanza intensamente..
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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«Io propongo il gioco della bottiglia!» esordì Meg con voce sprezzante. Roteai gli occhi sbuffando, possibile che dovessimo giocare sempre ai soliti giochetti idioti?
«Non potremmo semplicemente uscire?»
«Hai paura di baciare una ragazza, Styles?» socchiusi gli occhi furioso per quell'inutile insinuazione.
«Dimmi Zayn, non hai qualche puttanella da scoparti questa sera? Non ricordo di averti invitato» lo canzonò Wen, infastidita. Zayn, per tutta risposta, scrollò le spalle e si accese una sigaretta, «sono venuto a movimentare questo "party", ma visto che vi divertite da pazzi potrei anche togliere il disturbo»
«Oh andiamo Zayn, non fare il permaloso! - sospirò Meg - Che ne dite di obbligo o verità?»
«Meg, hai rotto le palle! Stai zitta un po'» sbottò Wen freddamente.
La mora, offesa dalla brutalità dell'amica, se ne andò in cucina borbottando qualcosa di incomprendibile.
«Qualcosa non va?» mi domandò Niall, sedendosi accanto a me. Scossi la testa sorridendo, in realtà c'era qualcosa che non andava. Tutta quella farsa, tanto per iniziare. Non sono mai stato amante di festini del genere. Però solo il fatto di essere con gli amici "in" di Niall mi lusingava, probabilmente era stato proprio lui a dire a Wen d'invitarmi.
«Io opto per "7 minuti in paradiso"» disse Liam entusiasta lanciando un'occhiata maliziosa verso Meg. Si sentirono risate sommesse e qualche strano "oh" che fecero avvampare la mora, appena tornata dalla cucina con una ciotola di popcorn, «okay... però usciamo la bottiglia per dare il turno»
Ellen, rimasta in silenzio fino a quel momento, si alzò con disinvoltura legando i capelli corvini in una coda mal fatta, «facciamo contenta la piccola Meggie. Forza, tutti in cerchio, - sorrise strapazzando le guance dell'amica - sarà divertente.  Wen vai a chiamare Louis e Majinda, credo siano ancora in camera tua»
Wen scosse la testa senza tuttavia riuscire a trattenere un sorriso. Corse velocemente per le scale e si sentirono delle risate provenire dal piano di sopra. Qualche istante dopo, Wen ritornò da noi in salotto seguita da Majinda e Louis Tomlinson. Era la prima volta che ci passavo del tempo insieme, tralasciando quei dieci minuti a ricreazione, di striscio.
Quanto lo invidiavo, Louis. Alto, muscoloso, popolare e con la ragazza più sexy della scuola: Majinda Schulz. Dai capelli biondi e voluminosi e le sue labbra piene e carnose erano maledettamente attraenti, peccato che...
«Ma ci sei?» mi richiamò Niall dandomi una gomitata. Annuii distrattamente, cercando di cancellare quei pensieri che non mi appartenevano.
«Lyn e Louis saltano il turno, i loro sette minuti li hanno già sfruttati» sospirò maliziosamente Wen «e per la cronaca, dopo mettete a posto camera mia»
Zayn, dopo essersi gentilmente seduto con noi e aver ceduto l'ultimo goccio di Sambuca a Majinda, fece ruotare la bottiglia.
La bottiglia girava, girava, sempre più sentamente. Superò me e quasi sospirai per il sollievo.
«Oh beh, il primo turno tocca all'irlandese» rise di sottecchi Louis, facendo fare una strana smorfia a Niall, «vediamo un po' chi sarà la tua vittima...» la bottiglia riprese a girare per mano di Zayn, girava, girava e...
«Meggie? La fortuna ha girato dalla tua parte» ghignò Ellen. Tutti - me compreso - si girarono verso Liam, il quale, irrigiditosi, sorrise forzatamente, «è solo un gioco» si difese Niall. Liam alzò le spalle, ma tutti sapevamo quanto gli desse fastidio che qualcuno girasse intorno a Meg nonostante non fosse la sua ragazza, o per lo meno non ufficialmente.
Le due vittime si alzarono timidamente - in particolare Meg - e si avviarono verso il piano superiore. «Piano, piano, piano - li interruppe Wen - niente camera da letto, troppo comodo. C'è lo studio di mio padre con una bella poltrona rosso fuoco» I due, sorridendo nonostante tutto, cambiarono direzione.
«I sette minuti inziano da... adesso!» urlò sempre Wen non appena i due si chiusero la porta alle spalle
«E' solo un gioco» scimmiottò Louis ricevendo una sberla da Liam.
Stavamo tutti in silenzio, con la speranza di sentire qualcosa. Qualche verso, grida magari, eppure niente.
Zayn intanto si stava fumando un'altra sigaretta facendo compagnia a Wen.
Liam smanettava con il cellulare con la speranza di nascondere l'ansia verso la sua "ragazza".
Majinda e Louis erano sdraidati sul divanetto, uno accanto all'altra, toccandosi e baciandosi con foga come se fosse il loro turno nel gioco.
Invidiavo Louis. Quanto avrei voluto poter toccare quelle labbra tanto rosee e carnose e baciarle con trasporto come lui faceva con la sua ragazza.
Spostai lo sguardo su Ellen, nell'angolo della stanza, appoggiata al muretto della finestra a fissare il cielo buio pronto a pioggia. I capelli color pece le ricadevano mossi, lunghi, fin sotto al petto di nuovo. E' sempre stata un mistero, Ellen, per me. La vedevo spesso insieme alle sue amiche girare per i corridoi e cortile con sempre la stessa espressione seria, disinteressata, e con lo sguardo assente rivolto a chissà cosa. Eppure aveva tutto ciò che una ragazza potesse desiderare: un bel corpo, capelli scuri, occhi profondi e un sorriso bellissimo.
Ogni qualvolta che la vedevo mi chiedevo se potessimo avere gli stessi problemi. Forse, chissà.
Abbassò lo sguardo, fissandosi le unghie poco curate per poi alzare gli occhi verso di me. M'irrigidii all'istante sentendomi colto in flagrante, nonostante non stessi facendo nulla di che. Mi sorrise.
Un tonfo secco ci fece destare, notando Niall e Meg uscire dallo stanza ridendo beatamente.
«Che avete fatto?» domandò Liam frettoloso. I due si guardarono di sfuggita sogghignando, «nulla di speciale - fece spallucce Niall - ma è stato divertente» aggiunse sorridendo.
Liam, furioso, si alzò dalla sedia in cui era seduto e si chiuse in cucina. L'aeva scelto lui il gioco, vallo a capire. E Meg, ovviamente, lo seguì come un cagnolino.
«Lasciamoli perdere quei due, continuiamo il gioco! - esordì Louis eurofico - Giro io la bottiglia»
Come pochi minuti prima ci rimettemmo in cerchio al centro del salotto. Louis prese la bottiglia e la fece girare lentamente e questa si posò proprio su di me.
«Ti senti pronto ad affrontare il destino, Harry Edward Styles?»
Come conosceva il mio secondo nome?
Deglutii a fatica e annuii, respirando a fondo.
«Ci siamo fatti solo un socchiotto, sta tranquillo» mi rassicurò Niall, sussurrando.
La bottiglia riprese a girare, stavolta veloce. La seguivo ipnotizzata, girava, girava, poi sempre più lenta. Meg sosteneva che se pensavi intensamente ad una persona la bottiglia si sarebbe fermata proprio su quella. E allora mi misi a fissare quella trottola che ormai ruotava piano, sempre più piano. Ma forse non avevo pensato abbastanza intensamente perchè la bottiglia superò Majinda, superò Wen e si posò su Ellen.

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Non so da dove sia uscita questa one-shot, boh AHAHAHAHAH non è nulla di che, mi è venuta in mente di sera mentre stavo leggendo un libro dove non si parla di bottiglie né di "7 minuti in paradiso" quindi non so nemmeno io da dove mi sia venuta in mente:)
Ci avete mai giocato? So che si usano bigliettini, di solito, e non la bottiglia ma mi andava di metterla in mezzo, così AHAHAHAH
Spero che comunque vi sia piaciuta e che magari mi lasciaste un parere, ecco ;)
Se volete, sotto vi lascio una shot che ho scritto poco tempo fa:)
Giulia




 

«Zayn, amore, non fare il geloso proprio adesso.. sai che non mi è mai piaciuto..» disse, cercando di sviare il discorso. Sorrisi, scuotendo la testa.
«All'inizio era gelosia, - ammisi - eri la mia ragazza da quasi un anno, è ovvio che qualunque ragazzo ti girasse intorno mi faceva andare fuori di testa, ma capivo anche che alcuni erano pur sempre tuoi amici. Ma Tomlinson.. Che rapporto hai mai avuto tu con Louis? L'hai sempre disprezzato, cambiavi tavolo quando si sedeva con noi in mensa, in seconda ti sei fatta cambiare di corso pur di non averlo in classe perchè dicevi che non era una bella persona..» mi bloccò
«Ero la tua ragazza? - sussurrò flebile - Perchè parli al passato, Zayn?» continuò a voce strozzata, dopo essersi lasciata scappare un singhiozzo.
«Come puoi domandarmelo, Scarlett.. Io non.. - mi fermai, innervosito - La vera domanda è perchè proprio lui? Perchè hai dovuto fare questo a me?»

   
 
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