Fanfic su attori > Cast Twilight
Segui la storia  |       
Autore: RurRK    02/12/2012    2 recensioni
A volte è normale non credere nell'amore. Soprattutto se ti ha fatto male. Ma un'amore può essere tanto forte da fartelo dimenticare? Kristen, ragazza di 17 anni con un sacco di problemi alle spalle e con una marea di problemi nella mente. Robert, ragazzo di 22 anni con un segreto enorme che gli pesa sulle spalle. Si incontreranno .. riusciranno a "guarirsi" a vicenda??
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 So I cross My heart and I hope
to die..



Prima di lasciarvi al capitolo volevo straringraziare la mia bimba Melas per sopportarmi (santa dovrebbero farla)
e perchè senza di lei ora non avrei il minimo coraggio di pubblicare neanche una sola sillaba. GRAZIE GRAZIE GRAZIE!
Ora vi lascio al capitolo, ci si vede sotto ;)


POV ROBERT

Il tempo. Passa anche quando non sembra. Passa anche quando ci limitiamo a sopravvivere. Passa e basta, senza che si possa fare niente per  fermalo, per ritornare indietro nel tempo ancora ed ancora. Semplicemente passa e altro non si può fare se non guardarlo passare.
Quanti giorni erano trascorsi dalla prima volta che avevo sentito parlare di lei ? Quanti giorni erano passati dalle risate che mi facevo quando Madison mi parlava di una sua amica che ancora non conoscevo? Quanti giorni erano passati dal nostro primo incontro? E dal nostro appuntamento?
Tanti, troppi.
Sembravano così lontani, quasi li avessi vissuti in un’altra vita, in un altro mondo. E sapevo che era così. Lo sapevo perché esattamente 15 giorni prima avevo visto il mio mondo crollare davanti ai miei occhi e il responsabile di quella distruzione ero soltanto io.
Ora stavo vivendo un’altra vita, una vita lontana da quei bei momenti, da quegli abbracci, da quelle sensazioni, da quegli occhi verdi..
 “Mi FAI SCHIFO HAI CAPITO?? SOLO SCHIFO. Tu .. tu HAI ROVINATO LA MIA VITA. ME L’HAI ROVINATA HAI CAPITO?? SEI SOLO UNO STRONZO!!”
Strinsi i pugni e tesi la mascella.
“APRI QUEI CAZZO Di OCCHI E ASCOLTA. Tu … la prossima volta che .. che .. esci con una ragazza .. CERCA ALMENO Di NON FARLA INNAMORARE. PERCHE’ FA MALE. TREMENDAMENTE MALE”
Chiusi gli occhi, come a voler eliminare definitivamente quelle parole dalla mia mente. Erano giorni che mi tormentavano. Erano giorni che mi odiavo per quello che ero stato costretto a fare. Erano giorni che non sopportavo me stesso. Perché io? Perché non potevo vivere la mia vita in pace? Perché non potevo viverla con lei al mio fianco?
I ricordi di quella sera mi uccidevano, mi logoravano dall’interno.
La rabbia nella sua voce, il disprezzo nelle sue parole, ma soprattutto il dolore nei suoi occhi.
Pensare che stesse male, che soffrisse per me … mi destabilizzava. Non lo meritava, non la meritavo. Lei ha bisogno di essere felice … di ridere, non di piangere. E mi odiavo per questo, anche perché mai avrei pensato di poterla far soffrire, mai. Avevo deciso di farla finita fin da subito con lei proprio per non lasciarle il tempo di affezionarsi a me, ma evidentemente non avevo preso in considerazione il fatto che fosse già troppo tardi.
Eppure non potevo non esserne felice. Inutile negare che il mio cuore aveva preso a battere più forte quando mi aveva detto, anche se implicitamente, che era innamorata di me. Mi sembrava assurdo, quasi stupido dover pensare che le sue parole fossero vere, eppure volevo crederci.
Ma non potevo negare neanche, che oltre a farmi felice, mi uccideva. Insomma che senso aveva tutto questo? Che senso aveva il mio amore per lei (perché era questo ciò che provavo, inutile girarci intorno), e il suo amore per me,  se ciò che aveva detto era vero? Semplice, non aveva ALCUN senso.
Non ci sarebbe mai stato un Robert e Kristen, né un noi, ed è così che doveva andare. Magari quello che provavamo non era neanche amore, insomma da quel che ho capito nessuno di noi due aveva mai provato prima un sentimento del genere, e colti dall’euforia magari avevamo scambiato semplice affetto con qualcosa di più..
Rob ma ti senti quando parli?? Non ci credi neanche tu, Cristo santo. Sii sincero almeno con te stesso una volta tanto..
Abbassai lo sguardo. Inutile negare l’innegabile, Neury aveva ragione, io l’amavo. Nessuno sbaglio, nessun fraintendimento, era così e basta. Ma quello che provava lei, nonostante avesse cercato di farmelo capire, rimaneva ancora un mistero per me.
Ma comunque che importanza aveva sapere quali fossero i suoi sentimenti se poi non sarebbe potuto comunque esistere un ‘noi’?
Mi ridestai dai miei pensieri e decisi di tornarmene in macchina prima di cominciare a tremare, tanto era bassa la temperatura.  Il mese di Dicembre a Londra era uno dei più freddi, e anche se ormai ero abituato a quel clima, non potevo permettermi di prendere freddo. In più il vento , essendo in spiaggia, cominciava a infastidirmi. Mi rialzai scrollandomi un po’ di sabbia da dosso e pronto ad affrontare un’altra monotona giornata cominciai ad incamminarmi verso il parcheggio.  Venivo spesso qui, soprattutto negli ultimi giorni. Era un luogo dove potevo essere semplicemente me stesso e dove non mi preoccupavo di soffocare i miei sentimenti. Senza le continue domande scassacazzo di Tom e Lucas. Era un posto tranquillo, poche volte trovavo altre persone a passeggiare sulla riva. Sinceramente non sapevo spiegarmi il perché, era una bella spiaggia in fondo.
Che genio … Hai forse dimenticato che è Dicembre e che le persone normali non vengono in spiaggia con non so quanti gradi sotto lo zero!
Oh..Soddisfacente risposta Neury, meriti un applauso. E mentre nella mia testa si susseguivano applausi e grida di ogni genere (neanche  fossimo in un film), i miei occhi si andarono a posare su di una figura stesa a terra, vicino alla riva. Mi avvicinai cauto, con un enorme punto interrogativo in fronte, attento a non farmi vedere. Era piuttosto strano trovare una persona lì, soprattutto a quell’ora del mattino. Ma sapevo benissimo che non si trattava di una persona qualunque.  Era impossibile non riconoscere quell’esile corpicino tanto fragile, quelle labbra schiuse a formare una piccola ‘o’, e quegli occhi che anche da chiusi erano capaci di mettere KO chiunque.
Ehm Rob? Guarda che….
STAI ZITTO NEURY, non è il momento!
Ero a circa cinque metri da lei eppure riuscivo a notare ogni più piccolo particolare del suo viso. Chissà se potevo correre il rischio di avvicinarmi ancora di più per poterla guardare con quegli occhi innamorati che ero costretto a nasconderle?
Rooooob non….
Cosa non capisci della frase ‘STAI ZITTO’ ??!Lasciami in pace CAZZO.
Decisi comunque di non rischiare e di rimanere ad osservarla per un po’ da lontano. Probabilmente sarebbe stato uno degli ultimi ricordi di me e lei, di quel Robert che non fingeva di odiarla e di Kristen, la ragazza che era riuscita a rubarmi il cuore.
Sorrisi.
Era un sorriso malinconico il mio. Sapevo di non poter mai più vederla dormire come stavo facendo in quel momento. Quella sarebbe stata la prima e l’ultima volta. Non avrei mai più potuto guardarla con occhi innamorati o abbracciarla oppure dichiararle apertamente i miei sentimenti. Ma è così che doveva andare, se l’amavo veramente dovevo lasciarla andare. Ed è questo che volevo fare e che avrei fatto: l’avrei lasciata a qualcun altro che la facesse sorridere, mentre io sarei rimasto con le mani nei capelli a disperarmi e a pensare come sarebbe stata la mia, la nostra vita se non fossi così sbagliato per lei.
CAZZO ROB, VUOI SVEGLIARTI COGLIONE? CHE C’è,ORA HAI ANCHE LE ALLUCINAZIONI!?
Ma la smetti?! Quando cazzo ti deciderai a lasciarmi in pace?! E poi non dire cazzate lei è …..
OH!
Accetta la verità caro Rob: sei diventato peggio di Lucas. Hai persino le visioni, ti sei rincoglionito del tutto!
Evito di rispondere, ma resto dell’idea che scassi troppo. Non potevi lasciarmi nella mia convinzione di averla vicino? Che ti cambiava?!
 
Non so come, trovai la forza per andarmene. Probabilmente era la parte meno egoista di me che mi costrinse di lasciarla lì, di lasciarle vivere la sua vita. Ma comunque sapevo che era la sola e unica cosa giusta da fare.
E stufo da tutti quei pensieri che non facevano altro che allargare le ferite del mio cuore, presi a fantasticare su una speranza desiderata, una speranza che solo in un mondo parallelo sarebbe potuta essere reale.
 
Un ragazzo e una ragazza, abbracciati e sorridenti. Lui ama lei, Lei ama lui. Due ragazzi che si amano con quell’amore che in pochi hanno la fortuna di conoscere, di provare. Chiunque fosse passato di lì sarebbe stato capace di percepire, e molto probabilmente non capire, quel forte sentimento che li legava. L’uno è  la calamita dell’altro, l’uno è essenziale per l’altro. Lei che si avvicina ancor di più a lui per non prendere freddo. Lui che le circonda con un braccio le spalle e le lascia un tenero bacio tra i capelli. Lei Kristen. Lui Robert. E pensare che prima di conoscersi erano due di quei tanti ragazzi che non credevano nell’amore …

 
 
 
Pov Kristen
 
25 giorni ….
Erano 25 fottutissimi giorni che non lo vedevo, che non sentivo la sua voce.
Mi mancava terribilmente. Mi mancava il suo profumo, le sue battute, i suoi abbracci, i suoi occhi che mi guardavano con una dolcezza infinita, tutto di lui mi mancava. E il fatto che mi mancasse mi faceva star ancora più male. Lui non mi voleva, mi aveva presa in giro, mi aveva usata e io che facevo? Piangevo e mi facevo del male ricordando i bei momenti passati insieme.
Dall’ultimo incontro con lui, Mad non faceva altro che scusarsi. Aveva visto quanto ci stavo male e continuava a incolparsi di tutto. Diceva che era colpa sua, che non doveva organizzare quell’appuntamento, che se non lo avessi conosciuto tutto questo non sarebbe accaduto. Io mi limitavo ad annuire in silenzio, non sapevo se essere d’accordo con lei. Magari se non lo avessi conosciuto ora non starei soffrendo in questo modo, ma non conoscerlo equivaleva ad ignorare l’esistenza di tutti quei sentimenti meravigliosi che solo lui era stato capace di donarmi.
Per non so quanto tempo mi ero sempre nascosta dietro a una maschera, una maschera che avevo creato dopo  la perdita di mio padre. Ma con lui ero riuscita ad allontanarla e mai avrei pensato di potermene pentire.  Ed ecco perché faceva male:  era riuscito a uccidermi senza che io opponessi resistenza.  Nel momento in cui vidi per la prima volta i suoi occhi di ghiaccio ero più vulnerabile che mai, la mia maschera era come sparita e lui ovviamente non si lasciò scappare l’occasione.
Ero stata una stupida, ne ero consapevole. Eppure perché non riuscivo a pentirmene?
 
 
“ Kristen sei pronta? Dobbiamo andare subito, più tardi ho una riunione di lavoro!”
Non so per quale assurdo motivo mia madre aveva deciso di uscire a comprare i regali di Natale, gli addobbi e l’albero. Ci ero sempre andata da sola, o meglio ci andavo sempre con mio padre, ma, da quando se ne era andato, mi arrangiavo come meglio potevo. Mia madre se ne fregava, impegnata com’era nel lavoro, figuratevi se si preoccupava dei preparativi per la “festa”. Probabilmente quest’anno aveva deciso di accompagnarmi perché aveva notato il mio cambiamento ed era preoccupata per me, in fondo era pur sempre mia madre.
“ Sì mamma chiamo Mad e arrivo, Sali in macchina intanto …”
Dovevo chiamare Mad per avvisarla che quella sera non sarei riuscita ad andare a casa sua. Lo shopping con mia madre era davvero stancante.
                                                                     ***
 
“ Allora i regali sono sistemati, ora dobbiamo occuparci degli addobbi”
Disse mia madre mentre continuava a guardare il suo orologio. Sbuffai. Sapevo perfettamente che era già in ritardo per la riunione, come sapevo anche che non voleva dirmi del suo ritardo per poi lasciarmi lì da sola. Probabilmente aveva capito più di quel che pensavo riguardo alla mia situazione attuale e non voleva ferirmi ulteriormente.
“Mamma, che ne dici se li scegliessi io da sola? L’ho sempre fatto io, voglio che sia una sorpresa. E poi non avevi una riunione tu?” Le semplificai il tutto. In fondo che senso aveva stare con lei se l’unica cosa a cui avrebbe prestato attenzione sarebbe stato l’orologio?!
“ Va bene Kristen, ma non fare tardi …. Ciao!” mi abbracciò e se ne andò via di corsa. Sapevo di aver ragione, era in un ritardo tremendo. Almeno i poteri di veggente mi erano rimasti.
 
 
Mi catapultai su una panchina, rilassai le gambe e mi concessi una pausa. Ero sfinita. Altro che stancante, lo shopping con mia madre sarebbe dovuto essere considerato  un reato.
Chissà come sarebbe stato, invece, un giorno tra i negozietti insieme a lui?
Ci immaginai mano nella mano e sorridenti come non mai.
Inevitabilmente sorrisi mentre altre lacrime cominciarono a scendere dai miei occhi. Perché continuavo a farmi del male? Che senso aveva? Lui, per qualche oscuro motivo, non mi sopportava e io avrei dovuto farmene una ragione.
Asciugai gli occhi e decisi di reprimere i miei sentimenti. Tirai su la mia solita maschera, ma io sapevo che internamente ero distrutta.
Ignora le fitte al petto, Kris, passeranno..
Questa la frase che mi ripetevo ormai da tanti, troppi giorni.
                                                                     ***
 
Stavo cercando di scegliere un albero adatto per quel Natale. Ero indecisa tra uno verde chiaro, uno verde scuro e un altro bianco. Forse un verde scuro sarebbe sembrato più reale rispetto agli altri due, ma quello bianco aveva qualcosa di …
Mentre mi concentravo sulla mia scelta (come se fosse essenziale il colore dell’albero) mi squillò il telefono. Lo lasciai squillare per un po’ e poi decisi di rispondere.
“Si Mad?? Sei consapevole di aver interrotto una scelta di vitale importanza, vero?”
Strano che aveva chiamato, l’avevo avvisata che non sarei andata a casa sua.
“Kris sei ancora al centro commerciale? Quello vicino casa tua?”
Ma mi prende in giro?
“Ehm sì perché? Dove sarei dovuta andare, scusa?”
“ Vieni subito via di lì, è un ordine” Ma che cazzo di problemi ha?
“ Mad ma che vuoi? Ho ancora un albero da scegliere … Se sono le solite cazzate evita, non è il momento”
“Kris c’è un motivo ben preciso se ti dico che te ne devi andare via da lì, okkey?” iniziava a farmi innervosire sul serio. Strinsi convulsamente le nocche mordendomi il labbro dalla rabbia.
“Cazzo Madison, ma non sai più parlare? Per quale motivo dovrei andarmene?” Okkey forse avevo alzato un po’ troppo la voce visto che 374874047 occhi erano puntati su di me.
“Per …” Non feci in tempo a sentire la risposta di Mad che voltando lo sguardo, incontrai due occhi azzurri che mi scrutavano con stupore.
Di colpo dimenticai Mad che urlava al telefono, dimenticai che mi trovavo in un centro commerciale, dimenticai persino il mio nome. La mia attenzione era dedicata solo ed esclusivamente a quel ragazzo, Robert.
Ci guardammo per un istante interminabile.
Stupore e indifferenza, ecco cosa vedevo nei suoi occhi.
Al contrario dell’ultima volta, però,gli sorrisi. Ero inevitabilmente arrabbiata, ma inutile dire che l’amavo. E per un istante l’amore che provavo prevalse sulla rabbia, sul dolore e sul risentimento.
Fu solo un attimo,però. Uno stupido e misero attimo.
Il mio sguardo si spostò dal suo viso e si andò a posare sulla sua mano intrecciata ad un’altra più piccola. Sgranai gli occhi e lentamente, come a voler ritardare il momento che mi avrebbe definitivamente distrutto, li posai sulla figura al sua fianco.
Era una ragazza, una bellissima ragazza. I capelli lunghi e biondi ad incorniciare sinuosamente il suo viso curato e perfetto. Cercai in tutti i modi di trovarle anche un minuscolo difetto, ma non ci riuscii.
Fu allora che mi resi conto che io non ero abbastanza per lui. Se avesse potuto avere una come lei, per quale assurdo motivo avrebbe dovuto scegliere me?! Dovevo mettere un punto a questa situazione, dovevo smetterla di soffrire, dovevo dimenticarlo.
Aprii la bocca come a voler dire qualcosa.
Avrei voluto urlargli “Sei uno stronzo”, “Ti odio”, “Mi fai schifo”, oppure un “Ti amo” o anche un semplice “Perché?” ma non una parola uscì dalle mie labbra.
Così con un ultima lacrima che solcava il mio viso, mi ricordai che Mad era ancora in linea. Alzai il braccio per portare il cellulare all’orecchio e sussurrai un debole “Mad, vengo da te”
Voltai le spalle e me ne andai da quel posto, mentre l’immagine che poco fa la mia fantasia aveva creato sembrava diventare sempre più reale, ma con un piccolo dettaglio . Un dettaglio che mi uccise:
Quella mano stretta nella sua, non era la mia. Quei sorrisi non erano di Kristen e Robert. Quella ragazza al suo fianco non ero io, ma la bionda ragazza che avevo visto poco fa.
Come sarebbe stato un giorno tra i negozi insieme a lui?Io non lo avrei mai saputo, ma quella ragazza lo sapeva bene. Era la sua mano quella stretta nella sua. Erano i loro sorrisi quelli che avevo visto.
Io avrei dovuto solo accettarlo ….

Eccomi! Come avrete già capito, è Elys a parlare. Bhè innanzi tutto mi scuso per il grandissimo, enorme, stratosferico ritardo, ma prendetevela con me perchè la Melas non ha colpe ù.ù
Tra premiere, i vari eventi e la scuola sono rimasta un pò indietro con la scrittura, mi scuso in ginocchio. Cambiando discorso, ma li avete visti??! Dire che sono fantastici è dire poco. Abbiamo il cast migliore dell'universo gente. E i Robsten??! Cosa non sono quei due! Stanno insieme (non abbiamo MAI dubitato di questo), ma soprattutto sono più che felici!
Arrivando al capitolo...è un capitolo un pò malinconico, ma necessario per capire i sentimenti dei nostri ragazzi. Chissà chi è quella ragazza bionda mano nella mano con Rob...Bha!
Coooomunque che ne dite di lasciare una recensione? Sia negativa che positiva, anche solo per capire se vi piace la storia.
Arrivando ai ringraziamenti, un super enorme grazie va a NiamIsTheAnswer che ci segue costantemente, che sopporta i miei ritardi (povera!) e che con le sue recensioni ci fa letteralmente rotolare dalle risate!
Ringrazio ancora e ancora Melas, ti voglio bene bimba!
Ringraziamo infine voi lettori, silenzioni e non, che ci seguite e dedicate un pò del vostro tempo a leggere la nostra storia.
Bene ora vi lascio che devo andare a studiare. Ci vediamo al prossimo capitolo!


  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Twilight / Vai alla pagina dell'autore: RurRK