MY FAVOURITE MISTAKE

Il mio errore preferito.

Ma no! Non è possibile che ogni dannatissima volta che mi metto lo smalto mi si sbavi sempre!
Sbaglio sempre! E che cazzo!
Ecco, appunto…non dovevo smetterla con le parolacce?? Acciperbacco che fastidio.
Meglio, decisamente meglio.
Aspetto che lo smalto si asciughi poi mi metto la mia camicetta bianca a maniche corte, la gonna della divisa ed esco di corsa per la colazione.
Mi siedo in Sala Grande, mi verso il succo di lampone nel bicchiere…
Ma no!!ovviamente no!!
Preferisco la gonna, ovviamente.
Arghhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!
Ma è possibile che io debba sempre sbagliare tutto?
Comunque, con un rapido movimento di bacchetta va via tutto, macchia e imbarazzo.
Prendo la borsa dei libri e mi avvio alla prossima lezione con una mia compagna di dormitorio.
Incantesimi.
Che pal…che cavoletti sconditi!!
Ah ah!! Ce l’ho fatta!
Me soddisfatta! Me gongolante!!
Non ce la farò mai a sopportare Vitous per due ore, quell’uomo sembra un piccolo e troppo, decisamente troppo esuberante cagnolino insignificante che vuole per forza essere gettato da una scopa in volo!
Sempre a saltellarti intorno mentre cerchi di fare i dannatissimi esercizi che lui ti assegna.
Entriamo in classe, con 5 minuti di ritardo.
Che ovviamente il “caro” prof non si dimentica di sottolineare con una noiosissima strigliata.
Perfetto!
L’ennesimo errore della giornata.
Come se non bastasse l’incantesimo, inutile tra le altre cose (a che cavolo dovrebbe servirmi in futuro saper far allungare gli artigli degli animali?!?!?), non mi viene neanche a pagarlo.
Ma nooooooooooooooooooooooooooooo!
Questa è iella! Non è possibile che gli artigli siano cresciti proprio mentre il prof mi era di fianco e gli si siano conficcati nella gamba!!!cioè…porca la miserietta!!ammettilo Dio che mi odi profondamente!!
Va bè..
Almeno ora non ha più quella faccetta felice che ti vien voglia di cancellare a suon di sberle…anche se ha deciso di mandarmi fuori dalla classe.
Simpatico.
Assai simpatico l’ometto.
E mentre cammino svogliata per i corridoi vedo una testa bionda comparire da un corridoio laterale.
Mi sorprendo a pensare ancora una volta quanto un ragazzo possa essere bello, prima di sentire le tue labbra sulle mie e la tua lingua che si impossessa senza troppe cerimonie della mia bocca, mentre il tuo (forte) braccio mi dirige verso il corridoio dal quale sei così provvidenzialmente spuntato.
Poi verso un’aula.
Sento le tue mani su tutto il corpo mentre mordicchio il tuo labbro inferiore e osservo il tuo sorriso divertito, sai quanto adoro farlo.
Poi una delle tue mani si mette a giocare con i miei capelli mentre riprendi il controllo delle tue (e mie) labbra e l’altra mano mi apre velocemente la camicia.
E ovviamente non posso star ferma…sbaglio ancora una volta nella mattinata togliendoti la maglia, slacciandoti i pantaloni mentre tu mi sfili la gonna e inizi a fare esattamente quello che mi fa impazzire.
Mentre le tue labbra si spostano dalle mie labbra al mio collo, poi al mio seno, non posso evitare di sospirare.
Errore, l’ennesimo.
Ti rialzi sorridendo soddisfatto, sai perfettamente quanto odio perdere il controllo, meriti uan vendetta.
Inizio a prendermi più libertà, inizio a sentire i tuoi mugugni.
Stai perdendo il controllo. Lo so.
Quanto amo vedere i tuoi occhi con quell’aria persa, profonda, offuscata dal desiderio.
Non ci posso neanche pensare, mi hai già sollevata senza alcuno sforzo e posata sul banco più vicino.
Mentre mi sfili le mutandine, nere, quelle che ti piacciono tanto, capisco che non preferirei mai essere ancora in classe, serena per non aver combinato nessun pasticcio, piuttosto che sotto il tuo peso, ora, con gli occhi persi nei tuoi e la tua voce nelle orecchie.
Sì, sei decisamente il mio errore preferito.