Ciao di nuovo!! Questa è una storia molto particolare, ovvero si tratta di un diario di un quattordicenne, Daniel, figlio di Hermione e di Viktor. (Non mi picchiate!!!!!!!!!!! Io odio questa coppia…. Infatti vedrete in seguito ;-P). Non so se è carina… è una storia completa che però mando a capitoli, così mi direte che ne pensate, e se vi piace invio gli latri, altrimenti no! L’ho scritta circa due anni fa, quindi è scritta malino rispetto al mio solito, in fondo avevo solo 13 anni allora, e poi perché un po’ è fatto apposta di esser scritto maluccio… lo scrittore è un ragazzino 14enne che parla al suo diario, quindi evita di fare il professional :-) e in più come tutti sapete i ragazzi in genere scrivono peggio di noi ragazze, quindi… (COOOOOOSA? ND Calvino, Oscar Wilde, Italo Svevo,Enico Brizzi, Sheakspire, Tolkien, Pirandello ecc ecc) ma nooooooooo era solo un modo di dire, logico che ci sono le eccezioni!!!!!! ^_^
Leggete e fatemi sapere… e ricordate ke è scritta malino apposta! Dany è solo un ragazzino ke parla delle sue idee e della sua vita… :-P
1 SETTEMBRE 2025, ORE 23.15
Prima di tutto mi presento: mi chiamo Daniel,
vivo a Plovdiv e frequento il quarto anno della scuola di magia e stregoneria
di Durmstrang (di conseguenza ho quasi quattordici anni). Non ho mai scritto un
diario in tutta la mia vita, e se adesso ho deciso di farlo e solo perché
stamani, prima di partire per Durmstrang, mamma mi ha preso da parte e mi ha
dato questo quadernino. “Daniel, a volte sfogarsi per scritto fa bene. Ormai
sei grande e comincerai ad avere problemi che non riuscirai a sopportare da
solo. Forse non lo sai, ma è da quando ho quindici anni che io mi sfogo per
scritto”. Forse mamma ha ragione, e quindi ho deciso di seguire il suo
consiglio. Quando faccio ciò che dice lei tutto diventa più facile. Visto che
sono entrato in argomento “genitori”, caro quadernino, ti parlerò un po’ di
loro. Per farti capire chi è mio padre sarà il caso che io ti dica il mio nome
intero: Daniel Krum Granger. Si, sono proprio il figlio dell’allenatore
della squadra bulgara di Quidditch, e la mia mammina è la famosissima Auror
Hermione Granger. Quindi non c’è da stupirsi se sono l’unico ragazzo bulgaro ad
avere gli occhi azzurri, i capelli castani chiari e una carnagione piuttosto
pallida, visto che sono per metà inglese (quasi tutti i ragazzi bulgari che
conosco hanno la pelle più scura di me e i capelli mori). Insomma, sono un
“bastardino”, come dicono i miei amici quando vogliono prendermi in giro.
Quando conosco qualcuno tutti mi guardano con aria stralunata e balbettano:
“Sei il figlio di Viktor Krum? Allora sei bravissimo a giocare a Quidditch!”.
Ma purtroppo non è così. No. Sono l’unico ragazzo di questo mondo che non sa
giocare a Quidditch. Preferisco di gran lunga il Baseball Babbano, ma purtroppo
noi maghi non lo pratichiamo! Per tornare all’argomento “genitori”, devi sapere
che io preferisco mia madre a mio padre. Basti sapere la storia di come si sono
messi insieme, per capire chi è il più intelligente. Papà non fa che ripetere
quella storia con aria orgogliosa, ma non si rende conto che ogni volta che la
racconta, qualcuno lo giudica uno scemo. La storia inizia sempre così:
“Precisamente ventitre anni fa, ci fu il famoso torneo Tremaghi. Questo torneo
coinvolgeva la scuola francese Beauxbatons, la scuola bulgara Durmstrang e la
scuola inglese, Hogwarts. Un calice avrebbe scelto un campione per scuola, e i
tre campioni avrebbero dovuto sfidarsi in tre prove. La scuola inglese di
Hogwarts, che frequentava Hermione, ospitava noi di Durmstrang, e i ragazzi di
Beauxbatons. Fu ad Hogwarts che conobbi Hermione. Andammo al ballo scolastico
insieme, dopodiché io le proposi di venirmi a trovare in Bulgaria, durante
l’estate. Ma per Hermione ero trasparente. Tuttavia durante l’estate io le mandai
tantissime lettere e lei, molto educatamente, rispose a tutte le lettere che le
inviavo. Due anni dopo tornai ad Hogwarts, e scoprii che Hermione si era messa
con Ron, uno dei due suoi migliori amici. L’altro suo amico era, ed è tutt’ora
il famoso Harry Potter. Eh si, fu una vera batosta per me. Tornai in Bulgaria
con il cuore affranto, con tutti i miei sogni distrutti da una ragazzina più
piccola di me di tre anni, una ragazzina che fino all’anno prima non era per
niente interessata ai ragazzi. Tuttavia la mia corrispondenza con Hermione
continuò, e diventammo molto amici. Quando ebbe terminato Hogwarts Hermione
cominciò gli studi per diventare Auror, insieme al suo amico Harry. Ron invece
cominciò a scrivere articoli sul Quidditch su giornali poco importanti. Dopo
due anni Hermione era diventata un’Auror e Ron era diventato un giornalista
abbastanza conosciuto. Harry studiò per altri due anni, e alla fine divenne
anche lui un Auror. A ventidue anni Hermione e Ron decisero di metter su casa.
La mattina del loro secondo giorno in quella casa, un Mangiamorte apparve nella
loro camera. Hermione lottò fino agli stremi, e riuscì a catturare il
Mangiamorte, ma Ron aveva subito troppi danni. Da allora Ron vive attaccato ad
una macchina, all’ospedale di San Mungo per malattie e ferite magiche. Ron è in
coma da quattordici anni. Quando seppi la notizia, quattordici anni fa, andai
da Hermione. Le dichiarai il mio amore e la convinsi a venire a vivere da me… e
questo” dice sempre papà indicandomi, “è il risultato”. So benissimo che mia
madre non ama mio padre. Anche se mamma finge di amarlo, non lo ama affatto.
Papà la adora, ma lei gli vuole soltanto bene. Eppure non riesco a non capirla.
A volte le ho chiesto di parlarmi di
Ron, perché io sono sicura che mamma sia innamorata matta di lui, e poi
dalle sue foto e dalla descrizioni che zio Harry (Harry Potter non sarebbe mio
zio, ma è praticamente fisso a casa mia, anche se abita in Inghilterra, ed è da
quando sono nato che lo chiamo zio) mi ha fatto di lui mi sembra un tipo
ganzissimo. Mamma mi vuol far credere che lei non ama parlarmi di Ron. Ma io so
che in fondo è ben lieta di ragionare di lui: ogni volta che dice una parolina
su di lui le si illuminano gli occhi. La mia mammina ha trentasei anni ma
sembra ancora una ragazzina e parlare con lei è piacevolissimo! Non come mio
padre, che ha trentanove anni ma che sembra un vecchio di ottant’anni. Non fa
altro che dire “Daniel, è possibile che tu non sappia giocare a Quidditch?
Sforzati un po’!”. A volte penso di non essere figlio di mio padre! Comunque
adesso ti parlerò un po’ di zio Harry, poi ti spiegherò (in breve) come è fatta
la mia scuola, e poi mi metto a dormire, perché ho un gran sonno! Allora, zio
Harry è il famoso Harry Potter, quello della cicatrice… ma non è questo che
rende zio Harry un “grande”. Zio Harry è semplicemente… magnifico. Durante
l’estate, ogni volta che viene a trovarci (praticamente tutti i giorni) mi
porta un regalo bellissimo, e poi mi lascia fare quello che voglio… ma
soprattutto, anche se lui è un bravissimo cercatore, mi ha regalato tutta
l’attrezzatura per il Baseball, e quando viene da noi ci facciamo sempre una
partita. E poi è divertentissimo, mi fa sempre ridere come un matto! Mamma e
Harry dicono che Ron faceva ridere ancora più di Harry. Spero che Ron si
risvegli, prima o poi. Almeno mamma sarebbe davvero felice. E io sarei felice
di conoscerlo.
Vabbe ’, adesso ti parlo di Durmstrang. La mia
scuola si trova su una montagna, a ben 2000 m. di altezza. Il preside fino a
tre anni fa era Karkaroff, poi degli Auror hanno scoperto che lui era un
Mangiamorte e l’ hanno buttato fuori. Adesso abbiamo una preside, la
professoressa Rene Mistick. Per arrivare alla nostra scuola prendiamo tutti la
Neji, una nave volante, che parte da Sofia. Appena arrivati a scuola, i ragazzi
del primo anno vengono chiamati uno per uno e la preside li fa sedere su una
sedia. Dopodiché punta la bacchetta sulla loro testa, e cade in una specie di
trance. Dopo pochi minuti borbotta il nome di una delle sezioni e poi ritorna
in se stessa. I ragazzini del primo anno, dopo che hanno saputo a che sezione
appartengono si dirigono verso uno dei tavoli in cui sono divisi gli studenti
più grandi. I tavoli sono sette, proprio come le sezioni. Adesso ti spiego cosa
sono le sezioni. La nostra scuola venne costruita da un gigante, Gordor. Per
costruire la scuola Gordor fu aiutato dai suoi sette animali parlanti: uno
scoiattolo, un lupo, un leone, un serpente, un’aquila, uno scorpione e una
iena. Quando Gordor terminò di costruire la scuola morì, dalla troppa fatica. I
sette animali decisero allora di fuggire, per seguire il loro istinto che li
invitava alla libertà. Visto che Gordor aveva deciso di dividere i suoi futuri
studenti in sette sezioni, ognuna delle quali portava il nome di un suo
animale, gli animali decisero di scrivere su un foglio la formula magica che
avrebbe permesso a chiunque di smistare i ragazzi nelle varie sezioni, visto
che ogni sezione doveva contenere ragazzi con varie qualità. Dopo aver fatto
ciò gli animali fuggirono, e il controllo della scuola fu preso da maghi
antichi. I professori possono aggiungere o togliere punti alle sezioni, e alla
fine dell’anno viene deciso qual è stata la sezione migliore, in base ai punti
che ha accumulato. Alle aquile appartengono i ragazzi che amano la libertà, che
sentono il bisogno di ribellarsi, ma che sono anche tanto insicuri. Agli
scoiattoli appartengono i ragazzi dolci, sensibili, simpatici e un po’ fifoni.
I leoni invece sono tutti ragazzi forti, che amano imporsi sugli altri, ma che
sono anche molto coraggiosi. Gli scorpioni sono quelli che a me stanno più
antipatici. Credono di essere i meglio, si gasano… le loro qualità sarebbero la
furbizia e l’intelligenza, ma a me non sembrano due grandi qualità! I serpenti
assomigliano molti agli scorpioni, ma in compenso sono anche auto ironici e
legano di più con i ragazzi delle altre case. Le iene sono più che altro
ragazze. La loro dote e la pazienza e la dolcezza, e il loro difetto è una
scarsa autostima e una forte timidezza. Infine ci sono i lupi. Io adoro con
tutto me stesso i lupi… i lupi sono forti, simpatici, responsabili, sempre
allegri. Il loro unico difetto è che sono troppo “adulti”. Naturalmente io non
sono un lupo. Io sono un’aquila… non che non sia fiero della mia sezione, però
ammetto che preferirei essere un lupo. Adesso, caro quadernino, ti saluto,
perché è già mezzanotte, e domani avrò una giornata pesantissima… tre ore di
storia della magia, due di trasfigurazione, una di pozioni, e il pomeriggio due
di babbanologia e due di erbologia. Domani ti parlerò di Jelly, di Marie e di
Sergej … e di Sirij!
Buonanotte!
Dany
Ecco fatto!!! Ripeto: so ke fa abb skifo rispetto al solito ma… è APPOSTA!!! Qui importa la storia, x fare qualcosa di diverso, non il modo di scrittura! Spero ke qualcuno commenti!!!!
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