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Autore: kiki4ever    02/12/2012    4 recensioni
Che cosa succederebbe se Voldemort dovesse, in qualche modo, tornare?
Che cosa succederebbe alla vita di Draco ed Harry, che ora stanno insieme?
Come affronteranno il ritorno del Signore Oscuro che per anni ha rovinato loro la vita?
Riusciranno i due a sconfiggerlo una volta per tutte, insieme?
Una storia romantica, dolce e a volte triste, che parla di vita e di battaglie, dell'inizio di una nuova guerra e soprattutto della forza dell'amore...
Una Draco/Harry senza pretese, che spero vi piacerà :)
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Un po' tutti | Coppie: Draco/Harry
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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prologo YLISM


Buona domenica a tutti!
Sono Kiki4ever e questa storia era già stata scritta un pò di tempo fa, ma ho deciso di riscriverla e di ripostarla sul sito cercando anche di seguirla meglio!
E' una Draco/Harry, come avete letto dalla descrizione e spero vi piaccia!
Questi primi capitoli serviranno un pò da introduzione, ma non vi preoccupate già dal prossimo accadrà qualcosa di interessante!
Per chi ha già letto la storia non revisionata, il capitolo è quasi uguale al precedente, ma ci sono anche importanti cambiamenti, delle aggiunte e l'ho corretta dal punto di vista grammaticale.
Buona lettura!




PROLOGO

DRACO

Dicono che quando si sta per morire tutta la vita ti passi davanti, come se si assistesse ad un film proiettato nel proprio cervello.
Dicono che si riviva tutto, dal primo all'ultimo istante.
Dai ricordi più remoti a quelli recenti, da quelli latenti a quelli in superficie.
Fino a qualche ora fa, se mi avessero detto una cosa del genere, avrei riso, poichè si tratta di una cosa assurda.
Ma ora che sto per morire, ho capito quanto tutto questo sia vero.
Mentre il manto della morte mi si avvicina inesorabile, sto rivivendo la mia vita, passo per passo.
Sembra così strano che non riesco a capacitarmene, ma so che sarà inevitabile.
Quel lampo di luce verde, quella maledizione che ha causato così tante vittime nel Mondo Magico, ora sta per uccidere anche me, ed io, questa volta, non posso scappare.
Ma sapete una cosa?
Sono stranamente felice...
Felice, perchè in questo momento sto morendo sacrificandomi per la persona che amo!
Io Draco Lucius Malfoy amo Harry James Potter!
Non ho più paura di urlarlo al mondo intero, come una volta.
Non mi importa di quello che le altre persone pensano ormai.
Harry mi ha reso migliore, mi ha cambiato e mi ha aiutato a crescere.
Io lo amo e sono disposto a morire pur di salvarlo.
Sono pronto a sacrificare la mia vita per far sì che la sua possa continuare.
Una volta non avrei mai potuto pensare ad una cosa del genere, probabilmente mi sarei fatto scudo con il suo corpo, pur di mantenermi sano e salvo.
Ma come vi ho detto, Harry mi ha cambiato.
Lui mi ha salvato da una vita insulsa ed inutile ed ora io intendo ricambiare il favore.
I ricordi della nostra vita insieme mi scorrono davanti agli occhi senza che io possa fare nulla per evitarlo, ma in fondo non c'è cosa migliore se non guardare i bei momenti passati insieme alla persona amata prima di lasciare per sempre questo strano mondo in cui viviamo.
Rivedo il momento in cui ci siamo rivisti dopo tanti anni; il momento in cui ho potuto finalmente osservare da vicino il suo volto e i due smeraldi che mi sono accorto di aver sempre amato.
Il nostro primo bacio, quando ho potuto toccare le sue dolci e soffici labbra.
La prima volta che abbiamo fatto l'amore, la prima volta che è stato veramente 'mio'; il senso di calore e di completezza che riesco a provare solo quando sono con lui.
La nostra prima litigata, quando gli ho detto cose che non ho mai pensato ed ho camminato per ore senza accorgermi di nulla intorno a me, cercando di capire se fosse realmente colpa mia, e accorgendomi di questa realtà, sperare che mi perdonasse per essere stato così duro ed ingiusto quando lui voleva solo il mio bene.
Quando abbiamo fatto pace, ed il mio cuore è tornato nuovamente a battere.
Quando gli ho chiesto di sposarmi, inginocchiandomi con in mano una scatolina blu con al suo interno un piccolo anello argentato, e la paura che ho avuto nel farlo, scomparire immediatamente quando ho sentito quel flebile ma deciso "Sì" uscire dalle sue labbra.
Tutti i ricordi, ora, riaffiorano.
E sono felice.
Felice perchè non ho nessun rimpianto!
Ho fatto molti sbagli nella mia breve vita, ma di una cosa sono pienamente certo.
Ho vissuto la mia vita amando Harry ed essendo ricambiato da lui.
Harry è la cosa più bella che mi sia mai capitata e ringrazierò per sempre il cielo, per avermelo donato e lasciato al mio fianco.
Ora posso morire in pace, salvandolo.
Solo una cosa mi rende triste.
Lo lascerò solo.
Romperò la promessa che gli ho fatto tanto tempo fa, sulla quella panchina che è stata l'idillio del nostro amore, in un giorno d'autunno che ricorderò per sempre nel mio cuore.
Mi dispiace Harry, per non poter essere capace di mantenere l'unica sincera promessa che io abbia mai fatto in vita mia.
Mi dispiace doverti lasciare per sempre.
Se potessi, lo eviterei.
Addio Harry.
Addio amore mio...









PRIMO CAPITOLO
Love and Fights part 1





Il sole era sorto presto quella mattina, aveva deciso di alzarsi prima del tempo e di mostrare a tutti la sua infinita bellezza, senza nuvole ad oscurare la sua incantevole luminosità.
Un fioco raggio di questa luce entrò dalla finestra,
illuminando la piccola stanza di un normale appartamento situato a Londra, molto vicino all'entrata per il Mondo Magico a Diagon Alley.
Colpì dolcemente, quasi a farlo apposta, il viso di una delle due persone dormienti nell'unico letto matrimoniale presente all'interno della casa.
Draco Lucius Malfoy si ridestò dal sogno in cui poco prima era immerso.
Aprì piano gli occhi, strizzandoli subito dopo, non essendo abituato alla luce mattiniera, ma al rassicurante buio che di notte lo faceva addormentare.
Cercando di adattarsi a quel tipo di luce, per poter sapere che ore fossero, si voltò verso quello strano aggeggio babbano che doveva svegliarlo tutte le mattine facendo un piccolo tintinnio, che tra l'altro lui non poteva proprio sopportare, come qualsiasi altra stramberia babbana dopotutto.
Erano ancora le 7 e, come ogni mattina, si era alzato esattamente con trenta minuti di anticipo rispetto all'ora prestabilita da quella cavolo di 'sbeglia' o come cavolo si chiamava quel coso fastidioso.

Già, perchè se Harry non lo avesse obbligato a metterla nella loro stanza, mai, e poi mai, Draco Lucius Malfoy, erede della grande e potente casata Malfoy, si sarebbe sognato di comprare un oggetto così inutile.
Insomma era un mago, un mago potente e ricco per di più, perchè mai avrebbe dovuto usare quelle cose strane che inventavano ogni giorno i Babbani?!?!
Ma, ovviamente, era impossibile vincere contro quel moretto quando voleva qualcosa, così aveva acconsentito, però solo perchè altrimenti Harry lo avrebbe stressato ogni minuto del giorno per fargli cambiare idea, sia ben chiaro!
Nonostante non fosse un grande amante del caldo e della luce in particolare, gli piaceva quando era il primo a svegliarsi e soprattutto quando accadeva in modo naturale, come quella mattina.
Si lasciò cullare dalla piacevole sensazione che quel piccolo raggio di sole procurava alla sua pelle, chiudendo nuovamente gli occhi e ricadendo in quel torpore che ti riposa le membra.
Il calore che si diffuse per tutto il suo viso gli fece nascere un sorriso.
Ma non era solo questo piccolo particolare che lo rendeva così felice ogni volta al suo risveglio; era soprattutto il corpo caldo e terribilmente sexy di Harry James Potter a contatto con il suo.
L'ex Grifonforo, infatti, era la visuale più bella che ci si potesse aspettare appena alzati.
E, come ormai era sua abitudine fare, si ritrovò ad ossevare l'altro, rapito da tanta bellezza.
Come ogni giorno, la testa del moro era delicatamente poggiata al suo petto, le sue braccia forti, mai però come le sue, stringevano il suo corpo.
Anche Draco era solito fare lo stesso, possessivamente, come se il ragazzo dagli occhi color smeraldo potesse scappare da un momento all'altro.
Adorava stringere così Harry, non solo perchè gli piaceva il contatto elettrizzante causato dal tocco della sua pelle con quella dell'altro, ma anche per il fatto che la sua sola presenza lo faceva sentire a casa.
Draco guardò Harry; osservò, meravigliato, il volto addormentato che era poggiato sul suo petto e che si muoveva al ritmo dei suoi respiri.
Due anime in sincronia.
Era così che Hermione gli aveva definiti quando aveva capito che i due si amavano.
A Draco non era mai dispiaciuta quella frase, perchè rispecchiava perfettamente quello che lui e Harry erano.
Due anime diverse, con quasi niente in comune, ma proprio per questo fatto in sincronia, l'una l'opposto dell'altra, come due pezzi di un puzzle che si incastrano perfettamente.
Era così bello vederlo dormire, in pace e rilassato.
I lineamenti delicati del suo volto, che fin dal primo giorno che lo aveva incontrato, quando avevano solo undici anni, lo avevano colpito;  la cicatrice che tanto lo aveva fatto soffrire in passato, rendendolo il mago più famoso di tutto il mondo magico; le palpebre chiuse, che coprivano i suoi meravigliosi occhi, intendi a sognare; ma soprattutto il suo respiro lento e regolare.
Erano queste le cose che il biondo amava poter osservare quando si svegliava prima dell'altro la mattina.
Draco spostò delicatamente il corpo del suo ragazzo, mettendogli una mano dietro la testa, per poi poggiarla dolcemente, per non svegliarlo.
Harry si mosse un poco, raggomitolandosi su se stesso e prendendo a stringere quasi spasmodicamente il cuscino, come se avesse avvertito la mancanza dell'amante ed ora lo cercasse nei suoi sogni.
Draco si ritrovò a sorridere, mentre si alzava dal letto.
A volte Harry gli faceva una tale tenerezza che gli sembrava proprio un bambino.

Chiuse lentamente la porta della loro stanza e scendendo le scale si diresse verso la cucina.
Non fece nemmeno in tempo a mettere un piede sulle mattonelle bianche e pulite che la caratterizzavano, che un sonoro "pop" non gli fece quasi prendere un infarto, nonostante fosse abituato.
Un elfo domestico, piccolo e bruttino, vestito però di tutto punto, lo guardava dal basso con grandi occhi speranzosi.
" Signorino Malfoy, preparo io colazione a lei, non deve preoccuparsi, io devo fare questo e altro per lei e per il signorino Harry, mi deve solo dire che cosa desidera, se le uova come piacciono a lei, oppure il latte con i cereali che piacciono tanto al..."
" Ehi Mischi, quante volte ti devo ancora ripetere che questa settimana sei in vacanza?" gli disse Draco con voce gentile, per evitare che l'elfo iniziasse a dar di matto richiando di farsi male, come era già capitato in passato.
Mannaggia al loro elfo domestico che non capiva il significato di vacanza, sembrava che nel suo vocabolario una parola del genere non esistesse.

" Ma signorino Malfoy io sono un elfo domestico e non posso prendermi..."
Draco lo interruppe nuovamente, alzando una mano e avvicinandosi all'elfo cercando di non apparire arrabbiato.
Era stanco di ripetere la stessa cosa da dieci gioni a quella parte.
Voleva solo che lasciasse soli lui e Harry, per Merlino!
Nonostante avesse imparato dai suoi nuovi amici, soprattutto da Hermione, che gli elfi, anche se domestici, sono creature con una sensibilità e meritano di essere liberati e trattati con cura e gentilezza, a volte l'ex Serpeverde non li sopportava proprio.
" Mischi, per prima cosa: quante volte ti ho detto di chiamarmi Draco?!?!? Non signorino Malfoy, ma Draco! Secondo: tu non sei solamente il nostro elfo domestico, ma sei anche nostro amico e adesso vogliamo che tu ti preda un pò di riposo... insomma lavori tutti i giorni da mesi, devi iniziare a prenderti cura di te stesso!"
L'elfo era sul punto di ribattere, non comprendendo a pieno le parole che gli erano state appena dette, ma il biondo ora ne aveva proprio abbastanza!
" Adesso ti ordino di andare in camera tua e riposarti!"
L'unico modo per far sì che lo ascoltasse era quello: impartirgli ordini.
Di fatti il piccolo essere verde, che era sempre così servizievole ,sparì con lo stesso rumore e con la stessa velocità con cui era arrivato.

Meno male che non aveva dovuto insistere, se Hermione fosse entrata in casa in quel momento e avesse visto l'elfo lavorare non gliela avrebbe fatta passare liscia!
Hermione Granger era ormai la persona che lui considerava come la propria migliore amica.
Chi lo avrebbe mai detto che un giorno una cosa del genere sarebbe mai potuta accadere?
Che lui, un Malfoy, diventasse amico con una ragazza che a scuola non faceva altro che prendere in giro e per di più nata babbana?

Ma d'altro canto, chi mai avrerre potuto immaginare che lui ed Harry Potter, il suo nemico mortale dai tempi del primo anno di Hogwarts, divetassero amanti?
Se qualcuno gli avesse predetto il suo futuro anni prima e gli avesse detto tutte queste novità, non ci avrebbe creduto, anzi probabilmente, conosendo il Draco di quel tempo, avrebbe punito quella persona.
Era strano pensare che fino a cinque anni prima tutto il suo mondo era diverso, peggiore.
Lui ed Harry non si potevano vedere.
Per sette lunghi anni, non avevano fatto altro che punzecchiarsi, odiarsi a morte, combattere anche fisicamente fino ad andare in infermeria.
Draco ricordò con disappunto tutte le volte che avevano fatto a botte per poi essere sgridati da Madama Chips per la loro stupidità.

Per tanti anni erano stati nemici.
La vita del biondo a quell'epoca era un vero inferno, per quanto potesse sembrare il contrario ad occhi esterni.
Suo padre era al servizio di Tu-Sai-Chi e non era mai a casa, tanto che sua madre passava giornate intere a piangere e a chiedersi se Lucius l'amasse ancora.
Le cose erano precipitate inesorabilmente quando Draco era stato sul punto di diventare definitivamente un Mangiamorte.
La sua vita stava andando in rotoli, non era più una persona, ma solo un corpo in mano ad un padre che non gli aveva mai voluto bene e ad un mostro che odiava.
Fortunatamente tutto era cambiato quando Harry aveva sconfitto definitivamente il Signore Oscuro, rendendo Draco un uomo libero.
Libero.
Ricordava ancora la prima volta che aveva potuto pronunciare quella parola.

Libero di scegliere la sua vita.
Libero di poter essere quello che aveva sempre desiderato: non un Mangiamorte, non un assassino, non legato a quell'orribile mostro di cui non voleva nemmeno pensare il nome.
Libero di essere se stesso, non il cattivo ragazzo che era sempre apparso, quella era solo una maschera che si era costruito negli anni per non dover combattere contro il padre.
Ma Harry Potter lo aveva reso libero e gli doveva tutto.
Dalla sconfitta di Voi-sapete-chi, Draco aveva vissuto quasi un anno in solitudune, ripensando alla propria vita, ai propri errori e a quello che avrebbe potuto fare per rimediarvi.
Ma non era stato affatto facile.
Le uniche persone che avevano contatti con lui erano il suo più grande amico dai tempi dell'asilo magico Blaise Zabini e la sua migliore amica, nonchè ex ragazza, Pansy Parkinson.
Erano gli unici con cui non aveva nessun timore di parlare, gli unici con cui era mai potuto essere veramente se stesso.
E Blaise e Pansy la pensavano esattamente al suo stesso modo, anche loro erano stati liberati quando il Signore Oscuro era finalmente scomparso, anche loro avevano potuto finalmente essere loro stessi.
Suo padre era morto, sua zia era stata uccisa, tutti i Mangiamorte presenti nella sua famiglia, non c'erano più; l'unica ancora in vita era sua madre, a cui voleva moltissimo bene.
Grazie ai suoi amici e a Narcissa era riuscito ad uscire dal baratro di depressione nel quale era caduto e finalmente dopo tanto tempo era tornato ad essere il vero Draco Malfoy.
Anzi, forse per la prima volta in vita sua aveva potuto esserlo.
Era cambiato profondamente.
Non era più il Draco cattivo.
Aveva deciso, durante quell'anno di spontaneo isolamento, di togliersi quella maschera che tanto aveva faticato a costruire.
Perchè era una maschera sbagliata, che non lo rappresentava affatto.
Certo era sempre il solito cinico, un pò bastardo ragazzo viziato, ma non era certo un assassino, che amava torturare gli innocenti.
Le persone che lo avevano rivisto dopo la sconfitta del Signore Oscuro non avevano potuto credere ai loro occhi:
Draco Lucius Malfoy era buono!
Inoltre aveva usato una delle sue doti più grandi per dimostrarlo a tutti, una delle materie che aveva amato di più nei sette anni in cui aveva frequentato la scuola di magia, insegnatagli dal una delle persone più importanti della sua vita che purtroppo se ne era andata troppo presto: Pozioni.
In poco tempo, dopo la fine della scuola, era diventato uno dei pozionisti più famosi dell'intero Mondo Magico, richiesto soprattutto per servizi al San Mungo, dove le sue pozioni riuscivano quasi a fare miracoli.
Tutto perchè non era solo un semplice pozionista, ma era anche un ricercatore, sperimentava nuove pozioni, aumentava i dosaggi o li diminuiva, oppure aggiungeva o toglieva qualche ingrediente, il tutto per creare una pozione più efficente, veloce e migliore in molti aspetti.
Ma non era quello che gli aveva permesso di domostrare che lui non era una persona mlvagia, come si credeva.
Molti dei soldi appartenenti alla sua famiglia, e vi posso giurare che erano tanti, li aveva donati in beneficenza, aiutando persone meno fortunate, dando contributi significativi che erano serviti per salvare molte vite.
I soldi non davvo la felicità, ma se utilizzati nel modo giusto, possono aiutarti a darne un poco agli altri.
Ed era quello che Draco aveva sempre avuto intenzione di fare, solo che precedentemente non ne aveva avuto il permesso dal padre.
Aveva poi dato un forte contributo a ricostriure il mondo dopo la caduta di Voldemort e adesso, dopo tanta fatica, finalmente era considerato una persona buona, che era capace di aiutare il prossimo.
I Malfoy grazie a lui avevano riaquistato fama e appunto rispetto.
Ma la cosa che lo rendeva orgoglioso di quella svolta, non erano gli articoli di giornale che lo acclamavano, o le persone che gli chiedevano di entrare in affari con lui.
No, era ben altro a renderlo fiero.
Erano i sorrisi sul volto delle persone che aiutava, la stretta di mano di un genitore che ti ringrazie di aver creato una pozione più potente che ha salvato la vita al figlio, erano le carezze ricevute dai bambini, i grazie detti sinceramente.
Draco amava tutto quello.
Ed era così che Harry Potter lo aveva reincontrato esattamente 3 anni prima.
Al solo pensiero di quel fatidico giorno, Draco sorrise bonariamente.
Era stato proprio quello il momento che lo aveva definitivamente salvato, che lo aveva finalmente reso libero da ogni peso, da ogni maschera e da ogni rimpianto.
Ricordava il loro incontro come se fosse avvenuto solamente il giorno prima.
Draco era ad un ricevimento di beneficenza.
Era attorniato da persone che non sopportava, ricconi con la puzza sotto il naso che non donavano soldi per il prossimo, ma solo per farsi pubblicità.
'Una volta ero anche io così, meno male che la guerra mi ha cambiato' aveva pensato allora tra sè e sè.
Per potersi liberare di quelle persone viscide e senza scrupoli che una volta considerava come 'amici', era uscito a fumare una sigaretta magica in santa pace, per poter alleviare la tensione e la rabbia che ribolliva dentro di lui.
Era stato nell'esatto istante successivo che la sua vita era cambiata per sempre in meglio.
Qualcuno, infatti, si era seduto in parte a lui, in silenzio, come una presenza.
Era buio, poichè nessuno aveva pensato di mettere una qualsiasi luce sulle scale esterne e così non poteva vedere il volto dello sconosciuto, e lo stesso valeva per il visitatore.
Solo la luna era loro compagna in quel luogo, e rifletteva un poco su di loro, abbastanza per far capire all'altro che il visitatore silenzioso era un uomo, probabilmente un suo coetaneo.
Ancora oggi Draco non riusciva a ricordare il motivo, la ragione per la quale lui e lo sconosciuto avevano iniziato a parlare, lì, in quel terrazzo dimenticato, senza sapere chi fosse l'altro.
La prima volta che l'uomo aveva parlato, gli era sembrato di riconoscerne la voce, ma era da tanto tempo che non parlava veramente con qualcuno che aveva pensato fosse solo una coincidenza.
In fondo, chi tra tutti quei ricconi con la puzza sotto il naso, avrebbe mai pensato di sedersi sulle scale di emergenza, al freddo, nello sporco?
Probabilmente si doveva trattare di un cameriere, ma non sapeva quanto si era sbagliato.
Parlarono e parlarono per quelle che sembrarono ore, risero e, senza rivelare troppo, si erano raccontati parte della loro vita, di quanto fosse stato difficile per entrambi, e di come si stessero annoiando a quel ricevimento.
Per Draco era stata una cosa stranissima.
Insomma, erano due sconosciuti!
Poi, all'improvviso, era successo.
Una piccola luce si era accesa sul soffitto sopra di loro, illuminando così i loro volti.
Ed era in quel momento che avevano realizzato la verità.
Si erano guardati increduli, a bocca aperta, non potendo credere ai loro occhi.
Mai avrebbero pensato di trovarsi in una situazione del genere.
Draco Malfoy aveva riso e scherzato per tutta la serata con Harry Potter!
Il mondo era davvero cambiato.
Ma non era solo quello ad esserlo.
Quella sera, infatti, qualcosa era cambiato tra i due.
Si erano resi conto, ben presto, che le avversità che li avevano visti protagonisti nella vecchia scuola di magia, non contavano niente nella vita reale.
Non erano più dei sedicenni, dei ragazzini a cui importava solo azuffarsi nei corridoi tra una lezione e l'altra.
Erano uomini e si accorsero che entrambi erano cambiati.

E, come per magia...
...erano diventati amici.
Draco aveva iniziato ad uscire con Harry, e dovette ammetterlo, Ron ed Hermione, che nel frattempo si erano sposati ed erano una coppia felice, erano proprio simpatici.
Ed anche Harry aveva dovuto a sua volta, ammettere che Balise e Pansy non erano le persone che  aveva sempre pensato che fossero, al contrario erano molto simpatiche e socievoli.
Così, da un giorno all'altro,
avevano iniziato ad uscire molto spesso, prima con gli amici e poi, piano piano, da soli.
E tutto era successo all'improvviso.
La loro relazione si era evoluta senza che nessuno dei due se ne accorgesse, quasi come se si fosse trattato di un istinto, oppure del destino.
Un sera qualunque, dopo esser andati a prendere un hot dog nella periferia della Londra babbana, poichè Draco non ne aveva mai assaggiato nessuno, si erano ritrovati  in un letto a ridere e scherzare.
Si erano accorti che la loro non era semplice amicizia e nemmeno solo attrazione, il loro era vero amore.
Si erano innamorati della loro nemesi, e questo rendeva il tutto ancora più interessante.
E così la loro vita proseguì.
Si erano incontrati, prima si erano odiati, poi quando si erano incontrati di nuovo si erano innamorati, ed ora stavano insieme ed erano la coppia più felice del mondo.
Passavano le giornate insieme e non si annoiavano mai della presenza dell'altro accanto.
Anzi era proprio quella che li rendeva felici di essere vivi e dava loro la carica per svegliarsi la mattina, ogni giorno pronti ad affrontare quello che il destino aveva riservato per loro.
Harry amava Draco e Draco amava Harry.
Era così semplice, ma allo stesso tempo così complicato.
Ma per loro era stata una benedizione.
Incredibile?

Impossibile?
Eppure era vero.
Il loro amore era vero.
Era sbocciato come una rosa e non sarebbe mai appassito.
Draco immaginò ancora una volta il volto rilassato e dormiente del suo piccolo Harry.
Dio, quanto lo amava
Due anni.
Erano due lunghissimi e felicissimi anni che stavano insieme.
E lo amava ogni giorno di più rispetto a quello prima e un poco di meno rispetto al giorno successivo.
Draco e Harry rappresentava l'emblema di una coppia equilibrata e rendevano omaggio al detto: gli opposti si attraggono.
Vivevano nella stessa casa da ormai qualche mese e tutto era perfetto.
Beh quasi peretto, anche loro avevano i loro momenti no.
Talvolta, quando litigavano, si lanciavano pure le cose.
Ma che cosa c'è di meglio se non il sesso post-litigio?
Il biondo rise al solo pensiero.
Stava cercando di capire come funzionasse quella maledetta moca del caffè, altro oggetto indispensabile in una casa secondo l'opinione di Harry, quando due braccia calde gli abbracciarono la vita.
" Buongiorno " disse una voce assonnata sulla sua schiena.
Dracò si girò, ed abbracciò a sua volta l'amante, per poi abbassarsi un poco, poichè era più alto di Harry di qualche centimetro, e gli posò un delicato e casto bacio sulle labbra.
" Buongiono amore..." rispose Draco con voce roca e bassa.
Harry arrossì un poco, infondo lui era una persona timida, per poi posare il suo mento sulla spalla dell'altro, ancora troppo stanco per affrontare la giornata, ma felice si essere tra le braccia della persona che amava.
" Dormito bene?" gli chiese Draco ancora molto vicino alla sua bocca, quasi a sfiorarla, cosa che lo faceva impazzire, e anche il suo amichetto laggiù.
Harry non riuscì a rispondere immediatamente, era troppo concentrato ed eccitato al solo vedere quelle labbra rossee e sensuali muoversi e sussurrargli parole dolci.
Si ridestò, dandosi dello stupido.
Non poteva fare pensieri poco casti alle 7 del mattino.
Draco, che ogni volta sembrava leggergli nel pensiero, fece un sorriso furbo e sghembo, che solo lui, un Malfoy, sapeva fare e disse:
" Già pensieri poco casti alla mattina Potter? Non ti facevo così..."
" Stai zitto Malfoy, anche tu stavi facendo certi pensieri, e non provare a negarlo!"
Ribattè Harry dando un pugno, affettivo, al braccio di Draco, che finse di essersi fatto male.
All'età di 22 anni amavano punzecchiarsi ancora come ragazzini, ed era un gioco eccitante e divertente per entrambi, chiamarsi per cognome.
Si sorrisero, poi non resistettero più.

Si baciarono con foga, prendendo le labbra dell'altro e mordicchiandole.
Draco prese a giocare con il labbro inferiore di Harry, ma il moro non si fece dominare, non quella volta, e infilò la sua lingua nella bocca calda del biondo, sapendo di farlo impazzire.
Le mani di Draco andarono ad accarezzargli la schiena, mentre quelle di Harry erano allacciate intorno al suo collo.
Il bacio si stava trasformando in qualcosa di più profondo, cosa che desideravano entrambi, quando...
...suonò il campanello.
Un bussare persistente li interruppe, troppo presto per i loro gusti.

" Ehi ragazzi, apriteci siamo noi..."
Ecco, lo sapevano che sarebbe successo.
Erano arrivati i 'guastafeste' del sabato mattina!
Draco alzò gli occhi al cielo, quei due sapevano arrivare sempre nei momenti sbagliati.
" Ron ed Hermione, vado ad aprire...."
disse Harry staccandosi di malavoglia dall'amante, che arrabbiato per l'interruzione non potè fare altro che cercare di preparare il caffè con quel dannato affare babbano.







ANGOLO AUTRICE
Ed eccomi qui nuovamente, anzi dovrei dire per la prima volta per coloro che sono nuovi, nell'angolo dell'autrice di questa storia.
Prima di tutto vorrei ringraziare coloro che stanno seguendo la storia da prima che fosse riscritta, spero mi seguiate ancora!
Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto!
Fatemi sapere che cosa ne pensate con un commento, sapete sono sempre ben accetti!
Ora cancellerò la storia non riscritta, così nel mio profilo ci sarà solo questa!
Grazie in anticipo a tutti e scusatemi per eventuali errori di battitura!
Baci baci Kiki :)








   
 
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