Storie originali > Introspettivo
Segui la storia  |       
Autore: effieth    02/12/2012    0 recensioni
Effie, 17, Londra.
«Io sono Effie. Niente di più niente di meno. Solo Effie.
In realtà questo non è nemmeno il mio nome, ma questo non ha importanza. Io per voi sarò solo Effie, niente cognome, niente indirizzo, niente numero. Sarò falsa in tutto e per tutto.
Dopotutto la mia vita è falsa, o meglio, io voglio che sia tale se no non sarei di certo su questo mondo tutt'ora. Io non ho un padre, non ho una madre.
A dire il vero una madre e un padre li l'ho, ma preferisco dire di essere orfana, sarà meglio per tutti.
Ricominciamo da capo.
Io mi chiamo Effie e non ho i genitori.»
Genere: Drammatico, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

prologo

 

 

 

Una goccia cade sulla punta del mio naso, facendomi lentamente aprire gli occhi.
Nuvole grigie fluttuano minacciose sopra le nostre teste, proprio come in tutti gli altri trecentosessanta giorni. Forse tre o quattro se ne salvavano, in tutto l'anno.
Dopotutto cosa possiamo farci, Londra è fatta così e noi non possiamo certo andarcene.
Non ci resta altro se non farci l'abitudine.
Laind mugugna qualcosa, vuole attirare la mia attenzione senza però distaccare le labbra le une dalle altre. Bisogna tenere il fumo nei polmoni se si vuole che quelle stra maledette venti sterline di erba facciano effetto.
Prendo il residuo dello spinello e lo avvicino alle labbra, lasciandomi cadere sulle fredde ed umide tegole del tetto di quella piccola casa abbandonata.
«L'hai fatta fuori tutta, sfigata» la provoco, ma persino io mi rendo conto di quanto è inutile farlo, lei ormai è partita, andata, irrecuperabile.
Schiaccio il mozzicone tra una tegola e l'altra e richiudo gli occhi, portando la mano destra sotto la mia testa.
Sento il fumo che gira indisturbato nei miei polmoni graffiando le pareti, colorandole di nero mentre le particelle di THC me li perforano, passandoci attraverso.
Butto fuori il fumo, sentendomi lentamente svuotare, come se stessi sputando fuori una grande parte di me stessa, quella rimanente, ovviamente. Porto la mano sinistra, sulla fronte, cercando di immaginare come sarebbe il mio viso senza quella grossa cicatrice che si squarcia da l'esterno del sopracciglio sinistro sino a oltre la metà della fronte.
Toccarla mi fa bruciare il viso, le braccia, il busto, le gambe.
Un fuoco si accende dentro di me, forse è la rabbia che ribolle, forse è la paura che, come onde alte e frastagliate, si infrangono sulla mia mente che, in fin di vita, chiede aiuto prima di affogare una volta per tutte.
Volto la testa verso Laind e mi accorgo che è lì, accucciata su se stessa, che mi osserva in silenzio. I suoi occhi sorridenti, come ogni volta, mi fanno ricominciare a battere il cuore.
Grazie, Laind, grazie.
La sua grande mano affusolata raggiunge la mia e, gentilmente, la riporta all'altezza del mio bacino, intrecciando le sue dita con le mie.
No, non penserò più a quel giorno, te lo prometto.
La sua spaziosa e pallida fronte si appoggia alla mia spalla e con un piccolo movimento del collo avvicina le labbra al mio braccio, dandomi un delicato bacio a fior di pelle.
Delle esplosioni di luce attirano la mia attenzione verso l'alto un'altra volta.
Sollevo lo sguardo verso il grigio e grande cielo di Londra e rimango sbalordita davanti al maestoso spettacolo pirotecnico che, in qualche modo, mi emoziona ogni volta come se fosse la prima.
Ormai Laind si è addormentata. Le accarezzo i capelli per assicurarmi che non stia fingendo.
No no, è persa nel mondo dei sogni.
Per questa notte la realtà può aspettare per te. 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: effieth