02/12/2012
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*cliccare sul titolo per la canzone.
Era passata quasi una settimana dall’ultima volta che avevo parlato col mio migliore amico.
Io Faye Huges non parlavo con Louis Tomlinson da ben sei giorni e mezzo, dall’esatto momento in cui avevo capito che le cose non sarebbero più state uguali.
E proprio quel giorno avevo deciso di provare a ricominciare, per il semplice motivo che mi mancava.
Suonai tre volte al campanello poi udì dei passi pesanti e delle imprecazioni.
“Sti pupazzi del cavolo glieli metto per cappello a Fizzy!”
Ed eccoli, i suoi occhi azzurri mi fissavano. Da prima sorpresi, poi confusi ed infine vuoti e scavati dal dolore, come il mio cuore.
“Lou..” Sussurro appena, sento già le lacrime salire agli occhi ma le spingo in dietro, non era il momento dei pianti ma dei chiarimenti.
“Fay..” Guarda in basso tenendo la porta aperta con una mano.
Non potevo tenermi tutto dentro e continuare a torturarmi le mani, il cuore e l’anima. Quelle parole dovevano uscire, quello era il momento.
“Spiegami come siamo arrivati a questo Louis? Sono giorni che piango, giorni che sto a pezzi.È tutto così brutto senza te, che mi sento vuota.”
Alzò i suoi occhi su di me e mi sentì morire, mi era così mancato il suo sguardo.
“Fay, Faye.. mi manchi anche a me. Sai quante volte mi sono svegliato di notte in sti giorni con la voglia di chiamarti come sempre e poi vederti entrare dalla mia finestra per stare ore poggiati al muro a parlare come sempre? Sai quante? Tutte le notti da sabato a oggi. Ma ormai è andata così, è andato tutto così male..”
Rimasi allibita. Gli mancavo.
“E chi l’ha deciso che è andato tutto male? Io no.. Forse sabato ho sbagliato, ho sbagliato a dirti che io non avevo provato nulla la sera prima. Perché per dio Loù, quando venerdì ti ho baciato tutto mi è sembrato giusto e al suo posto. –avevo iniziato a parlare a manetta e quand’era così mi fermavo raramente- Certo avevo bevuto, vodka e cocacola, ma nessuna sostanza alcolica m’avrebbe spinto a fare qualcosa che non avessi desiderato davvero, col cuore. Sabato quando abbiamo parlato mi sono sentita morire, perché tu mi stavi rifiutando. Perché per te non sono altro che la tua tenera migliore amica. Mi sono trovata di fronte al peggio, ma sono qui per il semplice fatto che mi manchi.. Sono disposta ad accantonare il mio amore per te pur di riaverti nella mia vita.”
Il suo sguardo è ancora su di me, e per la prima volta nella mia vita non so decifrarlo.
Mi passo nervosa una mano tra i capelli castano-ramati guardandolo ed ignorando l’unica lacrima che è riuscita a sfuggire al mio controllo.
“Mi stai sentendo?” Domando.
E nemmeno rendendomene conto qualcosa mi zittisce.
Le sue labbra sono sulle mie, le sue mani mi tengono il volto ed il pollice asciuga scaltramente la lacrima. Brividi percorrono la mia schiena, e non è l’aria fredda di Dublino.
Si stacca lasciandomi di stucco ma col cuore leggero.
Sorride, il sorriso più bello del mondo di cui io sarei pure potuta morire d’overdose.
“Quanto cazzo blateri Faye.. Però sai, se tu ora non fossi qui a blaterare io non avrei capito quanto sono stato coglione sabato. Sì, più coglione del solito se possibile. Perché? Perché non ho avuto le palle di dirti che venerdì quando ci siamo baciati ho sentito dei fottutissimi rinoceronti ballare la breakdance sello stomaco. Sono un codardo, lo sai, lo sono sempre stato. Ho avuto paura, paura di rovinare il nostro rapporto, di fare una mossa sbagliata. Tu sei, forse, la cosa a cui tengo di più al mondo. Sono stato troppo stupido e fifone per ammettere i miei sentimenti, tu però sei qui. Ti sei accorta di tutto prima di me. Sei qui a dirmi che ho sbagliato a farmi notare come sempre i miei errori, come ogni volta. Faye, tu sei la parte migliore di me.”
Sento il cuore leggero come una piuma e la mente pesante come un mattone.
Mi ero innamorata di uno dei miei migliori amici. Non di Niall, tantomeno di Suzy.
Ma di Louis.
Sembrava assurdo ma dopo tredici anni me ne ero resa conto.
“Ed ora..?” Sussurro. Mi mancava l’aria nei polmoni tante erano le emozioni che mi stavano attraversando. Sembrava tutto così assurdo.
“L’unica opportunità che abbiamo è ripartire. Prima che tutto andasse così male, prima di venerdì. Prima che…”
Lo interrompo, finendo la frase all’unisono. “..I nostri cuori decidessero d’amare di nuovo.”
Involontariamente sui nostri volti scoppiano due sorrisi perforanti.
Gli saltai al collo baciandolo. Una nuova passione m’aveva spinto a farlo, non l’alcol, ma la consapevolezza. La consapevolezza d’essere amata da lui.
“Sai ora mi sembra la cosa più banale di tutte, la più stupida da dire ma Faye io ti amo. Davvero.” Disse staccandosi appena dalle mie labbra.
“Tu dici sempre e solo minchiate Louis, ma questa è la prima cosa sensata che ti sento dire. –rido a un centimetro dalle sue labbra- Sai perché? Oh beh ti amo anch’io.”
Venerdì quando al pub ci baciammo sapevo che qualcosa sarebbe cambiato ma non così.
A volte il destino sembra folle, ma siamo noi a gestirlo.
Ed io mi trovavo ad amare il mio migliore amico ed essere ricambiata.
Holaaaa!
Questa one-shot mi è venuta fuori dal nulla mentre scaoltavo la canzone "Before the wrost" dei The Script, uno dei miei gruppi preferiti, dalla quale è preso il titolo. v.v
(cliccate sul titolo come dice l'asterisco* che ho fatto il collegamento con la canzone)
Detto ciò, io amo follementi Louis, e mentre ascoltavo la canzone mi sono immaginata se mai m'innamorassi del mio migliore amico e m'è venuta l'ispirazione pe sta mezza ciofega.. Quindi a voi i commenti. Fatemi sapere se è scritta bene, se è troppo beanale, ecc.
Ah.. sì, la protagonista ha il volto di Debby Ryan che io trovo di una bellezza straordinaria. *3*
Detto ciò olevuar! (non si scrive così ma non so coem si scrive haha!)
Besos, nannie. ♥