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Autore: Jules    20/06/2007    2 recensioni
Questa storia è ambientata dopo la fine della sesta/inizio settima serie. E' una fanfiction Parental. Cath ha lasciato Las Vegas!! Come reagisce Gil alla sua partenza, e se un giorno Cath per un caso dovesse tornare a LV!!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Catherine Willows, Gilbert 'Gil' Grissom
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Note:Questo capitolo è incentrato molto su Sara e Cath, perchè sono due personaggi che amo... e mi piace molto come interagiscono tra di loro!! Dovevo dedicare un capitolo a loro due!!! ^_^ Scusate l'attesa ma è stato difficile scrivere questo capitolo!!

4. Back Home Again
Tornare a casa le faceva sempre uno strano effetto, sin da quando era bambina… erano sensazioni sempre diverse, che si erano modificate con il tempo, con il diventare grande prima con il maturare poi… Ma di una cosa era sicura, nessuna sensazione che aveva provato in passato era paragonabile a ciò che provava in questo momento.
Mentre scendeva la scaletta dell’aereo solamente l’odore dell’aria le riportava alla mente così tanti ricordi, così tante cose.

Flashback
Era appena tornata da Miami e come prima cosa si diresse verso l’ufficio di Grissom voleva salutarlo, le era mancato… aveva bisogno di vederlo.
Gli era mancato lavorare con lui, Oratio Cane (ops Caine) era un bravo agente ma non era Gil! Non era il suo master!!!
Si avvicinò al suo ufficio e la porta era aperta e si vedeva la schiena di Grissom, così Cath bussò allo stipite della porta… Grissom si voltò lentamente finendo di sistemarsi la giacca.
- Come siamo eleganti!!!- disse Cath vedendolo.
- Sapevo che tornavi…
- Non scherzare Griss.
- Non sto scherzando. – Disse sicuro Grissom… i due non dissero nient’altro si guardarono solo!

Fine Flashback

Prese la sua valigia e fece il check-out e decise di andare ad affittare una macchina quando nella folla vide due figure: erano Brass e Greg…
- E voi che ci fate qui?
- Credevi davvero che non l’avrei saputo?!?!- chiese Brass, guardando con sguardo severo Cath…
- Bhe io volevo farvi una sorpresa….- rispose Cath con una voce quasi da bambina
- Tranquilla… lo sappiamo solo noi…-
- Benissimo meglio così!!! Andiamo…- disse Cath iniziando ad avviarsi
- Io però… voglio un abbraccio…- disse Greg
Cath si fermò, si girò, sorrise e strinse Greg, lo strinse forte a sé come a ringraziarlo di essere stato vicino in questi mesi. Fu un abbraccio lungo e nessuno voleva staccarsi.
- Ok… ma ora tocca a me…- disse Brass e lui e Cath si scambiarono un sincero abbraccio.
I tre finiti i saluti si diressero alla macchina…

Arrivarono al Lab e Brass e Greg si avviarono dentro per chiamare gli altri in sala riunioni, lasciando indietro Cath. Era davanti alla porta del laboratorio e aveva quasi paura ad entrare, varcare quella porta voleva dire rientrare in un mondo che aveva cercato di lasciarsi alle spalle e non sapeva se una volta rientrata sarebbe riuscita ad uscirne di nuovo.
Entrare in quel laboratorio voleva dire tornare indietro e non sapeva se sarebbe riuscita ad affrontare tutto quelle emozioni e soprattutto se sarebbe riuscito a sopportare l’incontro con Grissom e anche con Sara… non sapeva se loro due avevano solo litigato o se la loro storia era finita, Greg non era riuscito a capirlo… e questa incertezza la spaventava un pochino.

Tutti entrarono nella sala riunione, tutti tranne Grissom che erano fuori per lavoro, era a Jackpot…
- Ciao Brass, come mai siamo tutti qui?
- Vi avevo detto che sarebbe arrivato un agente esterno per indagare di un nostro vecchio caso?
- Si certo – rispose Sara
- Ma come al solito non ci hai detto nulla di più. – intervenne Nick
- Il caso in questione è il caso di McKenzie!!
- Che!??!- dissero in coro Sara, Nick e Warrick
- Bhe è morto.- disse Brass.
- Dove, quando e perché? – chiese Sara
- A Los Angeles, 3 giorni fa, il perché sono venuta a scoprirlo!

Tutti si voltarono verso la porta e rimasero basiti…
-Cath!??! – disse Warrick veramente stupito nel vederla…
Nick fu il più veloce e corse ad abbracciarla, poi Warrick e per lo stupore di Cath anche Sara si alzò e l’abbracciò, senza imbarazzo ora non c’era più bisogno!!!

Greg sorrideva!!

Cath salutò tutti, meravigliata per la bella accoglienza non se l’aspettava, soprattutto non si aspettava il saluto di Sara, qualcosa in quel abbraccio le aveva fatto venire la sensazione che lei e Grissom non stavano più insieme ma non ne poteva avere la certezza…
Lui non c’era, fu un colpo per lei… ma forse non era solamente destino!!

-Finiti i convenevoli?- chiese Jim
-Mamma mia come sei burbero…ti ricordavo più gentile!!- scherzò Cathrine

Tutti si misero a ridere sembrava che Cath non se ne fosse mai andata.

- Su, Cath dicci tutto!- disse War
- Ok, allora il signor Tyler McKenzie…
- Signore mi sembra una definizione troppo grossa…- la interruppe Sara
- Sara per favore i tuoi commenti dopo… - Cath rispose in maniera un po’ acida, come al solito… sembrava veramente tutto uguale…
-Posso continuare!??!- ma non diede il tempo a nessuno di controbattere – stavo dicendo, il sig… insomma McKenzie è stato trovato morto in una camera d’albergo di Los Angeles.
- E perché sei qua chiese Brass?!
- Perché lo abbiamo identificato grazie alle impronte che erano nel sistema e voglio capire se il caso per cui era indagato possa centrare qualcosa con la sua morte.. quindi sono qui per capire meglio il vostro caso e voglio tutti i dettagli.
- Cath sarò felice di aiutarti- disse Greg
- No, no- intervenne Jim – se non sbaglio voi tre- disse indicando i tre boys – siete impegnati con un caso… quindi collaborerete con Sophia, mentre io e Sara affiancheremo Cath nelle sue indagini.
-Perfetto – dissero insieme le due donne.

-Scusa Jim il grande capo?!- chiese Nick
-E’ fuori per lavoro! Forza al lavoro.- disse Jim

I tre boys uscirono dalla stanza, mentre Sara e Jim rimasero nella sala riunioni con Cath, Jim passò il fascicolo a Cath che si mise a leggerlo molto attentamente. Sara osservava Cath, una parte di lei avrebbe voluto odiarla per il fatto che la sua storia con Grissom era finita, ma se in passato lo avrebbe fatto molto facilmente adesso si rendeva conto che non ce n’era motivo… non era certo colpa sua!! Non si può scegliere chi amare...
Cath stava leggendo il fascicolo e quando arrivata alla parte in cui c’era scritto che una prova era stata esclusa perché reperita in modo non regolare, si tolse gli occhiali e alzò la testa dal fascicolo e chiese:
- Posso sapere di questa prova, cito, “reperita in modo non regolare e per questo esclusa?!”
Sara guardò prima Brass poi Cath, e poi rispose, odiava sentirsi sotto esame…
- Ecco, diciamo che McKenzie aveva un alibi credibile e quindi non potendo chiedere un mandato non si poteva andare avanti con le indagini e nemmeno chiedere un mandato per andare avanti…
- Si capisco… ma vorrei capire cosa hai fatto?!
- Bhe…
- Su Sara la mia è solo curiosità personale non sono qui per fare un processo…
- Ecco.. – Sara era titubante, poi vide Cath che sorrideva tranquilla quindi decise di proseguire,- ho incontrato McKenzie fuori dall’orario di servizio e senza qualificarmi e gli ho offerto da bere… poi ho portato il bicchiere alla scientifica… ma in modo irregolare…
- Mmm … vedo che anche se me ne sono andata c’è ancora qualcuno che fa ammattire Gil al mio posto… - disse Cath sorridendo sinceramente…
- Con la differenza che a te copriva e a me NO!- questa frase uscì a Sara con un po’ più di astio del dovuto…
Cath abbassò lo sguardo di nuovo sul fascicolo, non sapeva che dire e non sapeva se questa notizia le faceva piacere o meno… in fondo c’era qualcosa che Gil faceva solo per lei…
Scese un attimo di silenzio pesante sui tre: Cath continuava a sfogliare le pagine del fascicolo senza sapere cosa fare... Brass si accorse del momento di difficoltà di Cath e di imbarazzo di Sara e decise di rompere il silenzio.
- Cath hai già pensato come procedere?
- Vorrei prima di tutto capire se McKenzie era a Los Angeles per un motivo particolare o se stava scappando?
- Scappare?!?! – chiese Sara
- Bhe è stato sospettato di pedofilia, accuse come queste anche se cadono lasciano una macchia su una persona anche se questa è innocente…
- Lui non era innocente…
- Appunto… ancora peggio non credi… se il suo nome è trapelato ed è arrivato ai famigliari della vittima…
- Ti assicuro che abbiamo tenuto il massimo riserbo su tutta la vicenda- intervenne Jim
- Ci credo ma in questi casi le voci corrono e non voglio tralasciare la pista della vendetta della vittima… non scoprire come è morto… e devo poter vagliare tutte le piste…
- Ok, da dove vuoi partire
- Partirei dalla moglie…

I tre uscirono dal laboratorio e si diressero a casa della moglie non fu facile ottenere delle informazioni dalla McKenzie un po’ perché sconvolta dalla morte del marito un po’ perché restia a parlare con gli agenti che avevano a suo avviso accusato suo marito ingiustamente di pedofilia. Dopo un momento iniziale di diffidenza alla fine la signora cominciò a collaborare e diede qualche notizia utile alle indagini… Cath e Sara dopo il colloquio si erano fatte un’idea di cosa potesse essere successo, mentre il più incerto sembrava Brass…
I tre si ritrovarono nell’ufficio di Brass e lui chiese:
- Allora che idea vi siete fatte?
- Credo che McKenzie negli anni abbia abusato del figlio e la madre sapesse… per questo non sembra turbata dal fatto che suo figlio e suo marito non si parlassero. – disse Sara
- No io credo che sì, McKenzie abusasse del figlio ma la moglie non sapesse niente, anzi il padre a mio avviso oltre che abusare del figlio lo minacciava che se avesse parlato la madre ne avrebbe subito le conseguenze…
-Si credo che possa essere andata anche così, anzi forse è molto più plausibile, infondo il ragazzo parla ancora con la madre…
- OMG… devo segnare questa data sull’agenda, Sara Sidle che conviene con me!!- scherzò Cath.
- Non ti ci abituare… non succederà molto spesso!!! – scherzò di rimando Sara…
- Troppo bello per essere vero!!!- disse Cath
Le due avrebbero continuato ancora se Brass non le avesse fermate. – Hey voi due… che ne dite se torniamo al caso?!!
- c’è poco da tornare al caso.. dobbiamo aspettare le notizie da LA sul fratello e il pc e dobbiamo aspettare di parlare con il figlio.
- Non vuoi sentire la famiglia della vittima?
- Io seguirei una pista alla volta…
- Ok, allora che si fa!?
- Io proporrei che ce ne andiamo a casa e poi venite tutti a cena da me stasera?
- A proposito dove stai?
- Al Rempart… mi prendo i benefici di possedere un casinò alloggiando nella suite…
-Ah però… - disse Sara…- per la cena mi sembra un’ottima idea.
-Lo diciamo anche gli altri…
-Tutti insieme come ai vecchi tempi…
-Si, chiamo Greg e glielo dico!!
- Greg?!?- chiese un po’ infastidita Sara
- Qualche problema- chiese Cath??! E dentro di se pensava “ma allora sei gelosa.. bene bene!!”
- No, no nessun problema! Io vado allora…- E fece per uscire… quando fu vicina alla porta Cath la richiamò:
-Sara, anzi dillo te agli altri alle 10 da me… dillo anche a Sophia. Io devo parlare un attimo con Brass.
La mora uscì.
-Su chiedimi quello che vuoi sapere…- chiese Brass appena la porta si richiuse dietro le spalle di Sara.
-Uffa… mi da fastidio che mi anticipi sempre…- disse Cath
-Suvvia, non fare l’offesa…- rispose ridacchiando Brass.
-Ok, allora io in questi mesi di assenza come ti ho detto ho avuto una talpa… oltre a te…
-Si bhe mi sembra di aver capito che sia stato Greg…
-E già proprio lui… ma quello che lui non è riuscito a capire è se i due piccioncini – lo disse con un po’ di acidità nella voce…- stanno ancora insieme o meno… e poi ma dove cavolo è Grissom poteva almeno salutarmi.
-Parto dal risponderti dal secondo quesito che è più facile: come ho detto prima, Grissom è fuori per lavoro è a Jackpot… e comunque non te la prendere, non sapeva che eri tu…
-Lavoro sempre lavoro… quindi non è cambiato nulla!
-Gli è rimasto solo quello, ormai e con questo ho risposto anche alla tua prima domanda!
Nella stanza cadde il silenzio, Cath guardava Brass e Brass guardava Cath, il capitano cercava di carpire i sentimenti della sua amica ma non era facile… Catherine Willows era bravissima a mascherare quello che provava… ma non voleva certo forzare la mano e quindi aspettava che fosse lei a parlare, che fosse lei a confidarsi… Cath continuava a tenere lo sguardo fisso su Jim e come se sentisse la sua richiesta di confidarsi con lui, ruppe il silenzio.
-Non è facile Brass… non è facile essere tornata, non è facile per niente…- abbassò lo sguardo, sembrava trovasse interessantissima un ferma carte sulla scrivania… stava pensando a quali parole usare, per esprimere a meglio la confusione che in quel momento le affollava la testa… - mi chiedo se ho fatto bene, se per caso non fosse stato meglio rinunciare al caso… se solo riuscissi a capire quello che provo…
In quel momento Brass decise di parlare:
-Cath lo sappiamo entrambi cosa provi… entrambi sappiamo che ami Grissom e forse è ora che la smetti di mentire…
-Forse hai ragione, dovrei smettere di mentire… ma a quale scopo… anche se io ammetto di provare qualcosa per lui, non cambia il fatto che lui ha scelto Sara….
-Si è vero… lui ha scelto lei, ma tra loro è finita… e…
-No Jim lasciamo perdere… non è giusto che ti metto in mezzo a questa discussione… non te lo meriti…
-Va bene.- disse il capitano, sapeva benissimo che era una scusa… e capiva anche che Cath non ne volesse parlare… aveva bisogno di metabolizzare il tutto… ma sapeva che prima o poi lei si sarebbe lasciata andare.
Cath dal canto suo continuava a fissare il capitano, sapeva benissimo che lui era conscio del fatto che la storia del non metterlo in mezzo era solo una bugia. Ma aveva bisogno di digerire tutto ciò che aveva scoperto…
-Senti ci vediamo stasera per le 10… ok?- il capitano annuì e la bionda uscì dall’ufficio e dal laboratorio.

***


Erano quasi le 10 e Cath era nella sua suite al Rempart, pronta ad accogliere i suoi amici… sentì bussare e andò ad aprire tranquilla sapeva chi avrebbe trovato… glielo aveva detto lei di arrivare un po’ prima, aveva bisogno di parlare con lui.
-Ciao GREGGO! Accomodati!- il ragazzo entrò
-Ciao Cath, come è andato il rientro?
-Meglio di quanto mi aspettassi…. Alla fine qui non è cambiato poi molto!
-Bene, e con Sara?!- chiese un po’ titubante Greg
-Anche in questo caso meglio di quanto potessi aspettarmi!
-WONDERFUL.
-Visto che siamo in argomento, ti do questa notizia, ho avuto la conferma che Sara e Griss si sono lasciati…
-Ah OK – disse un poco convinto Greg, non sapeva come prendere questa notizia, senza motivo il suo sguardo si velò di tristezza.
-Hey che c’è?- chiese premurosa Cath.
-Niente, solo che non capisco come fai tu a sapere tutto ed è neanche una giornata che sei qui…- disse Greg, per nascondere quello che veramente provava…
Cath capì e stette al gioco:
-Bhe sai io ho chiesto a Brass…
-Ahhhh hai delle fonti con le quali non posso competere.
I due risero, ma poi Cath si fece seria, guardò Greg dritto negli occhi e chiese:
-Come stai?
-Mha… non so… tu?
-Non cambiare discorso… sei ancora così tanto innamorato di Sara?!
Il ragazzo era titubante… rispondere ad una domanda così diretta voleva dire esporsi veramente. Poi guardò Cath che gli sorrideva comprensiva, come se sapesse quello che stava passando e quanto fosse difficile ammettere i propri sentimenti, decise che forse rispondere sarebbe stato meglio:
- Si, Cath… non riesco a levarmela dalla testa…
- Allora fatti avanti, fai un tentativo… adesso è libera..
- Non credo che sarà mai libera… guardati, sei l’esempio vivente che di Gilbert Grissom non si ci libera tanto facilmente.
- Per me è diverso… la mia storia con Grissom è diversa…
- Non lo puoi sapere…e io non voglio essere quello che l’aiuta a sollevarsi che la consola…voglio essere qualcosa di più… e non voglio fare il passo se non sono sicuro. – parlava e gli occhi da lucidi si erano riempiti li lacrime. Cath osservava il ragazzo, sorrise comprensiva:
- Capisco benissimo come ti senti… e posso assicurarti che fino a che starò qui a LV cercherò di fare di tutto quello che è in mio potere per aiutarti con Sara… e sai credo che poi non sarà così difficile… ho già avuto qualche sentore…
Greg avrebbe voluto dire altro ma bussarono alla porta della camera, Cath si asciugò una lacrima dal viso di Greg e andò verso la porta. Prima di aprire guardò di nuovo verso il ragazzo che fece un respiro profondo e poi annuì con la testa, Cath aprì.

-Eccovi arrivati!!! Prego accomodatevi! – disse Cath facendo accomodare Brass, Sara, Nick, Warrick e Sophia.
Si sovrapposero i saluti e i ringraziamenti per gli inviti! Baci e abbracci… e poi Nick guardò verso Greg e disse:
-Guardate un po’ dove è già il nostro Greggo…
-Hey man, avevamo detto all’entrata…- aggiunse Warrick.
-Scusate… non avevo capito… e sono salito!!!
Sara non sembrava per niente convinta della situazione e continuava a guardare Greg quasi a volergli leggere dentro… e lui era imbarazzato dallo sguardo indagatore di Sara. Cath decise che era il caso di togliere tutti da questo momento di silenzio:
-Allora le giacche dove volete, il frigo bar è da quella parte… sopra ci sono i menù decidete che volete per cena che chiamo il servizio in camera!
-Mamma mia Cath hai deciso di viziarci…- rise Sophia
-Bhe una volta che torno posso anche permettermelo.

La serata trascorse via piacevole tra risate e bevute… l’unica che sembrava non divertirsi troppo a vedere quanto Cath e Greg ridevano e scherzavano era Sara che oltretutto era l’unica veramente sobria… quello a cui proprio non resse fu quando Greg stampò un bacio a Cath, a quel punto si alzò e andò in terrazza.

“Non ci posso credere tutti quelli che vorrei io, sembrano preferire lei a me” pensava Sara mentre guardava Las Vegas..“Grissom lo posso anche accettare, ma Greg… lui doveva essere il mio yang… non può..”

I suoi pensieri vennero interrotti dalla voce di Cath
-Che fai qui fuori tutta sola?!- Cath aveva subito notato che Sara si era irrigidita quando Greg l’aveva abbracciata e poi baciata…
-Niente di che prendo un po’ d’aria…- disse la mora
-Uhm – e la bionda continuava a fissare Sara, con sguardo indagatore…
-Che hai da fissarmi?!?!
-Niente solo che la storia del “prendo un po’ d’aria” è la scusa più vecchia del mondo…
-Cath per favore…- disse spazientita Sara
-Su Sara lo sappiamo tutte e due che ti ha dato fastidio il bacio che Greg mi ha stampato sulle labbra…
-Non sai quello che dici – la interruppe Sara
-Si che lo so!!! – i toni si stavano alzando da tutte due le parti
- E’ che…- e lasciò la frase a metà e guardò arrabbiata Cath…
- E’ che… cosa?!?! Sfogati Sara… dimmi una volta per tutte quello che mi devi dire… altrimenti non potrò mai aiutarti!!!- sbottò Cath
-Aiutarmi?!!?!- rispose con rabbia Sara, incredula…
-Certo… ma cosa credi, che tutto quello che faccio lo faccio per farti del male?!?! Spiegami come potrei… abbiamo lavorato insieme per 7 anni e non so nulla di te… a parte il minimo indispensabile… come posso sapere quello che ti fa male o meno!?!? Posso immaginare cosa ti dia fastidio… ma non ho la palla di vetro per esserne certa!!- urlò Cath, fortunatamente la musica alta che gli altri avevano nella suite copriva le loro grida!!!
-CATH NON SAI QUELLO CHE STAI DICENDO… E’ L’ALCOOL CHE PARLA AL TUO POSTO!!!
-NO Sara no l’alcool non c’entra…

Le due si fissarono in silenzio, entrambe avevano abbassato le difese che per anni si erano costruite una nei confronti dell’altra.. adesso era l’ora della sincerità… si fissavano. Dentro solo Brass si era accorto delle due che discutevano in terrazza e il capitano sorrise, all’idea che nel bene o nel male quella sera avrebbe messo a posto qualche pezzo del puzzle… qualcosa di epocale stava avvenendo sulla terrazza del Rempart… sorrise.

Sara continuava a fissare Cath, non sapeva che dire, non sapeva come comportarsi… sempre in silenzio si sedette con la schiena appoggiata al muro della terrazza, piegò le gambe e le abbracciò con le braccia portandosele al petto… Cath si sedette accanto a Sara, forse aveva esagerato… a vedere la ragazza così indifesa le venne l’istinto di abbracciarla, ma forse sarebbe stato troppo vista la situazione… quindi prese la mano della ragazza tra le sue, lasciandole appoggiate al ginocchio di Sara.
Quel gesto, quella premura, fece sorridere Sara, non se l’aspettava e soprattutto le ricordava Grissom, dopo che era stata sospesa per aver litigato con Cath lui era andato a casa sua e le aveva preso la mano tra le sue nello stesso modo… “sono veramente due metà perfette” pensò Sara..
-Sfogati Sara, dimmi tutto quello che mi devi dire per una volta… tanto io tornerò a Los Angeles e non dovrai più preoccuparti di me…
-Non è facile per me sfogarmi, soprattutto farlo con te…
-E per me credi che sia facile… sei la scelta di Grissom…
-Catherine io tutto pensavo fuorché lui scegliesse me
-Io invece ne ero certa…- lasciò in sospeso la frase, gli occhi erano pieni di lacrime…
-Se ti può fare stare meglio ci siamo lasciati… è finita!! Game over!!
-Sara non mi fa piacere, perché per quel poco che conosco te e per come conosco Griss voi due state soffrendo…
-Sai la cosa strana, è che alla fine non fa troppo male… ci siamo lasciati è vero… ma dopo aver fatto la più bella conversazione in tutto un anno che stavamo insieme…

Cath non parlava, la fissava, non sapeva bene cosa dire, ascoltare era più facile..
-Sai che avevi ragione… parlare fa bene… qui non ne potevo parlarne con nessuno.- disse sorridendo e poi continuò – quello che mi fa rabbia è non aver seguito il mio istinto che mi diceva che quella era la decisione sbagliata: di Grissom ma anche la mia. Ma giuro che per un po’ ho sperato che il mio istinto si sbagliasse… ed invece.

Silenzio… Cath strinse ancora di più la mano di Sara, la ragazza guardò la donna che aveva affianco che per 7 anni le era sembrata un’aliena, un nemico da battere e che adesso invece era li che l’ascoltava e la consolava… decise che era il caso di dire tutto una volta per tutte:
- Speravo che per una volta potessi prendere il tuo posto, vincere su di te… ma questo è stato il mio sbaglio… non si può competere con Catherine Willows…
-Si Sara che si può competere con me… e si può anche vincere, non sono certo questo modello di perfezione…- disse Cath
-Forse, ma non si può competere con te nei due “campi” dove volevo competere io: Gilbert Grissom e il lavoro…
-Sara…- sussurrò Cath, ma fu interrotta da Sara
-No aspetta fammi finire… quando te ne sei andata, ho sperato di prendere il tuo posto per Grissom sul lavoro… ma non potevo e non posso farlo… tu sei la sua partner… lo sei ancora anche se sono più di 6 mesi che te ne sei andata. E quando ho pensato di prendere il tuo posto è stato l’inizio della fine, ho avuto la presunzione di poterti rimpiazzare… ma non si può. Tu per Grissom più di quanto lui voglia far vedere… e ne ho la certezza, non lo dico tanto per dire. E il lavoro, ed ironia della sorte questo caso nel quale stiamo lavorando io e te adesso, ha fatto saltare la nostra storia…

Cath guardava Sara, non sapeva come reagire a tutto quello che aveva saputo… non sapeva cosa dire…continuava a fissare Sara, e poi capì una cosa… conosceva Grissom e sapeva benissimo che la decisione… non l’aveva presa lui… lui non l’avrebbe mai fatto… non sapeva come gestire le situazioni di questo tipo…
-Mi dispiace Sara, davvero tanto… credimi
- E’ buffo sai… non capisco perché a te debba dispiacere… infondo sei l’altra… quella che ha vinto… perché hai vinto…
- mi dispiace perché so che la decisione l’hai dovuta prendere tu… perché lui non è in grado di farlo
- ecco la conferma che lo conosci meglio di chiunque altro… e ora ho la conferma che era una battaglia persa in partenza e che poi quello che credo è che sia io ad aver fatto la scelta sbagliata…
- Come mai?- chiese incredula Cath…
- Perché se davvero al mondo esiste per ognuno di noi un’anima gemella, assodato che quella di Grissom sei tu… ho sbagliato direzione. Dovevo guardare da un’altra parte, e per un attimo ci ho anche guardato…- alzò lo sguardo e guardò verso Greg che dentro con gli altri stava ridendo e scherzando e facendo il clown come al suo solito e sorrise – ma poi ho cambiato rotta, sperando di fare la cosa giusta… ed invece…
Cath aveva seguito lo sguardo di Sara e sorrise a sua volta, allora forse non era poi così vero che non conosceva Sara… e ci aveva preso: - Sara si fanno errori… e tu ne hai fatto uno: io e Grissom non siamo anime gemelle…
-Già vero voi siete YIN e YANG – Cath a sentire quella definizione trasalì… - voi siete la metà perfetta l’uno dell’altro… Cath non serve più mentire…
-Non è questione di mentire è che se veramente io e Gil fossimo anime gemelle o Yin e Yang o whatever… adesso io e te non saremo su questa terrazza, non credi?!!? E poi credi che se io e Grissom fossimo stati qualcosa di più...- “o io fossi qualcosa di più per lui” pensò Cath…- Non ce ne saremo accorti
-Si sbaglia Cath lo hai detto tu…
-Bhe allora possiamo dire che oltre a sbagliare io e Gil abbiamo perso la nostra occasione, e l’abbiamo persa 20 anni fa..
-Siete impossibili… dite anche le stesse cose…- sorrise Sara…
-Evidentemente perché è la verità…
-No Cath… non è mai troppo tardi…
-Forse…- disse Cath tristemente – ma di una cosa sono certa per te e Greg non è troppo tardi… lui è ancora li per te…
- Come fai a saperlo?!?!
- Perché conosco Greg… è come me e io so per certo che se solo farai un passo verso di lui… lui sarà li.
- Sei sicura?!?!
- Al 100% ma per favore se decidi di fare il passo verso Greggo, devi esserne sicura al 200% non farlo soffrire…

Le due si guardarono e sorrisero… tranquille… avevano forse sbagliato tutto in 7 anni?!?!
- Perché prima d’ora io e te non abbiamo mai parlato così?!? – chiese Sara
- Per tanti motivi e per nessuno!! – rispose Cath…
  
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