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Autore: _itsviolet    02/12/2012    2 recensioni
' “Comunque,perchè l'hai fatto?” gli domando “Perchè sei venuto ad aiutarmi?”
Zayn sorride guardando per terra,per poi tirare gli occhi al cielo “Sono un gentiluomo. E' così difficile da accettare?” mi guarda,sincero.
“No.Solo..strano”
“Mi consideri strano?” domanda,divertito.
“Quel che basta” rispondo, e mi ritrovo a sorridere anche io,a sorridere veramente,dopo tanto tempo. ' (dal capitolo quattro)
TRAMA: Apple ha diciannove anni,Apple è quella ragazza che odia tutto di se stessa,Apple è quella ragazza che odia tutto e tutti. Apple passa la vita nell'ombra, ma l'incontro con Zayn le sconvolgerà l'esistenza,nel bene e nel male. Scoprirà infatti che a legarla con il ragazzo di cui è innamorata non c'è solo un legame d'amore. C'è un legame più profondo. Un legame di sangue.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Finalmente è arrivata domenica,l'unico giorno libero dall'impegno scolastico. Oggi potrò rilassarmi,farmi una bel bagno caldo,vedere un bel film,scrivere,ascoltare musica e infine,se ne avrò voglia,fare i compiti per domani. Si sta così bene in solitudine.
La settimana si è conclusa abbastanza bene; io e Zayn,dopo il discorso di venerdì,non abbiamo più parlato tranne che per dirsi 'ciao' e 'ci vediamo lunedì'. Ma non ho problemi,mi va stra-bene così. E' già tanto se sono riuscita a rivolgergli due parole l'altro giorno.
Mi tiro giù dal letto e vado al piano di sotto per fare colazione,dove trovo Macy che fa l'uncinetto e Paul che guarda una partita di football alla televisione. Sospiro.
“Buongiorno” li saluto educatamente.
“Buongiorno” rispondono loro senza togliere gli occhi da ciò che stanno facendo.
Uh,un giorno me ne andrò da questa casa. Spero il prima possibile. Il prossimo anno non andrò al college,ho bisogno di un anno di pausa dagli studi; ma non importa, perchè dovrò trovare una casa per me stessa,non ce la faccio più a vivere con questi due vecchi. Ovviamente sono legata a loro e gli sono grata per avermi fatto uscire dall'orfanotrofio quando ero bambina, ma non abbiamo un grande legame d'amore. Io sono riconoscente loro di avermi salvato e loro si preoccupano che la mia sopravvivenza sia decorosa. Stop.
Per colazione prendo come sempre una barretta ai cereali e un bicchiere di spremuta d'ACE, poi salgo di corsa le scale che mi portano nella mia stanza.
Come ogni mattina,mi peso. E,come ogni mattina,vorrei piangere,vorrei strapparmi i capelli,vorrei morire alla vista di quel numero sulla bilancia.
60 kg per 161 cm.
La mia massa corporea è al limite del sovrappeso.
Faccio schifo.
Devo dimagrire.
Con l'angoscia nel cuore,mi butto sotto la doccia calda e faccio scivolare con il sapone tutti i miei pensieri .
Perchè sono..io? Perchè non posso essere bella,simpatica,socievole e magra?

Perchè non ho una persona che mi faccia sentire bella e..amata?
Perchè mi devo sentire così fottutamente sola?
Mi sento così depressa.

Finito di lavarmi,mi infilo l'accappatoio e vado davanti allo specchio. Sono masochista,lo so,eppure lo faccio: faccio scivolare ai miei piedi l'asciugamano,rivelando il mio corpo riflesso sullo specchio. Quasi mi metto a piangere dallo schifo: faccia paffuta,seno abbondante,fianchi (troppo) larghi,cosce grosse,pelle bianca. Ogni volta è una tortura.
Dopo essermi spalmata una nozione di crema idratante per tutto il corpo,cercando di non guardare nello specchio, mi infilo la tuta larga e calda che uso per stare a casa,quella che non segna i fianchi e la pancia, e mi sento subito decisamente meglio.

La domenica passa velocemente tra un compito e un altro e mi ritrovo in un batter d'occhio al lunedì mattina. Il maledetto lunedì mattina. Non penso di farcela.
La sveglia suona,la spegno con un pugno,mi vesto,faccio una rapida colazione come al solito ed esco di casa senza salutare Macy e Paul,visto che dormono ancora.
Alla fermata del bus non c'è nessuno come al solito. L'autobus arriva subito,io salgo e fortunatamente non c'è Zayn.

Entrata in classe, sorprendentemente non trovo né Stacy né Amanda. Trovo Zayn,seduto al nostro banco. Noto che oggi non si è fatto la barba così della peluria scura ricopre il suo viso; indossa un giubbotto di pelle nera,jeans scuri e un paio d'anfibi anch'essi neri.
Inspiro profondamente e raggiungo il mio compagno di banco.
“Ciao” lo saluto,incerta.
Lui mi sorride educatamente e risponde al mio saluto “Buongiorno..”
“Anche tu mattiniero?”
“Semplicemente mi piace arrivare in orario” fa spallucce. Poi prende una sigaretta dalla tasca destra del giubbotto di pelle.
Uhm,si rivela un tipo per bene,quindi...
“Sai che non si può?” domando,sarcastica. Nel mentre,raggiungo la mia sedia e mi siedo.
Zayn tira fuori anche un accendino e accende la sigaretta,per poi dare un primo tiro: “Si,lo so” dice,sogghignando.
Alzo le sopracciglia, perplessa. “Oh,che trasgressivo.”
“Parla quella che si rifiuta di parlare con una persona gentile che vorrebbe fare sua conoscenza”
Zayn ora mi guarda,aspettando la mia risposta,che tarda ad arrivare. Ops.

“Credimi, è un bene non fare mia conoscenza”
“E se la volessi fare?”
“Te ne pentiresti.” sospiro,sincera, e forse lui capisce perchè non ribatte nient'altro. Dopo aver dato l'ultimo tiro alla sigaretta,si alza e la butta nel cestino.
La campanella suona e lentamente i nostri compagni entrano in classe.

“Bene,ragazzi,oggi interrogo!” la voce squillante della Winglix risuona per tutta l'aula,stordendomi come ogni mattina.
Perfetto. Ieri non ho studiato. Ci manca solo l'interrogazione,così la mia giornata sarà completamente okaaaay.
La Winglix fa scorrere le dita grassocce per il registro e....
“Apple Mayori!”
Ecco,lo sapevo. Lo sapevo,merda merda merda. Che cazzo faccio?!
Mi accorgo che sto tremando,letteralmente. Mi è andato il sangue al cervello.
“Apple?!” ribatte la prof,seccata.
“Si,si..Arrivo...” balbetto in qualche maniera. Afferro distrattamente il diario e il libretto dei voti,il libro,il quaderno e sento appena Zayn che mi sussurra un 'buona fortuna'.
Mi alzo dalla sedia e inciampo in una stringa delle scarpe,finendo per terra.
Fanculo.
Un insieme di risate si alza dalla classe.
Fanculo al quadrato.
Mi rialzo in qualche maniera e continuo la straziante camminata fino alla cattedra,finendo a terra un'altra volta. La causa sono le mie gambe instabili e tremolanti. Altre risate.

“Hai bisogno d'aiuto?!” domanda sarcasticamente la Winglix. Ecco,ci si mette pure lei a prenderli per il culo.
Finalmente riesco a raggiungere la prof e poso il diario e le altre cose sulla cattedra.
“Bene,dunque,tu sei...”
Perfetto! Manco si ricorda il mio nome!
“Apple. Apple Mayori.”
“Oh,giusto” risponde pensierosa,sistemandosi gli occhiali sul grassoccio naso.
Deglutisco,cercando di ricordare qualcosa della lezione che c'era da studiare per oggi. Senza risultato.
“Allora,inizia pure.” dice, e inizia a fissarmi.
Cosa mi invento? Cosa posso dire?! Sono in totale panico,ho il cervello annebbiato e la mente più che confusa. E i miei stupidi compagni che ridono nel vedere la mia espressione non aiuta la situazione.
Accidenti a me...


Torno a posto con una bella C-- accompagnata da un cazziatone della prof. Devi studiare di più,Apple, stai calando in questo periodo,hai il diploma tra qualche mese,studia,studia studia e blablabla. Vabbè.
La cosa che mi fa stare male però non è il voto,bensì i commenti sarcastici e le frecciatine che mi hanno lanciato e continuano a fare i miei compagni.. Mi sento una nullità. Una buona a niente. Uno schifo.
Mi siedo al posto e mi esce una lacrima dall'occhio destro,senza volere.
Zayn la nota: “Non sei andata poi così male..”
Sbuffo: “No,certo,ho fatto scena muta per un quarto d'ora,ma per il resto sono andata bene!” rispondo,scazzata.
Me ne pento subito. Zayn cercava di tirarmi su il morale..e io? Rovino tutto,come al mio solito.
Deglutisco il boccone amaro e mi asciugo la lacrima con l'ambo della felpa.
“Senti Zayn,quando sto così...semplicemente lasciami in pace,okay?” ribatto,con la voce strozzata.
Lui non risponde,ma dalla sua espressione capisco tutto. Non si aspettava che l'aggredissi in quel modo. Ma non si può scappare da ciò che si è..Neanche se lo si vuole. Io sono semplicemente quella ragazza chiusa e associale,quella ragazza che respinge le persone; e nonostante io mi odi per questo,non posso fare a meno di continuare ad esserla.

La giornata a scuola è più dura del solito e passa troppo lentamente..
Finalmente,alla fine dell'ultima ora,la campanella suona e dà il liberi tutti. Faccio lo zaino velocemente e filo via dalla classe,senza salutare neppure Zayn.
Esco dall'edificio e mi metto ad aspettare l'autobus alla fermata. Sto quasi per scoppiare a piangere per il nervoso accumulato in tutta la giornata che due ragazzi della mia classe,Joy e David,si avvicinano a me. Che vogliono?!
“Ehi,tu!”
Stanno parlando con me?! Faccio finta di niente,continuando a guardare dritto.
“Dico a te,sfigata!” dice uno.
“Si,a te,Apple!”
Oh cazzo.
Aiuto.
Che faccio?!

Istintivamente, inizio a camminare a passo svelto per la strada di casa,anche se avrei dovuto aspettare il bus,ma poco importa.. Voglio andarmene via da qui. Cammino,cammino e cammino ma quei due cafoni mi seguono. Che minchia vogliono?!
“Hey,ragazzina,perchè scappi?”
Realizzo in un attimo ciò che sta per accadere.
Non un'altra volta,Dio. Ti prego.

“Lasciatemi in pace..” riesco a sibilare.
Loro scoppiano in una fragorosa risata.
Si mettono a correre e mi raggiungono in velocità. Uno dei due mi afferra per il polso sinistro,dandomi uno strattone.

“Che volete?!” sbraito.
David,quello che mi ha afferrato per il polso,comincia a farmi il solletico,a tirarmi i capelli e a farmi dire cose senza alcun senso; Joy intanto sta riprendendo tutto con il suo telefonino. Sta riprendendo i miei urli,le mie espressioni terrorizzate e le mie imprecazioni, e ride tra se e se.
Ecco che è ricapitato. Scoppio a piangere e i due sembrano ancora più divertiti. Avranno buon materiale su cui lavorare e fare vedere a mezza scuola.
Sono consapevole che questo atto può essere denunciato. Il problema è che io non ho mai avuto il coraggio di farlo o di dirlo a nessuno che avrebbe potuto aiutarmi. Macy e Paul non sanno nemmeno se ci vado a scuola,figuriamoci se sanno ciò che mi capita. Amici non ne ho,quindi non ho nessuno dalla mia parte che avrebbe potuto aiutarmi.
Fino ad oggi.
Sento una voce provenire da dietro di noi.
Una voce abbastanza familiare.
Una voce di ragazzo.

La voce di Zayn.


Buonaseraaaa!
1 recensione per l'altro capitolo,wow! 4 persone che seguono questa ff, doppio wow!:D Quante emozioni che mi date! Non dovete,ragazze,io vi amo davvero ihihihihih.
Ovviamente sto scherzando, ma volevo vedere cosa si provava a scriverlo. Vabbè.
Niente, non sto neanche più a dirvi di recensire perchè tanto non lo farete,perciò lasciamo perdere.
Vi dico solo che da qua in poi la storia andrà sempre più costruendosi.
Adìos.

  
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